Reggio: ispettori rilevano disavanzo di 170 mln e segnalano
Inviato: 18/10/2011, 14:32
Reggio: ispettori rilevano disavanzo di 170 mln e segnalano gravi elusioni contabili. Al Comune, ora, le controdeduzioni
di Giusva Branca - Quasi un mese di ispezione ed un resoconto pesante: la relazione degli ispettori inviati presso l’Amministrazione comunale di Reggio dal Ministero delle Finanze indica una serie di irregolarità contabili rilevate dall’esame dei bilanci comunali nel periodo 2006-2010 che muovono, in primis, da uno sbilancio tra bilancio di previsione e bilancio consuntivo, con questo che “ha presentato sempre grosse differenze rispetto alle previsioni iniziali in tutti gli anni esaminati”, per la qual cosa, si legge nel documento “l’ente non ha rispettato il raggiungimento dell’equilibrio di parte corrente negli anni 2007 e 2008, in relazione ai bilanci di previsione inizialmente approvati”.
Il dato contabile è fortemente contestato dagli ispettori Logoteto e Tatò che sottolineano che, con riferimento al bilancio di previsione per il 2010, “sono stati adottati artifici contabili al fine di occultare la reale situazione finanziaria dell’ente…celando in realtà, un disavanzo di amministrazione al 31.12.09 superiore ai 140 milioni di euro, situazione ulteriormente peggiorata nel 2010 con disavanzo di oltre 160 milioni di euro (in realtà sono quasi 170 n.d.r.)”.
Inoltre gli addebiti avanzati dagli ispettori sottolineano ipotesi di irregolare contabilizzazione dell’anticipazione di tesoreria tra i servizi per conto terzi, una non corretta gestione delle entrate a specifica destinazione, un superamento del limite massimo per anticipazione di tesoreria, omesso versamento di ritenute fiscali, elusione del patto di stabilità attraverso la comunicazione di dati non veritieri.
Un altro elemento di forte criticità riscontrato dagli ispettori sta nel fatto che il Comune abbia sempre riscosso pochissimo rispetto alle previsioni, con la grave rilevazione secondo la quale “le somme conservate a residuo non tengono conto della mancata contabilizzazione a bilancio degli oneri derivanti dal contratto in essere con Reges SpA per l’affidamento dei servizi di accertamento, liquidazione e riscossione delle entrate di natura tributaria a patrimoniale dell’ente”.
Sono numerosissimi i casi di elusione contabile riscontrati e indicati nella relazione.
COSA ACCADRA’ ADESSO
Sul piano della procedura adesso, una volta che la relazione sarà notificata al Comune, questo avrà sessanta giorni di tempo per contro dedurre e ribattere, punto su punto, provando a smontarle, alle eccezioni sollevate e queste controdeduzioni finiranno, unitamente alla relazione, sul tavolo della Corte dei conti che valuterà la situazione nel suo complesso. Per quanto riguarda eventuali profili di responsabilità connessi alle attività dell’apparato burocratico (ad esempio quelli connessi al mancato versamento delle ritenute Irpef) queste sono da tempo all’esame della Procura della Repubblica che, verosimilmente, acquisirà formalmente al fascicolo la relazione ministeriale.
Non sfugge a nessuno, tuttavia, come il soggetto sull’attività del quale, per tabulas, si coagulano la maggior parte delle criticità e delle ipotetiche responsabilità penali e si addensano la massima parte delle nubi, il dirigente Orsola Fallara, sia passato a miglior vita portando con sé numerose di quelle risposte che oggi la relazione ministeriale chiede a un’Amministrazione che, pur nella continuità del colore partitico, è diversa nelle sue espressioni politiche e burocratiche.
E, sul piano politico e della credibilità dei sacrifici richiesti alla popolazione rispetto ad una situazione socioeconomica delicatissima, la palla passa ad Arena, sulle cui spalle, adesso ricade il peso di un edificio che scricchiola.
di Giusva Branca - Quasi un mese di ispezione ed un resoconto pesante: la relazione degli ispettori inviati presso l’Amministrazione comunale di Reggio dal Ministero delle Finanze indica una serie di irregolarità contabili rilevate dall’esame dei bilanci comunali nel periodo 2006-2010 che muovono, in primis, da uno sbilancio tra bilancio di previsione e bilancio consuntivo, con questo che “ha presentato sempre grosse differenze rispetto alle previsioni iniziali in tutti gli anni esaminati”, per la qual cosa, si legge nel documento “l’ente non ha rispettato il raggiungimento dell’equilibrio di parte corrente negli anni 2007 e 2008, in relazione ai bilanci di previsione inizialmente approvati”.
Il dato contabile è fortemente contestato dagli ispettori Logoteto e Tatò che sottolineano che, con riferimento al bilancio di previsione per il 2010, “sono stati adottati artifici contabili al fine di occultare la reale situazione finanziaria dell’ente…celando in realtà, un disavanzo di amministrazione al 31.12.09 superiore ai 140 milioni di euro, situazione ulteriormente peggiorata nel 2010 con disavanzo di oltre 160 milioni di euro (in realtà sono quasi 170 n.d.r.)”.
Inoltre gli addebiti avanzati dagli ispettori sottolineano ipotesi di irregolare contabilizzazione dell’anticipazione di tesoreria tra i servizi per conto terzi, una non corretta gestione delle entrate a specifica destinazione, un superamento del limite massimo per anticipazione di tesoreria, omesso versamento di ritenute fiscali, elusione del patto di stabilità attraverso la comunicazione di dati non veritieri.
Un altro elemento di forte criticità riscontrato dagli ispettori sta nel fatto che il Comune abbia sempre riscosso pochissimo rispetto alle previsioni, con la grave rilevazione secondo la quale “le somme conservate a residuo non tengono conto della mancata contabilizzazione a bilancio degli oneri derivanti dal contratto in essere con Reges SpA per l’affidamento dei servizi di accertamento, liquidazione e riscossione delle entrate di natura tributaria a patrimoniale dell’ente”.
Sono numerosissimi i casi di elusione contabile riscontrati e indicati nella relazione.
COSA ACCADRA’ ADESSO
Sul piano della procedura adesso, una volta che la relazione sarà notificata al Comune, questo avrà sessanta giorni di tempo per contro dedurre e ribattere, punto su punto, provando a smontarle, alle eccezioni sollevate e queste controdeduzioni finiranno, unitamente alla relazione, sul tavolo della Corte dei conti che valuterà la situazione nel suo complesso. Per quanto riguarda eventuali profili di responsabilità connessi alle attività dell’apparato burocratico (ad esempio quelli connessi al mancato versamento delle ritenute Irpef) queste sono da tempo all’esame della Procura della Repubblica che, verosimilmente, acquisirà formalmente al fascicolo la relazione ministeriale.
Non sfugge a nessuno, tuttavia, come il soggetto sull’attività del quale, per tabulas, si coagulano la maggior parte delle criticità e delle ipotetiche responsabilità penali e si addensano la massima parte delle nubi, il dirigente Orsola Fallara, sia passato a miglior vita portando con sé numerose di quelle risposte che oggi la relazione ministeriale chiede a un’Amministrazione che, pur nella continuità del colore partitico, è diversa nelle sue espressioni politiche e burocratiche.
E, sul piano politico e della credibilità dei sacrifici richiesti alla popolazione rispetto ad una situazione socioeconomica delicatissima, la palla passa ad Arena, sulle cui spalle, adesso ricade il peso di un edificio che scricchiola.