Caro Lillo, il ricordo di Elvi Pianca(arrivato dal Varese nel 1974, insieme al bomber Costante Tivelli prelevato dall'Adriese) è ancora fresco nella mia memoria e nel mio cuore amaranto.
Hai detto cose molte belle e condivisibili: Pianca un calciatore estroso che, con il suo bagaglio tecnico straordinario, riusciva a coinvolgere ed entusiasmare il tifoso amaranto con un semplice tocco di palla.
Si, quel tipo di calcio e di calciatori manca pure a me. Caro Lillo, perdonami, ma,
per come la vedo io, Bellomo e Strambelli non hanno(
almeno nella stessa misura) la genialità, la fantasia, l'estro, la semplicità, la tecnica sopraffina e, ancora più importante, l'altruismo di Pianca(
ben 40 gol fatti e tanti assist vincenti: chiedere al mitico Tivelli...e non solo a lui). Il rosso(u russu), era il classico trequartista, uomo da ultimo passaggio, grande visione di gioco, splendido controllo di palla e bravo a concludere in porta. Purtroppo, per lui, a "
testa spasciata" gli impedì di fare una grande carriera(Bellomo, in questo, gli assomiglia molto). Io, in Bellomo e Strambelli, vedo tanta buona tecnica, quindi, abilità nel dribbling(a volte insistito e fine a se stesso), buona visione di gioco, buon tiro(ma se tiri sempre e da metà campo, stona assai..), molto impegno ma anche troppo individualismo, egocentrismo, supponenza e testardaggine.
Si è anche vero che Pianca era tatticamente un anarchico e un ribelle(a volte neanche si allenava), ma,in campo,faceva la differenza! Probabilmente, come dici tu, se Toscano gli concede un'altra chance, può anche darsi che, nel prossimo campionato, anche loro possono "fare la differenza" in campo.
Ma Toscano, allenatore molto pragmatico, forse ha paura di puntare su entrambi per non alterare gli equilibri tattici e nello spogliatoio . Lillo, che ne pensi? Rimando nel tema, come non ricordare
Pier Paolo Scarrone(scuola Milan) arrivato nel 1979 dal Parma? Anche lui tecnicamente eccezionale! Ho anche avuto il piacere di conoscerlo e dialogarci. E pensa caro Lillo, rimanendo nei calciatori estrosi e funanbolici, non posso dimenticare il grande
Franco Causio(il Barone) a Reggio nella lontana ed entusiasmante stagione 1968/69(allenatore il compianto Armando Segato), prima di approdare alla Juve. Bei ricordi. Altri tempi. Altro calcio. Come vedi anche io vivo di romanticismo calcistico. Anche io sono stato affascinato ed estasiato da calciatori dai "geni del pallone" come Pianca e affini.
Purtroppo, come ben tu sai, oggi il calcio moderno privilegia più la corsa, l'atletismo, la tattica esasperata(soprattutto in Italia), il "prima non prenderle"...e, soprattutto, il risultato. Tutto ciò a discapito dello spettacolo.
E oggi per vincere( ciò che gratifica il tifoso) conta più il gruppo(sacrificio, coesione, altruismo e unità d'intenti) che il singolo. Oggi, in parole povere,
è il talento che deve mettersi a disposizione della squadra e non viceversa. E come dice InGinocchioSi, forse uno basta e avanza. Come vedi Lillo, il mio pensiero non si discosta molto dalla tua apprezzabile opinione. Anzi. Grazie per avermi fatto rivivere con profonda nostalgia ricordi ed emozioni della mia(lontanissima e bellissima) infanzia amaranto. Un caro saluto e Forza cara e vecchia Reggina!
