A mio avviso si stà, però, facendo un pò di confusione sull'aspetto politico del topic.VitaLaif ha scritto:Pur non condividendo neanche minimamente i tentativi di adombrare la trasparenza del concorso di stabilizzazione di Valeria Falcomata', la cui partecipazione al concorso in dermatologia e' stata possibile solo ed esclusivamente perché la stessa già aveva nello stesso posto un contratto a termine (precisiamo anche che il concorso bandito in dermatologia non e' stata una forzatura maggiore di quello bandito in chirurgia o di quello bandito in pronto soccorso ecc...) condivido totalmente le osservazioni di Doddi sulla posizione elettorale di Naccari e mi pare anche normale. Con tutto il rispetto per Giuseppe Falcomata', Naccari non avrebbe di certo potuto abbandonare Seby Romeo dopo che quest'ultimo per anni lo ha sostenuto e gli e' stato vicino. E' una questione di coerenza politica e per fortuna che c'è, anche se dovesse essere stata sospinta da divergenze politiche tra cognati.
Così come condivido che il risultato elettorale abbia punito Naccari. Non e' un momento facile per lui politicamente, farebbe bene a stare dietro le quinte e convergere la sua attivita' su Falcomata'. Non e' troppo tardi. E' questione di buon senso, umiltà' e ragionevolezza. intelligenza e preparazione tecnica non gli mancano, a lui dimostrare il possesso di acume politico...
Le critiche mosse sull'operato amministrativo e politico di Naccari, da due esponenti dell'attuale maggioranza di centro destra (Salerno e Orsomarso) mi pare non riguardino i titoli o la regolarità stessa degli atti ma la loro opportunità di essere messi in atto. O del sogetto che era là a decidere.
Opportunità che emerge nel rapporto di parentela nel caso dell'assunzione della brava dott.ssa Falcomatà dopo, come traspare, forzatura nei tempi del bando di concorso a pochi mesi dalla scadenza del mandato elettorale ed assessorile (della serie o ora o mai più/chissà quando), e ancora di più, da come descrive Orsomarso, nel rapporto di conflitto d'interessi nel caso di palazzo Ti.Bi. in cui pare vi sia un duplice ruolo di locatore e locatario da parte dello stesso ( (com)propietario dell'immobile che percepisce il canone contrattuale di locazione e assessore al bilancio che paga il canone ai propietari ).
Se si costruisse (due anni di tempo circa) un edificio simile di proprietà dell'ente i risparmi potrebbero essere notevoli, come lo sarebbero stati in tutti questi anni di utilizzo.
Questo mi pare legittimo così come le vie intraprese per chiedere chiarezza sono quelle istituzionali e non chiacchiericcio da bar. Non ci vedo "sciacallaggio" tout court per intenderci.
Insomma uno dei tanti conflitti d'interesse del nostro italico stivale che spesso lasciano dubbi all'osservatore.
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14-05-2011 16:37 - Sanità, Orsomarso: "Palazzo di Naccari affittato ad Asp Reggio"
"Considerato il lavoro di razionalizzazione e riorganizzazione della sanità calabrese che questo gruppo dirigente guidato dal presidente Scopelliti nelle vesti di commissario sta portando avanti, chiediamo al manager dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio, Rosanna Squillacioti di proseguire nello studio già avviato in precedenza dalla Commissione straordinaria per la verifica delle spese relative alla gestione e alla conduzione di Palazzo Tibi, dove hanno sede gli uffici dell'Asp 5". Lo afferma, in una nota, Fausto Orsomarso, vicepogruppo del Pdl nel Consiglio regionale. "Ci preme conoscere - prosegue Orsomarso - la congruità del canone di locazione, dal momento che lo stesso appare essere il doppio rispetto ai normali prezzi previsti dal mercato, nonché l'importo delle spese sostenute per l'adeguamento dei locali alla normativa vigente, e sulla tenutezza delle stesse da parte dell'Asp che, di solito, sono a carico del locatore". "A tale proposito - dice ancora Orsomarso - dagli atti risulta che uno dei proprietari di Palazzo Tibi è l'ex assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi e si tratta di un fatto certamente inopportuno dal punto di vista politico ma che sicuramente ha configurato un conflitto d'interesse, considerato che Naccari Carlizzi percepiva i canoni di locazione da parte dell'Asp anche quando ricopriva l'incarico di assessore regionale".