Scopelliti «ha sostenuto – scrive Pollichieni – che “il Direttore del Corriere della Calabria” è “personaggio già noto alle cronache giudiziarie calabresi che, nel tempo, ha intrattenuto una serie di incarichi professionali “lautamente ricompensati” proprio dalla Regione Calabria. Incarichi che, dal mio insediamento, non sono stati più rinnovati”. Confermandosi un calunniatore, Scopelliti è stato da me querelato. Dovrà adesso dimostrare, e gli lascio la più ampia facoltà di prova, le sue menzogne non avendo il sottoscritto avuto MAI, e sottolineo MAI, alcun rapporto con la Regione Calabria; non avendo ricevuto MAI, e dico MAI, alcun “incarico professionale dalla Regione Calabria” e, di più, non avendo MAI, e dico MAI, richiesto alla Regione Calabria alcun “incarico professionale”».
«Quanto alle cronache giudiziarie che mi riguardano – si legge ancora nella nota del direttore del Corriere della Calabria –, sarà ancora Scopelliti a spiegarle al magistrato. Certo non ho mai ricevuto condanne, semmai ho incassato assoluzioni e risarcimenti anche da parte dello Stato. A questi aggiungerò quelli che la società editrice del Corriere della Calabria chiederà al governatore. Forse si sarà confuso con altro “Paolo”, mi riferisco al boss Paolo Martino, già condannato con sentenza passata in giudicato per mafia ed oggi nuovamente in galera con l'accusa, dei pubblici ministeri di Milano, di essere l'ambasciatore della 'ndrangheta a Milano. Era con questo “Paolo” che Scopelliti si incontrava per parlare di affari, portandosi dietro anche sua moglie».
http://www.corrieredellacalabria.it/sto ... o_querelo/
siamo all'assurdo






