Le parole di Taibi su passato presente e futuro della Reggina

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Massimo Taibi, ds della Reggina, è intervenuto a Radio Gamma No Stop, toccando numerosi temi dell'attualità amaranto e non solo. Ecco tutte le dichiarazioni del dirigente amaranto:

BILANCIO DEL CAMPIONATO - "Campionato altalenante, sali e scendi. Eravamo partiti bene, eravamo al secondo posto, poi quelle dieci gare ci hanno condotto in un vortice negativo, sono stati bravi Stellone e i ragazzi a centrare una salvezza tranquilla. La squadra ha tirato fuori i valori e ha centrato l'obiettivo. Quando ti ritrovi in un vortice come il nostro, sono stati bravi a venire fuori dalle difficoltà. É un campionato in cui puoi perdere contro chiunque se non sei concentrato".

"Quando si fanno dei programmi, ci sono delle aspettative. Da due anni dico che la nostra squadra è costruita con un budget normale, che punta ad una salvezza tranquilla, con la speranza di poter agganciare le prime otto con un pò di fortuna. E per due anni non mi sono sbagliato. In una fase ci abbiamo creduto di poter agganciare i playoff. In ogni caso, il nostro campionato l'abbiamo fatto, raggiungendo la salvezza con ampio margine".

"Per alcuni il calcio è una materia sconosciuta, il calcio è fatto di equilibri. I grandi dirigenti che ho avuto, Braida e Marotta, mi hanno insegnato che le piccolezze fanno la differenza. Lo staff medico ti porta punti, lo staff organizzativo ti porta punti. Dopo Terni ho dovuto blindare la squadra, ho vissuto cose che poche volte ho visto da quando faccio calcio. E queste cose distolgono l'attenzione alla squadra, io ho fatto il calciatore e so che inconsciamente queste cose pesano, perché poi, quando le cose vanno male, possono crearsi degli alibi. Bisogna avere la linea avuta da febbraio, meglio pochi ma buoni, almeno per non fare confusione"

SULLA STRATEGIA FUTURA - "A livello tecnico ho sempre avuto carta bianca, non ho mai avuto imposizioni. La gestione del gruppo è più difficile per fare mercato, hai da portare avanti 30 calciatori, devi fare capire alla squadra determinate cose, devi gestire i problemi nello spogliatoio. Non ho paura di fare la squadra più giovane, anche se la forza della squadra di quest'anno è avvenuta grazie alla crescita degli esperti".

"C'è un ridimensionamento in atto, ma probabilmente non saremo l'unica squadra. Con i tempi che corrono bisogna ottimizzare. E' importante che la società vada avanti e che non faccia un anno da leoni e cinque da c... . Bisogna essere parsimoniosi, ma non credo che nessuno si possa scandalizzare. L'importante è comunicarlo e farlo sapere e rendere partecipe l'ambiente. Magari poi riusciamo a fare un campionato importante, anche se sarà un campionato davvero difficile, il più competitivo di sempre".

"Incentivi all'esodo? Abbiamo speso davvero poco rispetto ad altre squadre. Noi abbiamo preso un calciatore che aveva avuto incentivo all'esodo di 500mila euro lordi da altro club. Gli incentivi li fanno tutti, anzi benedetti perché permettono di risolvere molti problemi. L'importante è portare il bilancio entro il budget fornito dal club. Io ho sempre rispettato il budget. L'orientamento nostro è quello di spendere qualcosa di più nei cartellini. Un prestito dalla serie A ha un vantaggio: tra minutaggio e valorizzazione permette di avere cospicue somme

SUL SETTORE GIOVANILE - "La Reggina deve iniziare ad investire sul settore giovanile, ora bisogna intervenire sugli uomini, sugli istruttori. Ma per fare un settore che debba passare da una mediocrità ad un buon livello, serve tempo. Per esserci una sinergia con la Prima Squadra, devono esserci dei valori sui quali lavorare e poi metterli a disposizione del gruppo. Io metterei dentro molti ex calciatori della Reggina, che magari vogliono lavorare con i giovani. Il ragazzino può identificarsi con l'ex calciatore che ha giocato nella Reggina, potessimo metterli dentro ci possono dare qualcosa d'importante".

SULLA PANCHINA - "Con Stellone parlo da tre settimane. Con lui ho raggiunto in linea di massima un accordo con Stellone, sul quale c'è da limare qualcosa. Ora l'ultima parola spetta al presidente, così come accade sul mercato dei calciatori. Non penso ci siano problemi, poi nel calcio c'è l'imponderabile: siamo a buon punto, ma deve firmare".

LE RICHIESTE PER I VARI CALCIATORI - "Rivas è stato chiesto da alcuni club di A, c'è stato un momento in cui abbiamo pensato di cederlo. Poi alcuni club non potevano investire certe somme e hanno deciso di rinviare l'operazione. Giraudo l'hanno chiesto alla Vis Pesaro, ma è un calciatore nostro. Crisetig è molto richiesto. Gli attaccanti hanno molto mercato, a gennaio una squadra di B voleva Galabinov a tutti i costi, ma ho detto di no, avrebbero pagato l'ingaggio loro, ma magari non l'avrebbero riscattato a fine stagione. Il Padova voleva Bianchi, su Di Chiara c'era la Cremonese. Ci deve essere l'obiettivo di individuare ogni anno due-tre elementi che possano essere acquistati e valorizzati".

"Stavropoulos? Abbiamo problema con il procuratore, siamo ad aprile. Lui non si espresso come l'anno scorso, quest'anno non è più Under. Vedremo in settimana, di certo a gennaio potevamo offrire un determinato tipo di contratto, oggi no. Piacerebbe tenerlo".

RICERCA DEGLI UNDER - "Ho già cinque-sei giovani in lista, non li sa nessuno. Il problema sarà quello di trovare Under come Amione, Turati, Cortinovis e non è semplice".

"Turati sarà difficile da trattenere, ci proverò, ma comunque ho una mezza idea con un altro. Ci sono portieri sui quali si può puntare. Plizzari per me è un portiere forte, da noi ha perso il posto per due errori con i piedi. Turati ha avuto un'evoluzione diversa. Se staremo a Reggio con Stellone, punteremo su un primo e un secondo, senza l'alternanza di questa stagione: non ero d'accordo con lui, ma alla fine ha avuto ragione".

LA GARA DI ALESSANDRIA - "Noi andiamo ad Alessandria con grandi motivazioni. La squadra ha grande professionalità, con il Lecce avevamo motivazioni importanti, mentre ricordiamo che l'Alessandria all'andata ci ha battuto per 4-0, una gara in cui ci hanno umiliato. Ho pensato che avevo sbagliato tutto, per cui c'è una forma di rivincita: bisogna dare un senso di professionalità al campionato, perché ci sono le altre squadre che lottano".

UN PRONOSTICO SULLA LOTTA ALLA SERIE A - "Monza, Pisa e Benevento sono le squadre più simpatiche, ma se la giocheranno con Cremonese e Lecce. I grigiorossi hanno l'ambiente un pò più sereno. Lecce-Pisa è la partita spartiacque, chi vince ha mezzo piede in serie A".
Se dai la mano ad un milanista lavala, ma se la dai ad uno juventino controlla che non ti manchi un dito
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onlyamaranto
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Iscritto il: 12/05/2011, 8:43

Di una cosa sono certo, la situazione attuale societaria NON è colpa di Taibi.
Taibi è uomo dipendente dalla società, il budget da spendere non lo decide lui. A parte qualche errore che però si mette in evidenza solo col senno del poi, per me ha lavorato bene.

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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