Demetrio N. & C.

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aquamoon
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NinoMed ha scritto:
Aqua, non concordo ;)
I politici sciolti sono tutti e non solo la maggioranza, anche l'opposizione ha le sue colpe nella contiguità.

Scopelliti è sulla graticola, ma Naccari ha anche i suoi pensieri ;)
Naccari non è nemmeno consigliere comunale e l'opposizione sciolta lo è stata per contiguità... al Consiglio Comunale,
chi si deve vergognare e stringere le chiappe per non ustionarsi è chi ha amministrato ININTERROTTAMENTE la Città da più di dieci anni, così tanto per chiarire!
Degli eventuali pensieri di naccari, a meno che non siano oggetto d'indagine giudiziaria,
non c'importa nulla, tant'è che non è stato eletto da nessuna parte.
Sussurri e grida.
Una cosa è certa, se l'oggetto della tua (e di qualche altro :wink ) attenzione dovesse incappare in qualche accidente giudiziario (oltre a quello che ha già), siine certo,
prendendomi la responsabilità di usare il plurale,
non lo difenderemmo... (come avvenuto per il concorso), leggeremmo le carte disponibili e stenderemmo un velo pietoso.
:salut
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lappo
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aquamoon ha scritto: Se per te non costituisce problema, per cortesia, evita il "caro".grazie

La relazione (quella che mezzarena forse non ha ancora letto) è come I Ching (Il Libro dei Mutamenti).
E' una miniera d'informazioni.
Così inizia pag. 184
"3.4 MULTISERVIZI REGGIO CALABRIA S.p.a.
Come già anticipato nel corso della presente relazione, la MULTISERVIZI REGGIO CALABRIA S.p.a. è la società mista alla quale il Comune, in forza di un contratto di servizio stipulato in data 28.02.2005, ha affidato la manute~zione e la gestione dei beni demaniali e patrimoniali dell'Ente."


e così si chiude pag. 188
"MULTISERVIZI REGGIO CALABRIA S.p.A." - P-I-………. costituita in data
9.11.2004


Ora, se non capisco male, il Comune di Reggio Calabria, nel 2005, ovvero dopo più di due anni di amministrazione da parte del centro destra di scopelliti and his friends,
affida ad una società denominata MULTISERVIZI che si è costituita a novembre del 2004, ovvero un anno e mezzo dopo l'elezione di scopelliti.
Ammesso e non concesso che nel 2002 sia avvenuta qualunque cosa... per metà 2002, tutto il 2003, tutto il 2004 e certamente a febbraio 2005...
chi c'era al governo della Città'?
:salut

Mi piace questa "piega", tu consigli di leggere alcune pagine ed io ti rimando alla lettura di qualche altra... è un'ottima maniera per "sollecitare" la relazione della Commissione...
tutta.

P.S. per la comodità di chi legge (soprattutto la mia) se intendi rispondere, ti pregherei di farlo come se ti rivolgessi ad un bambino o ad un golden retriever (cit.),
cioè, esprimi chiaramente la tua tesi.
La mia è che QUESTE amministrazioni (scopelliti, raffa, arena) sono le SOLE ed ESCLUSIVE responsabili dello scioglimento del Consiglio Comunale.
A sostegno di questa tesi, c'è la prova che gli indagati o arrestati fanno parte di queste tre amministrazioni.
Qual'è la tua?
...
La differenza politica che c'è tra te è me è che
tu
tendi ad essere uguale a me
io
ad essere migliore di te.
:salut
aquamoon ha scritto: Anche il mio nipotino avrebbe capito che che la propensione a ritrovare elementi di "somiglianza" da parte tua e di tutti gli altri nostalgici del fascio era e VOLEVA ESSERE una critica politica, a scanso di possibili equivoci avevo persino specificato "politicamente"...
Ciò che volevo dire è che ogni volta che qualcuno, Magistrato, Politico o miserabile forumino, denuncia una ruberia o altra illegalità... piuttosto che difendervi, attaccate.
Attaccate sostenendo la tesi che siamo
(con "siamo", non mi riferisco a me e a te, che non contiamo una cippa...ma ai Partiti e alle teorie politiche cui ci riferiamo)
UGUALI o CHE ABBIAMO COMINCIATO NOI,
esattamente come in questo caso.
Caso in cui, la tua unica difesa/spiegazione/giustificazione è che la 'ndrangheta ci fosse già da prima e che i poveri scopelliti/raffa/arena se la siano ritrovati in casa.
Con la 'ndrangheta si trattava prima e si è continuato a farlo dopo, naccari era colluso e noi pure, dov'è la differenza?
Appunto, tu (tu destra, tu elettore dei cialtroni su nominati, tu fascio. NON tu Doddi e io aquamoon) tendi a essere uguale a me (me inteso come NON supporter del PdL).
Pensavo fosse chiaro e pensavo pure fosse elementare...
Evidentemente non era così e mi scuso per essermi, sia pure in buona fede, accostato al tuo avatar.
...
Malgrado te l'abbia chiesto in calce nel mio intervento,
continui a riferirti a me apostrofandomi "caro".
Che dirti?
Che non hai argomenti e quindi cerchi la provocazione?
Che sei (non prendendo nemmeno in considerazione quanto ti avevo chiesto) un ducetto o un bulletto rionale?
...
La realtà è che ormai sei come un cobra da circo, i tuoi denti non hanno più veleno e i tuoi sibili, al massimo, possono allarmare i ragazzini della curva.
Sono anch'io al circo perchè ci ho portato il mio nipotino di dieci anni, è lui che sgrana gli occhi quando l'illusionista "compie i prodigi"...
io gli pago il biglietto e sto attento che non gli succeda nulla di male,
gli occhi non li sgrano più, conosco il trucco.
...
Quelli in galera, parlo di Reggio non della Via Lattea, sono i tuoi camerati.
Quelli sciolti come un'aspirina effervescente sono i tuoi politici.
Quello sulla graticola è scopelliti non naccari.
Fattene una ragione.
buona domenica


forse non lo ha visto perchè lo avevi scritto in alto e non in calce :mrgreen:
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Regmi
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lappo ha scritto:


forse non lo ha visto perchè lo avevi scritto in alto e non in calce :mrgreen:
Ipotesi da escludere.
La miopia, fosse solo quella, non funziona a fasi alterne.
O esiste o non c'è.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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aquamoon
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lappo ha scritto:
forse non lo ha visto perchè lo avevi scritto in alto e non in calce :mrgreen:
E' vero, ho forzato le regole sintattiche e l'ho posto in alto... temevo non riuscisse a leggermi sino in fondo e così l'ho piazzato sù.
Non era nè poteva essere un incipit... voleva essere un warning e dovevo evidenziarlo.
:salut

Grazie per la correzione.
:wink
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doddi
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http://www.strill.it/index.php?option=c ... &id=146144


Naccari: ''Anni di segnalazioni ignorate...''
Giovedì 01 Novembre 2012 07:32

di Claudio Labate - “Oggi rischio di passare per giustizialista. Ma non ci sto, perché non lo sono mai stato”. Demetrio Naccari Carlizzi torna a parlare di Commissariamento.
Ma anche di dissesto (“il mio primo avvertimento sul rischio - dice – risale al 2003”), invitando i reggini a guardare agli atti e ai provvedimenti. “In questa città – sottolinea - abbiamo vissuto per anni in una bolla mediatica. Noi siamo arrivati alla denuncia in procura dopo anni di contestazioni politiche, quando la situazione era sotto gli occhi di tutti ”.
Tra pochi giorni fà un mese. Crede che il commissariamento si sia rivelato il male minore per il Comune di Reggio Calabria?
“Il commissariamento non è stato una scelta perchè le giunte di questi anni si sono impegnate a fondo per essere sciolte. Le malelingue dicono che l’accesso sia nato da una faida interna al PDL, speculando sul fatto che la Commissione d’accesso l’abbia mandata il prefetto Varratta, cognato del capolista del PDL. Ma se la difesa della città per alcuni non fosse solo un escamotage retorico, Arena avrebbe dovuto dimettersi all’arrivo della Commissione. Il ministro d’altra parte ha parlato di un intervento dovuto e sofferto, preso non contro la città ma a sua difesa”.


Cosa pensa della “controrelazione” o “memoriale” annunciata dall’ex sindaco Demi Arena?
“Sono in imbarazzo con Arena, immagino stia vivendo una situazione psicologica delicata. Purtroppo è rimasto negli spogliatoi sin dall’inizio, accettando di fare il commercialista dell’ amministrazione Scopelliti. Non ha preso provvedimenti incisivi nemmeno quando nel 2010 il Tesoro ha certificato il baratro. Quest’inerzia costa decine di milioni di euro perché le entrate previste in quei bilanci sono irreali. Posso solo capire umanamente il suo desiderio di rivendicare onestà personale”


Arena dichiara che le Società miste sono un’eredità pesante dell’ultimo centrosinistra. Era possibile un’altra via?
“In Europa le società miste sono il modo con cui vengono prodotti i servizi pubblici locali. A Cuba e a Mosca ci sono sistemi diversi. Le miste sono state costituite a norma di codice civile e hanno consentito di stabilizzare centinaia di lsu-lpu e di migliorare nella prima fase i servizi. Se sono diventate oggetto del codice penale e delle leggi fallimentari questo è dovuto all’impreparazione e alla superficialità di chi ci ha governato. Reggio per Reggio, vada a guardare cosa produce la società mista a Reggio Emilia: servizi di elevata qualità ed utili


Quindi lei restituisce al mittente le accuse che le vengono rivolte?
“Non scherziamo, loro hanno aumentato canoni, perimetri e hanno persino cambiato parte dei soci che avevano partecipato alle gare iniziali. Tutto ciò ha stravolto l’impianto originario determinando costi e standard dei servizi assolutamente diversi da quelli programmati. Io ho il massimo rispetto per l’attività che la magistratura sta portando avanti e anche per gli indagati e il mio giudizio è esclusivamente di natura amministrativa e manageriale, ritengo tuttavia ridicolo e puerile che Arena che è stato prima consulente alla Multiservizi e poi Sindaco voglia fare risalire alcune responsabilità ad Adamo ed Eva”


C’è chi sostiene, con tanto di documenti sbandierati, che la relazione sia piena zeppa di errori, ma anche di lacune, che direttamente o indirettamente la riguarderebbero. Che ne pensa?
“Le eventuali sbavature vanno corrette specie se riguardano persone, ma non mi pare che cambi molto per l’ ex amministrazione Arena. Scopelliti è ridicolo, tutti sanno perché usa la sua fantasia solo contro di me. Se la sua capacità di governo fosse pari alla sua capacità di denigrazione la Calabria varrebbe economicamente quanto la Baviera. Ricordi piuttosto a Romeo i suoi impegni giudiziari, da segretario se guarda l’agenda dovrebbe conoscerli con continuità, nella contiguità del rapporto!”


Adesso è lei che passa al contrattacco…
“Ma le pare che dopo tutto ciò che è successo sia io a dovermi difendere? Chi mi ha diffamato o calunniato risponderà di questo, come Scopelliti sta rispondendo del bilancio comunale. Il loro comportamento è frutto di una irresponsabile degenerazione morale che vuole accomunare vittime e carnefici”


Ma Romeo nello specifico le contesta di essere stato segnalato a cena con presunti boss…
“Ma quale cena! Tutti sanno che quelle persone sono a processo insieme ad esponenti del PDL. C’è una sfilata di politici PdL per giustificare relazioni d’affari, rapporti elettorali e legami di amicizia con soggetti, per altro incensurati e Romeo mi accusa di esserci andato a cena. E’ impossibile che sia così limitato da non capire. Il Tribunale di Reggio ha deciso la competenza del processo Sarlo sulla base del fatto che l’atto della presunta corruzione sia stato disposto da Scopelliti in giunta regionale, di cosa stiamo parlando? E’ come se l’indagato chiedesse conto dei suoi comportamenti a un passante. Siamo molto oltre il colmo, alla disperazione"


C’è chi sostiene che aver affondato la roccaforte di Scopelliti, rappresenti il lasciapassare per una sua candidatura al Parlamento. È vero?
“Guardi è Scopelliti che ha affondato la città io a questo mi sono opposto smascherando un disastro contabile e amministrativo senza precedenti nella storia. Le iniziative politiche non vanno però ridotte a scontri personali anche se ho vissuto sostanzialmente in solitudine questa battaglia per la città. Quando ben 5 anni fa ho proposto alla giunta regionale i tagli alle spese del Consiglio regionale non mi sono contrapposto personalmente al presidente del Consiglio regionale ma ho espresso la mia idea sui costi della politica. Dire che sono tutti scontri personali ha favorito l’elusione dei problemi. Io in questi anni ho lavorato per la mia città, come nel caso del Museo e dell’Atam, non contro Scopelliti mentre per lui è vero il contrario. Spero che almeno oggi anche tanti avversari apprezzino il senso del mio impegno. La guerra con Scopelliti sul piano personale non mi ha mai appassionato e la riterrei riduttiva”


Dunque? Si candiderà al Parlamento? O dipenderà dalla legge elettorale?

“Col porcellum sei nominato, con le preferenze puoi essere eletto. Non è la stessa cosa. E poi se dovessi andare a Roma Scopelliti e Romeo avrebbero finalmente la mente sgombra, con chi se la prenderebbero...?”


Lei ci tiene a sottolineare che la sua è da considerarsi solo ed esclusivamente una battaglia politica. Come si stà ad essere indicato come uno dei “nemici della città”?
“Questo appellativo è coniato da coloro che hanno prodotto uno scioglimento per contiguità mafiosa e un buco di 300 milioni. Forse in base a questi “meriti” loro sarebbero gli amici di Reggio? E’ incivile che un gruppo di personaggi pregiudicati, indagati o segnalati abbia così imbarbarito la vita politica e sociale di Reggio e addirittura si permetta di additare come il problema chi operava con correttezza e si opponeva al malaffare dilagante. L’artificio retorico è ormai ridicolo e ha superato il limite della decenza”


Il pericolo del dissesto, unitamente all’Imu e ad un’ormai scontato aumento dei tributi comunali, rischia di mettere in ginocchio una città già piegata. Lei è stato assessore regionale al Bilancio, come crede che si possa agire?
“Partiamo da un dato: la spesa corrente è stata gonfiata fino a triplicarsi dal 2002 al 2011 (si è passati da 55 mln a 174). Questa crescita abnorme va abbattuta. Il secondo passo è riattivare la spesa per investimenti che è quella che fa crescere l’economia della città e permette passi avanti infrastrutturali. Questa spesa è diminuita nello stesso lasso di tempo da 68 mln a 11. È evidente come negli ultimi anni non si sia investito nel futuro. Se noi vogliamo che le imprese smettano di licenziare e recuperino le migliaia di addetti persi in questi anni dobbiamo ricominciare a promuovere investimenti. Per fare tutto questo e mantenere i servizi serve capire a quanto ammonti il debito”


Ma intanto lo spettro del dissesto avanza, e i Commissari avranno il loro bel da fare…
“La città subisce un dissesto vissuto da anni, ancorchè non dichiarato: l’ incapacità di mantenere i servizi e assicurare le funzioni. Tutto ciò aggirando la legge e sulle spalle di lavoratori e imprese non pagati. L’istituto del dissesto è invece a salvaguardia dei cittadini in quanto un Comune irresponsabile che produce eccessivi debiti metterebbe a repentaglio l’erogazione dei servizi. Oggi i Commissari dovranno capire a quanto ammonta il debito e se con le entrate possono farvi fronte. Qualora dichiarassero il dissesto, la spesa del Comune si concentrerebbe per un periodo solo sui servizi principali e si potrebbe arrivare anche ad una riduzione percentuale dei crediti. Bisogna capire quanto ciò è possibile, quanto è utile, perché per le imprese è meglio ricevere una percentuale dei crediti che fallire in attesa. E quanto invece si riterrà di caricare sulle spalle dei contribuenti il debito. Il motivo per cui abbiamo da anni criticato le amministrazioni Scopelliti e Arena sul debito era proprio per evitare questo dramma socio economico e ridurre la mazzata tributaria su cittadini prostrati dalla crisi e dai nuovi sacrifici causati da Berlusconi e disposti dal governo Monti”


Abbandoniamo per un attimo gli aspetti tecnici. Oggi il rinnovamento va a braccetto col concetto di rottamazione mentre il Pdl si apre al meccanismo delle Primarie. Lei che è un convinto assertore delle tesi renziane crede che questa sia la via della “terza Repubblica”?
“Il merito di Renzi è quello di avere cambiato lo scenario da destra a sinistra. Il ritiro di D’Alema e di Veltroni e la rottamazione di Berlusconi insieme alle primarie della destra sono merito suo. Ha imposto e dato valore alle primarie del Pd le cui conseguenze, a seconda di chi vincerà, saranno molto diverse. Renzi è arrivato alla rottamazione, perché la politica italiana ha prorogato un intero gruppo dirigente per 20 anni, insieme bravi e mediocri. Si è bloccato il naturale succedersi delle generazioni e la creazione di nuove leadership causando una personalizzazione della politica e una disattenzione sulle proposte cioè le politiche. Ecco perché ci sono pochi 30 enni, 40 enni e addirittura 50 enni nei ruoli veri di guida della politica. Ecco perché il Paese non cresce continuando a investire sul passato. In Calabria abbiamo alcuni parlamentari che non hanno un rapporto di rappresentanza col territorio e che anzi sono stati eletti a dispetto del consenso democratico, non è il caso di cambiare e pretendere un giudizio di merito sul lavoro dei singoli, introdurre nuove energie e generazioni alla guida della politica nazionale?”


Il Pdl ha accusato i colpi degli scandali, in Sicilia si divide e perde. L’Udc fa accordi col Pd e porta alla vittoria un presidente dichiaratamente omosessuale, mentre il Movimento cinque stelle è il primo partito dell’isola. Ma il vero vincitore è il partito dell’astensionismo. È solo un caso o quella siciliana è da considerarsi l’anticipazione di una vera rivoluzione politica?
“Il PDL ha pero addirittura 2/3 dei voti in Sicilia ma il 13 % con cui il Pd vince vale un sostanziale 5,5 % dei siciliani in valore assoluto. C’è da riflettere se questo Pd non approfitta del crollo del Pdl. Questo risultato, al di là della vittoria tattica e delle nostre speranze, è indicativo dei limiti del Pd a trazione Bersani e proietta le tesi di Renzi, al di là di ogni simpatia o limite che gli si vuole attribuire, come unica vera alternativa democratica e post ideologica nel Paese. Non è un caso che la domanda di rinnovamento è tale che elettori delusi del Pdl vogliono partecipare alle primarie del centrosinistra, non per inquinarle ma perché Renzi li affascina. L’errore del Pd è di difendere invece il partito come un fortino, creando barriere e ostacoli alla partecipazione di elettori che ci servono per vincere. Limitare quest’afflusso e questo entusiasmo non è solo un non senso ma impedisce al Pd di capitalizzare questo consenso. Il fatto che l’apparato del PD stia tutto con Bersani e recluti i giovani con vane promesse per fargli fare sostanzialmente le comparse dimostra chi devono votare i cittadini che sperano nel cambiamento”.

:ooh:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:http://www.strill.it/index.php?option=c ... &id=146144


Naccari: ''Anni di segnalazioni ignorate...''
Giovedì 01 Novembre 2012 07:32

di Claudio Labate - “Oggi rischio di passare per giustizialista. Ma non ci sto, perché non lo sono mai stato”. Demetrio Naccari Carlizzi torna a parlare di Commissariamento.
Ma anche di dissesto (“il mio primo avvertimento sul rischio - dice – risale al 2003”), invitando i reggini a guardare agli atti e ai provvedimenti. “In questa città – sottolinea - abbiamo vissuto per anni in una bolla mediatica. Noi siamo arrivati alla denuncia in procura dopo anni di contestazioni politiche, quando la situazione era sotto gli occhi di tutti ”.
Tra pochi giorni fà un mese. Crede che il commissariamento si sia rivelato il male minore per il Comune di Reggio Calabria?
“Il commissariamento non è stato una scelta perchè le giunte di questi anni si sono impegnate a fondo per essere sciolte. Le malelingue dicono che l’accesso sia nato da una faida interna al PDL, speculando sul fatto che la Commissione d’accesso l’abbia mandata il prefetto Varratta, cognato del capolista del PDL. Ma se la difesa della città per alcuni non fosse solo un escamotage retorico, Arena avrebbe dovuto dimettersi all’arrivo della Commissione. Il ministro d’altra parte ha parlato di un intervento dovuto e sofferto, preso non contro la città ma a sua difesa”.


Cosa pensa della “controrelazione” o “memoriale” annunciata dall’ex sindaco Demi Arena?
“Sono in imbarazzo con Arena, immagino stia vivendo una situazione psicologica delicata. Purtroppo è rimasto negli spogliatoi sin dall’inizio, accettando di fare il commercialista dell’ amministrazione Scopelliti. Non ha preso provvedimenti incisivi nemmeno quando nel 2010 il Tesoro ha certificato il baratro. Quest’inerzia costa decine di milioni di euro perché le entrate previste in quei bilanci sono irreali. Posso solo capire umanamente il suo desiderio di rivendicare onestà personale”


Arena dichiara che le Società miste sono un’eredità pesante dell’ultimo centrosinistra. Era possibile un’altra via?
“In Europa le società miste sono il modo con cui vengono prodotti i servizi pubblici locali. A Cuba e a Mosca ci sono sistemi diversi. Le miste sono state costituite a norma di codice civile e hanno consentito di stabilizzare centinaia di lsu-lpu e di migliorare nella prima fase i servizi. Se sono diventate oggetto del codice penale e delle leggi fallimentari questo è dovuto all’impreparazione e alla superficialità di chi ci ha governato. Reggio per Reggio, vada a guardare cosa produce la società mista a Reggio Emilia: servizi di elevata qualità ed utili


Quindi lei restituisce al mittente le accuse che le vengono rivolte?
“Non scherziamo, loro hanno aumentato canoni, perimetri e hanno persino cambiato parte dei soci che avevano partecipato alle gare iniziali. Tutto ciò ha stravolto l’impianto originario determinando costi e standard dei servizi assolutamente diversi da quelli programmati. Io ho il massimo rispetto per l’attività che la magistratura sta portando avanti e anche per gli indagati e il mio giudizio è esclusivamente di natura amministrativa e manageriale, ritengo tuttavia ridicolo e puerile che Arena che è stato prima consulente alla Multiservizi e poi Sindaco voglia fare risalire alcune responsabilità ad Adamo ed Eva”


C’è chi sostiene, con tanto di documenti sbandierati, che la relazione sia piena zeppa di errori, ma anche di lacune, che direttamente o indirettamente la riguarderebbero. Che ne pensa?
“Le eventuali sbavature vanno corrette specie se riguardano persone, ma non mi pare che cambi molto per l’ ex amministrazione Arena. Scopelliti è ridicolo, tutti sanno perché usa la sua fantasia solo contro di me. Se la sua capacità di governo fosse pari alla sua capacità di denigrazione la Calabria varrebbe economicamente quanto la Baviera. Ricordi piuttosto a Romeo i suoi impegni giudiziari, da segretario se guarda l’agenda dovrebbe conoscerli con continuità, nella contiguità del rapporto!”


Adesso è lei che passa al contrattacco…
“Ma le pare che dopo tutto ciò che è successo sia io a dovermi difendere? Chi mi ha diffamato o calunniato risponderà di questo, come Scopelliti sta rispondendo del bilancio comunale. Il loro comportamento è frutto di una irresponsabile degenerazione morale che vuole accomunare vittime e carnefici”


Ma Romeo nello specifico le contesta di essere stato segnalato a cena con presunti boss…
“Ma quale cena! Tutti sanno che quelle persone sono a processo insieme ad esponenti del PDL. C’è una sfilata di politici PdL per giustificare relazioni d’affari, rapporti elettorali e legami di amicizia con soggetti, per altro incensurati e Romeo mi accusa di esserci andato a cena. E’ impossibile che sia così limitato da non capire. Il Tribunale di Reggio ha deciso la competenza del processo Sarlo sulla base del fatto che l’atto della presunta corruzione sia stato disposto da Scopelliti in giunta regionale, di cosa stiamo parlando? E’ come se l’indagato chiedesse conto dei suoi comportamenti a un passante. Siamo molto oltre il colmo, alla disperazione"


C’è chi sostiene che aver affondato la roccaforte di Scopelliti, rappresenti il lasciapassare per una sua candidatura al Parlamento. È vero?
“Guardi è Scopelliti che ha affondato la città io a questo mi sono opposto smascherando un disastro contabile e amministrativo senza precedenti nella storia. Le iniziative politiche non vanno però ridotte a scontri personali anche se ho vissuto sostanzialmente in solitudine questa battaglia per la città. Quando ben 5 anni fa ho proposto alla giunta regionale i tagli alle spese del Consiglio regionale non mi sono contrapposto personalmente al presidente del Consiglio regionale ma ho espresso la mia idea sui costi della politica. Dire che sono tutti scontri personali ha favorito l’elusione dei problemi. Io in questi anni ho lavorato per la mia città, come nel caso del Museo e dell’Atam, non contro Scopelliti mentre per lui è vero il contrario. Spero che almeno oggi anche tanti avversari apprezzino il senso del mio impegno. La guerra con Scopelliti sul piano personale non mi ha mai appassionato e la riterrei riduttiva”


Dunque? Si candiderà al Parlamento? O dipenderà dalla legge elettorale?

“Col porcellum sei nominato, con le preferenze puoi essere eletto. Non è la stessa cosa. E poi se dovessi andare a Roma Scopelliti e Romeo avrebbero finalmente la mente sgombra, con chi se la prenderebbero...?”


Lei ci tiene a sottolineare che la sua è da considerarsi solo ed esclusivamente una battaglia politica. Come si stà ad essere indicato come uno dei “nemici della città”?
“Questo appellativo è coniato da coloro che hanno prodotto uno scioglimento per contiguità mafiosa e un buco di 300 milioni. Forse in base a questi “meriti” loro sarebbero gli amici di Reggio? E’ incivile che un gruppo di personaggi pregiudicati, indagati o segnalati abbia così imbarbarito la vita politica e sociale di Reggio e addirittura si permetta di additare come il problema chi operava con correttezza e si opponeva al malaffare dilagante. L’artificio retorico è ormai ridicolo e ha superato il limite della decenza”


Il pericolo del dissesto, unitamente all’Imu e ad un’ormai scontato aumento dei tributi comunali, rischia di mettere in ginocchio una città già piegata. Lei è stato assessore regionale al Bilancio, come crede che si possa agire?
“Partiamo da un dato: la spesa corrente è stata gonfiata fino a triplicarsi dal 2002 al 2011 (si è passati da 55 mln a 174). Questa crescita abnorme va abbattuta. Il secondo passo è riattivare la spesa per investimenti che è quella che fa crescere l’economia della città e permette passi avanti infrastrutturali. Questa spesa è diminuita nello stesso lasso di tempo da 68 mln a 11. È evidente come negli ultimi anni non si sia investito nel futuro. Se noi vogliamo che le imprese smettano di licenziare e recuperino le migliaia di addetti persi in questi anni dobbiamo ricominciare a promuovere investimenti. Per fare tutto questo e mantenere i servizi serve capire a quanto ammonti il debito”


Ma intanto lo spettro del dissesto avanza, e i Commissari avranno il loro bel da fare…
“La città subisce un dissesto vissuto da anni, ancorchè non dichiarato: l’ incapacità di mantenere i servizi e assicurare le funzioni. Tutto ciò aggirando la legge e sulle spalle di lavoratori e imprese non pagati. L’istituto del dissesto è invece a salvaguardia dei cittadini in quanto un Comune irresponsabile che produce eccessivi debiti metterebbe a repentaglio l’erogazione dei servizi. Oggi i Commissari dovranno capire a quanto ammonta il debito e se con le entrate possono farvi fronte. Qualora dichiarassero il dissesto, la spesa del Comune si concentrerebbe per un periodo solo sui servizi principali e si potrebbe arrivare anche ad una riduzione percentuale dei crediti. Bisogna capire quanto ciò è possibile, quanto è utile, perché per le imprese è meglio ricevere una percentuale dei crediti che fallire in attesa. E quanto invece si riterrà di caricare sulle spalle dei contribuenti il debito. Il motivo per cui abbiamo da anni criticato le amministrazioni Scopelliti e Arena sul debito era proprio per evitare questo dramma socio economico e ridurre la mazzata tributaria su cittadini prostrati dalla crisi e dai nuovi sacrifici causati da Berlusconi e disposti dal governo Monti”


Abbandoniamo per un attimo gli aspetti tecnici. Oggi il rinnovamento va a braccetto col concetto di rottamazione mentre il Pdl si apre al meccanismo delle Primarie. Lei che è un convinto assertore delle tesi renziane crede che questa sia la via della “terza Repubblica”?
“Il merito di Renzi è quello di avere cambiato lo scenario da destra a sinistra. Il ritiro di D’Alema e di Veltroni e la rottamazione di Berlusconi insieme alle primarie della destra sono merito suo. Ha imposto e dato valore alle primarie del Pd le cui conseguenze, a seconda di chi vincerà, saranno molto diverse. Renzi è arrivato alla rottamazione, perché la politica italiana ha prorogato un intero gruppo dirigente per 20 anni, insieme bravi e mediocri. Si è bloccato il naturale succedersi delle generazioni e la creazione di nuove leadership causando una personalizzazione della politica e una disattenzione sulle proposte cioè le politiche. Ecco perché ci sono pochi 30 enni, 40 enni e addirittura 50 enni nei ruoli veri di guida della politica. Ecco perché il Paese non cresce continuando a investire sul passato. In Calabria abbiamo alcuni parlamentari che non hanno un rapporto di rappresentanza col territorio e che anzi sono stati eletti a dispetto del consenso democratico, non è il caso di cambiare e pretendere un giudizio di merito sul lavoro dei singoli, introdurre nuove energie e generazioni alla guida della politica nazionale?”


Il Pdl ha accusato i colpi degli scandali, in Sicilia si divide e perde. L’Udc fa accordi col Pd e porta alla vittoria un presidente dichiaratamente omosessuale, mentre il Movimento cinque stelle è il primo partito dell’isola. Ma il vero vincitore è il partito dell’astensionismo. È solo un caso o quella siciliana è da considerarsi l’anticipazione di una vera rivoluzione politica?
“Il PDL ha pero addirittura 2/3 dei voti in Sicilia ma il 13 % con cui il Pd vince vale un sostanziale 5,5 % dei siciliani in valore assoluto. C’è da riflettere se questo Pd non approfitta del crollo del Pdl. Questo risultato, al di là della vittoria tattica e delle nostre speranze, è indicativo dei limiti del Pd a trazione Bersani e proietta le tesi di Renzi, al di là di ogni simpatia o limite che gli si vuole attribuire, come unica vera alternativa democratica e post ideologica nel Paese. Non è un caso che la domanda di rinnovamento è tale che elettori delusi del Pdl vogliono partecipare alle primarie del centrosinistra, non per inquinarle ma perché Renzi li affascina. L’errore del Pd è di difendere invece il partito come un fortino, creando barriere e ostacoli alla partecipazione di elettori che ci servono per vincere. Limitare quest’afflusso e questo entusiasmo non è solo un non senso ma impedisce al Pd di capitalizzare questo consenso. Il fatto che l’apparato del PD stia tutto con Bersani e recluti i giovani con vane promesse per fargli fare sostanzialmente le comparse dimostra chi devono votare i cittadini che sperano nel cambiamento”.

:ooh:

Dato che la distanza geografica mi impedisce di comprendere se le dichiarazioni qui riportate siano attendibili o meno, vorrei capire meglio.
Con dati di fatto e prove concrete possibilmente, non con opinioni personali e apprezzamenti sulla persona Naccari, quali sono le fandonie e quali le verità su ciò che ha detto?
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sono talmente comunista che da bambino mi mangiavo da solo
ciesse
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Le prove concrete servono nelle aule di tribunale.
Per il giudizio politico basta dire che DNC ha avuto, in una certa fase, il coraggio di denunciare il caso Fallara che tanti guai ha portato al Governatore, e tanti ancora ne porterà, l'inizio del processo è fissato nei prossimi giorni. Meritevole ma ancora troppo poco per atteggiarsi da osservatore esterno.
Forse è solo l'inizio della sua campagna elettorale. :salut
doddi
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Quando la malasorte ci si mette....


http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=291


Regione, il Pdl: "Un presunto affiliato alla ndrangheta tra i consulenti personali dell’ex assessore regionale Demetrio Naccari"
Giovedì 29 Novembre 2012 18:46
Di seguito la dichiarazione diffusa dal PDL a firma di Giacomo Mancini, Fausto Orsomarso, Salvatore Pacenza e Domenico Tallini:
"Apprendiamo che Bruno Bova, esponente politico di primo piano della jonica reggina vicino al Partito Democratico, arrestato recentemente nell’ambito dell’operazione "Saggezza", sarebbe un politico di riferimento della struttura ndraghetistica denominata “Corona”, in pratica un livello intermedio tra il "locale" che gestisce un territorio limitato e un "mandamento". Il consigliere comunale di maggioranza del comune di Ardore vicino al Pd, già sindaco del comune ionico, è stato dal mese di maggio 2007 uno dei due esperti dell’ex consigliere regionale ed ex assessore Demetrio Naccari Carlizzi. Il primo incarico, protocollato al n.1109 del 26.6.2007 dalla segreteria dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale, è stato successivamente confermato a decorrere dal primo gennaio 2008, protocollato al n.234 dalla segreteria dell’ufficio di presidenza del 7.2.2008. Fu lo stesso avvocato Demetrio Naccari Carlizzi a firmare di suo pugno la comunicazione di variazione della nomina dei collaboratori con una lettera del 28.12.2007. Bruno Bova, collaboratore al 50% divideva l’incarico di esperto di Naccari con Sebastiano Romeo, già consigliere comunale a Reggio Calabria. Molto pesante il campo d’imputazione dell’esperto dell’ex assessore Demetrio Naccari Carlizzi. Il nostro essere garantisti ci impone, prima di esprimere giudizi, di attendere gli sviluppi dell’inchiesta. In ogni caso registriamo che l’ex assessore Naccari, si trovi nuovamente invischiato in questioni di ndrangheta. Lo stesso, infatti, leggendo le cronache giornalistiche relative ad una informativa della squadra mobile di Reggio Calabria, partecipò ad una cena pre-elettorale con gli uomini di Pasquale Condello: “un meeting politico-affaristico-mafioso - si legge sui media - con la partecipazione di esponenti politici di assoluto spessore nel panorama regionale, tra cui l'allora assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi". Sull’ultima vicenda, in ordine di tempo, ci auguriamo, si faccia chiarezza. Ci chiediamo in che modo, con quali compiti e funzioni, Bruno Bova, politico di lungo corso di area del Partito Democratico, abbia svolto il ruolo di esperto di Naccari. Forse esperto di ndrangheta"?
Giacomo Mancini
Fausto Orsomarso
Salvatore Pacenza
Domenico Tallini
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=86


Reggio, Naccari risponde agli esponenti del Pdl: ''Bova è incensurato, dimostrerà la sua estraneità ad ogni rapporto criminale''
Venerdì 30 Novembre 2012 08:57
Di seguito la nota diffusa da Demetrio Naccari Carlizzi - Bruno Bova nella sua carriera politica svolta nella DC, nel PPI, nella Margherita e nel PD è stato sindaco per due volte, più volte assessore alla Comunità montana, componente e Presidente del comitato dell’ASL, Presidente della Comunità montana e amministratore di vari enti pubblici. Nella sua qualità di esponente del Partito Democratico ha fatto parte della mia struttura. Sono rimasto molto stupito ed addolorato del suo coinvolgimento nell’operazione “Saggezza” e fatico a credere di una sua partecipazione a qualsiasi titolo in organizzazioni criminali. Bova è incensurato e come tale lo conosco ed è conosciuto. Credo facciano bene tutti ad attendere, al di là del garantismo di maniera, il doveroso lavoro della Magistratura, che sempre noi rispettiamo, prima di dare un giudizio sulla sua persona. Io spero e credo che abbia la possibilità di dimostrare la sua estraneità ad ogni rapporto criminale. Sulle altre insinuazioni ancora una volta riproposte e riscaldate ad hoc la verità è processuale e imputati e indagati, ahimè non sono del PD.



Demetrio Naccari Carlizzi
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http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=291

Grillo e Magno ancora contro Naccari: ''Poteva non sapere?''
Venerdì 30 Novembre 2012 21:13
Di seguito la dichiarazione congiunta dei Consiglieri Alfonsino Grillo e Mario Magno: "La strategia di Naccari è ormai nota: cambiare argomento o spostare l’attenzione. Avevamo appreso infatti che Bruno Bova, recentemente arrestato per questioni di ndrangheta, era stato nominato dall’ex assessore al bilancio Demetrio Naccari quale esperto personale. La risposta, anzi la non risposta di Naccari, come al suo solito, non ci sorprende. Non potendo smentire tutto ciò, dopo i circostanziati riferimenti, l’ex assessore regionale del Pd propone una cronistoria dei partiti di appartenenza di Bova e, inoltre, risponde sottolineando che al momento della nomina era incensurato, ma dalla stampa abbiamo appreso che l'indagine nasce nel 2007, proprio nel periodo in cui Bova gli stava tanto vicino da essere nominato suo esperto. Poteva realmente non sapere nulla del suo stretto collaboratore? Una storia molto simile alla cena politico-elettorale a cui prese parte alla vigilia delle elezioni regionali del 2010, insieme al presunto boss Lampada, ad un "meeting politico-affaristico-mafioso con la partecipazione di esponenti politici di assoluto spessore nel panorama regionale" così come riportato in un'informativa giudiziaria dalla squadra mobile di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione "Infinito" condotta dalla Dda di Milano. Anche in questo caso l'ex assessore regionale Naccari non era conoscenza delle persone con cui stava banchettando? Su questa vicenda attendiamo ancora che venga fatta chiarezza. Alla luce di tutto ciò, è alquanto strano leggere l’esponente del pd reggino trincerarsi dietro il classico “attendiamo il lavoro della magistratura” sulla vicenda che riguarda il suo esperto, arrestato quale presunto affiliato alla ndrangheta. Si tratta del solito garantismo autoreferenziale a convenienza, dato che lo stesso Naccari Carlizzi è sempre stato uno dei maggiori "censori giustizialisti" calabresi, ma solo sui fatti riguardanti altri. A questo punto ci chiediamo, con l’equilibrio ed il garantismo che ha sempre contraddistinto il nostro operato, se l’ex assessore regionale del PD, pesantemente tirato in ballo in più questioni di ndrangheta, sta solo cercando di prendere in giro i cittadini. Invece di arrampicarsi sugli specchi, Naccari Carlizzi provi a chiarire la propria posizione, una volta per tutte".




...eh già
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chi sono Grillo e Magno?
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Regmi
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Anche se non si capisce se la stessa viene fatta per dimostrare
che il "pericolo" di perdere quell'onorevole serbatoio di voti
che ci ha condotto a essere commissariati per contiguità
sia stato reale e concreto
contribuisco umilmente alla rassegna stampa astenendomi dai commenti.

http://www.ildispaccio.it/reggio-calabr ... ma-naccari
Il concetto di Giustizia, negli ultimi anni, è spesso stato distorto attraverso un uso, talvolta spasmodico, a fini meramente politici. Ed è proprio per l'utilizzo snaturato della Giustizia che la Politica, troppo presto, ha finito per pagare un dazio altissimo per un comportamento folle, illogico. Il risultato è che la Politica oggi sembra essere vittima del suo stesso "mostro", messa all'angolo da un sistema paradossalmente creato a proprio uso e costume e finito per essere la disintegrazione di un'etica e di un indirizzo di vita". Ad affermarlo è il Coordinatore del Pdl di Reggio Calabria, Daniele Romeo, che interviene su malapolitica e presunti moralizzatori: "In Calabria, e a Reggio in particolare – prosegue Romeo - si è voluto batter forte su tasti delicatissimi, con l'obiettivo di sovvertire il responso democratico delle urne e dunque la volontà popolare: ci si è fatto scudo di una (pur) apprezzabile denuncia penale ascrivibile a comportamenti di singoli soggetti, per aprire un conflitto sociale che ha visto e vede la città soccombere sotto il peso di una crisi sistemica e di una sovraesposizione mediatica che ne ha danneggiato notevolmente l'immagine e l'economia".
Per il fedelissimo del Governatore Giuseppe Scopelliti, Reggio Calabria sarebbe proprio afflitta dagli attacchi, a suo dire strumentali, dei moralizzatori: "Oggi Reggio, sulla propria pelle, paga un prezzo altissimo per quel corto circuito di cui sopra, causato da incuranti personaggi pronti a vendere l'anima al diavolo pur di veder soccombere il proprio rivale politico, inconsapevoli delle ripercussioni ed irriguardosi verso la città. Ma sono gli stessi personaggi che, da quanto emerge dalla stampa, hanno smarrito ( se mai lo hanno posseduto) quel senso innato di Giustizia che impegna i singoli individui ad un atteggiamento corretto, equilibrato, corrispondenti al senso di onestà verso il prossimo e verso gli altri. Finti moralizzatori colpevoli, capaci di guardare la pagliuzza nell'occhio altrui ma ciechi dinanzi alle proprie responsabilità"
Ma la nota divulgata da Romeo è anche l'occasione per pungolare l'esponente del Pd, Demetrio Naccari, di recente raggiunto da un avviso di garanzia da parte della Procura di Reggio Calabria: "Se si è garantisti lo si è sempre e comunque. E noi lo siamo. Non imitiamo chi ama, per professione, sostituirsi alla Magistratura: solo ad essa, invece, compete il ruolo di sovranità indiscussa sancita dalla Costituzione. Fiduciosi, attenderemo l'esito delle indagini in corso relativamente al concorso per Dermatologia balzato agli onori della cronaca per le accuse di corruzione, concussione e falsità ideologica rivolte all'ex Assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi. Perché certamente la Giustizia,farà il suo corso, ma è certamente strano che a vincere quel concorso sia stata proprio sua moglie. Ma se è pertinente lasciare i giudizi a chi di competenza, è anche necessario effettuare alcune riflessioni, imposte da un clima severo che attornia la città di Reggio Calabria. Riflessioni puramente politiche che per la loro natura possono essere portate avanti nelle sedi corrette, tra cui non sono comprese le aule dei tribunali".
Ma è soprattutto sulla vicenda più strettamente cittadina che si concentra il pensiero di Daniele Romeo: "Sconosciuti deputati calabresi – dice - hanno chiaramente condotto una campagna di odio verso Reggio e verso la classe dirigente attuale. Scientificamente, utilizzando come un esperto giocatore di biliardo, le sponde, pardon le carte, prontamente fornitegli da politici amici. Ed è anche per questo che nei mesi scorsi il Consiglio comunale ha dato pieno mandato al Sindaco affinché tutelasse l'immagine dell'Ente e della città, da chi per Reggio non ha mai avuto rispetto né provato amore. Questi stessi deputati, hanno direttamente collegato l'indagine giudiziaria in atto nei confronti di Naccari-Carlizzi alla campagna mediatica mossa dal centrodestra per le "battaglie" portate avanti dall'ex Assessore regionale sul bilancio del Comune. Battaglie che qualcuno ha definito contro "la corruzione e la malapolitica"(!) Alla luce dei nuovi documenti emersi, vorrei comprendere la visione attuale del deputato in questione".
Impossibile, nel discorso affrontato da Romeo, non toccare lo spinoso tema del rischio commissariamento per mafia che corre il Comune di Reggio Calabria. Ma anche in questo caso, il pidiellino scarica la colpa su altri: "Pochi giorni fa il centrosinistra, ed il Pd in particolare, ha nuovamente auspicato il commissariamento del Comune facendo riferimento alle vicende della Multiservizi (i cui soci, comunque, sono stati scelti nel 2001 dallo stesso Naccari Carlizzi). Reggio alcuni anni fa è già stata gestita dai commissari e quando ha avuto bisogno di un Sindaco che potesse gestire il difficile passaggio dalla lunga e gravosa fase commissariale ad una che la rilanciasse, la nostra parte politica si è ben guardata dal creare continuamente ostacoli con falsi teoremi e illazioni: dobbiamo ricordare che i problemi al Sindaco Falcomatà vennero creati proprio dai suoi sodali, gli stessi che oggi ne ricordano nostalgicamente le imprese. E non è certamente un caso se, conclusasi tragicamente quella vicenda, la città ha decisamente negato la fiducia a chi con quel Sindaco aveva gestito per dieci lunghi anni la città: evidentemente i cittadini avevano da subito compreso la pasta di chi si era auto nominato successore di cotanto personaggio".
E sebbene il discorso spazi su tanti argomenti, il vero obiettivo di Romeo è proprio Naccari: "Sulla criminalità, sui comportamenti ambigui, sulla lealtà delle persone ho sempre chiesto si aprisse una discussione politica seria, partendo da una atto d'amore profondo per la città, quale quello di Luigi Tuccio che nemmeno sfiorato dai sospetti, si dimise dalla carica di Assessore per il forte senso delle Istituzioni che ha sempre guidato la sua vita. Non entro nel merito della vicenda giudiziaria di Naccari Carlizzi: su di essa noto che, tuttavia, è calato un assordante silenzio da parte delle vergini vestali che, se analoga situazione avesse toccato un qualunque esponente politico del centrodestra, non necessariamente di così alto livello amministrativo e partitico, sarebbero da subito intervenute con la consueta valanga di dichiarazioni, deplorazioni, invocazioni alla commissione d'accesso e tutto il copione cui ci hanno abituati".
Ma in conclusione, Daniele Romeo, rivendica con orgoglio il proprio essere garantista, pur spingendo forte sull'indagine a carico di Naccari: "Ed allora, noi che siamo garantisti, usando gli stessi pesi e le stesse misure dei nostri avversari politici, avremmo dovuto chiedere oggi le dimissioni del Capogruppo del Pd in consiglio Comunale visto che, sua sorella e suo cognato, risultano essere indagati dalla Magistratura e dunque in una posizione ben più grave rispetto a quella di Tuccio. Dovremmo farlo, ma come già detto, questa politica non ci appartiene e non lo faremo. Ma ci aspettiamo che ciò avvenga. Oggi il mio pensiero va a tutti quei giovani laureati e disoccupati che non riescono a trovare sbocchi lavorativi e che, magari, sono anche elettori del Pd e che avranno riflettuto molto sulla frase della moglie di Naccari, riportata nell'avviso di garanzia: "Quel posto è mio!". Quegli stessi elettori che credono nella meritocrazia come unico strumento di selezione e che ripongono tali aspettative nei rappresentanti politici del Pd e che oggi, forse, staranno pensando che non sempre gli insegnamenti dei padri vengono tramandati ai figli".



http://www.ildispaccio.it/calabria/1305 ... ndrangheta

"Apprendiamo che Bruno Bova, esponente politico di primo piano della jonica reggina vicino al Partito Democratico, arrestato recentemente nell'ambito dell'operazione "Saggezza", sarebbe un politico di riferimento della struttura ndraghetistica denominata "Corona", in pratica un livello intermedio tra il "locale" che gestisce un territorio limitato e un "mandamento". Lo affermano Giacomo Mancini, Fausto Orsomarso, Domenico Tallini e Salvatore Pacenza, esponenti del Pdl calabrese, lanciando un'offensiva all'ex assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi. "Il consigliere comunale di maggioranza del comune di Ardore vicino al Pd, già sindaco del comune ionico – affermano – è stato dal mese di maggio 2007 uno dei due esperti dell'ex consigliere regionale ed ex assessore Demetrio Naccari Carlizzi. Il primo incarico, protocollato al n.1109 del 26.6.2007 dalla segreteria dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale, è stato successivamente confermato a decorrere dal primo gennaio 2008, protocollato al n.234 dalla segreteria dell'ufficio di presidenza del 7.2.2008. Fu lo stesso avvocato Demetrio Naccari Carlizzi – spiegano – a firmare di suo pugno la comunicazione di variazione della nomina dei collaboratori con una lettera del 28.12.2007. Bruno Bova, collaboratore al 50% divideva l'incarico di esperto di Naccari con Sebastiano Romeo, già consigliere comunale a Reggio Calabria. Molto pesante il campo d'imputazione dell'esperto dell'ex assessore Demetrio Naccari Carlizzi. Il nostro essere garantisti ci impone, prima di esprimere giudizi, di attendere gli sviluppi dell'inchiesta. In ogni caso registriamo che l'ex assessore Naccari, si trovi nuovamente invischiato in questioni di 'ndrangheta. Lo stesso, infatti, leggendo le cronache giornalistiche relative ad una informativa della squadra mobile di Reggio Calabria, partecipò ad una cena pre-elettorale con gli uomini di Pasquale Condello: "un meeting politico-affaristico-mafioso - si legge sui media - con la partecipazione di esponenti politici di assoluto spessore nel panorama regionale, tra cui l'allora assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi". Sull'ultima vicenda, in ordine di tempo, ci auguriamo, si faccia chiarezza. Ci chiediamo in che modo – concludono ironicamente i rappresentanti del Pdl – con quali compiti e funzioni, Bruno Bova, politico di lungo corso di area del Partito Democratico, abbia svolto il ruolo di esperto di Naccari. Forse esperto di 'ndrangheta?"
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aquamoon ha scritto:Senza nessuna intenzione polemica ma soltanto per "inquadrare" i personaggi:
chi sono Grillo e Magno?
Bebbe e Alessandro?
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Stesso dubbio mio...ma aund'erunu mmucciati?

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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Certi personaggi gravitano in tutte gli schieramenti politii,destra e sinistra, inutiler negarlo... chiaramente se io mi scelgo come collaboratore una persoan ambigua la responsabilità politca è mia...la giustificazione dell'interessato lascia il tempo che trova, ennesima mala viruta di un politico che nel cdx starebbe più a suo agio :salut
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