Per comprendere meglio il contesto, va rilevato che la navigazione a quei tempi era prevalentemente costiera e quasi esclusivamente diurna, perchè troppo pericoloso era avventurarsi in mare aperto , e troppo forte era il rischio di naufragio navigando di notte, senza l'ausilio di alcun strumento (la bussola verrà introdotta nell'anno 1100 d.c.).
Comunque, a parte ciò, sono rilevanti le conoscenze nautiche contenute nell'Odissea, e che quasi sicuramente la vostra professoressa di lettere non conoscendole, non ve ne avrà parlato quando avete studiato l'Odissea.
Innanzitutto conoscevano i 4 punti cardinali che identificavano col nome dei venti provenienti da quella direzione:

(426)E a un tratto Zefiro smise di soffiare con raffiche,
e venne subito il Noto , portando angosce al mio cuore,
perchè ancora indietro verso la rovinosa Cariddi tornassi.
Zefiro proveniva da Ovest e quindi spingeva Ulisse verso la Grecia ed era benvenuto;
Noto era il vento proveniente da sud, quindi nel caso di cui sopra doveva essere un vento di scirocco;
Borea corrispondente alla nostra boria o alla tramontana in italiano, è il vento proveniente da Nord;
Euro infine è il vento che da Est spinge verso Occidente.
Significativa anche la conoscenza delle costellazioni che potevano aiutare nella navigazione notturna:

Libro V
(270)Così col timone drizzava il cammino sapientemente;
seduto:mai sonno sugli occhi cadeva,
fissi alle Pleiadi, fissi a Boòte che tardi tramonta,
e all'Orsa, che chiamano pure col nome di Carro,
e sempre si gira e Orione guarda paurosa,
e sola non ha parte ai lavacri d'Oceano;
quella infatti gli aveva ordinato Calipso, la dea luminosa;
di tenere a sinistra nel traversare il mare.
Discreta come descrizione della volta celeste, non vi sembra? Che ve ne pare?
Ma rispondetemi ! O cari compagni di viaggio sennò comincio a pensare
che abbiate fatto la stessa fine degli sventurati compagni di Ulisse, qui sotto descritta

Libro XII
(415) E Zeus tutt'insieme tuonò e scagliò sulla nave la folgore:
tutta girò su se stessa; colpita da Zeus con la folgore
e fu piena di fumo sulfureo: caddero fuori i compagni,
e come cornacchie in giro alla nave nera
furon preda dell'onda: il dio negò loro il ritorno!

