mohammed ha scritto:ho visto una scritta "CASSA" su un banchetto di satizzo con disegnati due fasci, cos'è il "satizzo boia chi molla"?
'ndi 'mancava puru u fasciu
Moderatori: NinoMed, Bud, Lilleuro
mohammed ha scritto:ho visto una scritta "CASSA" su un banchetto di satizzo con disegnati due fasci, cos'è il "satizzo boia chi molla"?
Nessuno, che io abbia letto, si è espresso per l'abolizione delle feste mariane, qualcuno ha espresso la sua opinione non sulla festa complessivamente ma piuttosto sulle sue modalità.doddi ha scritto:
Si potrebbe pure evitare la processione per evitare nocumento a chi non garba ...
Per la felicità e la serenità di tutti, o di pochi, questo ed altro, atto dovuto, nonchè molto chic
Non G&M
Ma guarda che feste come la nostra ci sono ovunque.aquamoon ha scritto:Nessuno, che io abbia letto, si è espresso per l'abolizione delle feste mariane, qualcuno ha espresso la sua opinione non sulla festa complessivamente ma piuttosto sulle sue modalità.doddi ha scritto:
Si potrebbe pure evitare la processione per evitare nocumento a chi non garba ...
Per la felicità e la serenità di tutti, o di pochi, questo ed altro, atto dovuto, nonchè molto chic
Non G&M
Il punto non è se conservare la tradizione o no, il punto è se questa Città negli ultimi 50 anni è cambiata come tutte le altre o, raddoppiando i propri abitanti... sia rimasta uguale.
Come cercavo di dire prima, attorno all'ambaradan dei festeggiament i civili, non può esserci lo stesso interesse che certamente nell'Italia del dopoguerra e dei primi anni 50/60 poteva esserci.
Non si può coinvolgere una Città con eventi che non siano eccezionali e anche quando l'Amministrazione fosse (Pegna permettendo) in grado di offrirli... con i tempi che corrono, più d'uno storcerebbe il naso.
Ciò che era tradizione:
il maiale ingrassato e macellato ad hoc, il vino appena spillato dalla botte, il pellegrinaggio a Polsi, le viddhaneddhe sotto gli alberi di piazza duomo, i carri allegorici con Ciccio Errigo re incontrastato, u giganti e a gigantissa,
i:
" russu lu sangu, russa la lama ru cuteddhu
si mentri ballamu tra cumpagni venunu e ndi pistanu i carcagni",
a semenza, u zzucchiru filatu, a calia cotta, i zuddhi...
non c'è più...
e meno male.
Meno male perchè quella festa interpretava il quotidiano di quelle genti, un quotidiano fatto di poco, poco cibo e quasi nessun divertimento. La festa era la rivalsa, una settimana ad ingozzarsi, bere e divertirsi; una settimana di "lucida follia" prima di ritornare alla realtà.
Meno male, perchè se ancora fosse veramente sentita la festa, vorrebbe dire che abbiamo la stessa fame di tutto cher avevamo 50 anni fa.
Mangiamo frittole e curcuci 4 mesi l'anno, gli altri 8... cotolette e polpettoni.
Mio nipote ha la wi, il nintendo, la ps3 e 400 canali da vedere.
Noi abbiamo un'età e saggiamente ce ne stiamo a casa.
In definitiva, se Reggio è rimasta l'unica città italiana con 200.000 abitanti che continua a consegnarsi al caos, qualcuno questa benedetta domanda dovrà porsela:
siamo Città o siamo paisazzu?
P.S.:
Io, doddi che s'ingozza a frittole a festa i maronna, non me lo immagino proprio... lui le cucina.
Nessuna però coinvolge l'intero centro cittadino.doddi ha scritto:
Ma guarda che feste come la nostra ci sono ovunque.
Prendi per esempio San Matteo a Salerno, S. Agata a Catania, il festino di Santa Rosalia a Palermo ecc... ecc... ecc...
Feste popolari e religiose. Con caos annesso... anzi da noi và di lusso rispetto a queste che ti ho menzionato che ho visto personalmente.
Morumohammed ha scritto:ho visto una scritta "CASSA" su un banchetto di satizzo con disegnati due fasci, cos'è il "satizzo boia chi molla"?
aquamoon ha scritto:Nessuna però coinvolge l'intero centro cittadino.doddi ha scritto:
Ma guarda che feste come la nostra ci sono ovunque.
Prendi per esempio San Matteo a Salerno, S. Agata a Catania, il festino di Santa Rosalia a Palermo ecc... ecc... ecc...
Feste popolari e religiose. Con caos annesso... anzi da noi và di lusso rispetto a queste che ti ho menzionato che ho visto personalmente.