La D non spaventa Cozza: “Alla Reggina non direi mai di no”
lunedì 27 luglio 2015
20:37
Riparte da quelle dimissioni che lo scorso anno lo hanno visto finire la sua avventura sulla panchina amaranto dopo una decina di partite in un’intervista concessa a Radio Touring.
“Ho preferito rassegnare le dimissioni per rispetto dei tifosi, perchè quelle non erano condizioni per poter fare calcio. Errori di Foti? Ha sempre operato per il bene della Reggina, tutti hanno commesso degli errori. Inutile, però, guardare al passato. Bisogna ripartire.”.
Ha detto Cozza.
E sulle indiscrezioni che lo vorrebbero ancora sulla panchina della squadra a cui ha legato indissolubilmente il suo nome da calciatore, stavolta chiamata a ripartire dalla D con una nuova società: “Alla Reggina non direi mai no”
E nei prossimi giorni le loro strade potrebbero tornare ad incrociarsi.
http://sport.strill.it/citta/pianeta-am ... Z869O.dpuf
COZZA:L'HANNO SCORSO NON SI POTEVA FARE CALCIO A REGGIO
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Se dai la mano ad un milanista lavala, ma se la dai ad uno juventino controlla che non ti manchi un dito
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Cozza a Touring: “Alla Reggina non direi mai di no…”
27/07/2015 20:22 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it
"Dimissioni? Ho preferito andare via per rispetto verso la città ed i tifosi..."
Ciccio Cozza e la Reggina ancora insieme? Secondo quanto raccolto da Rnp nello scorso weekend, il tecnico di Cariati sarebbe in cima alla lista della cordata di imprenditori rappresentata da Mimmo Praticò, qualora la stessa venisse designata dal Sindaco come la società preposta a far ripartire il calcio a Reggio Calabria. L’ex (almeno per il momento…) amaranto, è intervenuto in diretta poco fa a Touring, per rispondere alle domande dei colleghi Danilo Santoro e Giuseppe Foti. “La Reggina deve ripartire subito, e sono convinto che sarà così- ha esordito Cozza-, ma alla base ci deve essere un progetto solido, importante e duraturo. Sento parlare di cordate, di Mimmo Praticò e di Pino Benedetto: di sicuro, stiamo parlando di gente che ha già dato tanto al calcio reggino. Praticò in particolare, negli ultimi tempi è stato molto vicino a questi colori. Ripeto, servono non solo entusiasmo ma anche idee chiare e stabilità, perché solo in questo modo si può scrivere un futuro importante. Il progetto starà ala base di tutto, bisogna puntare al ritorno nel calcio professionistico, al di là se questo potrà avvenire in uno o due anni...”.
Nel corso dell’intervista, Cozza è tornato al periodo che lo ha visto seduto sulla panchina amaranto. “Tranne che a Lamezia, le prestazioni ci sono sempre state, ma i risultati tardavano ad arrivare. Fosse stata un’altra situazione magari ci sarebbe stato più tempo per aspettare, ma noi ci trovavamo ad affrontare una stagione in cui eravamo certi che avremmo subito dei punti di penalizzazione, e per giunta non sapevamo quanti sarebbero stati. Ho preferito andare via per rispetto verso la città ed i tifosi, in quanto non c’erano le condizioni per fare il calcio che volevo io, ma soprattutto non c’era un progetto stabile. Le colpe di Foti? Chi più chi meno tutti hanno commesso errori, non solo il Presidente; sono certo che Foti ha sempre operato per il bene della Reggina. Adesso però c’è bisogno di ripartire, è inutile pensare troppo al passato“.
Alla domanda sul possibile ritorno in amaranto e sugli eventuali contatti con il gruppo Praticò, il tecnico risponde così. “Ho ricevuto due offerte nella giornata di oggi, e non sono provenienti da una eventuale società che possa riportare il calcio a Reggio. Di sicuro, una proposta della Reggina la valuterei molto volentieri, perché alla Reggina non si dice mai di no...”.
Infine, un passaggio sulle ultime vicende che hanno portato alla scomparsa della Reggina Calcio. “Le regole sono fatte per essere rispettate, questo è un principio in cui credo molto e che deve valere per tutti. Il problema è che il calcio di oggi è dominato dalla confusione più totale. Prima ti penalizzano, poi ti danno ragione in un eventuale ricorso, poi ti penalizzano ancora. Insomma, un caos generale, che nell’ultimo girone C di Lega Pro ha condizionato il cammino della Reggina, ma ha penalizzato anche il Savoia, che si è visto retrocesso mentre preparava i playout col Messina. I problemi sono tanti, i tempi troppo lunghi: prendete ad esempio il Lamezia, che sta preparando un ritiro ed ancora non sa se Palazzi chiederà la retrocessione in serie D per il calcioscommesse. Ripeto- conclude-, bisogna rispettare le regole ma è anche giusto pretendere più chiarezza e velocità da un sistema in grande crisi“.
http://www.reggionelpallone.it/2015/07/ ... mai-di-no/
27/07/2015 20:22 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it
"Dimissioni? Ho preferito andare via per rispetto verso la città ed i tifosi..."
Ciccio Cozza e la Reggina ancora insieme? Secondo quanto raccolto da Rnp nello scorso weekend, il tecnico di Cariati sarebbe in cima alla lista della cordata di imprenditori rappresentata da Mimmo Praticò, qualora la stessa venisse designata dal Sindaco come la società preposta a far ripartire il calcio a Reggio Calabria. L’ex (almeno per il momento…) amaranto, è intervenuto in diretta poco fa a Touring, per rispondere alle domande dei colleghi Danilo Santoro e Giuseppe Foti. “La Reggina deve ripartire subito, e sono convinto che sarà così- ha esordito Cozza-, ma alla base ci deve essere un progetto solido, importante e duraturo. Sento parlare di cordate, di Mimmo Praticò e di Pino Benedetto: di sicuro, stiamo parlando di gente che ha già dato tanto al calcio reggino. Praticò in particolare, negli ultimi tempi è stato molto vicino a questi colori. Ripeto, servono non solo entusiasmo ma anche idee chiare e stabilità, perché solo in questo modo si può scrivere un futuro importante. Il progetto starà ala base di tutto, bisogna puntare al ritorno nel calcio professionistico, al di là se questo potrà avvenire in uno o due anni...”.
Nel corso dell’intervista, Cozza è tornato al periodo che lo ha visto seduto sulla panchina amaranto. “Tranne che a Lamezia, le prestazioni ci sono sempre state, ma i risultati tardavano ad arrivare. Fosse stata un’altra situazione magari ci sarebbe stato più tempo per aspettare, ma noi ci trovavamo ad affrontare una stagione in cui eravamo certi che avremmo subito dei punti di penalizzazione, e per giunta non sapevamo quanti sarebbero stati. Ho preferito andare via per rispetto verso la città ed i tifosi, in quanto non c’erano le condizioni per fare il calcio che volevo io, ma soprattutto non c’era un progetto stabile. Le colpe di Foti? Chi più chi meno tutti hanno commesso errori, non solo il Presidente; sono certo che Foti ha sempre operato per il bene della Reggina. Adesso però c’è bisogno di ripartire, è inutile pensare troppo al passato“.
Alla domanda sul possibile ritorno in amaranto e sugli eventuali contatti con il gruppo Praticò, il tecnico risponde così. “Ho ricevuto due offerte nella giornata di oggi, e non sono provenienti da una eventuale società che possa riportare il calcio a Reggio. Di sicuro, una proposta della Reggina la valuterei molto volentieri, perché alla Reggina non si dice mai di no...”.
Infine, un passaggio sulle ultime vicende che hanno portato alla scomparsa della Reggina Calcio. “Le regole sono fatte per essere rispettate, questo è un principio in cui credo molto e che deve valere per tutti. Il problema è che il calcio di oggi è dominato dalla confusione più totale. Prima ti penalizzano, poi ti danno ragione in un eventuale ricorso, poi ti penalizzano ancora. Insomma, un caos generale, che nell’ultimo girone C di Lega Pro ha condizionato il cammino della Reggina, ma ha penalizzato anche il Savoia, che si è visto retrocesso mentre preparava i playout col Messina. I problemi sono tanti, i tempi troppo lunghi: prendete ad esempio il Lamezia, che sta preparando un ritiro ed ancora non sa se Palazzi chiederà la retrocessione in serie D per il calcioscommesse. Ripeto- conclude-, bisogna rispettare le regole ma è anche giusto pretendere più chiarezza e velocità da un sistema in grande crisi“.
http://www.reggionelpallone.it/2015/07/ ... mai-di-no/
Se dai la mano ad un milanista lavala, ma se la dai ad uno juventino controlla che non ti manchi un dito
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Non lo so, Cozza ha un bel gioco da vedere, ma è poco concreto. Giacomino invece aveva capito subito come far girare la squadra, mi sembra più intelligente tatticamente, oltre al fatto che dopo il gol di Balistreri uno che si arrampica sulle tribune è da panchina d'oro a prescindere.
Preferirei lui, con tutto il rispetto per il Capitano, che come giocatore non si discute.
Preferirei lui, con tutto il rispetto per il Capitano, che come giocatore non si discute.
Occasionale porti male (cit.)
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fuorisede ha scritto:Non lo so, Cozza ha un bel gioco da vedere, ma è poco concreto. Giacomino invece aveva capito subito come far girare la squadra, mi sembra più intelligente tatticamente, oltre al fatto che dopo il gol di Balistreri uno che si arrampica sulle tribune è da panchina d'oro a prescindere.
Preferirei lui, con tutto il rispetto per il Capitano, che come giocatore non si discute.
In effetti tedesco sarebbe meglio.
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Tedesco.. con tutto il rispetto per cozza preferisco il primo..
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appunto...io ripartirei da chi ha fatto il miracolo di salvarci.....
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Tedesco tutta la viya
Art. 1
La Reggina è un' Azienda, fondata sull' arricchimento del suo Presidente.
La sovranità appartiene al Presidente, che la esercita nelle forme e nei limiti delle Difficoltà Oggettive.
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- chicugino
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Meglio Tedesco, visto che sicuramente ripartiremo con ragazzini. Legnate e pedalare
www.trustviola.it
19 FEBBRAIO 2012 - 23 NOVEMBRE 2014
Boniciolli-Bangu-Paulinus-Stamatis-Dell'Anna-Idiaru-Ani-Donati-Cessel-Simonetti-Traore
Coach: G. Cadeo
"QUI NON SI MUORE MAI" (A. Santoro)
10 EMANUEL GINOBILI 27/09/1998 - 27/08/2018
19 FEBBRAIO 2012 - 23 NOVEMBRE 2014
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Coach: G. Cadeo
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10 EMANUEL GINOBILI 27/09/1998 - 27/08/2018
Ma come... Secondo LilloMed non dovevamo averne.Ciccio Cozza ha scritto: noi ci trovavamo ad affrontare una stagione in cui eravamo certi che avremmo subito dei punti di penalizzazione, e per giunta non sapevamo quanti sarebbero stati.
