Un messaggio forte e importante, un segnale d’amicizia unico e sincero: Reggio Calabria, anche oggi, “piange i suoi fratelli” come era scritto su una bandiera tricolore esposta da un reggino a piazza Duomo di Messina durante i funerali delle vittime di Giampilieri e di Scaletta Zanclea.
Oggi l’assessore comunale alla protezione civile di Reggio Calabria, Giuseppe Martorano, ha diffuso una nota in cui ha voluto rivolgere “un pensiero alle vittime e a tutti coloro che hanno sofferto a causa delal terribile alluvione di Giampilieri di cui, proprio oggi, ricorre il secondo anniversario. A nome di tutta l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria e della Giunta Municipale guidata dal sindaco Demetrio Arena, esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà a Messina e ai Messinesi”.
“Nonostante siano trascorsi, appunto, due anni - ha detto ancora Martorano - la città di Reggio vuole rinnovare la propria solidarietà all’intera comunità messinese ed in particolare alle popolazioni colpite dal disastroso evento, ribadendo i sentimenti di vicinanza e fratellanza che ci legano all’altra sponda dello Stretto, dove, immediatamente venuti a conoscenza della drammaticità della situazione, furono inviati uomini e mezzi dei volontari della Protezione Civile reggina e calabrese. Una tragedia, quella che ha scandito il 1° ottobre del 2009, che non può e non deve cadere nel dimenticatoio, bensì continuare a rappresentare un monito ed un momento di riflessione profonda soprattutto per chi ha il compito di amministrare e, quindi, tutelare il territorio. Dovere che, però, deve incontrare anche la responsabilità di ognuno nella difesa della natura e del patrimonio ambientale ed urbanistico dei luoghi in cui si vive ed opera, affinché determinati eventi e sofferenze non debbano più ripetersi“.
Reggio sa bene cosa significa essere vittime di un’alluvione, e non solo per i disastrosi eventi del passato (su tutti quelli del 1951, che hanno provocato l’abbandono di tantissimi paesi e frazioni della provincia), ma anche per quanto accaduto negli ultimi anni, con i fenomeni del 3 settembre 2010, del 13 ottobre 2010 e del 1° marzo 2011, senza dimenticare l’evento del 2 novembre 2010 che ha colpito solo marginalmente lo Stretto, ma ha alluvionato molte aree della provincia Reggina e di tutta la Calabria. Episodi recentissimi che, anche a Reggio, hanno provocato morte, danni e disperazione.
Anche per questo, evidentemente, la Città è così sensibile al dramma vissuto due anni fa nel Messinese Jonico, al punto da ricordarlo con un affetto frateno e genuino.
Perchè, in fondo, Reggio e Messina sono due grandi quartieri di un’unica area metropolitana.
