Tuccio a Benigni:"Comunista ebreo"..."scherzavo"...

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Malaca
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Tanto come e' stato per Morisani tanto fumo per NIENTE, in questo paese non si dimette nessuno il PDL insegna questo... NEGARE fino alla morte e TENERE ben SALDA LA SEDIA....



Per me..... sono tutti Ruba stipendi....


:salut
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pab397
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peas! ha scritto:
pab397 ha scritto:E nella rettifica non ha detto che gli sta sulle balle Benigni, il che sarebbe lecito. Ha precisato che gli stanno sulle balle gli ebrei.
Questo dovrebbe essere l'argomento del topic e su questo ci sarebbe da riflettere.
Io non parlerei di questo, e neanche del fatto che un assessore possa pensare che ciò che scrive pubblicamente su facebook possa essere ricondotto ad uno scherzo con amici, e neanche al fatto che un assessore possa trovare scherzoso l'utilizzo di questi termini, e neanche al fatto che abbia motivato l'uso del termine "ebreo" riferendosi al Benigni sia un accumulatore di ricchezze e del "termine" comunista riferendosi al Benigni contestatore di Berlusconi (è sostanzialmente questo il messaggio del suo intervento a Radio24 qualche sera fa).

Io parlerei, più in generale, del fatto che questo è un modo di essere (di vivere, di concepire il confronto, di approcciarsi alle cose del mondo, di "scherzare") tipico di una certa parte della cittadinanza, un tempo clandestino, oggi pensiero dominante (ed infatti c'è chi giustifica, chi rilancia, chi sminuisce, chi glissa).
Purtroppo hai pienamente ragione.
E quello che si legge qui ne è anche una controprova.
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sono talmente comunista che da bambino mi mangiavo da solo
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aquamoon
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Stavolta, mi spiace, sono in disaccordo con Giusva, i fatti sono ostinati e a nulla serve l'accorata difesa dell'uomo e la condanna del fatto.
In Politica la forma è sostanza e da che mondo è mondo i cittadini non avendo strumenti di diretta conoscenza come, ad esempio, l'antica amicizia che Giusva ci dice avere con il figlio del Giudice Tuccio... non possono che affidarsi alle manifestazioni d'esistenza in vita che i vari eletti o incaricati danno pubblicamente con atti, proposte, interrogazioni, interviste e... social networks.
Twitter e Facebook sono ormai strumenti usati a piene mani da tutti quei politici che, tramite il web, esternano quotidianamente il loro pensiero conquistando se non consenso certamente visibilità.
Il figlio del Giudice Tuccio non è mio nonno che usa ancora il telefono grigio della Sip, è uno splendido (nel senso di carriera e ruoli) quarantenne cresciuto a pane e informatica e quindi consapevolissimo dell'importanza che il web ha assunto.
L'esternazione se fatta dal mio nipotino avrebbe messo in crisi la sua e la mia famiglia, si sarebbe aperto un interminabile dibattito sull'opportunità di prenderlo a ceffoni o fargli vedere qualche documentario... lui ha nove anni.
Con Tuccio quarantenne, coordinatore cittadino del partito di maggioranza e assessore al Comune, che si fa?
Non possiamo (e nemmeno vogliamo...) pensare di prenderlo a ceffoni (tra l'altro è pure bello grande e grosso) nè possiamo immaginare che qualcuno dei suoi familiari lo leghi ad una sedia e lo costringa (un po' Alfieri, un po' Arancia Meccanica) a vedersi 300 volte Shindlers List.
I cittadini giudicano il fatto e aver preso un gelato da Cesare o essere stato amico d'infanzia di chi ha commesso quel fatto, nulla toglie o aggiunge... i fatti sono ostinati.
Le dimissioni che dubito arriveranno porrebbero fine ad una querelle senza fine tra chi ritiene che gli argini siano saltati e chi invece,
li difende quotidianamente. La "ferita" non scomparirebbe ma, almeno, ridarrebbe senso a quell'Idea sempre meno gettonata quale quella che chi amministra DEVE essere un esempio e non un problema.
:salut
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mohammed
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Mi permetto di esprimere qualche giudizio sull'articolo di giusva branca, persona che ritengo rappresenti l'esempio di quello strano fenomeno per cui in un posto di ignavi e di ignoranti come rc sboccino talvolta talenti professionali di un tale spessore culturale e di tali capacità che non sfigurerebbero in nessuna metropoli del mondo occidentale. La premessa mi sembra doverosa perché, aimé, i giudizi sono per certi versi negativi. Mi sembra che assumere la difesa di un amico ed esprimere tale difesa su un organo di informazione di proprietà personale sia una piccola defaillance su un piano strettamente metodologico. Io lettore, che non conosco giusva e tuccio dovrei farmi un'opinone su una vicenda di cronaca sulla base di considerazioni espresse esclusivamente su un piano personale senza alcun dato oggettivo di riscontro. “Tuccio è una brava persona perché è amico mio e garantisco per lui”, caro giusva, se mi permetti è un affermazione arbitraria, probabilmente con un reale fondamento che attiene tuttavia al tuo giudizio personale e dunque non dovrebbe a mio parere essere formulata come articolo giornalistico diretto a una platea di teste si suppone autonome e pensanti. Hai peccato di provincialismo, peccato veniale e dettato dall'affetto, ma non per questo giustificabile da chi si aspetta da te la consueta dose di obiettività e l'abitudine di basare i fatti sui fatti e non su interpretazioni personali. Nel merito inoltre mi sembra che manchi di coerenza l'assioma per cui tuccio non è giudicabile come uomo per quello che ha scritto, ma per le abitudini, i comportamenti, i valori. Non mi sembra che lo stesso tuccio si sia attenuto a questo modo di vedere le cose quando ha giudicato benigni (utilizzando quelli che evidentemete per lui sono i peggiori insulti possibili) una persona ignobile, diciamo un cesso di persona, solo perché ha espresso giudizi a lui non graditi sull'ex gran capo del pdl. Io penso che chi scrive o si esprime in un certo modo lo fa perché in qualche modo accetta come giusto un certo tipo di dinamica e di ragionamento dunque posso permettermi di giudicare l'uomo anche per quello che afferma di fronte al mondo e di fronte ai suoi figli e nipoti, se ne ha, ne ho il diritto, malgrado tuccio sia amico tuo e tu mi dica che è un uomo sostanzialmente buono (cosa che ritengo anche probabile). Sulla competenza o meno come assessore e carica pubblica penso che non bisognava certo aspettare la stronzata su fb per capire che una persona come lui è inadatta al ruolo che ricopre. Essendo tu come me di reggio e conoscendo più o meno le stesse persone e gli stessi fatti che conosco io, ma dimmi che ci azzecca tuccio con l'urbanistica, o per fare un esempio casuale nociti all'istruzione o la minasi all'ambiente. Sono cariche date con una logica spartitoria, aggravata nel caso di tuccio dal fatto che lo stesso non ha ricevuto la sua previo consenso elettorale ma per qualcos'altro che possiamo sicuramente definire una scalata politico-sociale-lobbistica molto ben riuscita.
Mi pare di aver detto tutto, francamente non se ne può più di vedere in questa città una realtà che ogni giorno supera ogni più assurda fantasia...
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doddi
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Giusva Branca ha scritto:http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=119

di Giusva Branca - Conosco Luigi Tuccio da quando entrambi avevamo sette anni, le televisioni erano in bianco e nero, la città portava evidentissime le ferite della rivolta di Reggio,
le famiglie avevano un'automobile a persona, il costo di una casa signorile si aggirava intorno ai 20 milioni di lire. Insomma, tanto tempo fa. Lo conosco bene, di lui conosco perfettamente i pregi e i difetti, le potenzialità e i limiti ed altrettanto puó dire lui di me.
Ho titolo, dunque, per affermare un pó di cose sul suo conto.
Partiamo dai fatti: quanto nei giorni scorsi affermato, a piú riprese e con uscite folli sul piano delle scelte di comunicazione dall'assessore comunale Tuccio non solo è sbagliato, ma è anche grave ed indifendibile e, anzi, sul punto, trovo ancora piú gravi alcune uscite di altri che, arrampicandosi sugli specchi, hanno tentato di dargli una mano finendo con l'affossarlo.
Le conseguenze politiche di questa querelle saranno verificate nei prossimi giorni e in questo senso il prossimo Consiglio comunale, fissato all'inizio della settimana prossima, ci dirà qualcosa in piú. Tuccio, assessore esterno, ha dichiarato a Radio 24 di "stare pensando seriamente alle dimissioni", gesto che, personalmente, gli consiglio e mi auguro caldamente faccia.
Mi auguro che lo faccia proprio perchè Luigi Tuccio non appartiene alla politica di oggi. Non ci appartiene per formazione e per struttura personale e, dimettendosi, rispetto ad un suo ingiustificabile errore, dimostrerebbe con i fatti chi è nel suo animo e, soprattutto, quanto è differente da un mondo in cui personaggi che dovrebbero giustificarsi da ben piú gravi accuse che non quelle della parola, stanno ai loro posti con una disinvoltura da far rabbrividire.
Eh si, perchè detto e ribadito della gravità delle parole di Tuccio (e la goliardica leggerezza con la quale lui stesso ha in qualche modo spiegato la loro genesi è una aggravante), ci tocca, ancora una volta, provare a ridare una dimensione corretta alle cose, evitando di lasciarsi trascinare da emotività e manicheismo concettuale che, personalmente e da queste colonne, abbiamo da sempre aborrito.
Capisco - come detto e ribadito - che quanto è accaduto sia molto grave, comprendo anche che, di questi tempi se in politica offri il destro agli avversari politici questi non ti perdonano e cavalcano la cosa fino alla fine, ma oltre tutto, oltre i propri pensieri, oltre i limiti di comunicazione, oltre la politica c'è l'uomo.
È lí io dico alt!
A nessuno è consentito di esagerare nell'attacco alla sfera umana, soprattutto ove tale attacco sia finalizzato a dare conclusioni sull'uomo partendo dal fatto e attraverso un percorso dal particolare al generale che risulta irricevibile perchè carente di elementi sufficienti a giudicare l'uomo (ammesso che in questo territorio esista qualcuno che puó permettersi, in tutta coscienza, di "bollare" qualcun altro sul piano umano forte della certezza di una verginità di spirito personale della quale, francamente non si vede traccia in giro).
E allora, se si parla dell'uomo, sissignori, quello stesso uomo che ha posto in essere quel comportamento inqualificabile, è necessario che tutti si faccia u n passo indietro. I valori di solidarietà, di umanità, di uguaglianza che albergano nell'animo di Luigi Tuccio costituiscono un patrimonio di inestimabile portata e su questo io ho i titoli per potere garantire personalmente.
E non mi si venga a dire che ció è smentito proprio da quanto scritto da Tuccio a proposito di Benigni, perchè, in tutta coscienza, questo giochetto porterebbe tutti, tutti, su un crinale assai scivoloso e pericoloso.
Chi di noi, nella sua vita, non si è lasciato andare ad affermazioni fuori luogo, delle quali si è pentito un attimo dopo?Suvvia, siamo onesti e seri.
E l'aggravante - che oggettivamente c'è - rappresentata dal ruolo pubblico e istituzionale di Tuccio innesca, si, una serie di conseguenze, ma tutte riconducibili, in modo scontato e automatico, all'alveo politico.
Le conclusioni - pur lette a profusione - sul piano personale non sono corrette e, anzi, odorano vagamente di meschinità.
Cioè, come detto prima, tutti, almeno una volta (una sola...???) abbiamo sbagliato a parlare e se qualcuno ci avesse "bollati" per questo noi lo avremmo vissuto come una grave ingiustizia. E questo vale anche per una persona pubblica. Le differenze stanno nelle conseguenze (di credibilità, di conseguenze per la carriera, anche di inevitabile strumentalizzazione purchè non debordante il piano politico) pubbliche che da essa derivano.
Il giudizio sull'uomo non si forma rispetto all'errore di un momento, non si salverebbe nessuno di noi, a partire da chi scrive.
Luigi Tuccio è mio amico da sempre, scrivevo in apertura, e questo lo ribadisco ancor piú veementemente oggi e proprio perchè è mio amico, dopo avere atteso qualche giorno in silenzio, da un lato non vengo meno al mio duplice dovere di verità nei confronti suoi e dei lettori quando ana lizzo le conseguenze politiche di quanto accaduto, ma dall'altro, proprio per non violentare il concetto, proprio per non violentare la verità stessa, ho il dovere di sottolineare che lo sciacallaggio umano non è mai giustificabile , soprattutto quando, dalla debolezza di un momento si provi a dare giudizi assoluti sull'uomo.
Giudizi, che pure mi è toccato di leggere, che offendono, umiliano la dignità delle cose per come sono. Raramente mi è toccato di conoscere una persona piú generosa di Luigi Tuccio; infinite, da bambini, poi ragazzi e, infine, uomini le discussioni aventi ad oggetto sistemi valoriali che in tanti dei moralizzatori di queste ore hanno calpestato, da uomini pubblici, con stili di vita (e non con una semplice e isolata, per quanto grave e infelice, frase) piú e piú volte. Raramente ho avuto modo di confrontarmi con persone di cosí ampia tolleranza verso le idee altrui.
Ecco, anche su questo, peró, dovremmo interrogarci tutti, senza mentire a noi stessi, peró: veramente l'apparenza, oggi, conta cosí tanto? Veramente l'avere espresso pubblicamente un becero pensiero travolge nel giudizio collettivo il fatto di essere - indiscutibilmente - un uomo retto e onesto?
Perché se cosí fosse (e, ahimè, cosí è) la scena della nostra politica, quella fatta di maestri di vizi privati e pubbliche virtú sarebbe destinata ad essere sempre appannaggio dei soliti noti che sanno ben giocare con le apparenze del "politically correct" che regalano loro accrediti infiniti perchè poi possano compiere le peggiori nefandezze, purchè lontano dalla luce dei riflettori.
Luigi Tuccio non è questo, con i suoi valori e le sue debolezze.
E per l'uomo i primi sono di gran lunga superiori alle seconde; per il soggetto pubblico il sistema ha scelto di privilegiare le s econde.
Ma il sistema non provi nemmeno lontanamente a trasferire la sua "rappresentazione" sull'uomo.
Ad ogni atto deve corrispondere una conseguenza, certamente. Ma, altrettanto certamente, questa deve essere proporzionata al fatto e, soprattutto, incidere sulla medesima sfera.
Per "bollare" un uomo bisogna avere titolo a farlo; titolo che scaturisca da una profonda conoscenza, in mancanza della quale si ha titolo esclusivamente a "bollare" il fatto.
Io conosco il fatto e conosco l'uomo.
"Bollo" severamente il primo e peró, al tempo, stesso difendo l'uomo, con le sue debolezze, per le quali sta già pagando (sul piano dell'immagine) e pagherà ancora (fino a un certo punto perchè anche alla gogna mediatica c'è un limite).
Io so chi è Luigi Tuccio, non l'assessore Tuccio o l'avvocato Tuccio, ma Luigi Tuccio.
Perle ai porci al giorno d'oggi :salut
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
peas!
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mohammed ha scritto:Mi permetto di esprimere qualche giudizio sull'articolo di giusva branca, persona che ritengo rappresenti l'esempio di quello strano fenomeno per cui in un posto di ignavi e di ignoranti come rc sboccino talvolta talenti professionali di un tale spessore culturale e di tali capacità che non sfigurerebbero in nessuna metropoli del mondo occidentale. La premessa mi sembra doverosa perché, aimé, i giudizi sono per certi versi negativi. Mi sembra che assumere la difesa di un amico ed esprimere tale difesa su un organo di informazione di proprietà personale sia una piccola defaillance su un piano strettamente metodologico. Io lettore, che non conosco giusva e tuccio dovrei farmi un'opinone su una vicenda di cronaca sulla base di considerazioni espresse esclusivamente su un piano personale senza alcun dato oggettivo di riscontro. “Tuccio è una brava persona perché è amico mio e garantisco per lui”, caro giusva, se mi permetti è un affermazione arbitraria, probabilmente con un reale fondamento che attiene tuttavia al tuo giudizio personale e dunque non dovrebbe a mio parere essere formulata come articolo giornalistico diretto a una platea di teste si suppone autonome e pensanti. Hai peccato di provincialismo, peccato veniale e dettato dall'affetto, ma non per questo giustificabile da chi si aspetta da te la consueta dose di obiettività e l'abitudine di basare i fatti sui fatti e non su interpretazioni personali. Nel merito inoltre mi sembra che manchi di coerenza l'assioma per cui tuccio non è giudicabile come uomo per quello che ha scritto, ma per le abitudini, i comportamenti, i valori. Non mi sembra che lo stesso tuccio si sia attenuto a questo modo di vedere le cose quando ha giudicato benigni (utilizzando quelli che evidentemete per lui sono i peggiori insulti possibili) una persona ignobile, diciamo un cesso di persona, solo perché ha espresso giudizi a lui non graditi sull'ex gran capo del pdl. Io penso che chi scrive o si esprime in un certo modo lo fa perché in qualche modo accetta come giusto un certo tipo di dinamica e di ragionamento dunque posso permettermi di giudicare l'uomo anche per quello che afferma di fronte al mondo e di fronte ai suoi figli e nipoti, se ne ha, ne ho il diritto, malgrado tuccio sia amico tuo e tu mi dica che è un uomo sostanzialmente buono (cosa che ritengo anche probabile). Sulla competenza o meno come assessore e carica pubblica penso che non bisognava certo aspettare la stronzata su fb per capire che una persona come lui è inadatta al ruolo che ricopre. Essendo tu come me di reggio e conoscendo più o meno le stesse persone e gli stessi fatti che conosco io, ma dimmi che ci azzecca tuccio con l'urbanistica, o per fare un esempio casuale nociti all'istruzione o la minasi all'ambiente. Sono cariche date con una logica spartitoria, aggravata nel caso di tuccio dal fatto che lo stesso non ha ricevuto la sua previo consenso elettorale ma per qualcos'altro che possiamo sicuramente definire una scalata politico-sociale-lobbistica molto ben riuscita.
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Perfetto.
La lettera aperta di Giusva Branca ai suoi lettori (credo che lui stesso non la consideri un editoriale) mi sembra anche abbastanza superflua nelle sue rassicurazioni: per ciascun uomo sulla terra esiste qualcuno che possa spendere legittimamente parole d'elogio, Troisi aveva trovato delle valide giustificazioni per Giuda, e per ogni autore di stragi domestiche si trovano sempre le vecchine vicine di casa, pronte a raccontarlo come persona cordiale che salutava sempre. Figuriamoci per l'assessore, che non è stato protagonista di alcunché di criminale, ma solo di una leggerezza infelice e squallida.
Fatte le opportune valutazioni politiche (sulle quali, invece, il buon Branca è stato lucidissimo ed impeccabile), la vicenda può tranquillamente essere archiviata, ed il discorso spostarsi sul generale: questa uscita infelice è lo sfiatamento di un modo d'essere tipicamente locale, sopito, ma neanche tanto?
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mohammed ha scritto:Mi permetto di esprimere qualche giudizio sull'articolo di giusva branca, persona che ritengo rappresenti l'esempio di quello strano fenomeno per cui in un posto di ignavi e di ignoranti come rc sboccino talvolta talenti professionali di un tale spessore culturale e di tali capacità che non sfigurerebbero in nessuna metropoli del mondo occidentale. La premessa mi sembra doverosa perché, aimé, i giudizi sono per certi versi negativi. Mi sembra che assumere la difesa di un amico ed esprimere tale difesa su un organo di informazione di proprietà personale sia una piccola defaillance su un piano strettamente metodologico. Io lettore, che non conosco giusva e tuccio dovrei farmi un'opinone su una vicenda di cronaca sulla base di considerazioni espresse esclusivamente su un piano personale senza alcun dato oggettivo di riscontro. “Tuccio è una brava persona perché è amico mio e garantisco per lui”, caro giusva, se mi permetti è un affermazione arbitraria, probabilmente con un reale fondamento che attiene tuttavia al tuo giudizio personale e dunque non dovrebbe a mio parere essere formulata come articolo giornalistico diretto a una platea di teste si suppone autonome e pensanti. Hai peccato di provincialismo, peccato veniale e dettato dall'affetto, ma non per questo giustificabile da chi si aspetta da te la consueta dose di obiettività e l'abitudine di basare i fatti sui fatti e non su interpretazioni personali. Nel merito inoltre mi sembra che manchi di coerenza l'assioma per cui tuccio non è giudicabile come uomo per quello che ha scritto, ma per le abitudini, i comportamenti, i valori. Non mi sembra che lo stesso tuccio si sia attenuto a questo modo di vedere le cose quando ha giudicato benigni (utilizzando quelli che evidentemete per lui sono i peggiori insulti possibili) una persona ignobile, diciamo un cesso di persona, solo perché ha espresso giudizi a lui non graditi sull'ex gran capo del pdl. Io penso che chi scrive o si esprime in un certo modo lo fa perché in qualche modo accetta come giusto un certo tipo di dinamica e di ragionamento dunque posso permettermi di giudicare l'uomo anche per quello che afferma di fronte al mondo e di fronte ai suoi figli e nipoti, se ne ha, ne ho il diritto, malgrado tuccio sia amico tuo e tu mi dica che è un uomo sostanzialmente buono (cosa che ritengo anche probabile). Sulla competenza o meno come assessore e carica pubblica penso che non bisognava certo aspettare la stronzata su fb per capire che una persona come lui è inadatta al ruolo che ricopre. Essendo tu come me di reggio e conoscendo più o meno le stesse persone e gli stessi fatti che conosco io, ma dimmi che ci azzecca tuccio con l'urbanistica, o per fare un esempio casuale nociti all'istruzione o la minasi all'ambiente. Sono cariche date con una logica spartitoria, aggravata nel caso di tuccio dal fatto che lo stesso non ha ricevuto la sua previo consenso elettorale ma per qualcos'altro che possiamo sicuramente definire una scalata politico-sociale-lobbistica molto ben riuscita.
Mi pare di aver detto tutto, francamente non se ne può più di vedere in questa città una realtà che ogni giorno supera ogni più assurda fantasia...
Ineccepibile e condivisibile dalla prima all'ultima parola.
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mohammed ha scritto:Mi permetto di esprimere qualche giudizio sull'articolo di giusva branca, persona che ritengo rappresenti l'esempio di quello strano fenomeno per cui in un posto di ignavi e di ignoranti come rc sboccino talvolta talenti professionali di un tale spessore culturale e di tali capacità che non sfigurerebbero in nessuna metropoli del mondo occidentale. La premessa mi sembra doverosa perché, aimé, i giudizi sono per certi versi negativi. Mi sembra che assumere la difesa di un amico ed esprimere tale difesa su un organo di informazione di proprietà personale sia una piccola defaillance su un piano strettamente metodologico. Io lettore, che non conosco giusva e tuccio dovrei farmi un'opinone su una vicenda di cronaca sulla base di considerazioni espresse esclusivamente su un piano personale senza alcun dato oggettivo di riscontro. “Tuccio è una brava persona perché è amico mio e garantisco per lui”, caro giusva, se mi permetti è un affermazione arbitraria, probabilmente con un reale fondamento che attiene tuttavia al tuo giudizio personale e dunque non dovrebbe a mio parere essere formulata come articolo giornalistico diretto a una platea di teste si suppone autonome e pensanti. Hai peccato di provincialismo, peccato veniale e dettato dall'affetto, ma non per questo giustificabile da chi si aspetta da te la consueta dose di obiettività e l'abitudine di basare i fatti sui fatti e non su interpretazioni personali. Nel merito inoltre mi sembra che manchi di coerenza l'assioma per cui tuccio non è giudicabile come uomo per quello che ha scritto, ma per le abitudini, i comportamenti, i valori. Non mi sembra che lo stesso tuccio si sia attenuto a questo modo di vedere le cose quando ha giudicato benigni (utilizzando quelli che evidentemete per lui sono i peggiori insulti possibili) una persona ignobile, diciamo un cesso di persona, solo perché ha espresso giudizi a lui non graditi sull'ex gran capo del pdl. Io penso che chi scrive o si esprime in un certo modo lo fa perché in qualche modo accetta come giusto un certo tipo di dinamica e di ragionamento dunque posso permettermi di giudicare l'uomo anche per quello che afferma di fronte al mondo e di fronte ai suoi figli e nipoti, se ne ha, ne ho il diritto, malgrado tuccio sia amico tuo e tu mi dica che è un uomo sostanzialmente buono (cosa che ritengo anche probabile). Sulla competenza o meno come assessore e carica pubblica penso che non bisognava certo aspettare la stronzata su fb per capire che una persona come lui è inadatta al ruolo che ricopre. Essendo tu come me di reggio e conoscendo più o meno le stesse persone e gli stessi fatti che conosco io, ma dimmi che ci azzecca tuccio con l'urbanistica, o per fare un esempio casuale nociti all'istruzione o la minasi all'ambiente. Sono cariche date con una logica spartitoria, aggravata nel caso di tuccio dal fatto che lo stesso non ha ricevuto la sua previo consenso elettorale ma per qualcos'altro che possiamo sicuramente definire una scalata politico-sociale-lobbistica molto ben riuscita.
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Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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Il contributo del Senatore Renato Meduri

http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=99

Vicenda Tuccio, Meduri: "Demagogia e verità: tutti contro uno, io contro tutti"
Sabato 10 Dicembre 2011 17:58

di Renato Meduri - Un assessore giovane ed inesperto ha messo nei guai il mondo di destra! Tutte le vergini della politica, siano avversarie od alleate del centro destra vogliono ormai la sua pelle. Pensa un po’ anche l’on. Nucara, ormai, vuole la sua pelle; meglio puntare sull’on. (absitinuria verbis) Rappoccio benefattore (solo dopo le prossime elezioni, quali? non si sa, le prossime!) di tanti giovani disoccupati e creduloni. Rappoccio ci sta bene, tutti ci starebbero bene, ma vogliamo a tutti i costi la pelle dell’assessore reprobo, dello “ sporcaccione fascista”, “ dell’ antisemita”, di colui il quale si è permesso di criticare la più orribile e vergognosa apparizione in TV del “ Benigni nazionale”, croce e delizia di tutti coloro i quali amano Dante e lo preferiscono recitato, con minori spese, da Giorgio Albertazzi. Ebbene, a me non potete togliere le deleghe perché non ne ho mai avute e non potete togliermi l’onore di uomo e di politico conquistati entrambi con una vita di lavoro e di pulizia consumata sempre con dignità ed onore al servizio degli altri. Difendo l’assessore e la sua lealtà, la sua capacità di coerenza in un mondo infestato da ipocriti e da disonesti. Premesso che avendo, io, militato da ragazzo nel MSI ho imparato a mie spese cosa significa, in politica, discriminazione ed emarginazione non mi stupisco della canea scatenata da tutti coloro i quali trovano utile ogni scusa per tentare di sovvertire con la violenza il Governo comunale che la gente di Reggio si è dato con libere e democratiche elezioni. La vecchia e mai dismessa tecnica comunista :“ ripeti la bugia fino alla noia ed essa diventerà una verità”. Premesso che non mi sono mai sentito offeso le migliaia di volte in cui i miei avversari meno intelligenti mi hanno individuato ed indicato a dito come “fascista” o, meglio, come “neofascista”, voglio fare alcune precisazioni: per quel che ho studiato e letto il Fascismo, fenomeno storico irripetibile perché nato e morto con Benito Mussolini, fece tante cose ottime ed alcune pesantemente negative. Tra queste la peggiore, forse, furono le leggi razziali del 1938 che, probabilmente, segnarono l’inizio della fine del Regime e del suo Capo. Conosco bene l’assessore e sono certo che la pensi proprio come me: non è un “negazionista” e certamente condanna il genocidio; non metterebbe mai in castigo un bambino ebreo in quanto tale, ma solo nel caso in cui lo meritasse per cattivi comportamenti, come un qualsiasi altro bambino. Non odia, come me, l’assessore il popolo ebreo. Probabilmente non gli fa simpatia, come non la fa a me, ma non c’è una legge che ci vincola alla simpatia o all’antipatia codificata per un popolo od una persona. Io sono stato in Israele e proprio perché rispetto la libertà degli uomini tutti e riconosco di tutti il diritto alla personale dignità, non mi è piaciuto il tipo di trattamento che gli ebrei riservano ai palestinesi: a volte mi sono sembrati degni allievi dei nazisti (che non amo) e cultori dei loro metodi. Probabilmente anche l’assessore è stato in Israele (come Dalema) e, forse, anche per questo avrà maturato questa sua antipatia ( o, come Dalema, una maggiore simpatia per i palestinesi) ed ha pensato, quando ha sentito Benigni cantare la canzone della merda, pagato con la modica cifra di quattrocentomila euro (circa ottocento milioni di vecchie lire), che la misura fosse colma. Che colpa è pensare che uno che vuole ed ottiene tanti soldi pubblici, in periodo di nera crisi, possa in qualche modo somigliare ai vecchi e nuovi insaziabili banchieri, spesso ebrei e non, che oggi come ieri tengono in scacco l’Europa ed il mondo. D’altro canto non siamo i soli, io e l’assessore, a non avere simpatie ebraiche, pur condannando chiunque ad un ebreo voglia torcere anche solo un capello. A sinistra troveremmo buona compagnia a cominciare, come detto prime, in Massimo Dalema. Anch’io sono convinto che Benigni sia uno di quei comunisti che amano i lavoratori sudati, ma ancor di più amano i soldi (meglio se pubblici come sono quelli della RAI) e la ricchezza. Io penso con grande orrore allo sterminio degli ebrei, degli zingari, dei gay compiuto dai nazisti e soprattutto dei bambini sacrificati sull’altare pagano dell’odio razziale e della discriminazione degli uomini, chiunque essi siano. Provo tanta pietà per coloro che senza volerlo diventarono martiri, ma questo non mi impone di non poter esternare la mia antipatia per un popolo o per l’altro. Non amo neppure gli americani, cari comunisti, ma proprio voi non avete diritto di parlare. Coloro che ancora oggi si dichiarano comunisti fingono di non sapere che il genocidio nazista degli ebrei non è certamente da meno dei genocidi compiuti impunemente dal macellaio Stalin. Togliete, dunque, le deleghe al reprobo ed imprudente assessore che, certamente, condanna il genocidio e prova tanta pietà per le vittime cadute a milioni, e certamente come me condanna il Nazismo ma non gli fa simpatia, come non ne fa a me, il popolo ebreo. Facciamogli pagare cara codesta non conclamata antipatia e l’avere osato criticare l’intoccabile Benigni e, come forse preferirebbe il mio amico on. Ciccio Nucara, datele da esterno allo “amico” Rappoccio certamente antifascista. Un’ultima precisazione al mio amico comunista Tripodi ed ai suoi sodali: durante la rivolta, in coro, il popolo ritmava “Reggio è nera e nera resterà”. Negli anni cinquanta e successivi la città elesse più volte al Senato Michele Barbaro il quale, durante il fascismo, era stato deputato alla Camera dei Fasci e delle Corporazioni e poi ultimo Podestà fascista di Reggio: grande personaggio amato anche dai comunisti intelligenti di allora; e poi elesse più volte alla Camera dei Deputati Nino Tripodi che era stato, nel ventennio fascista, come Ingrao, Littore del Fascismo. Poi più volte elesse anche Raffaele Valensise che non era antifascista, e Ciccio Franco (ben cinque volte al Senato) e poi, ancora per ben quattro volte a Camera e Senato Natino Aloi e Renato Meduri tutti quanti non antifascisti. Non so se Reggio sia antifascista ma la sua storia d’amore con gli uomini di destra è continuata ed è ancora in corso con uomini di grande personalità ed integrità come Scopelliti ed Arena. Caro Luigi Tuccio finisco esortandoti ad avere sempre il coraggio di proclamare le tue idee (ed anche quello, ove occorra e tu lo ritenga giusto come hai già fatto, di chiedere scusa per un possibile errore per il quale qualcuno possa sentirsi offeso) anche quando a qualcuno o a tanti possono essere sgradite. Sempre nel rispetto della tua e dell’altrui dignità. Concludo: sono così tante le vergini politiche a strapparsi le vesti per l’errore grave, ma solo lessicale, di Luigi Tuccio che pensare alla loro qualità mi fa tornare indietro agli anni della goliardia quando, durante la festa della matricola, il coro intonava: “ Noi siamo le vergini dai candidi manti…”. La continuazione del canto saranno quelli dalla mia generazione che potranno raccontarla ai giovani.



La conosco, non era solo per le matricole della sua generazione 8-) , per chi volesse leggerla -non è questo il luogo- cercate Ifigonia in Culide, scritta da tre goliardi fiorentini negli anni trenta .
Grande Renato :beer:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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a sforzarsi di leggerlo, l'intervento di meduri, oltre a girare intorno e a ficcare gli argomenti più inutili e poco attinenti giusto per fare una difesa d'ufficio dell'amico camerata (la tecnica "comunista" della bugia ripetuta che diventa verità che oltretutto è diventata la strategia principe del pdl non si capisce proprio che c'entra) dimostra un sottofondo di solidarietà razzista veramente triste e fastidioso, considerando che secondo lui con questa tiritera sta dimostrando il contrario...
Allah è grande, Gheddafi è il suo profeta!
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Oh ma siti propriu fissati cu stu razzismu!!!

Secondo me razzismo è quello che è successo ieri a Torino dove cittadini scalmanati sono andati a bruciare un campo rom solo perchè una troietta sedicenne aveva affermato di essere stata violentata!! Certo il giorno dopo gli bruciava alla poverina e non sapeva cosa dire....... e poi ha confessato che invece era stata con un ragazzo!!! E hanno bruciato un intero campo. Quello che è? E' più grave certamente quanto scritto da Tuccio vero???

Poi leggo gli allegri comici del PD al consiglio comunale (possibile ricambio generazionale dei Tretrè?). Un tratto assurdo: "ci rendiamo conto che il pentimento o le dimissioni potrebbero non bastare".
Non basta???? allora TUCCIO SUICIDATI. ORDINE CATEGORICO: SPARARE TUCCIO A VISTA!
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Pickwick
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Pure questo continua con la tiritera dei comunisti.
Qui ci sono tante persone che sono indignate dalle parole di Tuccio, ma non sono comunisti.
E' inutile che si rivolge solo a Tripodi, che parli ai suoi concittadini che hanno votato questa giunta ( o no)
e si ritrovano sui giornali nazionali per queste fesserie.
Poi mettere in mezzo stalin non c'entra un fico secco.
Ancora con il falso storico dell'associazione tra il partito russo e quello italiano.
Il comunismo italiano non ha creato gulag. Il comunismo italiano si chiama ha i caratteri della resistenza
e non vede stalin tra i promotori, ma gente che si chiama Togliatti, Berlinguer o Napolitano.
Non sono comunista ma non sopporto più le cazzate dell'era berlusconiana.
Reggiotricolore
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Pickwick ha scritto:Pure questo continua con la tiritera dei comunisti.
Qui ci sono tante persone che sono indignate dalle parole di Tuccio, ma non sono comunisti.
E' inutile che si rivolge solo a Tripodi, che parli ai suoi concittadini che hanno votato questa giunta ( o no)
e si ritrovano sui giornali nazionali per queste fesserie.
Poi mettere in mezzo stalin non c'entra un fico secco.
Ancora con il falso storico dell'associazione tra il partito russo e quello italiano.
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non sarai comunista ma non hai proprio idea di cosa parli.
doddi
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http://www.reggiotv.it/notizie/attualit ... ono-tuccio

Il caso Tuccio fa ancora discutere

I Consiglieri Comunali PD scrivono a Tuccio

Riceviamo e pubblichiamo

Lettera aperta all’Assessore Luigi Tuccio.

Caro Assessore Tuccio,

in questi giorni si è molto parlato della sua gaffe e dei successivi dietrofront con tanto di scuse ufficiali. A lei la decisione, personalissima, sulla scelta di dimettersi. Non vogliamo fare demagogia, ma ci rendiamo conto che il pentimento o le dimissioni potrebbero non bastare.

La invitiamo, pertanto, a partecipare attivamente alle iniziative che si terranno a Reggio il 27 gennaio prossimo in occasione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Ricordiamo a noi stessi che la Legge 20 luglio 2000, n. 211 istituisce ufficialmente il "Giorno della Memoria" al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

La predetta legge prevede, inoltre, che in occasione di questa triste ricorrenza siano organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

Ci lascia tuttavia sconcertati la reazione di sfida e scherno con cui il portavoce del Governatore, sig. Giuseppe Agliano, ha ripreso la Sua dichiarazione. Sull’episodio è inutile aggiungere altro, se non che siamo di fronte ad una deriva politico istituzionale senza precedenti e chi se ne rende protagonista dimostra di non conoscere la Storia e gli eventi che hanno cambiato il nostro Paese.

Non cadiamo nel tentativo di polemica che cerca di innescare chi, come il sig. Germanò (gradiremmo sapere se scrive nella veste di coordinatore Pdl o di presidente della Società Mista Re.ca.Si.), attacca i nostri dirigenti di partito con riferimenti ed allusioni che nulla hanno a che vedere con la vicenda in questione. Siamo convinti che Lei, voglia distinguersi ed accettare il nostro invito.

Quale migliore occasione per chiudere concretamente questo spiacevole episodio.

I Consiglieri Comunali PD

Giuseppe Falcomatà

Nicola Irto

Giuseppe Marino




Ma queste lettere le scrivono tra una partita alla play e l'altra? Manca solo l'invito a provare con i servizi sociali, visita ai campi di sterminio, meditazione davanti al muro del pianto, ecc... ecc...
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Reggiotricolore ha scritto: non sarai comunista ma non hai proprio idea di cosa parli.
Almeno io un pensiero ce l'ho. Evita di insultare e argomenta se lo sai fare
altrimenti evita di quotarmi, grazie.
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Pickwick ha scritto:
Reggiotricolore ha scritto: non sarai comunista ma non hai proprio idea di cosa parli.
Almeno io un pensiero ce l'ho. Evita di insultare e argomenta se lo sai fare
altrimenti evita di quotarmi, grazie.
Che differenza c'e' tra lo scrivere che altri dicono cazzate e dire che non hanno idea?

Mi pare piu' politically correct il secondo.
Opinione personale
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Purtroppo cerco di mantenermi sul sentiero dell'educazione che voi non avete idea di cosa sia.
Scrivere che Togliatti e C. non avessero legami con il partito comunista sovietico è come dire che Berlusconi non abbia legami con Dell'Utri.
Manifestate un'ignoranza storica imbarazzante sulla quale fondate le vostre idee attuali figlie dunque di un difetto di base: ma disconoscenza totale degli argomenti trattati.
Poi se questo è offensivo offendetevi pure. Io credo sia solo la verità.
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Reggiotricolore ha scritto:Purtroppo cerco di mantenermi sul sentiero dell'educazione che voi non avete idea di cosa sia.
Scrivere che Togliatti e C. non avessero legami con il partito comunista sovietico è come dire che Berlusconi non abbia legami con Dell'Utri.
Manifestate un'ignoranza storica imbarazzante sulla quale fondate le vostre idee attuali figlie dunque di un difetto di base: ma disconoscenza totale degli argomenti trattati.
Poi se questo è offensivo offendetevi pure. Io credo sia solo la verità.
Mantenendomi, spero, sullo stesso sentiero, ti ricordo che nel 1944 (67 anni fa) con la Svolta di Salerno, Togliatti pose le basi per quel distacco sempre più marcato culminato con lo "Strappo" di Berlinguer alla fine degli anni '70 (42 anni fa).
Porre sullo stesso piano: Togliatti e la sua relazione con l'allora PCUS (accordo tra due Partiti autonomi sotto l'egida dell'Internazionale Comunista) con berlusconi che ha legami con un elemento condannato per Mafia, dimostra, senza possibilità di dubbio, che quella conoscenza storica che rimproveri agli altri di non possedere... ti è assolutamente sconosciuta.
Quel Togliatti alleato politicamente (non socio in affari) ha, insieme ad altre forze politiche antifasciste, liberato l'Italia dal nazifascismo.
Berlusconi, con la sua relazione con il mafioso dell'utri (condannato in appello per associazione mafiosa), si è semplicemente fatto gli affaracci suoi.
La prossima volta cambia esempio. Quì non si offende nessuno è la Storia che arrossisce.
:salut
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Ecco perchè non argomentavi, era meglio quando insultavi e basta.

I legami con stalin ai tempi di mussolini erano necessari proprio per preparare la resistenza
e avere un aiuto contro l'invasione tedesca.
I partigiani altrimenti avevano solo forconi.
Una volta al potere i legami con stalin non c'erano, non c'era condivisione di nulla,
infatti c'è stata da subito una destalinizzazione del partito è una condanna per quel modo di concepire la politica.
I fatti dimostrano che con i comunisti al potere in italia c'è sempre stata democrazia.
Se poi dal '44 ad oggi tu che conosci così bene la storia, mi vuoi illustrare cosa hanno fatto i mangiabambini Togliatti, Berlinguer
e Napolitano te ne sarei grato.
La paura comunista è un pensiero dell'era berlusconiana.

P.S: LA tua risposta era tutto fuorchè educata.
Ti prego inoltre di parlare al singolare. Io, sono io. Non sono comunista, non ne ho ne la tessera ne mai ho votato per loro.
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doddi ha scritto:http://www.reggiotv.it/notizie/attualit ... ono-tuccio

Il caso Tuccio fa ancora discutere

I Consiglieri Comunali PD scrivono a Tuccio

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Lettera aperta all’Assessore Luigi Tuccio.

Caro Assessore Tuccio,

in questi giorni si è molto parlato della sua gaffe e dei successivi dietrofront con tanto di scuse ufficiali. A lei la decisione, personalissima, sulla scelta di dimettersi. Non vogliamo fare demagogia, ma ci rendiamo conto che il pentimento o le dimissioni potrebbero non bastare.

La invitiamo, pertanto, a partecipare attivamente alle iniziative che si terranno a Reggio il 27 gennaio prossimo in occasione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Ricordiamo a noi stessi che la Legge 20 luglio 2000, n. 211 istituisce ufficialmente il "Giorno della Memoria" al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

La predetta legge prevede, inoltre, che in occasione di questa triste ricorrenza siano organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

Ci lascia tuttavia sconcertati la reazione di sfida e scherno con cui il portavoce del Governatore, sig. Giuseppe Agliano, ha ripreso la Sua dichiarazione. Sull’episodio è inutile aggiungere altro, se non che siamo di fronte ad una deriva politico istituzionale senza precedenti e chi se ne rende protagonista dimostra di non conoscere la Storia e gli eventi che hanno cambiato il nostro Paese.

Non cadiamo nel tentativo di polemica che cerca di innescare chi, come il sig. Germanò (gradiremmo sapere se scrive nella veste di coordinatore Pdl o di presidente della Società Mista Re.ca.Si.), attacca i nostri dirigenti di partito con riferimenti ed allusioni che nulla hanno a che vedere con la vicenda in questione. Siamo convinti che Lei, voglia distinguersi ed accettare il nostro invito.

Quale migliore occasione per chiudere concretamente questo spiacevole episodio.

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Nicola Irto

Giuseppe Marino




Ma queste lettere le scrivono tra una partita alla play e l'altra? Manca solo l'invito a provare con i servizi sociali, visita ai campi di sterminio, meditazione davanti al muro del pianto, ecc... ecc...

spettacolo quella frase, soprattutto con la premessa di non voler fare demagogia, dunque concretamente cosa dovrebbe fare dopo scuse e dimissioni???
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