Padre e figlia di 6 mesi uccisi a Roma

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Rapina finisce nel sangue a Roma: padre e figlia di sei mesi freddati barbaramente


Padre e figlia uccisi per cinquemila euro

A Roma una famiglia è stata distrutta per una rapina finita nel sangue


Un cittadino cinese di 31 anni, Zhou Zheng, e la sua piccola di sei mesi, colpita alla testa, sono stati assassinati ieri sera a colpi di pistola da due rapinatori nel quartiere del Casilino. Sua moglie, Zheng Lia, 26 anni, è rimasta lievemente ferita a un braccio da un taglierino. L'obiettivo dei malviventi, che sarebbero italiani con uno spiccato accento romano, era la sua borsa: dentro c'era l'incasso del bar che avevano appena chiuso, ma non è escluso che i due abbiano agito per altri motivi.La famiglia, che abitava nel quartiere multietnico di Tor Pignattara, stava rientrando a casa a piedi poco prima delle 22 dopo aver chiuso il locale di famiglia, a pochi metri. Il terrore è cominciato proprio mentre la donna, Zeng Lia, stava per aprire il portone del palazzo in via Giovannoli. Suo marito teneva in braccio la loro figlioletta di sei mesi. I rapinatori, che li avevano pedinati, non hanno avuto scrupoli: hanno tentato di portare via la borsa alla donna ma i due cinesi hanno reagito.

"T'ammazziamo come un cane", hanno detto i malviventi a Zhou Zheng.Prima hanno ferito lei con un taglierino, poi gli spari al cuore contro suo marito e la figlia, colpita alla fronte. Lui è caduto in terra con la bimba ed è morto sul colpo. La piccola è deceduta qualche minuto dopo, mentre veniva portata in ambulanza. "Erano delle belve", ha ripetuto la donna con il terrore ancora negli occhi. Secondo un testimone i killer, che avevano il volto nascosto dai caschi, sono scappati a piedi. I carabinieri, che indagano sulla vicenda, stanno setacciando la zona e interrogando diverse persone alla ricerca di elementi utili.Poco tempo dopo il duplice omicidio è stato riunito anche un vertice delle forze dell'ordine in Questura: subito disposto l'immediato raddoppio del numero delle volanti impegnate sul territorio per il turno notturno, mantenendo in servizio gli equipaggi del turno serale che proseguiranno per tutta la notte per aiutare le ricerche. Per questa mattina è stata invece convocata in prefettura a Roma una riunione di coordinamento delle forze di polizia che sarà presieduta dal prefetto, Giuseppe Pecoraro. Duro il commento del vice sindaco di Roma, Sveva Belviso: "La città si ribella a questa barbarie inaccettabile. Gli autori del delitto non sono uomini, ma



che schifo di mondo
non ho parole per descrivere il mio disgusto verso questi essere immondi
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maledetti bastardi...anche una bambina..
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cozzina1
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poi se una persona che in questo caso chiede la pena di morte per i colpevoli...viene tacciata di fascista....ebbene me ne frego per questi esseri abietti nessuna pietà...pena di morta lenta.. :salut
Ultima modifica di cozzina1 il 05/01/2012, 14:16, modificato 1 volta in totale.
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spiny79
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ma davvero per alcuni la vita non vale più niente?

non ci ferma neanche davanti ad una bambina così piccola?
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Roma, uccisi padre e figlia durante una rapina
con un solo colpo sparato al volto della bimba

Proseguono a trecento sessanta gradi le indagini per far luce sulla rapina in via Giovannoli. Nella borsetta, strappata dai rapinatori alla moglie della vittima, non c'era l'incasso del bar gestito dalla famiglia. I soldi sono stati ritrovati nel giubbotto della vittima. La donna, sotto sedativo all'ospedale, non sa ancora cosa è successo.

Roma si è risvegliata sotto shock dopo il duplice omicidio avvenuto nella tarda serata di ieri nel quartiere periferico di Torpignattara a Roma. Proseguono a trecento sessanta gradi le indagini dei carabinieri per far luce sulla rapina in via Giovannoli in cui sono stati uccisi padre, Zhou Zeng, commerciante cinese di 31 anni, e la sua figlioletta di 6 mesi che teneva in braccio. Un solo colpo sparato al volto della bambina che poi avrebbe raggiunto il padre uccidendo entrambi. Il movente, per gli investigatori, potrebbe essere una rapina finita male, forse ad opera di due tossici che conoscevano le vittime perché frequentatori del bar che si trova vicino al Sert di via Casilina. La borsetta, strappata dai killer alla moglie della vittima in un primo momento sembrava contenesse l'incasso della giornata (5.000 euro), ma dalle prime indagini i due balordi sono scappati senza bottino: i soldi del bar gestito dal 31enne cinese sono stati ritrovati, si apprende da fonti investigative. Pare, infatti, che i contanti, circa 3mila euro, fossero nella tasca del giubbotto della vittima. Dal letto dell'ospedale San Giovanni, sotto sedativo, la moglie è sconvolta. Con gli occhi sbarrati continua a chiedere del marito e della figlia. Ancora non sa cosa sia successo.


Ieri erano da poco passate le 22, due balordi in sella a uno scooter sono arrivati in via Giovannoli angolo via Tempesta. La famigliola di cinesi, padre, madre e la piccola avevano appena chiuso il loro bar che fa anche operazioni di money transfer. Erano arrivati davanti al ortone della loro abitazione, che dista 100 metri dal negozio, quando un dei due rapinatori ha urlato: "Dammi la borsa" e ha puntato la pistola al volto della donna. Una rapina con molta probabilità premeditata. Il marito, che teneva in braccio la figlioletta, ha reagito e i due killer hanno risposto con il fuoco: un unico sparo che ha trapassato il cranio della bambina e poi, essendo molto ravvicinato, ha colpito anche il padre. Inutili i soccorsi. La caccia ai banditi, accusati di duplice omicidio, rapina aggravata e detenzione illegale di arma da fuoco, è scattata in tutto il quartiere con posti di blocco e controlli a tappeto. "Gli inquirenti stanno indagando, però sembra che la pista più probabile sia uno sparo e non due, direttamente al volto della bimba, che ha trapassato il cranio della piccola: probabilmente è stato un colpo molto ravvicinato. Questa è la dinamica più accreditata", ha detto il vicesindaco di Roma Capitale, Sveva Belviso.

Secondo il racconto del vicesindaco, "chi l'ha colpiti puntava all'incasso della giornata perché i signori gestivano questo bar da molto tempo e la modalità di rietro a casa era la solita. L'uomo e la bambina sono stati presi alle spalle. La donna è stata colpita con arma da taglio per strapparle la borsa e lei li ha rincorsi. Poi si è girata è ha visto la scena del marito e della bambina". Tra i clienti del bar gestito dalla coppia di cinesi, rilevato 5 anni fa da una famiglia di Tor Bella Monaca, molti sono quelli che frequentano il Sert di via Casilina che si trova a pochi metri di distanza. Nel 1997, in via Antonio Tempesta, dove è avvenuto il duplice omicidio ci fu un altro atroce delitto, quello di Rosanna Iannacone, messo a segno dalla criminalità organizzata.

E' stato convocato per le 15.30 un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza al quale parteciperanno il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, il generale del corpo dell'arma dei carabinieri, il generale della guardia di Finanza e il Prefetto. "Questa notte sono state impiegate il maggior numero di risorse possibili. Erano 250 gli agenti, quindi sono stati più che raddoppiati i servizi di ordinaria sicurezza nella città", ha detto la vicesindaco Sveva Belviso, lasciando la prefettura al termine della riunione convocata in seguito al duplice omicidio. "Sono state fatte delle indagini sulla detenzione di armi. Ci è sembrato di capire, da quello che ci è stato detto, che ci sono molte armi illegali in città su cui andare a indagare. Questo pomeriggio chiederemo che si diano tutti i poteri alle forze dell'ordine di intervenire per incidere fermamente e seriamente, anche con modalità invasive, nei confronti di questi animali che non si fermano neanche davanti al corpicino e all'anima di questa piccola Questa barbarie non la possiamo accettare. Roma si ribella con tutte le sue forze. Esprimiamo solidarietà alla comunità cinese che sente più di noi queste perdite importanti - ha precisato Belviso che ha visitato la donna all'ospedale e ha riferito - Ha un trauma psicologico fortissimo che la porta a negare l'accaduto quindi lei ricorda il marito in ginocchio e la figlia caduta. Non sa cosa sia successo. Ho lasciato i riferimenti per qualsiasi sostegno per quando la signora sarà fuori di qui, anche se avrà già il sostegno della comunità cinese. Ho parlato con la nonna: deve acquisire la consapevolezza che non ha ancora".

Ancora scossi gli abitanti del quartiere di Tor Pignattara. Martedì 10 gennaio alle ore 17 hanno organizzato una manifestaizone per le strade del quartiere, con partenza da piazza della Marranella, per "esprimere solidarietà alle vittime e chiedere un maggior controllo del territorio". "Una violenza che purtroppo nella nostra città è sempre più una realtà con cui i cittadini si trovano a convivere ogni giorno - ha spiegato Giammarco Palmieri, presidente del VI municipio, che ha sollecitato la convocazione urgente di una seduta del Tavolo per l'ordine e la sicurezza. Chiediamo ormai da tempo un maggior controllo del territorio ma gli sforzi straordinari delle forze dell'ordine sono insufficienti. E' paradossale che chi ha vinto le elezioni proprio sul tema della sicurezza, sia a livello nazionale sia a livello locale, si sia contraddistinto per il progressivo abbandono dei territori a loro stessi, tagliando le risorse destinate ad assicurare la sicurezza dei cittadini e impegnando gli operatori in attività volte a garantirsi un titolo sui giornali"
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cozzina1 ha scritto:poi se una persona che in questo caso chiede la pena di morte per i colpevoli...viene tacciata di fascista....ebbene me ne frego per questi esseri abietti nessuna pietà...pena di morta lenta.. :salut
io non sono mai stato fascista ma ti quoto ugualmente


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dei bastardi schifosi
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io li scioglierei nell'acido ste merde.....si sempre nell'acido sono fissato,ma certe bestie non meritano di stare nemmeno tra gli animali .
come si puo' fare solo a pensare una cosa simile ,drogati di merda !!!! si' perche' credo che solo 2 drogati sotto l'effetto di quella porcheria possono reagire cosi'!!
spero tanto che finiscano in pasto alla gente prima che alle forze dell'ordine!
« Ecco l'antica Reggio, le cui origini si perdono nella notte dei tempi! Ecco la Reggio della Magna Grecia. »
(Papa Giovanni Paolo II, Reggio Cal, 7 ottobre 1984)
musica tu cosmu stin calavria greca RHEGION 730 A.C.
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Duplice omicidio di Roma, identificati due uomini: ricerche a tappeto, si teme la fuga

I due presunti rapinatori killer di Tor Pignattara, che il 4 gennaio hanno ucciso con un colpo di pistola la piccola Joy di nove mesi e il padre Zhou Zeng hanno un nome e un cognome. Sono sono stati identificati e si tratta di due uomini di nazionalità marocchina, uno con precedenti penali per furto e ricettazione, l'altro risulterebbe incensurato. I carabinieri li stanno cercando senza sosta, nella capitale ma anche nel resto d'Italia, nel timore che siano ormai fuggiti da Roma. Per questo sono stati rafforzati da qualche giorno i controlli presso gli aeroporti, stazioni ferroviarie e porti.

E' stata attivata anche l'Interpol perché non è escluso che possano tentare una fuga oltre confine.Incastrati da una telecamera

Ad incastrarli sarebbero stati alcuni fotogrammi di una telecamera che li ha ripresi dopo il delitto, quando hanno abbandonato il motorino, l'Sh 300 rubato mesi prima, nel Prenestino. Lì vicino c'è la telecamera di una banca, e di lì sono passati per disfarsi del bottino, gettandolo in un anfratto di un casolare in rovina. Uno dei due ha precendenti penali per rapina e ricettazione.Ricerche a tappeto: si teme la fuga

Il fotogramma e la fotosegnaletica combaciano: ha 30 anni, corporatura atletica, alto 1,75, capelli corti. A incastrare il 30enne ci sarebbero anche delle impronte digitali trovate sui caschi anch'essi abbandonati dopo la fuga. Anche il suo presunto complice, il suo abituale compare, più giovane, appare nelle immagini. I due sarebbero stati identificati il giorno dopo il delitto e da allora sono scattate le ricerche a tappeto. Centinaia di carabinieri hanno setacciato la capitale, ora la caccia si è estesa a tutta l'Italia e in campo internazionale.
Controlli su circa 4000 persone

Continuano i controlli predisposti dalla Questura di Roma, anche con perquisizioni mirate, arresti e sequestri nei quartieri della capitale passate al setaccio dopo il duplice omicidio di Tor Pignattara. In un circolo sorpresi oltre 30 pregiudicati. Al setaccio della polzia anche internet point e money transfert. Circa 4000 le persone controllate.
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Proprio per evitare che una persona possa essere giudicata sull'onda emotiva non si possono applicare leggi successive alla commissione del reato, è logico rimanere stupiti di fronte a tanta violenza, ma non è la prima, ricordiamoci dell'oggi collaboratore di giustizia che sciolse un bambino nell'acido, e, purtroppo, non sarà l'ultima....
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Roma: trovato impiccato uno dei ricercati per l'omicidio di Zeng e della figlia di sei mesi

Uno dei due ricercati per il duplice omicidio di Zhou Zeng e della figlia di 6 mesi Joy, lo scorso 4 gennaio a Torpignattara, è stato ritrovato cadavere in un casale al chilometro 14 di via di Boccea, alla periferia di Roma. Secondo quanto si è appreso a piazzale Clodio, l'uomo sarebbe stato trovato impiccato e sarebbe morto da almeno 3-4 giorni. Si tratta di Mohammed Nasiri, 30 anni marocchino. Per gli inquirenti ed i carabinieri, al momento, non ci sarebbero dubbi sul suicidio, ma sarà l'autopsia a fornire maggiori chiarimenti.

Il cadavere è stato trovato ieri pomeriggio, impiccato ad un gancio, in un luogo utilizzato per il gioco denominato Softhair, una sorta di pratica di guerra simulata e sono stati proprio alcuni giocatori ad avvisare le forze dell'ordine. All'identificazione di Nasiri, con precedenti per rapine, furti e reati contro il patrimonio, si è arrivati attraverso le impronte digitali. Il marocchino, più volte identificato con diversi alias, aveva il telefonino in tasca. Gli investigatori erano sulle sue tracce dal momento in cui era stato identificato come uno dei responsabili del duplice omicidio del cinese Zhou Zheng e della figlioletta di nove mesi. Le ricerche dell'altro maghrebino, complice di Nasiri, proseguono a Roma ed anche all'estero. Nei giorni scorsi la Procura aveva emesso un decreto di fermo nei confronti di due persone.

"Siamo sempre afflitti dal dolore e speriamo che ora catturino l'altro assassino, ma la notizia ci ha dato un certo sollievo". E' quanto affermato dalla sorella di Zhou Zheng, il cittadino cinese morto con la figlia nella rapina a Roma.

Nel quartiere di Torpignattara già non si parla d'altro. La voce del ritrovamento del corpo di uno dei killer ricercati per il duplice omicidio rimbalza tra via Giovannoli, dove abitavano le vittime e luogo della tragedia, e via Antonio Tempesta. Il bar all'angolo con via Casilina, gestito dal cinese defunto, questo pomeriggio era aperto. All'interno alcuni ragazzi cinesi, chiusi nel silenzio. Uno di loro commenta arrabbiato: "Per me questo non ha nessun significato, non c'è nulla che ci possa interessare" e poi chiude le saracinesche del bar.

"E' arrivata prima la mafia cinese", dice un abitante del quartiere. "Secondo me è stato un delitto su commissione", gli fa eco un altro. "Se l'hanno trovato impiccato è stata la mafia cinese anche secondo me - rincara un terzo che vuole rimanere anonimo -. Io non dico il mio nome perche sto in questa strada da tanti anni, e ho tre belle nipoti che mi voglio godere fino alla fine". Secondo Glauco, invece, "c'é poco da pensare... è stato un atto disperato di un uomo braccato".

Qualcun altro mormora: "E' meglio che l'hanno trovato morto, un assassino in meno". Una catechista della zona, R. riferisce di aver visto la moglie del cinese ucciso, mamma di Zhoe: "E' tornata dall'ospedale pochi giorni fa, ma sta malissimo. Dicono che stia sotto sedativi. Con altri catechisti volevamo andarla a trovare ma è meglio attendere ancora un po'. L'ho vista buttarsi ancora di fronte alla porta di casa in preda alla disperazione".


16 gennaio 2012
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