Tempo di saldi: il Palermo svende Sirigu. Storia di un divorzio annunciato
Incredibile ma vero. Il Palermo 'regala' Salvatore Sirigu, uno dei portieri più promettenti del panorama calcistico europeo, al Paris Saint Germain. Si, regala. Perché vendere l'estremo difensore sardo per 3,5 milioni di euro ha tutti i canoni di un gentile omaggio.
L'esperienza di Salvatore Sirigu con la maglia del Palermo si chiude dopo un anno e mezzo a grandi livelli. Dall'esordio con Zenga in panchina, alla consacrazione con Delio Rossi fino al raggiungimento della Nazionale. Tutto in meno di due anni. E la società di Maurizio Zamparini se ne priva così, come se nulla fosse.
Sirigu, il cui ingaggio all'esordio in A era di 36.000 euro a stagione, dopo alcune gare di campionato, rinnova il proprio contratto a 240.000 annui con la promessa del Palermo di riadeguarlo al termine della stagione 2009/2010. Da lì una serie di divergenze, a partire da quelle di natura tecnica con l'ex preparatore Mario Paradisi, fino a quelle economiche: a Walterino, soprannome affibiatogli dallo staff di Guidolin nella stagione 2006/2007, viene 'offerto' un 'regalo' di circa 300.000 euro. Lui non ci sta, rifiuta il regalo-tantum, perché preferisce l'adeguamento dell'ingaggio, consono al suo valore, piuttosto che un 'premio'.
Le discrepanze proseguono senza sosta: intanto il Palermo si guarda intorno e sonda diversi portieri, tra cui Emiliano Viviano e Jean Francois Gillet. Salvo poi fare un passo indietro e proporre all'estremo difensore sardo un incontro, all'aeroporto di Ciampino (Roma). Il colloquio tra Sirigu e Zamparini pare sia stato tutt'altro che sereno. Il numero uno rosanero fa notare al suo calciatore tutti gli errori commessi durante la stagione e nel momento in cui quest'ultimo gli fa presente che aveva delle diversità di vedute con Paradisi, si dice sorpreso. Non era stato informato.
Il resto è storia recente: Sogliano un pomeriggio, dopo l'allenamento, a Malles, propone a Sirigu 550.000 euro annui a fronte dei suoi attuali 240, con rinnovo di altri due anni. Salvatore rifiuta, i patti non erano questi e vorrebbe almeno 800.000 euro a stagione. Zamparini non ci sente, così diventa inevitabile arrivare alla rottura dal punto di vista umano e contrattuale. Non c'è più sintonia. E intanto Pioli fa sapere che per la sua squadra andrebbe meglio un portiere in grado di urlare di più alla propria difesa.
Il Genoa fiuta l'affare e ci prova, proponendo lo scambio con Eduardo prima e chiedendo il prestito poi. Alla fine, tra i due litiganti il terzo gode e a spuntarla è il Paris Saint Germain, che si aggiudica il naturale sostituto di Buffon per soli 3,5 milioni di euro. L'ingaggio dell'ex numero 46 del Palermo - che aveva manifestato la sua preferenza verso il Genoa soltanto per non perdere il treno di Euro 2012, salvo poi ricevere le rassicurazioni del caso da Cesare Prandelli - sarà di 1,2 milioni di euro netti a stagione per quattro anni. E così Leonardo, dopo Menez, mette a segno un altro colpo importante per la sua nuova creatura. Con buona pace del Palermo e di tutta l'Italia del pallone, che perde dal proprio campionato un altro talento. Come se ce già ne fossero tanti. A Palermo il dopo Sirigu, la cui conoscenza della lingua francese è scolastica (ma imparerà...), probabilmente sarà Stefano Sorrentino del Chievo Verona: otto primavere più grande dell'ormai ex portiere rosanero e finalmente pronto al grande salto dopo anni importanti con la maglia gialloblù. Ma, per una società come il Palermo, che punta e investe sui giovani, è un deciso controsenso.
