"Chi vuole vincere prende me"...parola di Marco Caprari

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"Chi vuole vincere prende me"...parola di Marco Caprari
Voglio dare sempre il massimo come diceva il mio amico Brian Oliver."Tu prova sempre a prendere le stelle,se poi dando tutto quello che hai prenderai le nuvole comunque hai fatto il massimo che potevi"

Scritto da Giovanni Mafrici
Martedì 02 Agosto 2011 09:11

Cosa ti ha spinto ad accettare l'offerta della Viola e quanto merito va al coach Fantozzi per quanto riguarda la tua traversata in riva allo stretto?
r:La Viola rappresenta una gloriosa ed altrettanto ambiziosa realta' del sud, come giocatore e come uomo dopo aver vinto il campionato lo scorso anno, aver avuto la fortuna di essere scelto per un progetto importante in una citta' come Reggio affamata d basket per me non ha prezzo. Oltretutto trovo Alessandro come allenatore ,compagno di squadra in tante battaglie e tanti successi, una persona che stimo e che sono certo mi aiutera' molto come fece negli anni in cui era giocatore a Capo D'Orlando!

L'incubo dei tifosi della Viola è tornato alla carica.Marco Caprari non ti "farà strano" far canestro per la squadra che ha disputato contro la tua Upea la finalissima la A Dilettanti? Ti è gia capitata, in carriera, una cosa simile?
R:una sensazione del genere l'ho provata quando con trapani incontrai Brindisi nella finale promozione in B1. Un'emozione forte che oggi va' certamente di pari passo con il forte stimolo di ripetere a Reggio quando fatto a Capo D'Orlando! Oggi mi sento fortememte parte del progetto Viola e per questo daro' il massimo per compagni, staff, societa' e tifosi...!!!

Scavolini,Trapani,Brindisi,l'Upea, tra le altre. Praticamente una formazione per ritornare ad essere grande deve passare dalle triple di Marco Caprari. Che ne pensi ?
r:purtroppo o meglio per fortuna ho un difetto: gioco solo per vincere, sempre e contro chiunque... sento l'obbligo morale e professionale di dare tutto per ottenere la vittoria, come disse un mio compagno di squadra(Brian Oliver):..tu prova sempre a prendere le stelle, se poi dando tutto quello che hai prenderai le nuvole comunque hai fatto il massimo che potevi! con questa filosofia sono certo che nessun obiettivo ci sara' precluso.....! la cosa fondamentele sara' il pubblico che dovra' sostenerci sempre, caldo, numeroso, perche solo con la loro spinta potremo spingerci oltre ogni difficolta'!!!!

Viola & Upea , Upea & Viola. Sembrava tutto gia scritto ad inizio campionato al Trofeo Sant'Ambrogio dopo la tua immensa tripla al Centro Viola, una sorta di sintesi dello straordinario campionato delle due formazioni. Quanta voglia hai di vincere ancora?
r: sapere che chiunque voglia provare a vincere prenda il telefono e mi chiami è motivo di grande soddisfazione e stimolo a dare sempre di piu'. Sono convinto che non conti quanto un giocatore abbia fatto in passato ma conti quello che fara' nel suo immediato presente e futuro!

Marmugi e Gambolati sotto, Laganà Under promettente,Grilli in guardia.Conosci gia le prime ufficialità della Viola?
r: conosco poco gli attuali compagni ma sono certo che le scelte dell'allenatore e della societa' saranno azzeccate e perfettamente compatibili con la strada da percorrere insieme...ho grande e totale fiducia!

colgo l'occasione per ringraziare tutti di questo grande affetto e per primo faccio un grosso in bocca al lupo a tutti per la stagione che andremo ad affrontare insieme...sono sicuro che avremo un pubblico fantastico pronto a lottare insieme a noi...grazie a tutti ,a presto!

Intervista di Giovanni Mafrici per Reggioacanestro.com
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Caprari: «Viola, quest'anno mi amerai»


Valerio Chinè
REGGIO CALABRIA
«Speriamo di ripetere la stagione dello scorso anno a Capo d'Orlando, sicuramente per me aver vinto il campionato non rappresenta una limitazione delle motivazioni, ma semmai un moltiplicatore, perché a questo progetto ci credo fermamente». Ladies e gentlemen, Marco Caprari è pronto. Dopo una stagione esaltante, non si sente sazio né pago, bisogna tornare indietro con la mente e con i ricordi d'inizio carriera per comprendere l'origine di questa energia "vincente".
«La mia "partenza" sportiva a Macerata – continua "Bum Bum" – non è stata semplice. Giocavo in una realtà marginale al grande basket, per cui spesso nei provini o nelle valutazioni delle "grandi" non venivo preso in considerazione. Ho sempre dovuto dimostrare di poter stare su certi palcoscenici, nessuno m'ha mai regalato nulla. Ciò mi ha portato a non mollare mai, a vivere entusiasmi nuovi, a credere nella realizzazione di progetti cui parteciparvi con convinzione. Ho grandi motivazioni ma soprattutto la fortuna di poter giocare in una realtà ambiziosa e vogliosa di tornare grande. Sono convinto che ciò che si fa prima dia fiducia nei propri mezzi, ma la vera forza sta nell'impegnarsi ancora per ciò che dovrai fare».

Non lesina alcun particolare, Marco Caprari, spiega subito perché ha scelto Reggio Calabria tra tante proposte.
«Ho scelto la Viola perché nella sommatoria degli elementi di valutazione, rappresentava la scelta migliore – arguisce il nuovo bomber neroarancio –. La Viola è una società gloriosa, ha gente che capisce di pallacanestro e che vive questo sport con tanta passione, un club che ha un progetto interessante, una città vicina al posto dove vivo. Vi assicuro che qui c'è gente che vuole far bene, ha le idee chiare ma tiene i piedi ben saldi per terra».

Non vede l'ora di ricominciare, per Caprari le vacanze sono già finite da un pezzo, visto che si sta già allenando.
«Vorrei presentarmi in forma al raduno – dice il colpo di mercato reggino –, lo scorso anno ci sono arrivato un po' tardi, quest'anno vorrei far meglio, la DNB sarà un campionato difficile e dovremo iniziare con la giusta determinazione».

Nonostante l'amicizia datata con Fantozzi, ancora neanche una telefonata. «Non ci crederai ma è così – sorride l'esterno marchigiano – sappiamo benissimo cosa pensiamo entrambi pur senza parlarci. Alessandro mi è stato molto vicino quando arrivò a Capo d'Orlando, c'è stato subito un grande feeling, non bisogna dimenticare che ha avuto grandi meriti nel proiettare l'Orlandina nel basket che conta. Da coach, l'anno scorso è andato oltre ogni aspettativa. Gli infortuni a raffica hanno penalizzato la Viola, ma l'ammiravo e mi stupivo per la capacità di affrontare le avversità, grazie ad un gruppo coeso. Lo stesso spirito dovremo mantenerlo anche l'anno prossimo».

Un pensiero finale sui nuovi tifosi, che già gli hanno tributato un'accoglienza da star. «Straordinaria. Giuro che non me l'aspettavo – chiosa il buon Marco –. A molti dei tifosi che mi hanno inondato di messaggi su Facebook ho detto che come mi hanno odiato lo scorso anno, spero di farmi amare con la stessa intensità. So dove sto andando, non è un salto nel buio. Conosco Reggio, Peppe Condello mi ha detto che è una piazza eccezionale, ma me n'ero reso conto lo scorso anno. Il mio sogno è quello di vedere il Pentimele rumoroso, appassionato e con lo stesso entusiasmo dei playoff dell'anno scorso».
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