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«SISTEMA SESTO»
Penati, prescritta la concussione
per gli appalti sull'area ex Falck
L'ex esponente Pd non era presente in aula: «Farò ricorso in Cassazione per annullare la sentenza di prescrizione» «SISTEMA SESTO»
Penati, prescritta la concussione
per gli appalti sull'area ex Falck
L'ex esponente Pd non era presente in aula: «Farò ricorso in Cassazione per annullare la sentenza di prescrizione»
Parla il difensore di Penati
di Roldano Radaelli
Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto A 7 persone piace questo contenutoA 392 persone non piace questo contenuto 58Invia contenuto via mail Link: Processo a metà per Filippo Penati. Il tribunale collegiale di Monza ha disposto la riunione del processo a carico di Penati e Antonino Princiotta, rispettivamente ex presidente ed ex segretario della provincia di Milano, a quello già fissato il prossimo 26 giugno per altri 8 imputati del cosiddetto «sistema Sesto». L’ex uomo di punta del Pd Penati, dovrà rispondere solo delle accuse di corruzione di incaricato di pubblico servizio in relazione alla gestione della società Milano Serravalle, acquisita dalla provincia di Milano all’epoca della presidenza Penati, e di altre contestazioni di corruzione e violazione della legge sul finanziamento ai partiti.
PRESCRIZIONE - Niente processo, invece, per la presunta concussione relativa agli appalti delle grandi aree industriali dismesse del comune di Sesto San Giovanni, le ex Falck e Marelli. Reati prescritti a febbraio dopo le modifiche normative dell’ultima legge «anticorruzione». Proprio la questione relativa alla prescrizione, per Penati, si era trasformata in una sorta di «telenovela», nata dopo le dichiarazioni dello stesso ex sindaco di Sesto, il quale, ancora prima del rinvio a giudizio, aveva dichiarato pubblicamente di volersi opporre alla prescrizione per dimostrare la propria estraneità a tutte le accuse. All’udienza di stamattina, il tribunale collegiale (presidente Letizia Brambilla), dopo aver accolto la costituzione di tutte le parti civili presentate la scorsa settimana (compresa quella dei Democratici di Sinistra, soggetto giuridico ancora esistente) ha posto direttamente la questione ai difensori di Penati.
LA RISPOSTA DI PENATI - «Come annunciato, già nei prossimi giorni, farò ricorso in Cassazione per annullare la sentenza di prescrizione voluta dai pm per i fatti di 13 anni fa», ha dichiarato Filippo Penati. L’imputato non era presente in aula e ha rilasciato in seguito questa dichiarazione. I
giudici di Monza in aula avevano chiesto direttamente alla difesa se Penati voleva o meno avvalersi della prescrizione. Il suo avvocato, Matteo Calori, aveva dichiarato di non aver avuto nessun mandato: «Penati oggi non c’è, e non posso decidere per lui», ha detto in aula il suo legale dopo aver cercato il suo assistito telefonicamente. Inevitabile, da parte del tribunale, la dichiarazione di non doversi procedere per quei reati già prescritti e il successivo rinvio con riunione del processo.
Federico Berni
22 maggio 2013 | 13:44
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Le comiche in aula, aprite il link e guardate il video
http://video.corriere.it/penati-incassa ... 44a9f1da92
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.