Il pd ha sbagliato a non appoggiare De Magistris,l'avesse fatto sono sicuro che avrebbe vinto al primo turno.EktorBaboden ha scritto:La Russa deve sparare sempre le sue cazzate. A Milano erano convinti di stravincere. Il PD però a Napoli da governante si è combinato
a neanche al ballottaggio. E tutti hanno vinto come al solito...
Elezioni nazionali: aspettando i ballottaggi.
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E' questo il male, in generale, dell'opposizione italiana: sempremente e comunquemente divisi.reggino ha scritto:Il pd ha sbagliato a non appoggiare De Magistris,l'avesse fatto sono sicuro che avrebbe vinto al primo turno.EktorBaboden ha scritto:La Russa deve sparare sempre le sue cazzate. A Milano erano convinti di stravincere. Il PD però a Napoli da governante si è combinato
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Vabbè,a Torino,Milano,Bologna,era compatta.Solo a Napoli,delle grandi città,c'è stata una divisione,e meno male,visto che per cambiare la città serve una persona di spiccate doti morali e politiche come Luigi.A Destra,paradossalmente mi sono sembrati più divisi,rispetto all'opposizione,a Milano,ad esempio,la base leghista non ha votato Moratti e ci metto due mani sul fuoco,EktorBaboden ha scritto:E' questo il male, in generale, dell'opposizione italiana: sempremente e comunquemente divisi.reggino ha scritto:Il pd ha sbagliato a non appoggiare De Magistris,l'avesse fatto sono sicuro che avrebbe vinto al primo turno.EktorBaboden ha scritto:La Russa deve sparare sempre le sue cazzate. A Milano erano convinti di stravincere. Il PD però a Napoli da governante si è combinato
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EktorBaboden ha scritto:E' questo il male, in generale, dell'opposizione italiana: sempremente e comunquemente divisi.reggino ha scritto:Il pd ha sbagliato a non appoggiare De Magistris,l'avesse fatto sono sicuro che avrebbe vinto al primo turno.EktorBaboden ha scritto:La Russa deve sparare sempre le sue cazzate. A Milano erano convinti di stravincere. Il PD però a Napoli da governante si è combinato
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preferisco così alle grandi ammucchiate

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Alcune considerazioni a giochi non ancora fatti.
1) La batosta di Milano (dove anche solo il ballottaggio avrebbe dovuto essere accolto dal PDL come una sconfitta, figuriamoci il ritrovarsi addirittura a rincorrere), dopo una campagna elettorale onerosa, violenta e volgare, dai connotati così fortemente politici data l'esposizione totale del Premier, catapulta finalmente il Paese agli ultimi giorni del sultanato: il berlusconismo diventa battibile nel momento in cui diventa normale, ed a normalizzarlo, verosimilmente, ci penserà l'ormai inevitabile confronto interno che verrà preteso dalla Lega, la cui forza d'emersione subisce in questa tornata una traumatica battuta d'arresto, con l'inevitabile sensazione che il PDL sia diventato più una zavorra che un traino.
2) Dopo il caso-scuola di Vendola, gli exploit di Fassino e sopratutto Pisapia ci mostrano la base ancora una volta pronta, compatta, matura, incazzata, e ci insegnano che, in questi tempi di grande frammentazione, le primarie sono una grande risorsa del centrosinistra: che i vertici si adeguino, perché scempi come quello di Napoli non rendono merito al Popolo italiano.
3) Il movimento dei grillini riesce oggi a chiudere la quadratura del cerchio delle proprie dimostrazioni: il 10% di Bologna è un dato abnorme, a coronamento di un movimento giovane ed innovativo, e che in quanto tale è da considerarsi al netto delle scremature dovute alla logica del voto utile. Si tratta di un movimento di rottura ormai consolidatosi nel panorama politico italiano, che con le dimostrazioni di forza date dai numeri di questi ultimi anni ha dimostrato potenzialità anche molto superiori alle semplici adesioni elettorali: il Piemonte regalato a Cota, ed il dispettuccio del ballottaggio (solo un paio d'anni fa impensabile) a Bologna, sono gli argomenti che i grillini potranno agitare per sedersi, come auspicabile, al tavolo dei grandi, addirittura ponendo condizioni per dare il via alla riforma, DALL'INTERNO; che il centrosinistra sfrutti questa occasione per migliorarsi, cogliendo le sfumature di un Paese stanco e che vuole cambiare.
Su Reggio, Comune e Provincia, aspettiamo che i dati - per adesso tutt'altro che confortanti - diventino un po' più concreti.
1) La batosta di Milano (dove anche solo il ballottaggio avrebbe dovuto essere accolto dal PDL come una sconfitta, figuriamoci il ritrovarsi addirittura a rincorrere), dopo una campagna elettorale onerosa, violenta e volgare, dai connotati così fortemente politici data l'esposizione totale del Premier, catapulta finalmente il Paese agli ultimi giorni del sultanato: il berlusconismo diventa battibile nel momento in cui diventa normale, ed a normalizzarlo, verosimilmente, ci penserà l'ormai inevitabile confronto interno che verrà preteso dalla Lega, la cui forza d'emersione subisce in questa tornata una traumatica battuta d'arresto, con l'inevitabile sensazione che il PDL sia diventato più una zavorra che un traino.
2) Dopo il caso-scuola di Vendola, gli exploit di Fassino e sopratutto Pisapia ci mostrano la base ancora una volta pronta, compatta, matura, incazzata, e ci insegnano che, in questi tempi di grande frammentazione, le primarie sono una grande risorsa del centrosinistra: che i vertici si adeguino, perché scempi come quello di Napoli non rendono merito al Popolo italiano.
3) Il movimento dei grillini riesce oggi a chiudere la quadratura del cerchio delle proprie dimostrazioni: il 10% di Bologna è un dato abnorme, a coronamento di un movimento giovane ed innovativo, e che in quanto tale è da considerarsi al netto delle scremature dovute alla logica del voto utile. Si tratta di un movimento di rottura ormai consolidatosi nel panorama politico italiano, che con le dimostrazioni di forza date dai numeri di questi ultimi anni ha dimostrato potenzialità anche molto superiori alle semplici adesioni elettorali: il Piemonte regalato a Cota, ed il dispettuccio del ballottaggio (solo un paio d'anni fa impensabile) a Bologna, sono gli argomenti che i grillini potranno agitare per sedersi, come auspicabile, al tavolo dei grandi, addirittura ponendo condizioni per dare il via alla riforma, DALL'INTERNO; che il centrosinistra sfrutti questa occasione per migliorarsi, cogliendo le sfumature di un Paese stanco e che vuole cambiare.
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Se l'opposizione si compatta,si parla di armata brancaleone.
se si divide,si parla di opposizione poco credibile,perchè frantumata.
Della serie o è troppo cotta o è troppo cruda.
E ribadisco che se c'è una coalizione che è divisa,è quella del centro-destra.Già la lega sta attaccando ferocemente il pdl.
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peas! ha scritto:Alcune considerazioni a giochi non ancora fatti.
1) La batosta di Milano (dove anche solo il ballottaggio avrebbe dovuto essere accolto dal PDL come una sconfitta, figuriamoci il ritrovarsi addirittura a rincorrere), dopo una campagna elettorale onerosa, violenta e volgare, dai connotati così fortemente politici data l'esposizione totale del Premier, catapulta finalmente il Paese agli ultimi giorni del sultanato: il berlusconismo diventa battibile nel momento in cui diventa normale, ed a normalizzarlo, verosimilmente, ci penserà l'ormai inevitabile confronto interno che verrà preteso dalla Lega, la cui forza d'emersione subisce in questa tornata una traumatica battuta d'arresto, con l'inevitabile sensazione che il PDL sia diventato più una zavorra che un traino.
2) Dopo il caso-scuola di Vendola, gli exploit di Fassino e sopratutto Pisapia ci mostrano la base ancora una volta pronta, compatta, matura, incazzata, e ci insegnano che, in questi tempi di grande frammentazione, le primarie sono una grande risorsa del centrosinistra: che i vertici si adeguino, perché scempi come quello di Napoli non rendono merito al Popolo italiano.
3) Il movimento dei grillini riesce oggi a chiudere la quadratura del cerchio delle proprie dimostrazioni: il 10% di Bologna è un dato abnorme, a coronamento di un movimento giovane ed innovativo, e che in quanto tale è da considerarsi al netto delle scremature dovute alla logica del voto utile. Si tratta di un movimento di rottura ormai consolidatosi nel panorama politico italiano, che con le dimostrazioni di forza date dai numeri di questi ultimi anni ha dimostrato potenzialità anche molto superiori alle semplici adesioni elettorali: il Piemonte regalato a Cota, ed il dispettuccio del ballottaggio (solo un paio d'anni fa impensabile) a Bologna, sono gli argomenti che i grillini potranno agitare per sedersi, come auspicabile, al tavolo dei grandi, addirittura ponendo condizioni per dare il via alla riforma, DALL'INTERNO; che il centrosinistra sfrutti questa occasione per migliorarsi, cogliendo le sfumature di un Paese stanco e che vuole cambiare.
Su Reggio, Comune e Provincia, aspettiamo che i dati - per adesso tutt'altro che confortanti - diventino un po' più concreti.
Di De Magistris che mi dici invece??

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reggino ha scritto:Se l'opposizione si compatta,si parla di armata brancaleone.
se si divide,si parla di opposizione poco credibile,perchè frantumata.
Della serie o è troppo cotta o è troppo cruda.
E ribadisco che se c'è una coalizione che è divisa,è quella del centro-destra.Già la lega sta attaccando ferocemente il pdl.
farebbe più figura a rimanere in silenzio
fino ad ora è stata ben bene attaccata alla poltrona, che vadano a fare prediche alle foci del Po

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entreranno in consiglio comunale amici candidati del Partito del Sud a Napoli. Inizierà la rivoluzione civile e democratica Meridionale.reggino ha scritto:peas! ha scritto:Alcune considerazioni a giochi non ancora fatti.
1) La batosta di Milano (dove anche solo il ballottaggio avrebbe dovuto essere accolto dal PDL come una sconfitta, figuriamoci il ritrovarsi addirittura a rincorrere), dopo una campagna elettorale onerosa, violenta e volgare, dai connotati così fortemente politici data l'esposizione totale del Premier, catapulta finalmente il Paese agli ultimi giorni del sultanato: il berlusconismo diventa battibile nel momento in cui diventa normale, ed a normalizzarlo, verosimilmente, ci penserà l'ormai inevitabile confronto interno che verrà preteso dalla Lega, la cui forza d'emersione subisce in questa tornata una traumatica battuta d'arresto, con l'inevitabile sensazione che il PDL sia diventato più una zavorra che un traino.
2) Dopo il caso-scuola di Vendola, gli exploit di Fassino e sopratutto Pisapia ci mostrano la base ancora una volta pronta, compatta, matura, incazzata, e ci insegnano che, in questi tempi di grande frammentazione, le primarie sono una grande risorsa del centrosinistra: che i vertici si adeguino, perché scempi come quello di Napoli non rendono merito al Popolo italiano.
3) Il movimento dei grillini riesce oggi a chiudere la quadratura del cerchio delle proprie dimostrazioni: il 10% di Bologna è un dato abnorme, a coronamento di un movimento giovane ed innovativo, e che in quanto tale è da considerarsi al netto delle scremature dovute alla logica del voto utile. Si tratta di un movimento di rottura ormai consolidatosi nel panorama politico italiano, che con le dimostrazioni di forza date dai numeri di questi ultimi anni ha dimostrato potenzialità anche molto superiori alle semplici adesioni elettorali: il Piemonte regalato a Cota, ed il dispettuccio del ballottaggio (solo un paio d'anni fa impensabile) a Bologna, sono gli argomenti che i grillini potranno agitare per sedersi, come auspicabile, al tavolo dei grandi, addirittura ponendo condizioni per dare il via alla riforma, DALL'INTERNO; che il centrosinistra sfrutti questa occasione per migliorarsi, cogliendo le sfumature di un Paese stanco e che vuole cambiare.
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Di De Magistris che mi dici invece??

"I mafiosi non avrebbero cittadinanza in Italia se non ci fosse il potere politico e finanziario che gli permette di esistere."
Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984.
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il movimento a 5 stelle nella forma contestatrice mi ricordano i toni di giorgio almirante, che ho seguito con interesse nel periodo da minorenne, aggiungeva la questione morale tipica dell'IDV, oggi Almirante contrapposto alla destra, tanto per dire, di berlusconi e compagnia prenderebbe milioni di voti, all'epoca era penalizzato perchè si era freschi di ventennio, anche berlinguer perseguiva la quesitone morale, però puntava a superare il guado, appoggiando i governi diccì
Lillu Fotti: "aundi ioca Spread cu cattu si mu rununu a paremetru zeru"
Lillu Foti: "non bogghiu 'nchinari poi mi rinnu chi vonnnu a squatra mi 'ndi sarbamu"
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st4rsky ha scritto:"Vince Pisapia? Allora vince la droga.."
cit. On. Santanchè
non perde occasione per stare zitta
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Caccia Passione Infinita
Me l'ha detto una gitana,
Me l'ha detto con fervor,
lascia la maglia Amaranto ed avrai soddisfazion,
Me l'ha detto una gitana,
Ma io non l'ascolterò,
MEGLIO LA MAGLIA AMARANTO CHE LA COPPA DEI CAMPION!!
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Ninco Nanco ha scritto:entreranno in consiglio comunale amici candidati del Partito del Sud a Napoli. Inizierà la rivoluzione civile e democratica Meridionale.reggino ha scritto:peas! ha scritto:Alcune considerazioni a giochi non ancora fatti.
1) La batosta di Milano (dove anche solo il ballottaggio avrebbe dovuto essere accolto dal PDL come una sconfitta, figuriamoci il ritrovarsi addirittura a rincorrere), dopo una campagna elettorale onerosa, violenta e volgare, dai connotati così fortemente politici data l'esposizione totale del Premier, catapulta finalmente il Paese agli ultimi giorni del sultanato: il berlusconismo diventa battibile nel momento in cui diventa normale, ed a normalizzarlo, verosimilmente, ci penserà l'ormai inevitabile confronto interno che verrà preteso dalla Lega, la cui forza d'emersione subisce in questa tornata una traumatica battuta d'arresto, con l'inevitabile sensazione che il PDL sia diventato più una zavorra che un traino.
2) Dopo il caso-scuola di Vendola, gli exploit di Fassino e sopratutto Pisapia ci mostrano la base ancora una volta pronta, compatta, matura, incazzata, e ci insegnano che, in questi tempi di grande frammentazione, le primarie sono una grande risorsa del centrosinistra: che i vertici si adeguino, perché scempi come quello di Napoli non rendono merito al Popolo italiano.
3) Il movimento dei grillini riesce oggi a chiudere la quadratura del cerchio delle proprie dimostrazioni: il 10% di Bologna è un dato abnorme, a coronamento di un movimento giovane ed innovativo, e che in quanto tale è da considerarsi al netto delle scremature dovute alla logica del voto utile. Si tratta di un movimento di rottura ormai consolidatosi nel panorama politico italiano, che con le dimostrazioni di forza date dai numeri di questi ultimi anni ha dimostrato potenzialità anche molto superiori alle semplici adesioni elettorali: il Piemonte regalato a Cota, ed il dispettuccio del ballottaggio (solo un paio d'anni fa impensabile) a Bologna, sono gli argomenti che i grillini potranno agitare per sedersi, come auspicabile, al tavolo dei grandi, addirittura ponendo condizioni per dare il via alla riforma, DALL'INTERNO; che il centrosinistra sfrutti questa occasione per migliorarsi, cogliendo le sfumature di un Paese stanco e che vuole cambiare.
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Di De Magistris che mi dici invece??
Ho letto,ho letto.E questo non può farmi che piacere.Finalmente un partito del sud contro la criminalità organizzata e contro le logiche clientelari.
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Che si tratta dell'ennesimo caso in cui è dimostrata la sacralità dello strumento delle primarie.reggino ha scritto:Di De Magistris che mi dici invece??
E' inaccettabile ritrovarsi a fare le primarie durante le elezioni, e dividersi tra due candidati di centrosinistra puro abbondantemente sopra il 20%, con la prospettiva di perdere chissà quanti voti al ballottaggio, verosimilmente regalando la città ad una minoranza.
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Effettivamente ci vuole coraggiopeas! ha scritto:Ieu non ma tiniva...NinoMed ha scritto:prepariamoci alle scintille, Lupi in questo momento a PortaaPorta speciale, parlando di Milano rissi ca curpa è della Lega

E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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Io sono favorevolissimo allo strumento delle primarie,dove solitamente il candidato vincente,ne esce rafforzato,creando attorno a sè un entusiamo tale,da poter battere con facilità l'avversario.Trovo questo mezzo necessario sia dal punto di vista democratico che sul piano "emotivo".Pisapia è uscito vincitore dalle primarie e sta rischiando di vincere al primo turno,Fassino ha raggiunto quasi il 60%.Io non contesto neanche il tempo con cui sono state fatte le primarie a Napoli,ma il modo,quello si,e questo difatti ha penalizzato il pd.peas! ha scritto:Che si tratta dell'ennesimo caso in cui è dimostrata la sacralità dello strumento delle primarie.reggino ha scritto:Di De Magistris che mi dici invece??
E' inaccettabile ritrovarsi a fare le primarie durante le elezioni, e dividersi tra due candidati di centrosinistra puro abbondantemente sopra il 20%, con la prospettiva di perdere chissà quanti voti al ballottaggio, verosimilmente regalando la città ad una minoranza.
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