Se è così come dico io?
Andate a chiedere in giro o scrivete alle varie testate ma a quelle che dicono la verità
Indovinate chi ho incontrato al Granillo?
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- DoubleD
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Lui si sta portando ciò che ha fatto lui, così come si è sciuppato il tabellone luminoso, come si è smontato quel gazebo di alluminio e vetro alle spalle della nord.
E si, lui ama la Reggina
Infatti per il Sant'Agata gli ha chiesto sessantamila€uro annui
Per poterlo utilizzare e non tutto
E si, lui ama la Reggina
Infatti per il Sant'Agata gli ha chiesto sessantamila€uro annui
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'' A Reggina Esti Comu U viagra... faci 'nchianari i cazzi "


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Ragazzi ma del tabellone luminoso che se ne fa? Se lo mbidda nel negozio natural blu? E della macchinina? Forse se la mette su ebay, meglio che darla a Pratico'! Ma si, secondo me non ha digerito il ritorno di Martino, era notorio che non si potevano vedere e ora fa ostruzionismo su tutto, comunque se ha chiesto l'affitto del sant'agata e' chiaro che si sente ancora proprietario chissà per quanto tempo e quindi il 25 non fallirà, altrimenti con quale diritto?
- Rokko
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Considerato che la manutenzione di un singolo campo oscilla fra i 25.000 e i 35.000 euro all'anno, gli ha chiesto pochissimo per più di un campo + attrezzature + spogliatoi + palestre.DoubleD ha scritto:Lui si sta portando ciò che ha fatto lui, così come si è sciuppato il tabellone luminoso, come si è smontato quel gazebo di alluminio e vetro alle spalle della nord.
E si, lui ama la Reggina
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Odio chi vuole le cose gratis. Si chiama parassitaggio.
Rispondete o no?
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Lui non pagava la concessione del Granillo,però cerca soldi a destra e sinistra...
Forse è meglio così,che si smonta tutto,anche la poltroncina numerata che usava in tribuna vip,tanto non credo che molti vorranno poggiare il culo dove l'ha messo LF
Forse è meglio così,che si smonta tutto,anche la poltroncina numerata che usava in tribuna vip,tanto non credo che molti vorranno poggiare il culo dove l'ha messo LF

- riggiuriggiu
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fammi capire perché dovrebbe dare gratis alla reggio calabria quello che la reggina ha fatto con i suoi soldi (miglioramenti, innovazione etc)DoubleD ha scritto:Lui si sta portando ciò che ha fatto lui, così come si è sciuppato il tabellone luminoso, come si è smontato quel gazebo di alluminio e vetro alle spalle della nord.
E si, lui ama la Reggina
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non è che la roma dà l'olimpico per com'è con le spese che ha fatto alla lupa roma (sempre se la lupa roma glielo chiedesse )
ps: per rokko.la sede la stanno costruendo ricavandola nel granillo al posto del bar etc
“Ciccio Cozza, Reggio ti ha adottato. Qui nessuno ha dimenticato. Ma attento.. il nostro il rispetto non va disonorato” Ultrà ASD Reggio Calabria 25.10.2015 in risposta a cozza che diceva di non curarsi troppo delle contestazioni della tifoseria
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Reggina, Foti al Granillo per firmare il verbale: adesso lo stadio è nelle mani del Comune. Nessun incontro per il Sant’Agata
Reggina, stamattina Lillo Foti è stato allo stadio Granillo per un incontro con i burocrati del Comune: ha firmato il verbale che revoca la concessione al club, da oggi lo stadio Granillo è nuovamente nelle mani del Comune
14 agosto 2015 23:28 | Peppe Caridi
La nuova Reggina, infatti, si sta già allenando da una settimana al Granillo in modo completamente gratuito, proprio grazie alla sinergia tra il Comune, la Reggina Calcio e la nuova società. Adesso il Comune dovrà valutare i termini di una nuova concessione che verrà formalizzata nelle prossime settimane, ovviamente stavolta con l’ASD Reggio Calabria. Il Presidente stamattina allo stadio con il busto che è costretto a tenere ancora a lungo dopo i problemi alla schiena di giugno, ha avuto modo di incontrare e abbracciare tanti vecchi compagni di avventura in modo molto sereno e cordiale. Dopotutto la nuova società è guidata da quel gruppo di imprenditori e professionisti che con grande impegno e sacrificio stavano provando a rilevare la Reggina Calcio salvando il suo patrimonio e la sua categoria.
Ancora nessun incontro ufficiale, invece, tra Lillo Foti e la nuova dirigenza societaria per l’utilizzo del Centro Sportivo Sant’Agata, che è un bene di proprietà privata dell’azienda presieduta appunto da Foti. Lo storico patron della Reggina per 29 anni, dal 1986 al 2015, ha già dato la sua disponibilità ad offrire alla nuova società una parte del centro sportivo per spogliatoi, campi e palestre. Ma adesso la squadra partirà per il ritiro e se ne parlerà per fine mese.
Bisogna anche sottolineare, rispetto alle voci assolutamente fantasiose e inverosimili che si rincorrono in città, come la Reggina Calcio di Lillo Foti non abbia alcuna intenzione di costruire una squadra (!!), iscriverla in qualsiasi campionato (!!) o portare avanti chissà quale altro percorso sportivo parallelo. La Reggina Calcio non s’è iscritta alla Lega Pro e adesso sarà impegnata in Tribunale per evitare il fallimento, ma a prescindere dal destino burocratico e amministrativo di quella che è un’azienda come tante altre, non parteciperà ad alcun campionato e dopo lo svincolo di tutti i calciatori da parte della FIGC, ha perso anche l’affiliazione alla Federazione e il suo numero di matricola, che saranno formalmente revocati dal Presidente Federale come da prassi entro 6 mesi dalla mancata iscrizione. La nuova società non può chiamarsi “Reggina” per questo breve lasso di tempo, soltanto perché la Reggina è una delle realtà calcistiche italiane che non ha il nome della città (Juventus, Sampdoria, Lazio, Milan, Inter, Atalanta, Udinese, Fiorentina, Salernitana, Reggiana, Juve Stabia, Triestina, Viterbese ecc. ecc.) e quindi presso la Federazione non possono essere contemporaneamente affiliati due nomi uguali che non siano squadre che hanno il nome della città.
L’ASD Reggio Calabria, regolarmente iscritta alla prossima serie D, ha già ereditato il titolo sportivo della Reggina e – con l’inserimento in soprannumero al prossimo campionato – ha anche ereditato ufficialmente la gloriosa storia amaranto dal 1914 ad oggi con tutte le sue vittorie e le sue sconfitte. Per denominazione, logo e colori sociali bisognerà attendere qualche altro mese, ma di Reggina ce n’è solo e soltanto una, momentaneamente si chiama “Reggio Calabria”, ma presto tornerà a chiamarsi Reggina. E’ quella di Mimmo Praticò, quella di Ciccio Cozza e dei calciatori che si stanno allenando al Granillo in vista della prossima serie D. E’ quella che ha già lanciato la campagna abbonamenti e che per fare bene ha bisogno dell’aiuto della gente, l’ha chiesto con prezzi ultra-popolari, non rispondere “presente” da parte della città sarebbe un delitto autolesionistico.
A prescindere da giudizi, critiche, considerazioni di ogni tipo, a prescindere dal rammarico di quello che poteva essere ma non è stato, a prescindere dalla rabbia di osservare il “saccheggio” da parte delle big del calcio italiano di decine di giovani talenti cresciuti nel vivaio della Reggina (preparatevi perché almeno per altri 10-15 anni sia in serie A che in serie B alcuni tra i principali protagonisti saranno “figli del Sant’Agata”), a prescindere dalle dichiarazioni più che condivisibili di alcuni gradi ex come Belardi, Aronica e Ungaro, eroi del trionfale spareggio playout contro il Messina, o anche di Massimo Mariotto, adesso la Reggina è in serie D, si chiama momentaneamente “Reggio Calabria” per motivi squisitamente burocratici, così come la Fiorentina nel 2002 s’è chiamata per un anno Florentia Viola, così come la Salernitana nel 2011 s’è chiamata per un anno Salerno Calcio, e merita tutto l’affetto, il sostegno e il supporto della sua gente. Per ritornare subito tra i professionisti.
Forse questa Reggina per un anno non potrà neanche vestire un completo che abbia come principale colore l’amaranto, ma è soltanto un piccolo handicap simbolico di pochissimo tempo. Che problema c’è? Anche il 30 maggio a Messina la squadra era vestita di bianco. E ha regalato ai suoi tifosi una delle emozioni più gratificanti della storia. Anche il 13 giugno 1999, giorno della prima storica promozione in serie A, la Reggina giocava con la maglia bianca a Torino. E’ forse questo il problema? L’importante è superare questo momento tutti insieme, nel modo migliore possibile, a suol di vittorie e di gol.
Dopotutto si chiama “Reggio Calabria”, non “Hinterreggina”, “Regginese”, “Juve Calabria” o altre stramberie. E’ sempre la Reggina, e continueremo a chiamarla ogni giorno Reggina a prescindere da ogni formalità. Porta il nome della città. E’ la Reggina, quella squadra che i tifosi hanno sempre incitato urlando “noi siamo Reggio Calabria“. Alla città adesso il compito di dimostrare che anche in serie D questo è un amore che non muore mai, per dimostrare che “non sarai mai sola“, per dimostrare che “questa è la curva più bella del mondo“, per dimostrare che “non c’è donna che possa competere, che non c’è stella che brilla più di te, perché mi basta sapere che è domenica e che ritorno di nuovo da te“.
http://www.strettoweb.com/2015/08/reggi ... ia/311474/
Reggina, stamattina Lillo Foti è stato allo stadio Granillo per un incontro con i burocrati del Comune: ha firmato il verbale che revoca la concessione al club, da oggi lo stadio Granillo è nuovamente nelle mani del Comune
14 agosto 2015 23:28 | Peppe Caridi
La nuova Reggina, infatti, si sta già allenando da una settimana al Granillo in modo completamente gratuito, proprio grazie alla sinergia tra il Comune, la Reggina Calcio e la nuova società. Adesso il Comune dovrà valutare i termini di una nuova concessione che verrà formalizzata nelle prossime settimane, ovviamente stavolta con l’ASD Reggio Calabria. Il Presidente stamattina allo stadio con il busto che è costretto a tenere ancora a lungo dopo i problemi alla schiena di giugno, ha avuto modo di incontrare e abbracciare tanti vecchi compagni di avventura in modo molto sereno e cordiale. Dopotutto la nuova società è guidata da quel gruppo di imprenditori e professionisti che con grande impegno e sacrificio stavano provando a rilevare la Reggina Calcio salvando il suo patrimonio e la sua categoria.
Ancora nessun incontro ufficiale, invece, tra Lillo Foti e la nuova dirigenza societaria per l’utilizzo del Centro Sportivo Sant’Agata, che è un bene di proprietà privata dell’azienda presieduta appunto da Foti. Lo storico patron della Reggina per 29 anni, dal 1986 al 2015, ha già dato la sua disponibilità ad offrire alla nuova società una parte del centro sportivo per spogliatoi, campi e palestre. Ma adesso la squadra partirà per il ritiro e se ne parlerà per fine mese.
Bisogna anche sottolineare, rispetto alle voci assolutamente fantasiose e inverosimili che si rincorrono in città, come la Reggina Calcio di Lillo Foti non abbia alcuna intenzione di costruire una squadra (!!), iscriverla in qualsiasi campionato (!!) o portare avanti chissà quale altro percorso sportivo parallelo. La Reggina Calcio non s’è iscritta alla Lega Pro e adesso sarà impegnata in Tribunale per evitare il fallimento, ma a prescindere dal destino burocratico e amministrativo di quella che è un’azienda come tante altre, non parteciperà ad alcun campionato e dopo lo svincolo di tutti i calciatori da parte della FIGC, ha perso anche l’affiliazione alla Federazione e il suo numero di matricola, che saranno formalmente revocati dal Presidente Federale come da prassi entro 6 mesi dalla mancata iscrizione. La nuova società non può chiamarsi “Reggina” per questo breve lasso di tempo, soltanto perché la Reggina è una delle realtà calcistiche italiane che non ha il nome della città (Juventus, Sampdoria, Lazio, Milan, Inter, Atalanta, Udinese, Fiorentina, Salernitana, Reggiana, Juve Stabia, Triestina, Viterbese ecc. ecc.) e quindi presso la Federazione non possono essere contemporaneamente affiliati due nomi uguali che non siano squadre che hanno il nome della città.
L’ASD Reggio Calabria, regolarmente iscritta alla prossima serie D, ha già ereditato il titolo sportivo della Reggina e – con l’inserimento in soprannumero al prossimo campionato – ha anche ereditato ufficialmente la gloriosa storia amaranto dal 1914 ad oggi con tutte le sue vittorie e le sue sconfitte. Per denominazione, logo e colori sociali bisognerà attendere qualche altro mese, ma di Reggina ce n’è solo e soltanto una, momentaneamente si chiama “Reggio Calabria”, ma presto tornerà a chiamarsi Reggina. E’ quella di Mimmo Praticò, quella di Ciccio Cozza e dei calciatori che si stanno allenando al Granillo in vista della prossima serie D. E’ quella che ha già lanciato la campagna abbonamenti e che per fare bene ha bisogno dell’aiuto della gente, l’ha chiesto con prezzi ultra-popolari, non rispondere “presente” da parte della città sarebbe un delitto autolesionistico.
A prescindere da giudizi, critiche, considerazioni di ogni tipo, a prescindere dal rammarico di quello che poteva essere ma non è stato, a prescindere dalla rabbia di osservare il “saccheggio” da parte delle big del calcio italiano di decine di giovani talenti cresciuti nel vivaio della Reggina (preparatevi perché almeno per altri 10-15 anni sia in serie A che in serie B alcuni tra i principali protagonisti saranno “figli del Sant’Agata”), a prescindere dalle dichiarazioni più che condivisibili di alcuni gradi ex come Belardi, Aronica e Ungaro, eroi del trionfale spareggio playout contro il Messina, o anche di Massimo Mariotto, adesso la Reggina è in serie D, si chiama momentaneamente “Reggio Calabria” per motivi squisitamente burocratici, così come la Fiorentina nel 2002 s’è chiamata per un anno Florentia Viola, così come la Salernitana nel 2011 s’è chiamata per un anno Salerno Calcio, e merita tutto l’affetto, il sostegno e il supporto della sua gente. Per ritornare subito tra i professionisti.
Forse questa Reggina per un anno non potrà neanche vestire un completo che abbia come principale colore l’amaranto, ma è soltanto un piccolo handicap simbolico di pochissimo tempo. Che problema c’è? Anche il 30 maggio a Messina la squadra era vestita di bianco. E ha regalato ai suoi tifosi una delle emozioni più gratificanti della storia. Anche il 13 giugno 1999, giorno della prima storica promozione in serie A, la Reggina giocava con la maglia bianca a Torino. E’ forse questo il problema? L’importante è superare questo momento tutti insieme, nel modo migliore possibile, a suol di vittorie e di gol.
Dopotutto si chiama “Reggio Calabria”, non “Hinterreggina”, “Regginese”, “Juve Calabria” o altre stramberie. E’ sempre la Reggina, e continueremo a chiamarla ogni giorno Reggina a prescindere da ogni formalità. Porta il nome della città. E’ la Reggina, quella squadra che i tifosi hanno sempre incitato urlando “noi siamo Reggio Calabria“. Alla città adesso il compito di dimostrare che anche in serie D questo è un amore che non muore mai, per dimostrare che “non sarai mai sola“, per dimostrare che “questa è la curva più bella del mondo“, per dimostrare che “non c’è donna che possa competere, che non c’è stella che brilla più di te, perché mi basta sapere che è domenica e che ritorno di nuovo da te“.
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L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
- Rokko
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La sede è un locale di tua proprietà o in affitto , non un angolo ricavato in una struttura concessa gratis dal comune.riggiuriggiu ha scritto:fammi capire perché dovrebbe dare gratis alla reggio calabria quello che la reggina ha fatto con i suoi soldi (miglioramenti, innovazione etc)DoubleD ha scritto:Lui si sta portando ciò che ha fatto lui, così come si è sciuppato il tabellone luminoso, come si è smontato quel gazebo di alluminio e vetro alle spalle della nord.
E si, lui ama la Reggina
Infatti per il Sant'Agata gli ha chiesto sessantamila€uro annui
Per poterlo utilizzare e non tutto
non è che la roma dà l'olimpico per com'è con le spese che ha fatto alla lupa roma (sempre se la lupa roma glielo chiedesse )
ps: per rokko.la sede la stanno costruendo ricavandola nel granillo al posto del bar etc
Ora vado e mi faccio una sede dentro gli spogliatoi
Rispondete o no?
- riggiuriggiu
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- Iscritto il: 25/07/2015, 17:18
hai ragione rokko
“Ciccio Cozza, Reggio ti ha adottato. Qui nessuno ha dimenticato. Ma attento.. il nostro il rispetto non va disonorato” Ultrà ASD Reggio Calabria 25.10.2015 in risposta a cozza che diceva di non curarsi troppo delle contestazioni della tifoseria
- riggiuriggiu
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- Iscritto il: 25/07/2015, 17:18
cercavo di non vedere tutto nero ma in effetti 

“Ciccio Cozza, Reggio ti ha adottato. Qui nessuno ha dimenticato. Ma attento.. il nostro il rispetto non va disonorato” Ultrà ASD Reggio Calabria 25.10.2015 in risposta a cozza che diceva di non curarsi troppo delle contestazioni della tifoseria
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LF almeno era al capolinea e tutte le schifezze che ha fatto,le ha fatte dopo un decennio di soddisfazioni,ma questi ancora devono arrivare, e non hanno manco i soldi o le "conoscenze" per trovare un buco dove fare la sede,che ci voleva a trovare un locale,qualcosa di decente.
Dai...la sede sotto la tribuna al posto del bar,ma quandu mai
Dai...la sede sotto la tribuna al posto del bar,ma quandu mai
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Ago non è il forum,perchè le stesse critiche le trovi nei gruppi facebook o nei bar parlando di reggina.
Ormai il tifoso reggino si è imborghesito e pensa alla serie a.
Spirditavilla per almeno 10/15 anni
Ormai il tifoso reggino si è imborghesito e pensa alla serie a.
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R E G G I N A
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Sono convinto che il tifoso imborghesito che tu citi ha una età massima di 25 anni.Dinamik ha scritto:Ago non è il forum,perchè le stesse critiche le trovi nei gruppi facebook o nei bar parlando di reggina.
Ormai il tifoso reggino si è imborghesito e pensa alla serie a.
Spirditavilla per almeno 10/15 anni
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19 FEBBRAIO 2012 - 23 NOVEMBRE 2014
Boniciolli-Bangu-Paulinus-Stamatis-Dell'Anna-Idiaru-Ani-Donati-Cessel-Simonetti-Traore
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"QUI NON SI MUORE MAI" (A. Santoro)
10 EMANUEL GINOBILI 27/09/1998 - 27/08/2018
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Se non ho capito male credo possa fare la scuola calcioio2 ha scritto:Reggina, Foti al Granillo per firmare il verbale: adesso lo stadio è nelle mani del Comune. Nessun incontro per il Sant’Agata
Reggina, stamattina Lillo Foti è stato allo stadio Granillo per un incontro con i burocrati del Comune: ha firmato il verbale che revoca la concessione al club, da oggi lo stadio Granillo è nuovamente nelle mani del Comune
14 agosto 2015 23:28 | Peppe Caridi
La nuova Reggina, infatti, si sta già allenando da una settimana al Granillo in modo completamente gratuito, proprio grazie alla sinergia tra il Comune, la Reggina Calcio e la nuova società. Adesso il Comune dovrà valutare i termini di una nuova concessione che verrà formalizzata nelle prossime settimane, ovviamente stavolta con l’ASD Reggio Calabria. Il Presidente stamattina allo stadio con il busto che è costretto a tenere ancora a lungo dopo i problemi alla schiena di giugno, ha avuto modo di incontrare e abbracciare tanti vecchi compagni di avventura in modo molto sereno e cordiale. Dopotutto la nuova società è guidata da quel gruppo di imprenditori e professionisti che con grande impegno e sacrificio stavano provando a rilevare la Reggina Calcio salvando il suo patrimonio e la sua categoria.
Ancora nessun incontro ufficiale, invece, tra Lillo Foti e la nuova dirigenza societaria per l’utilizzo del Centro Sportivo Sant’Agata, che è un bene di proprietà privata dell’azienda presieduta appunto da Foti. Lo storico patron della Reggina per 29 anni, dal 1986 al 2015, ha già dato la sua disponibilità ad offrire alla nuova società una parte del centro sportivo per spogliatoi, campi e palestre. Ma adesso la squadra partirà per il ritiro e se ne parlerà per fine mese.
Bisogna anche sottolineare, rispetto alle voci assolutamente fantasiose e inverosimili che si rincorrono in città, come la Reggina Calcio di Lillo Foti non abbia alcuna intenzione di costruire una squadra (!!), iscriverla in qualsiasi campionato (!!) o portare avanti chissà quale altro percorso sportivo parallelo. La Reggina Calcio non s’è iscritta alla Lega Pro e adesso sarà impegnata in Tribunale per evitare il fallimento, ma a prescindere dal destino burocratico e amministrativo di quella che è un’azienda come tante altre, non parteciperà ad alcun campionato e dopo lo svincolo di tutti i calciatori da parte della FIGC, ha perso anche l’affiliazione alla Federazione e il suo numero di matricola, che saranno formalmente revocati dal Presidente Federale come da prassi entro 6 mesi dalla mancata iscrizione. La nuova società non può chiamarsi “Reggina” per questo breve lasso di tempo, soltanto perché la Reggina è una delle realtà calcistiche italiane che non ha il nome della città (Juventus, Sampdoria, Lazio, Milan, Inter, Atalanta, Udinese, Fiorentina, Salernitana, Reggiana, Juve Stabia, Triestina, Viterbese ecc. ecc.) e quindi presso la Federazione non possono essere contemporaneamente affiliati due nomi uguali che non siano squadre che hanno il nome della città.
L’ASD Reggio Calabria, regolarmente iscritta alla prossima serie D, ha già ereditato il titolo sportivo della Reggina e – con l’inserimento in soprannumero al prossimo campionato – ha anche ereditato ufficialmente la gloriosa storia amaranto dal 1914 ad oggi con tutte le sue vittorie e le sue sconfitte. Per denominazione, logo e colori sociali bisognerà attendere qualche altro mese, ma di Reggina ce n’è solo e soltanto una, momentaneamente si chiama “Reggio Calabria”, ma presto tornerà a chiamarsi Reggina. E’ quella di Mimmo Praticò, quella di Ciccio Cozza e dei calciatori che si stanno allenando al Granillo in vista della prossima serie D. E’ quella che ha già lanciato la campagna abbonamenti e che per fare bene ha bisogno dell’aiuto della gente, l’ha chiesto con prezzi ultra-popolari, non rispondere “presente” da parte della città sarebbe un delitto autolesionistico.
A prescindere da giudizi, critiche, considerazioni di ogni tipo, a prescindere dal rammarico di quello che poteva essere ma non è stato, a prescindere dalla rabbia di osservare il “saccheggio” da parte delle big del calcio italiano di decine di giovani talenti cresciuti nel vivaio della Reggina (preparatevi perché almeno per altri 10-15 anni sia in serie A che in serie B alcuni tra i principali protagonisti saranno “figli del Sant’Agata”), a prescindere dalle dichiarazioni più che condivisibili di alcuni gradi ex come Belardi, Aronica e Ungaro, eroi del trionfale spareggio playout contro il Messina, o anche di Massimo Mariotto, adesso la Reggina è in serie D, si chiama momentaneamente “Reggio Calabria” per motivi squisitamente burocratici, così come la Fiorentina nel 2002 s’è chiamata per un anno Florentia Viola, così come la Salernitana nel 2011 s’è chiamata per un anno Salerno Calcio, e merita tutto l’affetto, il sostegno e il supporto della sua gente. Per ritornare subito tra i professionisti.
Forse questa Reggina per un anno non potrà neanche vestire un completo che abbia come principale colore l’amaranto, ma è soltanto un piccolo handicap simbolico di pochissimo tempo. Che problema c’è? Anche il 30 maggio a Messina la squadra era vestita di bianco. E ha regalato ai suoi tifosi una delle emozioni più gratificanti della storia. Anche il 13 giugno 1999, giorno della prima storica promozione in serie A, la Reggina giocava con la maglia bianca a Torino. E’ forse questo il problema? L’importante è superare questo momento tutti insieme, nel modo migliore possibile, a suol di vittorie e di gol.
Dopotutto si chiama “Reggio Calabria”, non “Hinterreggina”, “Regginese”, “Juve Calabria” o altre stramberie. E’ sempre la Reggina, e continueremo a chiamarla ogni giorno Reggina a prescindere da ogni formalità. Porta il nome della città. E’ la Reggina, quella squadra che i tifosi hanno sempre incitato urlando “noi siamo Reggio Calabria“. Alla città adesso il compito di dimostrare che anche in serie D questo è un amore che non muore mai, per dimostrare che “non sarai mai sola“, per dimostrare che “questa è la curva più bella del mondo“, per dimostrare che “non c’è donna che possa competere, che non c’è stella che brilla più di te, perché mi basta sapere che è domenica e che ritorno di nuovo da te“.
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Amaranto Alé
non tifo per gli squadroni ma tifo te
Amaranto è una passione non è un color
la maglia che porti addosso è un'ossession...
Ciao Filippo...
U Catania na teni...!!!
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- Non c'è nenti!
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La serie A scordiamocela per sempre.. una lega Pro possiamo farla
Il cuore oltre l'ostacolo
- ago
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caro dinamik i reggini autolesionisti li conosco bene..... quello che mi impressiona è la completa assenza da parte di persone giovani del forum di un minimo di entusiasmo, questo atteggiamento di chi pensa che tutto sia dovuto con puzzetta sotto il naso.....io non sopporto e non tollero chi sputa nell'unico piatto che c'è sul tavolo.... nessuno pensa che la nuova società sia il massimo o che stiano lavorando in modo meraviglioso ma sti commenti senza costrutto sempre improntati sulla distruzione dell' unico progetto presente....hanno rotto le palle....io penso che chi non si sente di seguire questa strada sarebbe bene che si staccasse e non continui con il solito disco rotto a scoraggiare chi ci vuole credere..... che si attacchino al Reggio mediterraneo o al roccella.....
-
- Forumino Scelto
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ago ha scritto:caro dinamik i reggini autolesionisti li conosco bene..... quello che mi impressiona è la completa assenza da parte di persone giovani del forum di un minimo di entusiasmo, questo atteggiamento di chi pensa che tutto sia dovuto con puzzetta sotto il naso.....io non sopporto e non tollero chi sputa nell'unico piatto che c'è sul tavolo.... nessuno pensa che la nuova società sia il massimo o che stiano lavorando in modo meraviglioso ma sti commenti senza costrutto sempre improntati sulla distruzione dell' unico progetto presente....hanno rotto le palle....io penso che chi non si sente di seguire questa strada sarebbe bene che si staccasse e non continui con il solito disco rotto a scoraggiare chi ci vuole credere..... che si attacchino al Reggio mediterraneo o al roccella.....
Non ci puoi fare niente ago,purtroppo sono tornati dei dirigenti dal paleolitico.... il loro sforzo è da apprezzare,ma non basta. Solo i risultati possono portare l'entusiasmo che tanto ti auguri di vedere. Così su due piedi,la gente la fiducia non gli è la dà,anche perchè tra DS e allenatore non si contano i fallimenti sportivi.