goodfellow ha scritto:gentilissimo aquamoon,
hai tralasciato la parte in cui parlavo del "tasto di segnalazione".
in questo caso chi si sente parte lesa, continuando con il tuo esempio "tribunalistico", non sarà mai ignorato durante la procedura.
tutt'altro, sarà parte interagente dello stesso, senza sensazionalistici "processi mediatici".
Esimio Goodfellow,
hai ragione, il tasto di segnalazione è stato da me "tralasciato".
Sbadataggine?
La risposta è nel tuo stesso post ed è nell'analisi e nell'etichettatura da te operata e sintetizzata nella definizione del mio ragionamento come:
"tribunalistico"!
Hai ragione, sono un legalista non pentito e ritengo che i Tribunali (ovvero la
celebrazione pubblica del dibattito in cui si sostengono le varie ragioni del contendere) siano la massima espressione di Democrazia, un "luogo" dove si confrontano le parti e dove una Giuria popolare, con scienza e coscienza, stabilisce chi "ha ragione e chi ha torto"... pubblicamente.
Stabilita la mia "visione", qual'è la tua?
Quella del tasto di segnalazione? Quella in cui piuttosto che parlare... si sussurra all'orecchio? Quella in cui la ragione... non si sa mai di chi è?
Quella di: Così è se vi pare di pirandelliana memoria? Dove ognuno interpreta i fatti "pro domo sua"?
I tribunali nacquero per questo, per amministrare la Giustizia e per farlo pubblicamente.
Tertium non datur.
Alla luce di ciò, è ovvio che io tralasci il tasto di segnalazione; non sono interessato a che tizio venga punito (dipendesse da me consentirei tutto... escluse le volgarità gratuite e quindi non propedeutiche rispetto alla volontà di chiarire meglio il proprio concetto),
sono per un "processo pubblico" e non per una somministrazione di sanzioni underground.
Se qualcuno deve (per palese inosservanza del regolamento) essere "punito" lo si faccia pubblicamente e non nelle "segrete stanze".
Gramsci sosteneva la centralità di una Giustizia condivisa senza sconti di alcuna natura, dove non esiste nulla che possa turbare negativamente,
la verità è sempre rivoluzionaria qualsiasi cosa racconti...
La cosiddetta "ragione di Stato" grazie alla quale, in nome di un interesse supremo e cioè la vita stessa dell'Istituzione ha, nel corso degli anni, seminato dubbi e generato misteri, non ha arricchito l'istituzione ma, piuttosto, ne ha contrassegnato il declino... che è, ahinoi, sotto gli occhi di tutti.
Duemila e passa anni di "Diritto Romano" hanno stabilito che la trasparenza e la pubblicità nell'amministrazione della Giustizia sono fattori fondamentali perchè la "casa" sia stabile e non scivoli verso una deriva dove il pragmatismo pret a porter (la ragione di stato) e la solitudine dei numeri primi, in assenza di contradittorio, non possono che essere i prodromi di un sistema dove..........................................................
nessuno controlla i controllori.
La domanda infine è:
si vuole migliorare il Forum o lo si vuole stabilizzare?
Se l'introduzione o riproposizione di regole di trasparenza è esiziale rispetto alla vita stessa del Forum è automatico che da parte di un legalista "irriducibile" quale io sono non possa esserci adesione e fino a che mi sarà consentito esprimere la mia opinione non mancherò di sostenerlo.