Probabile serie D 2015/2016
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a voi piace retrocedere 2 volte di filaun buddace ha scritto:dopo il cambio di società(finalmente via lo monaco) il messina si è rivolto all'avvocato grassani per costituirsi parte interessata nei processi sportivi a carico di lamezia e sopratutto barletta che nel frattempo è fallito e quindi impossibilitato a difendersi in appello. In caso di retrocessione all'ultimo posto di almeno una di queste due squadre il messina salirebbe di classifica e verrebbe riammesso e non ripescato al campionato di lega pro.fabio amaranto ha scritto:Su strettoweb scrivono che il messina potrebbe essere ripescato in lega pro, è davvero così?
In linea teorica se ne retrocedono due ci sarebbe un altro posto disponibile ancora.
dai che voi giocherete con lo scordia e noi... col melfi!!

- reggino91
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RONDO ha scritto:Hai delle prove per affermare che l'Igea Virtus venne foraggiata dal Siracusa per "non far vincere" lo Scordia? Lo dici spesso nel tuo intervento. Sono tue supposizioni o hai dati concreti in mano per affermarlo?
Sono mie supposizioni ma leggendo vari commenti in rete in quei giorni anche altre persone affermarono gli stessi sospetti,sono supposizioni,ma qualcosa di molto strano successe,visto come esultarono al gol del pareggio.
Ecco il comunicato dello scordia dopo quella gara:
“Il sogno dell’accesso diretto alla serie D sfuma nei minuti di un incredibile e surreale finale di gara al D’Alcontres di Barcellona Pozzo di Gotto. Lo Scordia è in vantaggio 1-0 grazie alla rete realizzata da Bertolo allo scadere del primo tempo. Una punizione che non lascia scampo al portiere. La gara è stata interrotta per sette minuti per un improvviso malore al giocatore barcellonese Di Stefano che si accascia al suolo. L’ambulanza a bordo campo tarda ad entrare e così i primi a dare soccorso al giocatore sono i sanitari delle due squadre. Una corsa contro il tempo che fortunatamente si conclude bene con il giocatore che risponde agli stimoli e viene trasportato in ospedale accompagnato anche dall’applauso dei circa 500 tifosi scordiensi giunti con ogni mezzo. L’arbitro concede undici minuti di recupero. Si gioca in parità numerica. La gara sembra più non avere storia ma non per i giallorossi barcellonesi che premono in ogni modo per raggiungere il pareggio. Prima colpiscono il palo con Isgrò ed è un campanello d’allarme per lo Scordia che fatalmente, con Tarantino a terra al limite dell’area, becca ingenuamente il gol che rovina la festa ma non per i barcellonesi che esultano come se avessero vinto il campionato. Scene surreali. Malgrado il disperato forcing finale non cambia il risultato e la serie D passa nelle mani del Siracusa che riceve un regalo “atteso”. Le scene del dopo gara vissute sugli spalti fanno davvero male. Giocatori dell’Igea che vanno ad esultare sotto la loro tribuna, regalando le maglie, senza un briciolo di rispetto sportivo, in barba a qualsiasi regola non scritta dello sport che vuole innanzitutto il rispetto dell’avversario che sin li si era ampiamente meritata la promozione in D. Un accanimento oltre ogni limite, difficilmente spiegabile solo con l’attaccamento alla maglia e alle tradizioni calcistiche.
Nessuna scusante per lo Scordia che ingenuamente ha ceduto nel momento in cui si doveva buttare palla in tribuna, ma questa squadra come ha dimostrato nel corso della stagione, non ha nel Dna l’antisportività e lo stesso vale per i suoi tifosi che non hanno mai smesso di tifare per la loro squadra senza mai tirare in ballo i tifosi barcellonesi che di cori anti scordiensi ne hanno inscenato un paio. Ma loro sono gli ultras, loro vantano una tradizione calcistica di tutto rispetto, loro possono permettersi di venire a Scordia e di entrare in tribuna senza un minimo di controllo e perquisizione. Loro sono la storia. Chi siamo noi? La risposta è tutta nella impressionante marea di gente scordiense pacifica che è giunta a Barcellona, perquisita di tutto punto dall’imponente sistema di pubblica sicurezza di polizia e carabinieri giunti anche da altri centri. Sequestrati tutti gli accendini, e le trombe per il tifo. Del resto non c’era nulla di così pericoloso se non qualche bottiglietta di acqua. A loro va il grazie sincero della società, triste per non avere potuto regalare il sogno della serie D, già compromesso ampiamente quando alla fine del primo tempo Ciccio Bertolo, colonna portante della difesa scordiense, è caduto nella provocazione di alcuni “motivatissimi” giocatori barcellonesi. Su segnalazione dell’assistente acese Carpinato, l’arbitro gli ha sventolato il cartellino rosso.
Della terna arbitrale preferiamo non parlare. Ci hanno accusati di piangere troppo e questa volta preferiamo non farlo.
Adesso bisognerà medicare le ferite e rialzarsi subito. I play off nazionali sono una opportunità per entrare in serie D dalla porta di servizio, ma non sarà certo facile. Intanto Natale Serafino ha concesso ai suoi ragazzi una settimana di riposo. I play off si giocheranno tra un mese con una squadra campana della costa sorrentina. La vincente che uscirà dal doppio confronto di andata e ritorno si sfiderà nella finalissima con la vincente tra Sicilia occidentale e Puglia.
Infine un’ultima citazione anche se non certo meritata per l’allenatore degli igeani, Raffaele. Alla vigilia aveva dichiarato: “Onoreremo l’impegno, non abbiamo mai fatto sconti a nessuno, né mai ne abbiamo ricevuto. Daremo il massimo per conquistare un risultato prestigioso, consci del valore della capolista Scordia, che qui si giocherà la serie D. Come spesso avviene nelle partite importanti, saranno decisivi gli episodi”. Affermazioni che non fanno una grinza. Peccato però che alla fine della gara il tecnico si sia letteralmente volatilizzato. Lo abbiamo cercato per stringergli sportivamente la mano ma i dirigenti igeani non ce lo hanno permesso. “E’ andato in ospedale a trovare il suo calciatore” ci hanno spiegato. Tranquillo Mister, se allenerà ancora l’Igea avremo modo di stringerle la mano quando verrà a Scordia, sempre se saremo ancora in questo campionato e lo faremo guardandola negli occhi a lei e ai suoi dirigenti e giocatori.
Nessun complimento al Siracusa per la vittoria del campionato. Non lo meritano.
Da oggi almeno sappiamo chi coltiva i veri valori dello sport e chi invece no e faremo di tutto per prenderne le distanze”.
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@reggino91
Ahhh adesso un po' ricordo.. un amico mi dicevae di questa lotta per la D.. ma dato i nostri problemi non ci ho fatto mai caso.. sicuramemte lo scordia ha meritato la D
Sicuramente e' una squadra che sara' difficile da battere Vista la voglia che hanno..
Ahhh adesso un po' ricordo.. un amico mi dicevae di questa lotta per la D.. ma dato i nostri problemi non ci ho fatto mai caso.. sicuramemte lo scordia ha meritato la D
Sicuramente e' una squadra che sara' difficile da battere Vista la voglia che hanno..
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Come "comunicato ufficiale" c'è da leccarsi i baffi... Specie nelle due righe sul Siracusa... Che due settimane prima era stato sconfitto proprio a Barcellona... Cmq una societa' che emette un comunicato di quel tipo meriterebbe i campionati uisp, altro che D... Ma lo ha scritto un giornalista o qualcuno che neppure aveva il titolo per farlo? Boh...
- chicugino
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a parte il Siracusa, quali sono le squadre oggettivamente forti?
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- spirito libero
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da cio che dicono gli addetti ai lavori , Cavese e Siracusa squadre da battere
Se dai la mano ad un milanista lavala, ma se la dai ad uno juventino controlla che non ti manchi un dito
- chicugino
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sarò ottimista ma tutto sto disfattismo per il nostro campionato non lo capisco
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- Mave
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Mascara lascia il Siracusa...
Gol, giocate, gioie e soddisfazioni, ma adesso quella tra Peppe Mascara e il Siracusa è una storia che potrebbe essere giunta al capolinea. Nonostante proclami e smentite di rito, sembra essere terminato l'idillio tra l'ex attaccante di Palermo e Catania e il club azzurro che milita in Serie D. Diverse le motivazioni alla base della possibile scelta dell'attaccante, che si è comunque congedato rimanendo in ottimi rapporti con la società.
Decisione arrivata come un fulmine a ciel sereno, con la tifoseria rimasta sorpresa dalla possibile partenza del capitano. La versione ufficiale vorrebbe il giocatore in permesso per due giorni, ma dall'ambiente siracusano filtrano dettagli che lasciano poche speranze ad una nuova apertura e ad un ennesimo, incredibile dietrofront. I primi segnali di una possibile crisi si erano avvertiti già quest'estate, quando Mascara era rimasto deluso della scelta della società di non affidargli la panchina.
Possibile che gli strascichi di quella vicenda si siano trascinati fino a questi giorni, perchè il motivo alla base della clamorosa decisione dell'attaccante classe '79 sarebbe legato al mancato feeling con l'allenatore Lorenzo Alacqua. Nella sfida di domenica scorsa, poi, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Mascara non avrebbe accettato la sostituzione negli ultimi minuti di gioco con la squadra in svantaggio. Oggi il saluto a società e compagni, a breve una decisione definitiva.
Diverse le ipotesi per il futuro dell'ex Napoli: potrebbero essere vagliate altre proposte, anche se la possibilità più concreta è che il giocatore si fermi per seguire a Coverciano il corso da allenatore e poter conseguire il patentino UEFA B. Dopo una promozione in Serie D raggiunta con la fascia da capitano al braccio, adesso le strade di Mascara e del Siracusa sembrano nuovamente allontanarsi. Quella intrapresa nella giornata di oggi, però, potrebbe essere una strada senza ritorno.
http://gianlucadimarzio.com/news-cat/si ... ile-addio/
Gol, giocate, gioie e soddisfazioni, ma adesso quella tra Peppe Mascara e il Siracusa è una storia che potrebbe essere giunta al capolinea. Nonostante proclami e smentite di rito, sembra essere terminato l'idillio tra l'ex attaccante di Palermo e Catania e il club azzurro che milita in Serie D. Diverse le motivazioni alla base della possibile scelta dell'attaccante, che si è comunque congedato rimanendo in ottimi rapporti con la società.
Decisione arrivata come un fulmine a ciel sereno, con la tifoseria rimasta sorpresa dalla possibile partenza del capitano. La versione ufficiale vorrebbe il giocatore in permesso per due giorni, ma dall'ambiente siracusano filtrano dettagli che lasciano poche speranze ad una nuova apertura e ad un ennesimo, incredibile dietrofront. I primi segnali di una possibile crisi si erano avvertiti già quest'estate, quando Mascara era rimasto deluso della scelta della società di non affidargli la panchina.
Possibile che gli strascichi di quella vicenda si siano trascinati fino a questi giorni, perchè il motivo alla base della clamorosa decisione dell'attaccante classe '79 sarebbe legato al mancato feeling con l'allenatore Lorenzo Alacqua. Nella sfida di domenica scorsa, poi, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Mascara non avrebbe accettato la sostituzione negli ultimi minuti di gioco con la squadra in svantaggio. Oggi il saluto a società e compagni, a breve una decisione definitiva.
Diverse le ipotesi per il futuro dell'ex Napoli: potrebbero essere vagliate altre proposte, anche se la possibilità più concreta è che il giocatore si fermi per seguire a Coverciano il corso da allenatore e poter conseguire il patentino UEFA B. Dopo una promozione in Serie D raggiunta con la fascia da capitano al braccio, adesso le strade di Mascara e del Siracusa sembrano nuovamente allontanarsi. Quella intrapresa nella giornata di oggi, però, potrebbe essere una strada senza ritorno.
http://gianlucadimarzio.com/news-cat/si ... ile-addio/