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''Morisani candidato di riferimento della cosca Crucitti''. Ma l'assessore non è indagato
Martedì 08 Novembre 2011 11:38
di Claudio Cordova - I suoi rapporti, almeno di conoscenza, con alcuni individui, piuttosto loschi, della zona di Condera e Pietrastorta erano stati certificati già
nell’indagine “Pietrastorta”, di qualche anno fa. In quella circostanza, Pasquale Morisani (nella foto) venne pizzicato a parlare di voti con Giuseppe Romeo, un soggetto condannato in primo grado per associazione mafiosa. Nello specifico, Romeo riferiva: “(…) …guarda i cosi…come si chiamano…gli africoti votano a Totò…(…)…la parte di Mimmo Logiudice vota a…a Alberto, a Condera ci sono quelli la Ferrante, Marcianò che votano a lui, non glieli sposti i voti! (…)”, proseguendo il medesimo aggiunge: “(…)…perché una volta…se Totò Caridi sale…non hanno motivo di farci la guerra a noi, perché se la fanno per loro stessi Pasquale, però se viene…(inc.)…a fare questa pubblicità e poi viene e ci rompe le palle per le provinciali, che facciamo noi? Tu sei…(inc.)…Pasquale, quegli altri lo hanno il pane, chi è Assessore, che è qua…chi è là…se…se lo ritagliano il posto… (…)”.Tuttavia, nonostante le difficoltà che in quel momento attraversava il capo cosca Santo Crucitti, era Romeo a garantire a Morisani il sostegno politico del gruppo d’appartenenza, riferendo: “(…) …dobbiamo andare avanti noi Pasquale (…)”. Quindi replicando al Morisani che chiedeva: “(…) Ma con Santo hai parlato, hai chiarito … (inc.) … vi siete chiariti? (…)”.
Con la nuova operazione “Sistema”, eseguita dall’Arma dei Carabinieri e curata dal sostituto procuratore della Dda, Marco Colamonici, l’attuale assessore comunale, Pasquale Morisani si vede dedicare un’intera parte delle carte in possesso degli investigatori: “I tentativi di infiltrazione della cosca Crucitti nell’attività politica” questo il titolo del capitolo dedicato ai contatti tra Morisani e il boss Santo Crucitti, attualmente in carcere. Contatti che, comunque, non sarebbero costati all’attuale assessore l’iscrizione nel registro degli indagati. Il periodo in cui si inquadrano i rapporti è quello delle consultazioni elettorali del 2007, in cui Morisani si candida al Consiglio Comunale, in una lista civica che appoggia il sindaco uscente Giuseppe Scopelliti, che poi verrà eletto: “Inequivocabili – scrivono i giudici - sono le discussioni avvenute all’interno dell’ufficio in uso a Crucitti Santo a ridosso delle predette consultazioni, laddove emergeva l’impegno di quest’ultimo nel dirottare le preferenze elettorali di soggetti a lui vicini - quali, tra gli altri, Quattrone Sergio, Scaramozzino Francesco e Silva Massimo – a favore del succitato consigliere”.
Nell’ufficio di Crucitti si parla di voti e si parla anche di ‘ndrangheta:
MORISANI P.: c ’è tutta … incomprensibile … la verità è un'altra Sergio, ricorda quello che ti dico (si accavallano le voci e l’audio risulta incomprensibile) la verità é che non c’è la volontà di creare un progetto politico a Condera… (si accavallano le voci e l’audio risulta incomprensibile) tu ci sei, perché non sei disperso e poi ne riparliamo (incomprensibile)… io dico che non c’è, sembra di si, ma in verità non c’è… perché non si crea con il partito, il ceto politico si crea (incomprensibile) zone dove ci sono persone che facciano (incomprensibile) … è la provincia
QUATTRONE S.: (incomprensibile)
MORISANI P.: …INFATTI LI’ C’È UNA CONVERGENZA DI INTERESSI DA PARTE DI DIVERSE COSCHE
QUATTRONE S.: no, perché stanno cercando di mantenersi…incomprensibile…
MORISANI P.: DA PARTI DIVERSE (si accavallano le voci e l’audio risulta tra i presenti …incomprensibile…)
[…]
SCARAMOZZINO F.: io la campagna per Pasquale Morisani, non perché è presente, gliela sto facendo io, io so come fare
MORISANI P.: ma te li sei presi i fac simili
SCARAMOZZINO F.: e non me li hai dati
MORISANI P.: i giornalini?
CRUCITTI S.:vedi di non cadere Ciccio;
SCARAMOZZINO F.: certo…incomprensibile...la stessa cosa io vado da un parente mio da un amico mio: Ciccio che devo fare chi devo votare ? gli dicevo così, così e così oppure zio, cugini (si accavallano le voci e l’audio risulta incomprensibile) tutta quella pubblicità, sai quanta ne ho nella macchina dell’enel….
…. omissis dalla posizione18:50:18 alla posizione 18:52:06 ….
CRUCITTI S.: oggi ho parlato pure con Totò, però ce ne dà due soli
MORISANI P.: Totò chi?
CRUCITTI S.: …incomprensibile …allora te ne devono uscire quattro cartellini e sono due di Totò e in quello di Totò c’è pure suo cugino e quindi giustamente dei tuoi (si accavallano le voci e l’audio risulta incomprensibile) e un ragazzo non mi ricordo come si chiama …incomprensibile...cioè è inutile che le persone gli ho detto Totò quindi sono due questi qua, poi alla Croce Valanidi ne ha? E due ne escono alla Croce Valanidi …incomprensibile...Totò e suo fratello, però me ne danno due perché anche loro giustamente hanno tremila impegni (si accavallano le voci e l’audio risulta incomprensibile)
MORISANI P.: Totò SAPONE ha un impegno serio, perché (incomprensibile)
CRUCITTI S.: però due ce li dà, poi a Pavigliana se non ne avete
MORISANI P.: ma le famiglie così fanno, dividono… ma se con noi dividono tutte le famiglie che conosci
CRUCITTI S.:però segnateli che a questi qua poi gli dobbiamo dare anzi: Massimo Massimo segnamoli noi che poi gli diamo i fac - simili a tutti quanti ....incomprensibile.… no ma io già li ho fatti perché basta che mi dicono si a me non ci sono problemi …incomprensibile...
E nella medesima discussione, i conversanti fanno anche riferimento a un prete, probabilmente il parroco di Condera, don Nuccio Cannizzaro, attualmente indagato per false dichiarazioni rese all’avvocato difensore, con l’aggravante di aver favorito la mafia:
QUATTRONE S.: là la chiesa, il prete…incomprensibile...si sono litigati con Morace, non possono vedere a Morace, si sta portando Cuzzola porta a Morace, il prete lo ha cacciato a lui ed Alberto Sarra
CRUCITTI S.: ehh
MORISANI P.: qua il prete comanda…incomprensibile...questa è la verità, il prete qua comanda
E dai discorsi emergerebbe anche una certa confidenza tra il boss Crucitti e l’attuale assessore comunale Morisani: “Pasqualino tu continua il tuo giro che io un paio di giri me li faccio, va bene?”. I Carabinieri, peraltro, riescono a documentare una serie piuttosto fitta di contatti e incontri tra Morisani e Crucitti, con il politico che va a trovare il boss nel cantiere di sua proprietà. E nelle tante telefonate compare anche Domenico Suraci, classe 1973, cugino dell’allora consigliere comunale Dominique Suraci.
Parlando di un contemporaneo rapporto di Morisani, sia con Crucitti che con il suo braccio destro, Mario Chilà, gli inquirenti evidenziano come non siano “emerse fattispecie penalmente rilevanti a carico del Morisani”. Una circostanza condivisa dal Gip di Reggio Calabria, Domenico Santoro, che, però, sottolinea: “Evidente appare, alla luce di quanto sintetizzato nella richiesta del P. M., un ulteriore profilo dell’attività rientrante nel programma delinquenziale tipico della consorteria mafiosa, ovvero l’infiltrazione nella vita politica cittadina, mediante l’individuazione di un candidato di riferimento, cui garantire appoggio, evidentemente nell’ottica di poter ottenere, in futuro, agevolazioni”.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.