cozzina1 ha scritto:Lillo sei uno ha scritto:Bobbio tempo fa dedicò un libriccino sull’argomento dove spiegava la distinzione che oggi ne contraddistingue l’essenza.
Secondo Bobbio la differenza tra popolo di destra e popolo di sinistra consiste nel diverso atteggiamento che le due parti mostrano nei confronti dell’idea di eguaglianza. In particolare, coloro che si proclamano di sinistra danno maggiore importanza, nella loro condotta morale e nella loro iniziativa politica, a ciò che rende gli uomini eguali, o ai modi di attenuare e ridurre i fattori della disuguaglianza; mentre coloro che si proclamano di destra sono convinti che le disuguaglianze siano un dato ineliminabile, e che in fin dei conti non se ne debba neanche auspicare la soppressione.
e io concordo ovviamente... la diseguaglianza è cio che ci distingue..attenzione mica ho scritto che uno è migliore dell'altro...è solo diverso e guai a volere costringere all'omologazione..
non è che bobbio intendesse, con uguaglianza, il fatto di essere tutti biondi con la barba incolta, gli occhi scuri, la camicia a quadri e i jeans. bobbio, descrivendo quanto riportato da lillo sei uno, parlava di uguaglianza sociale, ossia di un bene collettivo (non individuale) distinguendo disuguaglianza naturale e disuguaglianza morale. quella naturale è data, ad esempio, da carattere, cagionevolezza, capacità innate (aspetti che ogni individuo ha dalla nascita); quella morale, da ricchezza, potere, consensi della collettività e via dicendo (cose, insomma, che sono date da altri individui). chiaramente, il pensiero di sinistra non è atto a eliminare i talenti dei più dotati per portarli al livello dei meno dotati. non vuole riempire tutti di malattie per fare giustizia ai cagionevoli: vuole distribuire la ricchezza, il potere e tutto quello la cui distribuzione è appannaggio della collettività.
bobbio, quindi, non dice affatto che "la sinistra vuole omologazione", ma solo che gli uomini devono avere, indipendentemente dalla classe d'appartenenza, pari diritti.