io2 ha scritto:non ci sono restrizioni per i reati più gravi come mafia e altro.
Per i reati di sopra dei cinque anni, credo che sia normale che prima di intercettare una persona deve avere un indizio di colpevolezza altrimenti si possono intercettare chiunque senza motivo.
L'intercettazione non va usata come prevenzione su una persona innocente perché ascoltandolo prima o poi commette qualcosa ma va usata su chi ha in un indizio che può aver fatto un reato.
1. Secondo il ddl gli indizi di colpevolezza devono essere GRAVI già al momento in cui si richiede l'intercettazione. Per cui uno si chiede: se si è già in possesso di gravi indizi di colpevolezza, che necessità ci sarebbe di usufruire delle intercettazioni?
2. Le statistiche dicono che la maggior parte dei reati connessi alla mafia vengono scoperti GRAZIE alle intercettazioni, e non il contrario. Esempio pratico: in procura arriva una denuncia da parte di un imprenditore o una società che ritiene che una gara d'appalto pubblica non abbia seguito un iter regolare; il pm decide di chiedere l'autorizzazione ad intercettare un assessore o un dirigente dell'ente; dopo qualche mese, l'assessore o un dirigente si sentono con persone legate ad ambienti mafiosi per concordare l'affidamento di appalti.
Fosse divenuto già legge il ddl, i pm non avrebbero potuto ottenere di intercettare gli indagati, poiche mancavano i GRAVI indizi e non vi era traccia di connessioni mafiose. E presumibilmente non emergeva nulla.
3. Il concetto, fortemente berlusconiano, che chiunque venga intercettato alla fine qualche marachella la commette è, a mio parere, semplicemente allucinante