Quale Futuro con Questa Società?

Tutto sulla Reggina

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ManAGeR78
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reggino91
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La realtà è che questa dirigenza ha fatto e sta facendo il massimo possibile e ad oggi bisogna solo dirgli grazie per averci riportato in lega pro. Purtroppo sono brave persone ma non hanno i soldi per puntare a traguardi più ambiziosi come la serie B. Anche loro la vorrebbero ma non possono. Che colpa possiamo dargli di questo? Nel calcio ci vuole il denaro se si vuole puntare ad obiettivi importanti,loro fanno quello che possono. Per ora questo passa il convento e bisogna accontentarsi. Anch'io in passato criticavo un po ma adesso ho accettato la realtà.
Se vogliamo alzare l'asticella servono nuovi investitori,punto.
Se rimarrà questa dirigenza per l'anno prossimo l'obiettivo deve essere una salvezza tranquilla a metà classifica con qualche giornata di anticipo,come l'andria di quest'anno per capirci,ma soprattutto continuare a pagare gli stipendi e non subire penalizzazioni.
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reggino91
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http://sport.strill.it/citta/pianeta-am ... -muovendo/

Reggina, società oggi più appetibile. Qualcosa si sta muovendo



Tutti i passi sono stati compiuti, tutti gli obiettivi raggiunti. La Reggina 1914 si conferma tra le squadre partecipanti al prossimo campionato di Lega Pro. Quello che può sembrare normalità andrebbe, però, analizzato nel percorso effettuato per arrivarci, iniziato da quella mancata iscrizione al campionato della Reggina Calcio nel luglio 2015, la decisione del gruppo capeggiato da Mimmo Praticò di ricominciare dalla serie D, la ricostruzione faticosa, dispendiosa e piena di difficoltà, gli sforzi economici prodotti con rischi personali da parte dei dirigenti altissimi, il quarto posto tra i dilettanti, il ripescaggio, quindi professionismo e la capacità di arrivare all’obiettivo addirittura con una giornata di anticipo rispetto ai programmi. Insieme a tutto quello che si è detto, una costante di questi due anni, che sono sembrati una eternità per la loro intensità, il desiderio, l’invito continuo da parte dell’attuale dirigenza rivolto all’esterno, affinchè arrivassero rinforzi in modo da pianificare il futuro per viverlo senza ansie e continue preoccupazioni. Quel messaggio che anche oggi viene ancora una volta ribadito, anzi, se è possibile con maggiore insistenza tenuto conto che dal punto di vista economico, pur avendo trovato una certa stabilità, le problematiche esistono ed esisteranno ancora. Perché la forza di investimento degli attuali dirigenti, verso i quali i ringraziamenti non saranno mai abbastanza, non può andare oltre un certo limite, per ammissione degli stessi. Porte aperte si ripete da sempre e rispetto al recente passato, la differenza è che oggi il prodotto è più appetibile perché la società è consolidata, non ha debiti, è tra i professionisti, ha una organizzazione ben collaudata e si spera a breve definitivamente anche una struttura. Voci di corridoio parlano di una serie di interessamenti che si stanno manifestando da più parti, estero compreso, anche se dalla dirigenza non arrivano conferme in tal senso, anzi smentite. Ancora da capire se eventuali nuovi soci sarebbero interessati al rafforzamento dell’attuale gruppo societario o addirittura all’acquisizione totale. Lo stesso Praticò, ma anche tutti gli altri dirigenti, hanno più volte dichiarato che, in presenza di investitori seri e con progetti affidabili, sarebbero disposti anche a farsi da parte, ovviamente recuperando almeno le cifre investite in questi due anni. Si rimane in attesa di eventuali sviluppi.

Michele Favano
Paolino
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Dobbiamo tener conto anche di una cosa fondamentale.
Al momento la formula della legapro è troppo penalizzante per chi vuole investire, perché una promozione e dei lunghissimi playoff creano troppe incertezze. Sappiamo benissimo quante squadre quest'anno hanno gettato soldi al vento per aver speso tanto e raccolto nulla.
Chi metterebbe tanti soldi in una squadra che, vista la formula, ha pochissime possibilità di promozione?
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reggino91
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Aggiungo che è da lodare l'immagine che ha dato Praticò all'esterno della Reggina. Mi riferisco al fatto delle targhe consegnate in trasferta. Un'iniziativa davvero lodevole. Un uomo d'altri tempi.
Io mi sento di dire grazie a Praticò perchè se ancora stiamo qui a parlare di calcio in lega pro è solo per merito suo. Ad Agosto 2015 non c'era nulla. Mia auguro che continui ad operare sempre per il bene della reggina.
La mia preoccupazione è che in futuro possa cambiare questa opinione che ho su di lui,che possa in qualche modo far male alla Reggina facendola fallire ma spero proprio di no. Un tempo mi fidavo di Foti eppoi sappiamo com'è andata...
Non mi deluda presidente Praticò!
rombodituono
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Calcio – T. Raffa: ‘Praticò ha salvato il calcio a Reggio. Martino una garanzia’
Giovedì 11 Maggio 2017
10:44
Reggina salva nel contesto di un campionato difficile, grazie ad un girone di ritorno strepitoso, il cambio di modulo ed una rimonta che ha portato gli amaranto al tredicesimo posto nella classifica finale. Ne abbiamo chiesto un bilancio al noto giornalista sportivo Tonino Raffa: “Tenuto conto delle difficoltà di partenza, del ripescaggio avvenuto i primi di agosto, della composizione della squadra in dieci giorni con risorse economiche limitate, può ritenersi più che buona nel complesso la stagione, avendo avuto la capacità di raddrizzare in corsa il cammino, grazie ad un girone di ritorno da play off. Molto si è discusso di Zeman e del suo modulo. Il tecnico aveva un sistema di lavoro basato sul 4-3-3 che per necessità ha dovuto modificare. Si può decidere di cambiare il proprio modo di giocare, ma poi tutto dipende dall’applicazione dello stesso, ci vuole tempo per prepararlo, molta concentrazione, lavoro, soprattutto per una squadra composta da tantissimi giovani. Nel momento in cui ha trovato la sua compattezza, la squadra ha iniziare a giocare e vincere. Di Gabriele Martino parla la sua esperienza, il suo curriculum, una certezza per la società. Ogni programmazione futura è collegata alle risorse e se non arrivano nuovi soci le risorse saranno sempre limitate, per questo la capacità di Martino in tal senso può essere preziosa. Il feeling con le grandi società per poter avere calciatori dai vari settori giovanili è stato e sarà fondamentale. Mimmo Praticò nel momento in cui la vecchia società è fallita si è esposto personalmente mantenendo in vita il calcio a Reggio Calabria insieme al gruppo di soci che lo affianca. E’ riuscito ad iscrivere la squadra in serie D, ha fatto i passaggi giusti per il ripescaggio, questo ovviamente non significa che da domani sarà tutto più semplice, perché più tempo passa più la competizione aumenta, sicuro l’aver mantenuto la categoria può rappresentare una buona base di partenza. Il bilancio di fine stagione è più che buono”.
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Mave
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Rombo una cortesia, metti anche il link alla notizia dopo l'articolo
rombodituono
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di Paolo Ficara - Se ne riparla fra un mese. La terza ed ultima udienza dei creditori, dopo il fallimento della Reggina Calcio risalente a giugno 2016, conosce il suo secondo rinvio. A vuoto anche l'appuntamento di giovedì 11 maggio: Giuseppe Campagna, presidente della sezione fallimentare presso il Tribunale di Reggio Calabria, ha dato appuntamento ai curatori Fabrizio Condemi e Massimo Giordano al prossimo 15 giugno. Ciò significa che la promulgazione di un nuovo bando per l'assegnazione di beni materiali ed immateriali è ormai remota. Con ogni probabilità, verrà accolta la richiesta di rinnovo pluriennale dell'affitto presentata dalla Urbs Reggina 1914. La società presieduta da Mimmo Praticò ha chiesto una rivisitazione (al ribasso) delle condizioni economiche, forse è questo l'unico dubbio prima di procedere ufficialmente con l'assegnazione. Ricordiamo che il Sant'Agata apparteneva in concessione alla Reggina Calcio fino al 2020: da lì in poi, bisognerà trattarne la disponibilità con la Città Metropolitana.
http://ildispaccio.it/calcio/84-quadran ... sant-agata
rombodituono
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Reggina, società in cerca di rinforzi, incontri continui per il DG Martino

Lunedì 15 Maggio 2017
Apparentemente tutto fermo. La Reggina ha conquistato con una settimana di anticipo la salvezza assicurandosi anche per la prossima stagione la partecipazione al campionato di Lega Pro. Dopo la grande festa in occasione dell’ultima giornata di campionato e l’amichevole del giovedi con il Gallico Catona, si è fermato il calcio giocato. Prosegue, invece, il lavoro societario con il presidente Mimmo Praticò e tutto il gruppo dirigenziale, impegnato a reperire risorse ed alla ricerca di nuove idee, per rendere la stagione che sarà meno sofferente. Si ripete ormai da tempo quanto diventi vitale per questa società riuscire a trovare nuovi investitori che possano dare maggiore robustezza dal punto di vista economico. Gli attuali soci hanno prodotto il massimo degli sforzi e sarà difficile pensare ad altri inserimenti di denaro, visto che si dovrà completare ancora il percorso di aumento di capitale, partito all’inizio di questo 2017. Per stessa ammissione del presidente, non mancano gli interessi verso questa società, anche se dopo i primi approcci, fino ad oggi sono mancate le vere e proprie trattative. Ed in questo senso ci si muove quotidianamente affinchè si trovino delle soluzioni non temporanee ma che possano dare stabilità per il futuro. Attende notizie in questa direzione anche il DG Martino, perché molto di quello che sarà il prossimo calciomercato, dipenderà ovviamente dalle disponibilità economiche, quindi ambizioni. Nel frattempo il responsabile dell’area tecnica è attivo ed ha iniziato a dare vita ad una serie di confronti con quelle società che hanno dato fiducia alla Reggina in fatto di prestiti. Le discussioni non riguardano solamente i calciatori che hanno appena concluso la stagione con la maglia amaranto, ma anche di possibili nuovi arrivi più o meno con le stesse formule. Discorso a parte per Andrea Bianchimano. Il ragazzo è in scadenza contrattuale con il Milan che attende prima di decidere se rinnovare o meno. La Reggina è alla finestra e ritiene di avere le giuste argomentazioni, eventualmente, per poter convincere il centravanti a rimanere in riva allo stretto.
http://sport.strill.it/citta/pianeta-am ... g-martino/

PS:in attesa di nuovi soci (se mai davvero arrivassero e la proprietà avesse davvero una tale volontà) perche'' non lanciare la palla ai tifosi indicendo un'azionariato popolare con taglio minimo d'acquisto di 300€ /500€ con abbonamento annuale incluso tribuna est/ovest? questa sarebbe una vera festa "permanenza" e un segno importante per l'ambiente tifoseria.
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reggino91
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http://www.reggionelpallone.it/2017/05/15/122674/

"Casse vuote, senza aiuti si rischia il buio"

Gazzetta del Sud: "La società perde pezzi, Mimmo Praticò ancora più solo al timone. Bisogna che alti ceti di città e provincia diano una mano".

Archiviata la brillante salvezza, ottenuta con un turno d’anticipo, in riva allo Stretto è tempo di indirizzare sguardo e pensieri verso la prossima stagione. Il futuro tuttavia, per la Reggina tutto appare tranne che roseo e stabile.

E’ quanto sostiene il collega Arnaldo Cambareri, sulle colonne della Gazzetta del Sud. “C’è tanto da fare- si legge nell’edizione odierna-, perchè tanti sono i problemi sul tappeto. E la società sa bene che sono proprio questi i momenti decisivi per improntare tante cose. Fra queste l’organico che affronterà il prossimo campionato. A quanto pare la società perde pezzi. I soci di minoranza, ad eccezione di alcuni, dovrebbero avere abbandonato lasciando ancora più solo al timone Mimmo Praticò. Non è cosa bella. Al contrario, se non ci saranno nuovi interventi si rischia, bene che vada, il grigiore totale se non il buio”.

Stando così le cose, agli occhi del collega appare fondamentale un aiuto esterno. “Ha dei costi un campionato di terza serie. In proporzione forse superiori agli altri. E i contributi sono quelli che sono: cioè insufficienti per sostenere le spese di un campionato così impegnativo. I conti non tornano affatto quando si deve far fronte a spese abbastanza consistenti. Non sarà sufficiente, ammesso che avvenga, una campagna abbonamenti faraonica e massiccia. I dieci-dodicimila tifosi che la società invoca potrebbero dare una buona mano, ma in genere si affacciano quando ci sono i risultati. E allora bisogna assolutamente che altri ceti della città e della provincia si muovano e diano una mano a chi sta facendo bene e non ha fatto morire il calcio a Reggio. Si tenga presente che questa squadra costruita con abilità in poco tempo per soli due punti non ha disputato i playoff. Praticò e Martino si sono già incontrati e avranno certamente parlato di futuro. La Reggina ora più che mai è nelle loro mani. Ma è anche nelle mani della città”.

Il fitto elenco di punti interrogativi, coinvolge anche le istituzioni. “Bisognerà vedere che peso avranno. Non sono più i tempi andati, ma le istituzioni possono sempre essere in grado di dare indirettamente il loro apporto. Vedremo cosa accadrà. Certo è che non premiare i sacrifici di una società che ha ritrovato entusiasmo e voglia di fare appare obiettivamente strano e ingiusto”.

Se non verrà sbrogliata l’intricata matassa, appare impossibile affrontare ulteriori argomenti. “Questa settimana sarà importante per capire su quali basi progettuali la società si muoverà o potrà muoversi. Ecco perchè parlare di mercato o altro è perfettamente inutile”.
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Reggina, Cozza: "Esagerati i festeggiamenti per aver raggiunto l'obiettivo minimo"
vincenti si nasce. Pur subentrando in corsa sulla panchina della Sicula Leonzio, Ciccio Cozza ha stabilito record in Serie D centrando una storica promozione. Per lui c'è l'importante richiesta del Catania, fresco di eliminazione dai playoff in Lega Pro. Ospite telefonico della trasmissione "A tutto campo", condotta dal collega Maurizio Insardà su La C, l'ex fantasista ed allenatore amaranto ha fornito la propria opinione in merito alla salvezza della Reggina:

"A Reggio si è esagerato. La Reggina non può fare festa per una salvezza. Ha un passato importante. Sono contento per loro che hanno raggiunto un obiettivo, ma non condivido festeggiamenti come se si fosse vinto il campionato. Ha fatto il minimo di quello che poteva, in un torneo in cui poteva essere protagonista – ha dichiarato Cozza a La C - L'entusiasmo si porta con risultati e prestazioni, nelle ultime giornate lo ha fatto ed è stata seguita dai tifosi. Per la Reggina, non raggiungere i playoff non dico che sia un fallimento, ma quasi. Non sto sparando, sto dicendo la verità perché io nella Reggina sono abituato a lottare per altri obiettivi. L'anno scorso sono partito con una squadra da salvezza e volevano vincere il campionato. Non è la Reggina in cui siamo sempre stati. Chi vince sempre a Reggio Calabria è il pubblico, l'unico che non crea casini né in casa né fuori. È l'unica tifoseria in tal senso, non ha fatto problemi nemmeno quando siamo retrocessi allo spareggio".

http://ildispaccio.it/calcio/84-quadran ... ivo-minimo
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Reggina, Amoruso: ‘Fatto grande lavoro tra mille difficoltà. Con Lancia invece…’
Mercoledì 17 Maggio 2017
di Michele Favano – I suoi numeri li abbiamo raccontati tante volte. Della storia recente amaranto è certamente tra i giocatori più amati ed apprezzati dal punto di vista umano e soprattutto tecnico. Gol, classe sopraffina, intelligenza. Non ha mai nascosto il suo affetto ed il suo attaccamento nei confronti della Reggina a più riprese ed in più circostanze. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo ha deciso di rimanere nel mondo del calcio. Nel suo percorso c’è il ritorno a Reggio Calabria come responsabile del settore giovanile nella Reggina di Lillo Foti, il patentino di Direttore Sportivo, da qualche tempo ha invece vestito i panni dell’intermediario per quello che riguarda i giovani calciatori. Oggi si trova a Roma, una capatina al Foro Italico per gli Internazionali di Tennis, stasera all’Olimpico per la finale di Coppa Italia tra Lazio e Juventus. Nel calcio hai fatto tutto fino ad ora, mai l’allenatore, perché? “Sinceramente non ho mai pensato di farlo. Secondo me bisogna avere una sorta di vocazione, c’è chi dice che comunque bisogna provarci. Mi è sempre piaciuto più un ruolo dirigenziale, pensare alla costruzione di una squadra, individuare i calciatori di prospettiva. Insieme a Pratali, ex calciatore come me, stiamo portando avanti questo nuovo percorso, lo facciamo a tempo pieno e devo dire che stiamo raccogliendo qualche soddisfazione con i giovani calciatori. Seguo ovviamente le vicende della Reggina, tra alti e bassi ha ottenuto la salvezza che alla fine era l’obiettivo da raggiungere. Ho grande stima di Mimmo Praticò che conosco da quando ero ragazzino. E’ una delle prime persone che ho conosciuto nel mondo del calcio nelle giovanili delle varie nazionali, persona di grande spessore. Non ci ho mai lavorato insieme ma ho avuto la possibilità di conoscere anche Gabriele Martino e la sua competenza. Ci sono dei cicli nel calcio come nella vita, la Reggina ha vissuto momenti indimenticabili ed ora è ripartita in mezzo a tante difficoltà. Ci vuole passione ed amore profondo, chiaro che se hai anche disponibilità economiche affronti i campionati in maniera più serena. Hanno fatto un grande lavoro, prima salvando il calcio a Reggio, dopo il ripescaggio, la costruzione della squadra senza grandi risorse e la permanenza, la valorizzazione di alcuni giovani, so benissimo quanto presidente e direttore amino la squadra e la città. Credetemi è stata una grande cosa, conosco benissimo il calcio e le sue difficoltà, enormi. Oggi l’unica strada da percorrere in mancanza di rinforzi societari, è quella dei giovani. Martino ha fatto bene a puntare su prestiti da valorizzare, quello di adesso è un calcio a perdere, con il tempo poi bisognerà ulteriormente potenziare il settore giovanile. Su Lancia, mio assistito, ci sono rimasto male. La Reggina lo ha voluto fortemente, mi è sembrata esagerata la scelta di non schierarlo praticamente mai, non l’ho mai capito il perché, mi è stato detto che è stata esclusivamente una scelta tecnica. Tornerà alla Sampdoria e poi vedremo. Un anno decisamente sprecato. Il futuro? L’ultimo progetto mi piace molto, ricevo diverse proposte da società professionistiche, ma per il momento sono molto concentrato su quello che sto facendo”.
http://sport.strill.it/citta/pianeta-am ... ia-invece/
PS: beh, non ha tutti i torti no?
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Reggina: Praticò e Martino sulla stessa barca, ma si rema in una sola direzione?
di Paolo Ficara - Idee a confronto. La diversità di vedute continuerà a caratterizzare, almeno fino all'incontro previsto nelle prossime ore, le due anime all'interno della Reggina. Da un lato la famiglia Praticò, che non fa mistero circa l'esiguità delle risorse in vista del prossimo campionato, convinta di dover agire in maniera diversa rispetto ai primi due anni di gestione (in D come Reggio Calabria, quest'anno in Lega Pro con la Reggina); dall'altro lato Gabriele Martino, la cui "progettualità" è al tempo stesso ambiziosa e contraddittoria, ma in ogni caso si scontra con l'attuale impossibilità a rifornire il serbatoio con grosse quantità di carburante. Si verranno incontro, oppure una delle due parti dovrà fare un passo indietro? IL DIRETTORE GENERALE – In linea teorica, Martino ha pienamente ragione sia sul piano economico che tecnico: meglio un paio di campionati di vertice in Lega Pro, piuttosto che una o due stagioni di ulteriore assestamento per poi tentare la scalata fra due o tre anni. Le spese sarebbero pressoché uguali, si tratterebbe di comprimerle in due annate piuttosto che dilazionarle a lungo termine. Lottare per la promozione da subito, equivarrebbe ad ottimi afflussi al botteghino con consequenziale maggiore attrattiva verso gli sponsor. Inoltre, quando un calciatore lotta per i piani alti, ha più occhi addosso e può essere facilmente piazzabile sul mercato in uscita, qualora non venisse ottenuta la promozione. Di contro, a furia di lottare per la salvezza si rischia di smarrire progressivamente l'entusiasmo, nonché di far scivolare il piede in Serie D.
http://ildispaccio.it/calcio/84-quadran ... -direzione
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Mave
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Al di là delle chiacchiere e dei caratteri da scrivere per allungare un articolo a me la situazione preoccupa...siamo nel periodo in cui se ti muovi in anticipo a programmare parti avvantaggiato, ma qua si sa solo che molti soci mollano e le risorse sono pochissime, qui senza investitori ci aspetta un'altra annata di passione
rombodituono
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http://www.reggionelpallone.it/2017/05/ ... ambiziosi/
19/05/2017 h. 19:59-"Reggina:nessuna offerta (accettabile) sostiene Praticò, al momento non si può pensare a piani ambiziosi".
Questo almeno è quanto dice e sostiene il presidente Praticò interpellato dal cronista di Gazzetta del Sud Cristoforo Zuccalà. Asserisce Praticò che in passato ci sarebbe stato "interessamento a vario titolo, non andato però in porto" (n.d.r: di quale passato e di quale interessamento parla se ha sempre sostenuto l'assoluto disinteresse di terzi verso la Reggina 1914 e sempre "sdegnatamente" negato trattative con operatori economici esterni alla società, come si ricorderà anche alzando la voce e minacciando di restituire la squadra al sindaco?) e che rimanendo così le cose sarebbe difficile alzare l'asticella degli obiettivi. Da quanto ne so da fonti riservate e del tutto personali che mai indicherò vi sarebbero imprenditori, anche già noti all'ambiente tifoseria reggino, disposti a rilevare la società per INTERO, ma il prezzo richiesto dal benefattore sig. Praticò non consentirebbe, almeno al momento, di concretizzare in attesa di sviluppi personali degli stessi imprenditori interessati. Queso è il motivo per cui invito la famiglia Praticò a non mettere eccessivi bastoni tra le ruote a chi si vuol fare carico dell'acquisto dell'intero pacchetto societario o almeno della maggioranza delle quote (vi sarebbe già la disponibilità delle quote di minoranza ma non della famiglia Praticò). Presidente Praticò, in nome del senso di appartenenza e servizio alla città che ha sempre contrabbandato,vuole cortesemente fare di tutto per favorire il passaggio della quota di controllo della società in altre mani più robuste delle sue? in caso contrario perchè non fa l'azionariato popolare così da consentire anche a noi tifosi di acquisire quote anche interessanti e di poter venire a discutere direttamente con lei e la sua famiglia del futuro di questa società che a noi sta molto a cuore?
mohammed
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Io penso che non sapremo mai nulla se non a cose fatte, in un senso o nell'altro. Chissà cosa si muove dietro tutto questo detto e non detto. Questo "ho saputo da fonte sicura", "non ci sono interessamenti seri", "Praticò voli troppi sordi", manovre e manovrine squallide che mischiano interessi economici e questioni di prestigio. Io penso che Praticò non abbia le idee chiare e probabilmente neanche in famiglia cè unità di intenti. Mi aspetto una navigazione a vista sul filo del fallimento un po' come quest'anno. Troppi galli nel pollaio e troppe voci contraddittorie tra dirigenza e staff tecnico, troppa fumosità, niente di buono, sembra di essere tornati agli anni '80.
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Mah ! se io fossi Praticò, cioè se avessi un interesse concreto di mettere a frutto l’investimento fatto in questi due anni per la Reggina, ci penserei bene prima di continuare con questo andazzo di basso profilo perché deleterio, piuttosto venderei subito se ne avessi l’opportunità, senza lesinare sugli eventuali ritorni economici, altrimenti sarebbe meglio rinunciare a vivacchiare senza ambizioni, questo sì che comporterebbe a lungo andare una continua e costante perdita di soldi, tempo ed entusiasmo, senza cavare un ragno dal buco.

Questo ragionamento si pone a prescindere dalla passione che ognuno può nutrire verso la propria squadra del cuore, perché nessuno è così stupido, neppure il più sfegatato ed esaltato dei tifosi, da mettere a repentaglio la propria azienda ed il proprio benessere economico in quanto tifoso.
Essere già tifosi della squadra che si possiede è un “quid pluris” non certo un’esclusiva, proprio perché qualsiasi presidente è il primo tifoso della propria squadra, proprio perché se la squadra va bene, vanno bene anche i propri interessi personali (Foti docet).

In conclusione, se veramente ci fosse la possibilità di cedere a qualcun altro più facoltoso, rientrando naturalmente dalle spese sostenute, sarebbe la cosa più logica e giusta da fare per il bene di tutti, altrimenti dovremo rassegnarci a vivere alla giornata, sperando che la Dea del calcio si ricordi che esiste ancora anche la Reggina e Praticò continui ad essere il mecenate “de noartri”.
S'a Reggina è na malatia, prima Gallo e poi Saladini sunnu i so merici curanti.
Paolino
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Io continuo a non capire alcune vostre considerazioni.
Perché Praticò dovrebbe vendere senza guadagnare, dopo aver speso soldi e rischiato in prima persona.
Perché un campionato di salvezza in legapro non andrebbe bene.
Perché si deve programmare a maggio quando ancora non si sa neanche come sarà il prossimo campionato.
Perché dimenticate che il nostro territorio è alla fame totale.
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Paolino ha scritto:Io continuo a non capire alcune vostre considerazioni.
Perché Praticò dovrebbe vendere senza guadagnare, dopo aver speso soldi e rischiato in prima persona.
Perché un campionato di salvezza in legapro non andrebbe bene.
Perché si deve programmare a maggio quando ancora non si sa neanche come sarà il prossimo campionato.
Perché dimenticate che il nostro territorio è alla fame totale.
Per me la programmazione proprio in virtù delle scarse risorse diventa fondamentale, ovviamente molti giocatori aspettano di valutare tante offerte ma se tu ti presenti come società seria che paga tutto e con obiettivi già fissati attrai sicuramente di più...ma anche solo per decidere chi confermare prima che qualche sirena si attivi
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Concordo con chi dice che conviene vendere subito! Fare altri 2-3 anni a campare x una salvezza sofferta (con il rischio di retrocedere sempre dietro l'angolo) non farà altro che allontanare sia le persone dal campo, sia possibili investitori/soci. Quindi in definitiva..ok rientrare dei soldi spesi..ma volerci anche guadagnare mi pare un azzardo troppo grosso..si rischia di perdere barca e rizza (vedi Foti).
NOI SIAMO REGGIO CALABRIA !!!
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