goldenboy ha scritto:andare via da Reggio per lavorare non vuol dire scappare,chi se ne va spesso lo fa a malincuore...io ho avuto la fortuna di tornarci quasi subito,ma sono preoccupato per il futuro di mio figlio!!!Conosco benisismo la nostra realtà,ma ho la fortuna di essere LIBERO, e non credo di essere il solo!!!!Non mi sono mai piaciuti ,però,chi se ne va e poi dice che a Reggio non cambia nulla...e chi dice che lui quando torna giù cerca di fare qualcosa ma gli ridono dietro...cosa fai nel quotidiano a reggio per isolare la ndrangheta???sono propRio curioso di saperlo caro strettodimessina!!!Chiaro che a reggio la criminalità è ovunque,non possiamo nasconderlo,ma il moralismo non porta da nessuna parte...
@Miranda,ma secondo te perchè non viene raccolta la spazzatura?Non sai i problemi di lavoratori della Leonia che non percepiscono lo stipendio???Cosa c'è da risponderti...
mi permetto di risponderti io che ho commentato e son generalmente d'accordo con stretto Anche il tuo atteggiamento di definire moralisti quelli che s'interessano e commentano come facciamo noi non è l'atteggiamento adatto. Io vivo in Piemonte, ho la mia vita, non ho problemi di usufruire di questo o quel servizio (oggi ho chiamato il centralino dell'ospedale per un esame, appuntamento il 20 dicembre), e potrei fregarmene altamente invece di farmi venire i travasi di bile per la situazione reggina,continuando ad informarmi e conducendo la mia personale battaglia, qui tra queste pagine virtuali o con amici e parenti al telefono o a Reggio stessa quando è possibile. Io personalmente conduco una battaglia che considero persa perchè anche molti dei parenti stretti fanno spallucce e continuano a dire che non c'è nulla da fare. Ecco, penso sia più comodo dir così invece che sforzarsi in prima persona di rispettare il prossimo e non cedere a logiche clientelari in cambio di qualcosa. Quando parlo di parenti e amici mi riferisco al professionista così come all'operaio o all'impiegato pubblico. Mi vengono in mente solo quattro persone tra quelli che conosco personalmente che conducono battaglie in città contro certi sistemi e non cedono a "ricatti" Una è fata,(cu so maritu) l'altra è monella, la terza una mia carissima amica che qui non scrive anche se legge. Sui rimanenti purtroppo e mi duole dirlo, anche me mamma e me patri mi rinnu chi fazzu a nordica. Figurati
Allora mi viene in mente solo di dire: Buona continuazione.
p.s
Da reggina emigrata mi impegno a fare bene il mio lavoro qui e mostrare ciò che valiamo davvero. Anche così ogni giorno combatto la mentalità delle ndrine. Qui in zona ci sono parecchi nuclei di emigrati che appartengono a certe famiglie. Non so se mi spiego.
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.