tito ha scritto:ERIK, dio santo, oltre a dire che siamo degli idioti ignoranti che non capiamo niente, vuoi per favore esprimere UN, dico UN, concetto, idea o parere che sia????
ti lancio un assist, con l'ultima vuoi per caso dire che non c'è nessuna crisi economica in corso e che le ditte quotate in borsa sono solide e floride? hai dati che lo mostrano? sapresti abbozzarne una spiegazione for dummies?
La crisi c'e' ed è innegabile. Ma è una crisi esclusivamente connessa alla mancanza di liquidità del mercato ed è ancora il riflesso di quello che è avvenuto nel 2009. Per combatterla la ricetta era stata trovata: aumento degli investimenti in infrastrutture, aumento dei consumi, detassazione degli straordinari, ecc...ecc....
Questo menù con quello che sta succedendo è andato, detto con un francesismo che mi è caro, a "farsi fottere".
Questa crisi che era risolvibile in 3 anni di sacrifici è diventata, grazie al tam-tam, una crisi di fiducia. Ovvero il mercato finanziario non scommette più sulle aziende, giudicando le imprese italiane, nonchè lo stato italiano che ha un debito sovrano "spaventoso", non solvibili, ovvero non pronte a far fronte ai debiti di pronto realizzo. Gli investitori, italiani ed esteri, non comprano più nè il nostro debito (sotto forma di titoli emessi dal Tesoro), nè le nostre azioni perchè credono che presto andremo a fondo.
Immani cazzate fomentate da "tam-tam" di persone che hanno interessi variegati, ma che probabilmente, speriamo involontariamente, stanno fomentando la crisi molto più del necessario.
E infatti la caduta delle borse è proprio questo effetto. Errore madornale dare alle agenzie di rating il potere di decidere sulla qualità di un debito di un paese.
"Tra l'altramente" le agenzie di rating hanno solo declassato il debito pubblico italiano, NON HANNO MAI DETTO CHE L'ITALIA NON NE' AVREBBE ONORATO IL RIMBORSO!
E qui scatta l'annosa questione dell'ignoranza parziale fomentata dal titolo giornalistico ad effetto!
A questo punto, si differenzia l'economia reale dall'economia di mercato. In questo momento il valore delle azioni di una determinata azienda (da quella che va peggio a quella che va meglio) è sottocapitalizzato rispetto al valore reale della stessa.
Ciò vuol dire che oggi comprando in borsa se la singola azione della A2A, vale realmente 100, con 10 la si porta a casa. E' un pò come recarsi al mercato ortofrutticolo 10 minuti prima che chiuda, la roba rimasta nelle cassette la cedono a prezzo di costo pur di liberarsene.
In questa situazione le borse sono estremamente "volatili". Ma basterebbe valutare bene le quotazioni dei titoli per capire che stiamo assistendo ad uno spettacolo di magia. Un coniglio che esce da un cilindro. Il trucco c'e' ma non si vede, la carta perde, la carta vince.
Nelle quotazioni dei titoli, nel leggere i listini prezzi, le quotazioni non vengono solo date da Prezzo/Utile per azione, ma anche da altri valori (Prezzo/cash flow, prezzo/mezzi propri). Questi due ultimi indicatori danno l'indebitamento dell'azienda.
Passando all'economia reale, se i bilianci d'esercizio e i rendiconti riportano utili e indicatori positivi, come è possibile che le quotazioni dell'azienda X siano negative????
Questa è la domanda, ma naturalmente non mi aspetto dal forum una risposta. Resterà lettera morta. Tra 6 mesi qualcuno avrà guadagnato qualcun altro avrà perso.
"E' la dura legge del goal" (Cit....)