E’ noto a tutti che nelle ultime partite la squadra ha trovato grandi difficoltà dovute in parte ad un fisiologico calo fisico di alcuni elementi che non sono più brillanti e reattivi come qualche settimana fa - lo stesso Toscano ha ammesso che sulle seconde palle non riusciamo più ad avere quella velocità richiesta dal suo tipo di gioco - in parte alle contromisure che gli avversari adottano nei nostri confronti: pressing alto, raddoppi sui portatori di palla, attesa in dieci dietro la linea della palla per poi sfruttare il contropiede, ecc.
Insomma ormai è diventato l’obiettivo principale non fare giocare la Reggina e quindi non farla esprimere per come sa fare, recriminare perché poi perdono, anche se su rigore o all’ultimissimo minuto, lascia il rammarico in loro per non essere riusciti nell’impresa di fermare la più forte squadra della serie C, non riflettendo sul fatto che nessuna, dico nessuna squadra, è riuscita fin’ora a mettere in difficoltà col proprio gioco la capolista, questa Reggina si ferma col non gioco e questo sarà il leit-motiv delle prossime gare, prima fra tutte quella col Francavilla.
Il Francavilla è una squadra molto fisica, forse più forte fisicamente della stessa Viterbese e Trocini è un altro allenatore bravo nel chiudere gli spazi, perciò, continuando a giocare come fatto nelle ultime settimane prevedo per la Reggina grandissime difficoltà, vista anche la feroce aggressività che gli avversari ci mettono.
A questo proposito chiederei a Toscano, vista anche l’aria natalizia, una variante tattica, provare il 3-4-2-1 (ll c.d. alberello di Natale), giocando con Denis come centravanti boa o di manovra con al suo fianco o poco dietro Bellomo e Rivas, due tipetti in grado di saltare l’uomo e creare eventualmente la superiorità numerica o magari cercare il contatto in area, una variante che potrebbe permetterci di scombussolare l’assetto avversario pronto invece ad arginare le nostri fonti di gioco. Non dare punti di riferimento e cercare i falli sugli esterni potrebbe essere una soluzione idonea per scardinare la loro difesa.
Per non soffrire, occorre passare subito in vantaggio, solo così le squadre avversarie dovranno per forza di cose aprirsi quel tantino per poterle colpire con le consuete armi a nostra disposizione.
Vista la duttilità tattica dimostrata fin’ora da Toscano, mi aspetto una sorpresa in tal senso: sfruttare in maniera diversa il talento dei nostri calciatori.
