


Moderatori: NinoMed, Bud, Lilleuro
Anche se sono propenso a credere che la Lega manterrà quella che è la sua identità, penso che una risposta certa manco il mago Silvan potrebbe darla.reggino ha scritto:Fammi capire regmi,ma in questa casa in cui vorrebbe rientrarvi casini,ci sarà anche la lega?Regmi ha scritto:[quote="
Beh!!! A costruire la casa che accoglierà quegli elettori ci stanno provando in tanti da un pezzo. Pierferdy compreso.
Il bacino di voti sempre quello rimane e la partita la vince, non dimenticando Montezemolo e il Vaticano, chi tra gli eredi (dalla categoria sono esclusi i lecca deretani) ci riuscirà.
Sia beninteso reggino, di personalissime opinioni si tratta
secondo te??
Mariotta ha scritto:ILY ha scritto:![]()
![]()
firulì firulà diceva uno...
Volutamente tralascio la nota di colore anche perchè credo che per una maggioranza così striminzitaNinoMed ha scritto:Il governo si allarga - Il consiglio dei ministri ha inoltre proceduto a nominare viceministri i già sottosegretari Aurelio Misiti (Infrastrutture) e Catia Polidori (Sviluppo economico). E a nominare sottosegretari Guido Viceconte (Interno) e Giuseppe Galati (Istruzione).
ecco come si ottengono le fiducie
io vorrei capire come ci si sente con un ex comunista a fare il viceministro del Governo![]()
![]()
doddi ha scritto:56.ima e c'è, come nelle precedenti.
soltanto che de andrè lo scriveva nel 1973 (mi sembra, a memoria), noi siamo nel 2011.tifoperlapropatria ha scritto:Il vero dramma di questo paese, l'Italia è che .....
"Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni. (F.De Andrè)
per l'appuntosuonatore Jones ha scritto:soltanto che de andrè lo scriveva nel 1973 (mi sembra, a memoria), noi siamo nel 2011.tifoperlapropatria ha scritto:Il vero dramma di questo paese, l'Italia è che .....
"Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni. (F.De Andrè)
A dicembre 2010, dopo la fuirisciata di Fini i numeri erano peggiori: solo 314, oggi 316, con due assenti e 5-6 protestantipellarorc ha scritto:A quanto pare si vocifera di elezioni in primavera poichè con 316 voti non si può arrivare al 2013 e finalmente anche loro se ne convincono.
E quale, a tuo modo di vedere, è il vero problemadoddi ha scritto:A dicembre 2010, dopo la fuirisciata di Fini i numeri erano peggiori: solo 314, oggi 316, con due assenti e 5-6 protestantipellarorc ha scritto:A quanto pare si vocifera di elezioni in primavera poichè con 316 voti non si può arrivare al 2013 e finalmente anche loro se ne convincono.
Il problema non è quello numerico, tirerebbe avanti in un modo o nell'altro come accaduto fino a ieri.
doddi ha scritto:A dicembre 2010, dopo la fuirisciata di Fini i numeri erano peggiori: solo 314, oggi 316, con due assenti e 5-6 protestantipellarorc ha scritto:A quanto pare si vocifera di elezioni in primavera poichè con 316 voti non si può arrivare al 2013 e finalmente anche loro se ne convincono.
Il problema non è quello numerico, tirerebbe avanti in un modo o nell'altro come accaduto fino a ieri.
L'ha detto chiaro e tondo: non ci sono soldi, come già fatto da Tremonti e Matteoli. Fare sviluppo senza investimenti è, come ha sempre detto lui, operazione che richiede qualche "invenzione". E non si può ricorrere al debito (ulteriore).OronzoPugliese ha scritto:doddi ha scritto:A dicembre 2010, dopo la fuirisciata di Fini i numeri erano peggiori: solo 314, oggi 316, con due assenti e 5-6 protestantipellarorc ha scritto:A quanto pare si vocifera di elezioni in primavera poichè con 316 voti non si può arrivare al 2013 e finalmente anche loro se ne convincono.
Il problema non è quello numerico, tirerebbe avanti in un modo o nell'altro come accaduto fino a ieri.
Il problema è esattamente quello: rec sic stantibus, il parlamento è bloccato dalla paura che, come appare probabile, alla prima votazione utile il governo precipiti ed il re perda la corona e, soprattutto, l'immunità divina. Tant'è che l'ormai mitico decreto decreto sviluppo, quello che fino ad oggi ha giustificato le manovre estive, quello dal quale il paese sarebbe ripartito, diventa improvvisamente "non urgente".
"...e sempre allegri bisogna stare, chè il nostro piangere fa male al re"
Si, esattamente così, situazione ampiamente generalizzata in giro per il globo.Paolo_Padano ha scritto:Dopo l'ottimismo e 17 anni di governo, le varie finanziarie, non c'è un euro
doddi ha scritto:L'ha detto chiaro e tondo: non ci sono soldi, come già fatto da Tremonti e Matteoli. Fare sviluppo senza investimenti è, come ha sempre detto lui, operazione che richiede qualche "invenzione". E non si può ricorrere al debito (ulteriore).
Ovvio che sì ma le cause primarie sono ben altre. L'emergenza è attuttiparti. Si può criticare e disapprovare il metodo ma nessuno ha tirato fuori un ragno dal buco, la cura al momento non esiste.OronzoPugliese ha scritto:doddi ha scritto:L'ha detto chiaro e tondo: non ci sono soldi, come già fatto da Tremonti e Matteoli. Fare sviluppo senza investimenti è, come ha sempre detto lui, operazione che richiede qualche "invenzione". E non si può ricorrere al debito (ulteriore).
"Ci presenteremo alla prossima scadenza elettorale, tra un anno e mezzo, con le carte in regola per vincere", ha detto Berlusconi ribadendo che il governo non ha alcuna intenzione di dimettersi. "Sono assolutamente convinto che il Pdl abbia le carte in regola per avere ancora tra un anno e mezzo dai cittadini il mandato per governare il paese". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con la festa provinciale cuneese a Cervere. "In settimana - ha detto ancora il premier - esamineremo le misure per la crescità e lo sviluppo e con questo decreto dimostreremo che il governo sta sempre lavorando sodo per l'Italia". - 25 settembre 2011
«Entro la metà di ottobre presenteremo il decreto per lo sviluppo che opererà con misure concrete ed efficaci nell'interesse dei cittadini, delle
famiglie e delle imprese». Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi in un messaggio inviato al convegno organizzato, a S.Vincent, dal ministro Gianfranco Rotondi e dal senatore Cutrufo. - 7 ottobre 2011
"Ora, come tutti voi sapete, ci accingiamo a presentare un provvedimento a favore dello sviluppo, nella consapevolezza che una politica di rigore senza contemporaneamente promuovere una politica per la crescita rischia di condurre alla stagnazione dell'economia e, di conseguenza, ad un ulteriore peggioramento degli stessi conti pubblici. Una cosa deve essere chiara: noi vogliamo sconfiggere la strategia della paralisi e del pessimismo. Lo faremo con il decreto sviluppo, che è solo un mattone che intendiamo mettere nella costruzione del muro contro la sfiducia. Il pareggio di bilancio ci sarà. Il nostro sistema di credito sarà protetto sia dall'intervento necessario del sistema economico e monetario in cui siamo onorevolmente inseriti fin dalla sua fondazione, sia dalla ripartenza del Paese."
S. B., Discorso alla Camera sulla fiducia al governo - 13 ottobre 2011
Che non ci fossero i soldi lo sapeva anche un mese fa, 15 giorni fa, sei giorni fa, ma ovviamente non un accenno al parlamento. Poi, fiducia incassata e barca o sciuttu, per un provvedimento pluriannunciato, della cui importanza ed urgenza venivamo indottrinati a ripetizione, si scopre improvvisamente che "non c'è fretta", e sul cui contenuto, al quale (a parole) stavano lavorando da mesi, apprendiamo che la sfolgorante soluzione sarà "inventarsi qualcosa", visto che il condono, che anche i bambini hanno capito che era l'unico provvedimento previsto, non può più essere presentato in aula, pena una nuova batosta, questa volta insanabile.
Per cui, per non rischiare, non facimu nenti. C'è la crisi.
...io non ci credo chi non ti ncazzzi mancu tu, non è possibile