INTERVISTA A GIACOMO TEDESCO

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Giacomo Tedesco è l’ultimo arrivato (ma solo in ordine di tempo vista la sua lunga esperienza calcistica) in maglia granata. Da ieri è a tutti gli effetti a disposizione di Roberto Boscaglia, che da domenica potrà utilizzarlo. Per la consueta intervista del mercoledì di trapanicalcio.it, lo abbiamo raggiunto nella sala stampa del Centro Sportivo Roberto Sorrentino durante l’incontro che i tesserati del Trapani Calcio effettuano con i giornalisti il martedì. E nonostante Tedesco non sia certamente di primo pelo, un filo d’emozione per questa nuova esperienza s’intravvede nei suoi occhi.

“Aspettavo questo momento da tempo, finalmente sono a disposizione del mister che può contare su di me. Queste le prime parole dell’ex centrocampista di Palermo, Reggina, Catania, Napoli e Salernitana. Da tre settimane mi alleno con i miei nuovi compagni ed ora finalmente posso ritornare a calcare un campo di calcio”.
Qual è il tuo stato di forma attuale. “Ho svolto parte della preparazione con la Reggina, poi mi sono fermato una decina di giorni e da tre settimane mi alleno con la mia nuova squadra . Tra l’altro non sapendo quando avrei potuto giocare, in questi giorni ho lavorato tanto sotto l’aspetto fisico. La cosa più importante adesso però è far parte del gruppo ed essere a disposizione del mister, che deciderà quando e come utilizzarmi”. Hai scelto Trapani, ma avevi altre opzioni. “Trapani è stata la mia prima scelta. Nonostante altre offerte dal nord ho preferito questa soluzione , per il progetto, per quanto fatto negli ultimi anni, per il mister . Tra l’altro preferisco giocare al sud ed in Sicilia in particolare per il calore dei tifosi che ti regalano la domenica e durante la settimana”. Cosa pensi di poter offrire alla squadra. “ Certamente l’esperienza che ho accumulato in tanti anni di calcio professionistico, soprattutto nei confronti dei tanti giovani che questa squadra ha “. Anche tuo fratello Salvatore ha vestito la maglia granata del Trapani cosa ti ha detto della piazza trapanese. “Salvatore mi ha parlato benissimo del Trapani, per lui quelli sono stati anni bellissimi, che purtroppo però non sono sfociati nella carriera che avrebbe meritato . Ecco spero di poter arrivare dove lui invece non è potuto arrivare con questa maglia”. Pensi che questa possa essere l’ultima tappa della tua Carriera . “Mi piace mettermi sempre in discussione . Non ho mai giocato in Lega Pro, e questa è un esperienza che voglio vivere fino in fondo. Tra l’altro sono convinto che la mia non è una scelta semplice, in quanto giocare nell’ex serie C-1 è più difficile che in serie A o serie B dove c’è più tecnica. Qui invece come abbiamo visto domenica scorsa contro l’Andria l’agonismo la fa da padrona. Quindi per me è una bella sfida”. Nella tua lunga carriera quale è stato il momento più esaltante . “Certamente la salvezza con la Reggina in serie A, partendo dal -11. Un anno meraviglioso che alla fine ci regalò un inaspettata salvezza e la cittadinanza onoraria di Reggio Calabria, sotto la guida di un grande allenatore come Mazzarri”. Ed in proposito di tecnici, tra i tanti che hai avuto Boscaglia a chi può essere paragonato. “Per come prepara le gare, per i dettagli che cura direi proprio a Mazzari. Il mister è un vero perfezionista e questo modo di vedere il calcio lo si nota poi in campo la domenica”. Un giudizio sul Trapani che hai visto all’opera in questo inizio di campionato. “Ho visto di presenza i miei compagni nelle ultime due gare interne con FerlpiSalò e Andria . E’ una squadra che cerca sempre di giocare, di non chiudersi mai . L’idea di scendere in campo per giocarsi la gara sempre e comunque contro tutto e tutti, è il modo giusto d’intendere questo sport anche perché fa divertire sempre chi viene allo stadio; ed è una filosofia che alla fine paga”. Domenica lo Spezia, che tra l’altro ieri ha cambiato anche allenatore. Che tipo di gara ti aspetti. “Ottima squadra costruita per vincere; anche se in campo ottiene i tre punti chi sbaglia di meno ed è più determinato. Ecco noi contro lo Spezia dovremo avere questo tipo d’atteggiamento”. Per concludere in che ruolo preferisci essere utilizzato. “ Per caratteristiche mi adatto in più ruoli. Ma dove giocare, e se giocare o andare in panchina o in tribuna lo deciderà il mister, personalmente pur di giocare andrei anche in porta”.



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