I media non ne parlano, ma in Sicilia è rivolta.

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thorndykeRC
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http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... -28559420/

Un danno all'economia siciliana che si aggira tra i 300 e i 500 milioni di euro. Questa la conseguenza, secondo le categorie produttive. Sessantasette richieste di nuova cassa integrazione.
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http://violapost.wordpress.com/2012/01/ ... inchiesta/
Zio Pippo, il forcone e l’assalto al Continente
nosacciu
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Margio ha scritto:http://www.ilcarrettinodelleidee.com/no ... sione.html

Temo che molta gente non abbia capito con cosa ci stiamo confrontando. Sono un produttore agrumicolo siciliano. In questi giorni, nel pieno della stagione delle arance, anziché a raccogliere sono al computer a mandare appelli affinché si aprano gli occhi su ciò che sta succedendo qui. Vi scrivo da Lentini, provincia di Siracusa. Eravamo al corrente dei blocchi imminenti già dalla settimana scorsa. A differenza di noi la maggior parte della popolazione era assolutamente ignara e questo ad ulteriore riprova del fatto che il fenomeno non nasce come popolare. Lunedì sono cominciati i blocchi. Qui a Lentini ne sono stati organizzati parecchi, almeno 4 sulle principali vie d'accesso del paese. Tutti i mezzi commerciali anche semplici macchine furgonate sono stati costretti a fermarsi e a dimostrare solidarietà al movimento abbandonando il mezzo. Ho passato un po' di tempo ad osservare questi blocchi, non c'era ovviamente nessuna facoltà nel poter scegliere di aderire o meno. I toni ed i modi erano semplicemente intimidatori, in una maniera che nessun siciliano che voglia campare cent'anni potrebbe mai fraintendere.. Un ragazzo africano venditore ambulante, che evidentemente non conosce bene questi codici comportamentali è stato circondato, gli hanno aperto gli sportelli è fatto capire in maniera poco velata cosa doveva fare. La sua macchina è ancora parcheggiata lì. I blocchi non si sono limitati a sequestrare i mezzi, ma hanno fatto opera di indottrinamento. Ciascun autista veniva informato dei motivi della protesta che doveva ovviamente condividere. Mio padre ha avuto qualche piccola obbiezione da fare. Quando gli è stato detto che l'indomani avrebbero impedito anche la libera circolazione dei mezzi ad uso civile, lui ha obbiettato che mia madre avrebbe dovuto fare delle visite mediche e loro gli hanno risposto che in tal caso avrebbe dovuto esibire il certificato medico. Quando mio padre ha reagito dicendo che non solo questo sistema di protesta era sbagliato, ma semplicemente folle, è stato costretto, per punizione, ad accostare fino a nuovo ordine. Dopo mezz'ora è potuto ripartire. Da ieri squadracce di individui poco raccomandabili girano intimando a ciascun esercente, artigiano, ecc.. di chiudere l'attività pena ritorsioni. Ieri, la panettiera, quando sono entrato in panificio aveva le mani tremanti: "mi anno detto che se quando tornano trovano aperto spaccano tutto". Idem in molti altri esercizi, "scusate , ma ci hanno fatto chiudere per sciopero". Il fatto che le forze dell'ordine abbiano assistito passivamente a questi eventi, con i finestrini delle macchine ben chiusi per non sentire il carattere intimidatorio dei pacifici manifestanti nei confronti degli autisti dei mezzi è gravissimo. So che ovviamente le pattuglie rispondo ad ordini ricevuti, ma legittimare in questo modo queste pratiche anti democratiche, consentire la violazione dei diritti fondamentali di altri individui, crea dei precedenti molto pericolosi. Dare un simile potere a chi non ha alcun diritto di esercitarlo, è un gioco pericoloso, dal quale può essere difficile tornare indietro. Purtroppo navigando sul web vedo che questa ventata di rivoluzione crea tanto entusiasmo ed accende gli animi di chi, forse, non si rende conto di cosa sta succedendo. Gli studenti che oggi scendono in piazza, non sanno che in questo momento qualcuno sta rubando un pezzo della loro futura libertà. Questa azione non è in alcun modo fatta per dare alcun beneficio ai siciliani. Nessuno si è presentato al palazzo della regione per pretendere una migliore gestione delle risorse, una riduzione dei costi della politica siciliana, interventi economici ed infrastrutturali per ridurre gli svantaggi territoriali per meglio competere sul mercato europeo o altre delle mille cose che avremmo bisogno venissero fatte. NO! CIO CHE E' IN CORSO E' UNA MACRO ESTORSIONE. In Sicilia, ciò cui siamo comunemente abituati, è che qualcuno bussi alla nostra porta e ci dica "o paghi o non ti facciamo più lavorare - ti bruciamo il negozio o la macchina". Qui quanto avviene oggi e che a ciascuna persona che lavora, almeno nel mio territorio, venga detto "o lo stato paga, o non ti facciamo più lavorare, non ti restituiamo il mezzo di trasporto, le merci, non ti diamo più il diritto di mangiare o circolare liberamente". Tutti in ostaggio e boia chi molla. Quale sia il riscatto che dovrà essere pagato non è ben chiaro. A parte gli interessi di qualche categoria che vuole che la crisi pesi più sugli altri che su di se, qui qualcuno sta mostruosamente speculando sul disagio e l'ignoranza della gente per costruirsi un credito politico, a partire da Forza Nuova che si cela dietro il comitato forza d'urto, così come tanti altri individui di discutibile reputazione. Ciascuno cittadino e ciascuna categoria, in qualsiasi regione di Italia in questo momento è in difficoltà, ma l'uso della violenza e della prepotenza per l'accaparramento di privilegi non è ammissibile. E' irresponsabile, non ce lo possiamo permettere più. La "rivoluzione" dovrebbe portare esattamente l'effetto opposto rispetto ciò cui stiamo assistendo. Ripristinare lo stato di diritto. Abolire i privilegi. Dare regole eque e chiare e farle rispettare a tutti! Tutto ciò e molto triste e mi amareggia tantissimo, come italiano e come siciliano.

:sad:
che schifo! Messaggi destabilizzanti messi ad hoc su internet, ma il fenomeno si sta espandendo, forse la popolazione inizia a capire che le cose non vanno più.
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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thorndykeRC
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Un video documenta le tecniche con cui i camionisti in sciopero costringono i colleghi che non aderiscono al blocco a fermarsi. A rischio della loro vita, di quella dei colleghi e degli altri utenti della strada:
http://video.repubblica.it/edizione/rom ... 6515/84904

Crozza a Ballarò 24/01/2012:
http://www.youtube.com/watch?v=dBkDnyLIBi4
suonatore Jones


ah, belle scene di protesta civile.
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NinoMed
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Casalesi-mafia, patto per trasporto frutta
Sei arresti, c'è anche uno dei "forconi"

CASERTA - La squadra mobile di Caserta e il Centro Operativo Dia di Roma hanno scoperto un patto tra il clan camorristico dei dei Casalesi-gruppo Schiavone e la famiglia mafiosa Riina-Messina Denaro per il controllo dei trasporti su gomma e il commercio di prodotti ortofrutticoli. Sono finiti in carcere sei elementi di spicco del clan dei Casalesi-gruppo Schiavone e della famiglia mafiosa Riina-Messina Denaro.

Il patto. Il clan dei Casalesi, in cambio del monopolio dei trasporti in favore di una ditta appartenente a elementi di verice dell'organizzazione, garantivano a imprenditori del commercio all'ingrosso, organici alla cosca mafiosa Riina-Messina Denaro, la possibilità di vendere i prodotti ortofrutticoli provenienti dalla Sicilia in regime esclusivo sui mercati campani e del basso Lazio, profondamente condizionati dalla forza di intimidazione della camorra. Il traffico si svolgeva sull'asse Sicilia-Campania-Lazio, sulle tratte da e per i mercati dell'isola verso quelli campani e verso lo strategico mercato ortofrutticolo di Fondi.

Traffico di armi. Svelato anche un ingente traffico di armi, acquistate nell'Est Europa dai Casalesi, realizzato utilizzando gli autotreni delle imprese di trasporto controllate e gestite dalle organizzazioni camorristiche.

I reati contestati sono associazione mafiosa, illecita concorrenza, intestazione fittizia di beni e traffico di armi. Tra i destinatari delle misure restrittive Nicola Schiavone, figlio di Francesco, soprannominato «Sandokan», capo indiscusso dei Casalesi, e Gaetano Riina, fratello di Totò, capo dei capi di Cosa Nostra.

Forconi. Uno dei sei arrestati sarebbe stato segnalato nell'ambito della protesta dei «forconi» in Sicilia. Proprio nei giorni scorsi il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, aveva lanciato l'allarme sull'infiltrazione di elementi legati alla criminalità organizzata nel movimento agricolo dei «Forconi».
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... E_INITALIA
Have a Nice Day
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