"Laurearsi dopo i 28 anni è da sfigati"

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Falko
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Ancora non so dove esser einserito, laureato a 29 anni e rilaureato a 33.... mestieri vari tutti di medio alto livello ma non a tempo indeterminato.... sono sfigato o, come nei concorsi, se ho conseguito un'altra laurea ho il bonus di almeno un anno? vale la carriera lavorativa per innalzare il bonus?

Comunque credo che, come ha detto un utente precedentemente, il sottosegretarINO si riferisse a chi si laurea dopo i 28 senza aver fatto fino ad allora nulla in più che trasformare ossigeno in anidride carbonica.
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

http://www.youtube.com/watch?v=06hr11IO" onclick="window.open(this.href);return false; ... dded#at=13

"La mia rielezione sarebbe al limite del ridicolo" Giorgio Napolitano 14/4/2013
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Lilleuro
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Falko ha scritto:Ancora non so dove esser einserito, laureato a 29 anni e rilaureato a 33.... mestieri vari tutti di medio alto livello ma non a tempo indeterminato.... sono sfigato o, come nei concorsi, se ho conseguito un'altra laurea ho il bonus di almeno un anno? vale la carriera lavorativa per innalzare il bonus?

Comunque credo che, come ha detto un utente precedentemente, il sottosegretarINO si riferisse a chi si laurea dopo i 28 senza aver fatto fino ad allora nulla in più che trasformare ossigeno in anidride carbonica.

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Cit. Vadinho
colpoinfernaleomicid
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Il problema reale é la creazione di posti di lavoro e questi ben pensanti tentano di narcotizzare l'attenzione dello studentello sul problema 'che non esiste' dato che ormai il tasso di scolarizzazione universitaria é alle stelle, sono più i laureati che i lavoratori a momenti! Dai ragazzi ancora a discutere su questa bufala...il loro obiettivo é quello di riempire le università di giovani per occuparli e tenerli buoni parcheggiati (sapendo di nor riuscire a rimediare perlomeno in breve tempo alla piaga dell'occupazione creando nuovi posti di lavoro). Per loro uno studente che sta buonino all'università é un potenziale manifestante in cerca di lavoro in meno in piazza!!! E voi ancora non avete capito il gioco! Vi stanno lobotomizzando...non fatevi prendere per il culo! Tra poco ci diranno che per accedere ad un concorso pubblico é necessario avere 50 lauree. Preferisco andare a raccogliere le arance da laureato piuttosto che sottostare alle loro trovate! MALEDETTI! LA loro preoccupazione 'falsa' é se lo studente esce a 27-28 anni anziché a quali prospettive di lavoro ha dinnanzi !
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Lillo sei uno
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Certo che sto Martone sarà pure un genio, cosa che peraltro non ha dimostrato di possedere con quell'infelice uscita, ma un genio molto fortunato, un genio figlio di papà.

Molti geni, ancora più meritevoli di lui, nonché meno arroganti e più umili, hanno dovuto emigrare all'estero per poter esprimere il loro valore.

Io fossi in Martone farei ammenda, ma si sa chi nasce con la camicia gli è dovuto tutto, specie se si sente più intelligente degli altri.

A proposito ma che contributo ha dato alla comunità giuridica, io conoscevo il padre, anche lui un raccomandato :lol:
S'a Reggina è na malatia, prima Gallo e poi Saladini sunnu i so merici curanti.
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Lillo sei uno ha scritto:Certo che sto Martone sarà pure un genio, cosa che peraltro non ha dimostrato di possedere con quell'infelice uscita, ma un genio molto fortunato, un genio figlio di papà.

Molti geni, ancora più meritevoli di lui, nonché meno arroganti e più umili, hanno dovuto emigrare all'estero per poter esprimere il loro valore.

Io fossi in Martone farei ammenda, ma si sa chi nasce con la camicia gli è dovuto tutto, specie se si sente più intelligente degli altri.

A proposito ma che contributo ha dato alla comunità giuridica, io conoscevo il padre, anche lui un raccomandato :lol:
:salut
Helkost
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Lillo sei uno ha scritto:Certo che sto Martone sarà pure un genio, cosa che peraltro non ha dimostrato di possedere con quell'infelice uscita, ma un genio molto fortunato, un genio figlio di papà.

Molti geni, ancora più meritevoli di lui, nonché meno arroganti e più umili, hanno dovuto emigrare all'estero per poter esprimere il loro valore.

Io fossi in Martone farei ammenda, ma si sa chi nasce con la camicia gli è dovuto tutto, specie se si sente più intelligente degli altri.

A proposito ma che contributo ha dato alla comunità giuridica, io conoscevo il padre, anche lui un raccomandato :lol:
Ecco a te, la conferma.

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... do-su-due/

Michel Martone, lo sfigato che arriva secondo su due

Dario Ferri

26 gennaio 2012

La storia del concorso vinto all’Università dall’attuale sottosegretario al Welfare


Una battuta piuttosto famosa dice “sei così sfigato che se si fa il campionato mondiale della sfiga arrivi secondo”. Michel Martone non è arrivato secondo al campionato mondiale della sfiga, ma quasi. Visto che nel concorso che l’ha giudicato idoneo a una cattedra di diritto del lavoro è sì arrivato secondo – giustamente TreX nei commenti fa notare che l’idoneità è unica, ma ci si riferisce al punteggio dei voti - dietro una titolata accademica, ma il suo posto in classifica è dovuto al fatto che gli altri sei candidati si erano ritirati. E anche i giudizi sulla sua carriera accademica non erano esattamente entusiastici. Almeno, secondo il verbale che alla fine l’ha promosso.

IL FAMOSO VERBALE - Il verbale si trova qui: tutto parte dal 7 luglio 2003,data in cui la commissione si riunisce per decidere

La Commissione Giudicatrice della procedura di valutazione comparativa per il reclutamento di un Professore Ordinario del settore scientifico disciplinare IUS/07 della Facoltà di Economia “RICHARD M. GOODWIN” dell’Università degli Studi di Siena, bandita con D.R. n. 284 del 27 dicembre 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 28 dell’11 gennaio 2002 costituita da:

Prof. Mattia Persiani Presidente
Prof. Roberto Pessi Membro
Prof. Franco Liso Membro
Prof. Marcello Pedrazzoli Membro
Prof. Silvana Sciarra Segretario

si è riunita nei seguenti giorni 29 gennaio e 7 luglio 2003 presso l’Istituto di Diritto Privato dell’Università di Roma “La Sapienza”

Il tutto costituisce ad occhio un semplice pro-forma, visto che, informa sempre il verbale:

I candidati che hanno presentato domanda di partecipazione alla procedura sono:

- Giovanni ARRIGO
- Franca BORGOGELLI
- Gisella DE SIMONE
- Marco MARAZZA
- Michel MARTONE
- Rosario SANTUCCI
- Franco SCARPELLI
- Stefania SCARPONI

Ma, tu guarda a volte il caso:

I candidati: Gianni ARRIGO, Gisella DE SIMONE, Marco MARAZZA, Franco SCARPELLI, Rosario SANTUCCI, Stefania SCARPONI in date diverse, hanno rinunciato a partecipare al concorso come riportato in allegato ai diversi verbali.

E se i posti sono due e i candidati pure, non è che ci sia molto da discutere.

IL SOLITO PRECISINO - Il voto è quindi semplicemente un pro-forma:

La Commissione, dopo la rilettura dei giudizi individuali e collegiali e dopo ampia discussione e comparazione degli stessi è passata alla votazione che ha dato i seguenti risultati:

candidato Franca Borgogelli voti 5
candidato Michel Martone voti 4

Ma quello che è interessante leggere, nel verbale, sono le motivazioni dei commissari che giudicano Martone. La professoressa Silvana Sciarra, ad esempio, non lesina giudizi negativi sul candidato:

In ‘Contratto di lavoro e beni immateriali’, Padova 2002 (indicato nell’elenco delle pubblicazioni con data 2001, corrispondente all’edizione provvisoria che qui viene presa in considerazione), l’autore si propone di spaziare dal classico tema delle invenzioni del lavoratore, al lavoro degli artisti interpreti, fino ad includere nella trattazione un capitolo finale dedicato al contratto di lavoro sportivo, scelta quest’ultima non del tutto condivisibile. Ne deriva una trattazione non sempre omogenea, pur nell’apprezzabile sforzo di garantire originalità e coerenza al lavoro monografico. [...]

In ‘Rapporti di lavoro e sistema economico’ l’autore si avventura in una trattazione su più piani: storico, interdisciplinare e giuridico. I numerosi riferimenti a fatti ed a metodologie di analisi sono caratterizzati talvolta da passaggi argomentativi non del tutto esaustivi. Si veda, ad esempio, la menzione dei ‘parametri di Maastricht’, priva di richiami alle fonti comunitarie ed ai riflessi sul diritto interno (p. 19). Si veda anche un non chiaro riferimento alla legge Le Chapelier (p. 87) della cui valutazione storica oltre che giuridica si occupa approfonditamente S. Simitis in un lungo saggio tradotto in italiano (DLRI 1990, p. 743), che l’autore non cita. Lo stile scorrevole rende agevole la lettura, ma permane la difficoltà di individuare una chiara ipotesi di lavoro. [...]

M. Martone dimostra di trattare con spigliatezza gli argomenti prescelti e di adoperare correttamente il linguaggio giuridico, ma di dovere ulteriormente affinare il ricorso al metodo storico ed interdisciplinare. E’ auspicabile che la già acquisita maturità scientifica si consolidi ulteriormente in futuro in una produzione più diversificata.


Marcello Pedrazzoli fa notare la scarsa produzione scientifica di Martone (un libro in compartecipazione e uno ancora da pubblicare, che il candidato presenta per “fare numero” nel curriculum). Poi giudica quanto c’è:

Il tema del primo libro (Contratto di lavoro e “beni immateriali”) è di notevole interesse, si colloca ai confini del diritto industriale e viene investigato con spunti originali nel quadro di un approccio di buona tessitura sia metodologica (imperniata sulla individuazione di un microsistema che doti di coerenza il riferimento normativo), sia ricostruttiva (giocata, ad esempio, sulla distinzione fra progresso scientifico e progresso culturale: rispetto alla portata della quale distinzione pare francamente sproporzionato concludere il libro con un discorso marginale sulle remunerazioni dell’attività inventiva del lavoratore e con l’esemplificazione del lavoro sportivo). Proprio la qualità delle proiezioni suggerite dalla complessa connessione prescelta, e proprio l’importanza degli istituti e dei concetti normativi coinvolti nella sua disamina, sarebbe stato ancora più apprezzabile un approfondimento più completo e una ponderazione più articolata.

Ed è giusto segnalare che sia Pedrazzoli che Sciarra considerano idoneo il candidato, nonostante le critiche. Anche il professor Franco Liso considera ancora immaturo Martone, mentre Roberto Pessi lo giudica positivamente, così come Mattia Persiani.

IL VERDETTO - Alla fine arriva il verdetto:

La Commissione apprezza l’impegno didattico e scientifico del candidato. La produzione scientifica si caratterizza per l’originalità e per il possesso sicuro del metodo giuridico, anche se per uno dei Commissari non denota il raggiungimento della piena maturità. Il candidato è pertanto giudicato dalla maggioranza della Commissione maturo per ricoprire il ruolo del presente concorso.

Che permetterà così a Martone di andare a sedersi sulla cattedra dell’Università di Teramo, anche se il posto a Siena se lo prende la Borgogelli. L’importante è l’idoneità, che permette di avere il posto a Teramo. Ma a questa storia, per essere completa, manca ancora un pezzetto. E ce lo racconta il Secolo XIX di oggi.

IL MONDO ACCADEMICO VS MARTONE – Uno dei cinque commissari di quel concorso, scrive il giornale genovese, ha accettato dietro anonimato di ricordare come andò quel concorso. E ha esordito con una frase inequivocabile: “E’ un raccomandato di ferro iper-spinto da tutto il mondo”. L’insigne giuslavorista – così lo definisce il Secolo XIX – continua: “Non è il peggio che mi sia capitato, ma è un’esagerazione spingerlo così”. D’altronde, Mattia Persiani, presidente della Commissione che l’ha giudicato, era il suo professore. Per questo, ha detto il sottosegretario recentemente, si è battuto per la sua idoneità. Adesso molto si spiega. Così come Martone potrà sicuramente spiegarci perché un giovane di sicuro talento e grandi capacità sia arrivato, in un concorso pubblico, soltanto secondo su due. Una cosa un po’ da sfigati, direbbe lui.
Foti NON E' il mio presidente (cit.)
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Helkost ha scritto:
Ecco a te, la conferma.

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... do-su-due/
.

Se non fosse per l'altezza, avrei giurato che era figlio del gigante Brunetta :mrgreen:
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ManAGeR78 ha scritto:
Mariotta ha scritto:

Io non le vedo come te ma per fugare i dubbi ci sono le statistiche
Detto questo...leggi qui :mrgreen:
http://www.walkonjob.it/articoli/903-ne ... qmaschiliq

Secondo me non hai letto con attenzione quello che ho scritto.
Il link che mi posti avvalora la mia tesi... :scratch
:)

infatti spero di avere capito male... :yaho:
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
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Generalmente i laureati Lombardi (non so quelli Calabro-Siculi) sono abbastanza ignoranti, nell'ambito dell'ignoranza parziale, relativamente alla materia economica, per non dire delle capre.
I Laureati dell'Università Commerciale Luigi Bocconi, in particolar modo, hanno carenze grammaticali anche per ciò che concerne la lingua italiana. In effetti, queste capre che stanno venendo su, sono garanzia per noi che della casta facciamo già parte per una pensione "moltamente" duratura ed invidiabile.

Lo so perchè nella mia attività sono stato costretto a prendere ultimamente due praticanti, la prima scelta effettuata su una seria selezione delle caratteristiche "organolettiche" ha evidenziato il soggeto ad hoc su una ragazza brianzola, proveniente dall'Università Bicocca. Ottima lavoratrice, ma ha molto da imparare. Purtroppo il problema, forse dovuto alla professione, è la memorizzazione, che nel mio lavoro è quasi tutto.
La seconda scelta, una ragazza calabrese che ha studiato a Milano, ha preferito accontentarsi del posto di lavoro senza ancora avvalersi del praticantato.
Le due ragazze vengono pagate regolarmente, con collaborazione occasionale e ritenuta d'acconto sui compensi.
Comunque devo dire che il comportamento governativo, il quale ha ridotto la pratica a 18 mesi, renderà la vita facile a noi della casta. I giovani usciti dalle università avrebbero bisogno di almeno il doppio, come praticantato. Cosi non è. Il tutto farà nascere professionisti "monchi" che combineranno danni, cosicchè da indurre le imprese a andare sempre dai vecchi professionisti.
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mi pare che adesso le università richiedano per la specialistica OBBLIGATORIAMENTE 6 mesi di pratica presso studi professionali inerenti la facoltà(stage)....senza di questo...niente da fare... :salut
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cozzina1 ha scritto:mi pare che adesso le università richiedano per la specialistica OBBLIGATORIAMENTE 6 mesi di pratica presso studi professionali inerenti la facoltà(stage)....senza di questo...niente da fare... :salut
Quei 6 mesi vengono scalati dal praticantato per la professione, quindi di effettivo praticantato sono 12 mesi....... :cheers
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cozzina1 ha scritto:mi pare che adesso le università richiedano per la specialistica OBBLIGATORIAMENTE 6 mesi di pratica presso studi professionali inerenti la facoltà(stage)....senza di questo...niente da fare... :salut
Pratica-stando alle voci dei praticanti stessi- fin troppo facilmente aggirabile
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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Il_Molestatore
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E' inutile nasconderci dietro un dito....è innaturale diventare professore ordinario a 30 anni....si vede lontano un miglio che è una "forzatura"....dai....
Tra le altre cose Martone junior ha un indice H (Hirsch) bassissimo (indice utilizzato per dare valore alle pubblicazioni....)
Le feci tener su le scarpe coi tacchi alti. Sono un freak.
Il corpo al naturale non lo reggo, ho bisogno di farmi ingannare.
Gli psichiatri hanno un termine specifico per questo,
ed io ho un termine specifico per gli psichiatri.
[Charles Bukowski]
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Il_Molestatore ha scritto:E' inutile nasconderci dietro un dito....è innaturale diventare professore ordinario a 30 anni....si vede lontano un miglio che è una "forzatura"....dai....
Tra le altre cose Martone junior ha un indice H (Hirsch) bassissimo (indice utilizzato per dare valore alle pubblicazioni....)

Sono d'accordo, infatti non conta semplicemente il numero di pubblicazioni ma anche il fattore d'impatto delle riviste in cui sono pubblicate e il numero di citazioni che hanno ricevuto.

Professore con una pubblicazione :surprice: ...sarebbe poco anche per un dottorando.
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cozzina1
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rca ha scritto:
cozzina1 ha scritto:mi pare che adesso le università richiedano per la specialistica OBBLIGATORIAMENTE 6 mesi di pratica presso studi professionali inerenti la facoltà(stage)....senza di questo...niente da fare... :salut
Pratica-stando alle voci dei praticanti stessi- fin troppo facilmente aggirabile
mi dici come fanno? :scratch
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cozzina1 ha scritto:
rca ha scritto:
cozzina1 ha scritto:mi pare che adesso le università richiedano per la specialistica OBBLIGATORIAMENTE 6 mesi di pratica presso studi professionali inerenti la facoltà(stage)....senza di questo...niente da fare... :salut
Pratica-stando alle voci dei praticanti stessi- fin troppo facilmente aggirabile
mi dici come fanno? :scratch
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alla fine è una firma, non ci vuole granchè ad ottenerla. Certo, esistono anche quelli che ti fanno fare i 6 mesi previsti seriamente. Qualcuno, evidentemente, un pò meno.
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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Il_Molestatore ha scritto:E' inutile nasconderci dietro un dito....è innaturale diventare professore ordinario a 30 anni....si vede lontano un miglio che è una "forzatura"....dai....
Tra le altre cose Martone junior ha un indice H (Hirsch) bassissimo (indice utilizzato per dare valore alle pubblicazioni....)


eppure leggevo qui che è preparatissimo, conosciutissimo, bravissimo, in gambissima...

evidentemente l'indice nel suo caso non rispecchia la reale realtà...
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Martone, l'incontro con Dell'Utri
L'amico del padre dell'attuale viceministro (quello degli 'sfigati') andò dal potente senatore del Pdl per far sistemare il giovane. Lo ha detto, a verbale, Arcangelo Martino, imprenditore al centro dell'inchiesta sulla P3


http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... ri/2172892
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Dario Vergassola dixit

Martone dice che laurearsi a 28 anni è da sfigati...mai quanto sparare cazzate a 37...

:lol:

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
pincopallino
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