Intanto la borsa sprofonda

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doddi
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto: Il cambiamento è di deumidificazione dell'aria irrespirabile e d'ingresso in sala operatoria per la consegna ai luminari della chirurgia.
De Benedetti ha tanti interessi quanti ne ha Berlusca, se le sue società o le sue partecipazioni arretrano del 50% ci rimette, come gli altri "colleghi", qualcosa in più del centesimo che aumenta sulla benzina o l'ici per le persone normali che hanno al massimo 50.000 € di risparmi. Goldman e JPM sono concorrenti 370 giorni l'anno ed alleati 840 per difendere il loro sistema, il 2008 dei giorni post Lehman dovrebbe avercelo insegnato.
Del fatto che corteggiasse Monti non è un segreto, così come del fatto che Monti sia perfettamente neutro agli schieramenti politici, avendo altri interessi di valori di riferimento e gusti associazionistici.


Quelli di plastica, senza allargarsi, sono tutti, in quanto portatori del nulla allo stato attuale. Anche se tu pensi il contrario dei tuoi pizzinatori sedotti ed abbandonati dallo sponsor.

Il fatto che il pollo non accetti il domicilio in batteria gli rende onore, perchè ha contezza del luogo del luogo in cui è relegato, ma non gli consente di cambiare casa non dipendendo da lui l'allocazione a meno che non riesce a distruggere la batteria per trasferirsi sull'aia.
Si chiamerà ancora capitalismo, ma la sua evoluzione non somiglia a nulla di meglio. Con queste non regole e ricatti.

Stamane prima di andare in Parlamento il Prof Pdc si è recato personalmente per porgere i saluti istituzionali al Santo Padre davanti alla scaletta dell'elicottero, intrattenendosi qualche minuto sulla pista.

Mi dispiace vedere che molti moriranno, osservare che le soluzioni non si percorrono con convinzione e tempestività e contento di non morire.

Concludendo mi dispiace che esista un Geroge Soros, mi rincuora il fatto che esista un Warren Buffett. Ci sono ancora speranze.
Non era permalosità, avevo la percezione che qualcosa d'importante stesse accadendo ed avevo temuto che l'occasione svanisse.
Siamo molto più d'accordo di quanto tu possa credere ma differiamo per la terapia.
Tu pensi di poterlo governare sia pure consapevolmente conscio dell'esiguità dello spazio,
io penso di doverlo cambiare.
Le battaglie non si perdono mai.
:salut

P.S. Benvenuto fra gli eterni sconfitti.

Era il 30 gennaio 1975, Giovanni Agnelli, al Corriere della Sera:
"Probabilmente dovremo avere dei governi molto forti, che siano in grado di far rispettare i piani cui avranno contribuito altre forze oltre a quelle rappresentate in parlamento; probabilmente il potere si sposterà dalle forze politiche tradizionali a quelle che gestiranno la macchina economica; probabilmente i regimi tecnocratici di domani ridurranno lo spazio delle libertà personali. Ma non sempre tutto ciò sarà un male."


Ti sembrano attuali dopo 40 anni queste parole?
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:
Era il 30 gennaio 1975, Giovanni Agnelli, al Corriere della Sera:
"Probabilmente dovremo avere dei governi molto forti, che siano in grado di far rispettare i piani cui avranno contribuito altre forze oltre a quelle rappresentate in parlamento; probabilmente il potere si sposterà dalle forze politiche tradizionali a quelle che gestiranno la macchina economica; probabilmente i regimi tecnocratici di domani ridurranno lo spazio delle libertà personali. Ma non sempre tutto ciò sarà un male."


Ti sembrano attuali dopo 40 anni queste parole?
Sulla figura dell’Avvocato, della sua lungimiranza, della sua capacità di fare impresa, sul come abbia rappresentato l’Italia nel mondo e indi della sua intelligenza c’è poco da discutere. E il solo leggere il presente, il prendere semplicemente atto di quanto oggi sta avvenendo, non ne è certamente un sintomo.

PS - Piccola considerazione: ma non faceva parte anche lui del sistema? E se si cosa hai voluto aggiungere ai tuoi precedenti con questa citazione ?
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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Regmi ha scritto:
doddi ha scritto:
Era il 30 gennaio 1975, Giovanni Agnelli, al Corriere della Sera:
"Probabilmente dovremo avere dei governi molto forti, che siano in grado di far rispettare i piani cui avranno contribuito altre forze oltre a quelle rappresentate in parlamento; probabilmente il potere si sposterà dalle forze politiche tradizionali a quelle che gestiranno la macchina economica; probabilmente i regimi tecnocratici di domani ridurranno lo spazio delle libertà personali. Ma non sempre tutto ciò sarà un male."


Ti sembrano attuali dopo 40 anni queste parole?
Sulla figura dell’Avvocato, della sua lungimiranza, della sua capacità di fare impresa, sul come abbia rappresentato l’Italia nel mondo e indi della sua intelligenza c’è poco da discutere. E il solo leggere il presente, il prendere semplicemente atto di quanto oggi sta avvenendo, non ne è certamente un sintomo.

PS - Piccola considerazione: ma non faceva parte anche lui del sistema? E se si cosa hai voluto aggiungere ai tuoi precedenti con questa citazione ?
Io ed aquamoon cercavamo di parlare di democrazia. Tu ti ostini a ridacchiare sui complotti, quando la verità è invece molto più semplice e si chiama oligarchia che delega la tecnocrazia, quando i prescelti delegati Democratici falliscono.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:
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Era il 30 gennaio 1975, Giovanni Agnelli, al Corriere della Sera:
"Probabilmente dovremo avere dei governi molto forti, che siano in grado di far rispettare i piani cui avranno contribuito altre forze oltre a quelle rappresentate in parlamento; probabilmente il potere si sposterà dalle forze politiche tradizionali a quelle che gestiranno la macchina economica; probabilmente i regimi tecnocratici di domani ridurranno lo spazio delle libertà personali. Ma non sempre tutto ciò sarà un male."


Ti sembrano attuali dopo 40 anni queste parole?
Sulla figura dell’Avvocato, della sua lungimiranza, della sua capacità di fare impresa, sul come abbia rappresentato l’Italia nel mondo e indi della sua intelligenza c’è poco da discutere. E il solo leggere il presente, il prendere semplicemente atto di quanto oggi sta avvenendo, non ne è certamente un sintomo.

PS - Piccola considerazione: ma non faceva parte anche lui del sistema? E se si cosa hai voluto aggiungere ai tuoi precedenti con questa citazione ?
Io ed aquamoon cercavamo di parlare di democrazia. Tu ti ostini a ridacchiare sui complotti, quando la verità è invece molto più semplice e si chiama oligarchia che delega la tecnocrazia, quando i prescelti delegati Democratici falliscono.
No
Io mi ostino a porti i 2 precedenti quesiti.

- silenzio
- rivoluzione
- o ...posa il fiasco :mrgreen:
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Regmi ha scritto:
doddi ha scritto:
Era il 30 gennaio 1975, Giovanni Agnelli, al Corriere della Sera:
"Probabilmente dovremo avere dei governi molto forti, che siano in grado di far rispettare i piani cui avranno contribuito altre forze oltre a quelle rappresentate in parlamento; probabilmente il potere si sposterà dalle forze politiche tradizionali a quelle che gestiranno la macchina economica; probabilmente i regimi tecnocratici di domani ridurranno lo spazio delle libertà personali. Ma non sempre tutto ciò sarà un male."


Ti sembrano attuali dopo 40 anni queste parole?


No
Io mi ostino a porti i 2 precedenti quesiti.

- silenzio
- rivoluzione
- o ...posa il fiasco :mrgreen:
"Il mondo è pronto per raggiungere un governo mondiale. La sovranità sovranazionale di una elite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all’autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati " David Rockefeller, 1991

Ti sembrano attuali dopo 20 anni queste parole?
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Se la democrazia ti porta sull'orlo del fallimento, è ovvio che è meglio passare alla tecnocrazia. Il popolo dovrebbe farsene una ragione e votare con più giudizio alla prossima tornata elettorale, anziché gridare al complotto. :salut
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aquamoon
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Nelle quartine di Nostradamus, VOLENDO, ci si trova di tutto, persino i numeri del superenalotto... già estratti.
Se spulci tra le migliaia di appunti che presumibilmente hanno lasciato Rockfeller e Agnelli, ci trovi qualunque cosa vuoi.
Lo stesso potrebbe accadere se spulciassi tra le mie o le tue stesse carte, certamente anche noi avremo detto... la qualunque.
Chi comanda oggi nel mondo è esattamente la stessa combriccola che governa o cerca di comandare sin dai tempi della rivoluzione industriale.
Quando il sistema bancario è diventato il partner d'eccellenza di tutti i governi, quando cioè al governante di turno fu impedito di finanziarsi con le armi e gli si impose di governare solamente a condizione che fosse votato dal popolo... è finita la sovranità elettorale.
Il governante non risponde più al proprio elettorato ma anche se non di più a chi gli ha permesso, finanziandolo, di acquisire il consenso.
Sono le banche che hanno l'on-off sotto il dito, qual'è e dov'è la novita?
E' esattamente questo il Capitalismo, un sistema politico incentrato sul capitale e cos'è il capitale se non un mucchio di soldi?
Sono i soldi il fulcro su cui opera la leva, i soldi che comprano platealmente o subdolamente il consenso e permettono l'elezione del referente politico.
Tutti i politici hanno bisogno di soldi e i soldi li hanno le banche... la famosa Quadra.
Non ti piace tutto ciò?
Cambialo!
Se l'avversario è troppo forte, non combatterlo, cerca un'alleanza.
Il Capitalismo è ormai egemone, pensare a qualcosa di alternativo che oltre a sistemare i conti abbia equivalente charme, non è praticabile se maggiorenni.
Sul ponte sventola bandiera bianca. Se non si cambia prospettiva, la bandiera non potrà che essere bianca... ma se, a posto del denaro, ponessimo al centro del nostro divenire... l'Uomo, le cose assumerebbero una valenza diversa.
Capitalismo temperato.
:salut
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[quote="aquamoon"]
E' esattamente questo il Capitalismo.

Quello che dico pure io.
Sento elettori,politici,giornalisti liberali,che parlano di governo della Banche,in senso dispregiativo,ma le banche e il denaro non sono la massima espressione di quella proprietà privata che tanto avete difeso in questi anni??
Su il fatto ascoltavo alcuni giovani del pdl che attaccavano le banche,come se non più i giovani di rifondazione comunista,e mi è sembrato paradossale visto che sostengono un leader che possiede una banca,e ha una figlia che è nel cda di un'altra banca,e come se non bastasse il suo ministro dell'economia ha adottato una forte politica a sostegno delle banche.
Come mai,ora, tutto questo odio nei confronti delle banche?
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
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aquamoon ha scritto: ............Non ti piace tutto ciò?
Cambialo!
Alla rivoluzione è preferibile ...posare il fiasco.

Io non so più come dirglelo. :sad:
Lo avessi scritto a chiare lettere anche tu le probabilità di una sua presa d'atto sarebbero aumentate.
Ingrato! 8-)
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aquamoon
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Mai dire mai.
:wink
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aquamoon ha scritto:Nelle quartine di Nostradamus, VOLENDO, ci si trova di tutto, persino i numeri del superenalotto... già estratti.
Se spulci tra le migliaia di appunti che presumibilmente hanno lasciato Rockfeller e Agnelli, ci trovi qualunque cosa vuoi.
Lo stesso potrebbe accadere se spulciassi tra le mie o le tue stesse carte, certamente anche noi avremo detto... la qualunque.
Chi comanda oggi nel mondo è esattamente la stessa combriccola che governa o cerca di comandare sin dai tempi della rivoluzione industriale.
Quando il sistema bancario è diventato il partner d'eccellenza di tutti i governi, quando cioè al governante di turno fu impedito di finanziarsi con le armi e gli si impose di governare solamente a condizione che fosse votato dal popolo... è finita la sovranità elettorale.
Il governante non risponde più al proprio elettorato ma anche se non di più a chi gli ha permesso, finanziandolo, di acquisire il consenso.
Sono le banche che hanno l'on-off sotto il dito, qual'è e dov'è la novita?
E' esattamente questo il Capitalismo, un sistema politico incentrato sul capitale e cos'è il capitale se non un mucchio di soldi?
Sono i soldi il fulcro su cui opera la leva, i soldi che comprano platealmente o subdolamente il consenso e permettono l'elezione del referente politico.
Tutti i politici hanno bisogno di soldi e i soldi li hanno le banche... la famosa Quadra.
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Cambialo!
Se l'avversario è troppo forte, non combatterlo, cerca un'alleanza.
Il Capitalismo è ormai egemone, pensare a qualcosa di alternativo che oltre a sistemare i conti abbia equivalente charme, non è praticabile se maggiorenni.
Sul ponte sventola bandiera bianca. Se non si cambia prospettiva, la bandiera non potrà che essere bianca... ma se, a posto del denaro, ponessimo al centro del nostro divenire... l'Uomo, le cose assumerebbero una valenza diversa.
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:salut
Per trovare bisogna saper cercare, e per cercare è necessario conoscere.
Nostradamus faceva il mago magù, questi due menzionati si occupano d'altro, e questo ALTRO assomiglia a tutto meno che alle chiacchiere con cui liquidi il tutto :thumright .
Se quelle frasi le diciamo io e te non sconfinferano nessuno, se le dicono altri personaggi probabilmente si può pensare che parlino dei loro programmi. E' tutto relativo, come la credibilità.
Fin quando si continuerà a pensare, credendo di essere giunti già ad un livello più elevato della comprensione di fatti e soluzioni, fiaschette di vino inclese , ai lodi, agli imbrodi, alle santarellinedechè, alle noemi rubyconde si fà solo il gioco di chi ti preferisce inerme e flashato.
Follow the money, vecchia regola da seguire sempre.

Al tuo temperato si dovrebbe aggiungere l'unica cosa che al momento urge e manca : le regole.

:salut
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doddi ha scritto:
Per trovare bisogna saper cercare, e per cercare è necessario conoscere.
Nostradamus faceva il mago magù, questi due menzionati si occupano d'altro, e questo ALTRO assomiglia a tutto meno che alle chiacchiere con cui liquidi il tutto :thumright .
Se quelle frasi le diciamo io e te non sconfinferano nessuno, se le dicono altri personaggi probabilmente si può pensare che parlino dei loro programmi. E' tutto relativo, come la credibilità.
Fin quando si continuerà a pensare, credendo di essere giunti già ad un livello più elevato della comprensione di fatti e soluzioni, fiaschette di vino inclese , ai lodi, agli imbrodi, alle santarellinedechè, alle noemi rubyconde si fà solo il gioco di chi ti preferisce inerme e flashato.
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:salut
Per trovare bisogna saper cercare e se il campo d'indagine è ampio, ampio sarà il margine di errore.
Nel 1975, quando Rockfeller scriveva, il Mondo era molto diverso da quello attuale e per esempio la Cina, a parte Marco Bellocchio, per quanto riguardava l'aspetto economico... non se la filava nessuno.
Il mondo arabo non esisteva se non come giacimenti petroliferi e metaniferi gestiti però dal mondo di Rockfeller, l'Unione Sovietica, credo ci fosse Breznev, si avviava verso la dissoluzione... e Rockfeller nemmeno poteva immaginarselo. 36 anni, specialmente se il periodo è 1975-201, sono un'eternità e tutti gli economisti convengono che l'Economia globale, specialmente dopo l'11/11/2001, sia completamente cambiata.
Romano Prodi ha scritto nel 1995 un interessantissimo libricino: "Il capitalismo ben temperato" che ti consiglierei di leggere............................
se non fosse stato scritto nel 1995. :wink
Prenditi un pomeriggio e leggi qualcosa sulla new economy e sul capitalismo temperato, non troverai una Bibbia nè un manuale d'istruzioni, in compenso ci sono un mare d'idee sulle quali ragionare.
:salut

P.S Nel 1975 e nel 1991 non c'era neanche l'Euro. Ti farà pure schifo ma è una variabile impossibile da trascurare.
:salut
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto:
Per trovare bisogna saper cercare, e per cercare è necessario conoscere.
Nostradamus faceva il mago magù, questi due menzionati si occupano d'altro, e questo ALTRO assomiglia a tutto meno che alle chiacchiere con cui liquidi il tutto :thumright .
Se quelle frasi le diciamo io e te non sconfinferano nessuno, se le dicono altri personaggi probabilmente si può pensare che parlino dei loro programmi. E' tutto relativo, come la credibilità.
Fin quando si continuerà a pensare, credendo di essere giunti già ad un livello più elevato della comprensione di fatti e soluzioni, fiaschette di vino inclese , ai lodi, agli imbrodi, alle santarellinedechè, alle noemi rubyconde si fà solo il gioco di chi ti preferisce inerme e flashato.
Follow the money, vecchia regola da seguire sempre.

Al tuo temperato si dovrebbe aggiungere l'unica cosa che al momento urge e manca : le regole.

:salut
Per trovare bisogna saper cercare e se il campo d'indagine è ampio, ampio sarà il margine di errore.
Nel 1975, quando Rockfeller scriveva, il Mondo era molto diverso da quello attuale e per esempio la Cina, a parte Marco Bellocchio, per quanto riguardava l'aspetto economico... non se la filava nessuno.
Il mondo arabo non esisteva se non come giacimenti petroliferi e metaniferi gestiti però dal mondo di Rockfeller, l'Unione Sovietica, credo ci fosse Breznev, si avviava verso la dissoluzione... e Rockfeller nemmeno poteva immaginarselo. 36 anni, specialmente se il periodo è 1975-201, sono un'eternità e tutti gli economisti convengono che l'Economia globale, specialmente dopo l'11/11/2001, sia completamente cambiata.
Romano Prodi ha scritto nel 1995 un interessantissimo libricino: "Il capitalismo ben temperato" che ti consiglierei di leggere............................
se non fosse stato scritto nel 1995. :wink
Prenditi un pomeriggio e leggi qualcosa sulla new economy e sul capitalismo temperato, non troverai una Bibbia nè un manuale d'istruzioni, in compenso ci sono un mare d'idee sulle quali ragionare.
:salut

P.S Nel 1975 e nel 1991 non c'era neanche l'Euro. Ti farà pure schifo ma è una variabile impossibile da trascurare.
:salut

Sottovaluti quei vecchi, ricchi saggi. Fidati.
Mayer Amschel Rothschild (1743-1812) il primo banchiere moderno della storia i cui discendenti, del casato dello scudo rosso, ancora controllano buona parte dell'economia mondiale ebbe a dire: "Datemi il controllo della moneta di una nazione e non m'interessa chi fa le leggi ". Tra i suoi clienti di allora tutti i sovrani, la chiesa, Napoleone. I suoi eredi continuano quel servigio.
Sono cambiati gli strumenti, i prodotti, gli interlocutori, ma il sistema è sempre il medesimo e gli effetti altrettanto.
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http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=Aa4OHgOE

L'ad di Dexia: siamo sotto attacco dei pirati. Prima comprano Cds e poi tentano di far fallire gli Stati

di Vito Lops

25 novembre 2011
Pierre Mariani, amministratore delegato della banca franco belga Dexia, non ci sta. E lancia un pesante "J'accuse". «Gli speculatori stanno usando metodi subdoli per cercare di forzare un default delle obbligazioni sovrane, una pratica che nel 17° secolo si chiamava pirateria».
Mariani è stato costretto a chiedere nuovamente aiuti statali, proprio per fronteggiare le violente svalutazioni in portafoglio di titoli di Stato europei. In un seminario a Bruxelles si è scagliato contro gli speculatori che prima acquistano assicurazioni contro il default di un Paese ma poi provano a farlo fallire innalzando il valore dei cds (lucrando sulla differenza o intascando l'l'assicurazione in caso di fallimento).

«Un meccanismo che il Re di Inghilettera aveva bandito nel 17° secolo evitando di far assicurare carichi trasportati da navi, poi saccheggiate dai pirati, pagati per farle affondare».
Dexia resta in vita grazie agli aiuti finanziari. A ottobre Francia, Belgio e Lussemburgo hanno preso accordi per fornire alla banca fino a 90 miliardi di euro in garanzie statali.
Il piano non è stato ancora messo a punto. Nei giorni scorsi il governo belga ha indicato che la Francia dovrebbe offrire una mano aggiuntiva. Opzione che secondo alcuni analisti causerebbe automaticamente la perdita del rating Tripla A di cui, nonostante tutto, Parigi può ancora beneficiare.
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http://www3.lastampa.it/economia/sezion ... tp/431798/

Economia
26/11/2011 - LA CRISI - GLI SCENARI INTERNAZIONALI
Il New York Times: "Le banche
si preparano al crollo dell'euro"


Il quotidiano Usa rivela: «I maggiori istituti di credito valutano un piano d'emergenza in caso di tracollo»
Le «banche preparano un piano di emergenza per il crollo dell’euro». È questo lo scenario descritto in un editoriale di The New York Times. «Al crescente coro di osservatori che teme che il crollo dell’eurozona sia a portata di mano, Angela Merkel ha risposto a chiare lettere: è uno scenario che non potrà mai verificarsi. Ma alcune banche non ne sono più così sicure» si legge nell’editoriale.

«In particolare -continua- perchè la crisi del debito sovrano ha minacciato di investire la stessa Germania questa settimana, quando gli investitori hanno iniziato a mettere in dubbio il rango di principale pilastro della stabilità europea del Paese». «Ieri, Standard & Poor’s -ricorda Nyt- ha ridimensionato il rating del Belgio da AA+ ad AA, evidenziandone l’impossibilità di ridurre in tempi rapidi il fardello del debito. Le agenzie di rating hanno inoltre avvertito che la Francia potrebbe perdere il suo rating AAA se le proporzioni della crisi aumentassero. Giovedì erano inoltre stati abbassati i rating di Portogallo e Ungheria, accostati a spazzatura. Mentre i leader europei sostengono che non ci sia ancora bisogno di approntare un piano B, alcune delle principali banche mondiali, ed i loro supervisori, stanno predisponendo proprio questo».

«Non possiamo essere, e non lo siamo, compiacenti su questo fronte», ha affermato Andrew Bailey, funzionario dell’Autorità dei Servizi Finanziari della Gran Bretagna. «Non dobbiamo ignorare la prospettiva di un allontanamento disordinato di alcuni Paesi dall’eurozona» ha aggiunto.

«Banche come Merrill Lynch, Barclays Capital e Nomura -continua l’editoriale de The New York Times- hanno diffuso una cascata di rapporti questa settimana che esaminano la possibilità di un crollo dell’eurozona». «La crisi finanziaria dell’eurozona è entrata in una fase ben più pericolosa» hanno scritto venerdì gli analisti della Nomura. «A meno che la Banca Centrale Europea intervenga per aiutare dove i politici hanno fallito, un collasso dell’euro al momento sembra più probabile che possibile» ha detto la banca.

«I principali istituti finanziari britannici, come Royal Bank of Scotland, stanno predisponendo piani di emergenza nel caso l’impensabile viri verso la realtà, hanno indicato i loro supervisori giovedì» riporta ancora l’editoriale di Nyt. «Le authority degli Stati Uniti -continua ancora l’editoriale- stanno incalzando le banche americane come Citigroup ed altri istituti, a ridurre l’esposizione verso l’eurozona. In Asia, le autorità di Hong Kong hanno intensificato il monitoraggio dell’esposizione delle banche straniere e nazionali alla luce della crisi europea».

«Ma le banche dei grandi paesi dell’eurozona che solo recentemente sono stati infettati dalla crisi non sembrano essere così agitate. Banche in Francia e Italia in particolare, -si legge ancora nell’editoriale de The New York Times- non starebbero creando piani di backup, affermano i banchieri, per la semplice ragione che essi hanno concluso che è impossibile che l’euro possa crollare. Sebbene banche come Bnp Paribas, Sociètè Gènèrale, UniCredit ed altre hanno recentemente scaricato decine di miliardi di euro di debito sovrano europeo, il pensiero è che ci sono pochi motivi per fare di più».

«Mentre negli Stati Uniti vi è chiaramente una visione che l’Europa può naufragare, qui, crediamo che l’Europa deve rimanere così com’è» ha detto un banchiere francese, riassumendo il pensiero delle banche francesi. «Così nessuno dice, ’Abbiamo bisogno di un ripiegò» ha detto il banchiere, che non era autorizzato a parlare pubblicamente«. »Quando Intesa Sanpaolo, la seconda banca più grande d’Italia, ha valutato diverse situazioni in preparazione per il suo piano strategico 2011-13 a marzo scorso, nessuna -continua l’editoriale- si basava sul possibile crollo dell’euro«, e »anche se la situazione si è evoluta, non abbiamo rivisto il nostro scenario per tenere conto di questo« ha detto Andrea Beltratti, presidente del consiglio di amministrazione della banca» si legge ancora su The New York Times.

«Mr. Beltratti -prosegue il giornale- ha detto che le banche sarebbero le "prime del branco" in caso di nervosismo crescente sull’euro, e che Intesa Sanpaolo è stata »molto attenta« dal punto di vista della liquidità e del capitale. Nella tarda primavera, la banca ha alzato il suo capitale da cinque miliardi di euro, uno dei maggiori incrementi in Europa». «Mr. Beltratti -riferisce ancora l’editoriale- ha detto che l’Italia, come l’Unione europea, potrebbe adottare una serie di misure politiche che potrebbero tenere a bada la crisi della moneta unica. Io certamente mi sentivo più sicuro pochi mesi fa, ma mi sento ancora ottimista». «I leader europei di questa settimana hanno dichiarato di essere più determinati che mai a mantenere la moneta unica in vita, specialmente con le elezioni più importanti che si profilano in Francia l’anno prossimo ed in Germania nel 2013. Se non altro, -conclude l’editoriale- la signora Merkel ha detto che avrebbe raddoppiato i suoi sforzi per spingere l’Unione verso una maggiore unità fiscale e politica».


Questo l'articolo del NYT: http://www.nytimes.com/2011/11/26/busin ... l?_r=1&hpw

:read:
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UK, Foreign Office: prepararsi al collasso dell'euro



Il Telegraph riferisce che il Foreign Office ha diramato un messaggio a tutte le ambasciate inglesi dell’eurozona, affinché preparino «piani d’aiuto in caso di collasso dell’euro e possibili, conseguenti sommosse popolari». Sempre ieri, l’Economist rappresentava la moneta unica come una meteora infuocata in caduta libera. Secondo il settimanale inglese, «l’euro si potrebbe distruggere in poche settimane. L’evento scatenante può essere il fallimento di una grande banca, la caduta di un governo, un altro flop in un’asta di titoli».

Queste notizie sono il preludio ad una decisione obbligata che dovra' essere diffusa prima dell'apertura dei mercati lunedi', da parte delle autorita' di Unione Europea, Bce, Fmi. Cosa decideranno? Ci vuole coraggio e visione. Ma i leader europei non hanno ne' l'uno ne' l'altra, per cui e' lecito essere pessimisti.

Un sollievo di breve termine potrebbe venire da un taglio dei tassi dello 0,50% da parte della Banca Centrale Europea. Non e' nemmeno da escludere che un annuncio del neo-presidente della Bce Mario Draghi possa arrivare entro domenica sera, prima che aprano i mercati asiatici (la mossa apparirebbe "disperata" anche se giustificata in termini macro dalle previsioni di una recessione nell'eurozona per il 2012 che il credit cruch potrebbe accentuare).

Draghi sa che un allentamento della politica monetaria Ue oltre a far calare l'euro in zona $1.15-20 farebbe prender tempo per arrivare in settimane e non mesi, a successive decisioni riguardanti l'acquisto massiccio da parte della Bce di bond dei paesi in difficolta' (Italia e Spagna in testa). Un tipico "QE - quantitative easing" in stile Federal Reserve. In seguito eventualmente anche se appare improbabile visto l'atteggiamente della Germania, Draghi passerebbe allo stampaggio "pesante" di moneta e all'emissione di euro-bond, garantite chissa' dalla modifica dei trattati Ue il prossimo 8 dicembre.

Ma torniamo all'articolo del Telegraph. "Mentre il governo italiano fa fatica a trovare credito e la Spagna sta considerando di chiedere un salvataggio internazionale - scrive il Telegraph - alcuni ministri del governo britannico in privato hanno dato l'allarme sul fatto che un collasso dell'euro, un tempo quasi impensabile, e' adesso plausibile".

Recenti istruzioni del Foreign e Commonwealth Office alle ambasciate e consolati del Regno Unito nell'eurozona richiedono piani di emergenza in caso di "scenari estremi" comprese rivolte e proteste a livello popolare. I diplomatici inglesi si stanno preparando ad aiutare i britannici all'estero in caso di un collasso bancario e persino sommosse derivanti dalla crisi del debito. Il Tesoro inglese ha confermato all'inizio di questo mese che la pianificazione di emergenza per un eventuale crack dell'eurozona è in corso. Un ministro senior ha rivelato il grado di preoccupazione del governo, dicendo che la Gran Bretagna sta preparandosi e che un crollo dell'euro è ormai solo questione di tempo. "E' nel nostro interesse che si continui a rinviare perché questo ci dà più tempo per prepararci", ha confermato il ministro al Daily Telegraph.

Secondo il quotidiano, "la Grecia ha gia' vissuto diversi episodi di disordini e violenze di piazza, dopo che il governo ha impostato un duro piano di rientro dai suoi enormi debiti. I funzionari britannici pensano che scene simili non si possano escludere in altre nazioni Ue se l'euro crolla".

"Alla diplomazia UK e' stato anche detto di prepararsi ad aiutare decine di migliaia di cittadini britannici nei paesi della zona euro per le conseguenze di un collasso finanziario che non gli darebbe la possibilita' di accedere a conti bancari o anche prelevare contanti".

Ad alimentare le paure dei mercati finanziari per l'euro, sono le notizie secondo cui a Madrid ieri che il nuovo governo Partito Popolare potrebbe cercare un bail-out (salvataggio) sia dal fondo europeo di salvataggio dell'Unione europea o dal Fondo Monetario Internazionale.

Secondo l'Economist, questo situazione non può andare avanti per molto più tempo. Senza un drastico cambiamento di mentalita' da parte della BCE e dei leader europei, la moneta unica potrebbe collassare nel giro di poche settimane. Qualsiasi evento possibile, dal fallimento di una grande banca alla caduta di un governo al flop di altre aste di bond, potrebbe causare la sua fine. "Nell'ultima settimana di gennaio - nota il settimanale inglese - l'Italia deve rifinanziare più di € 30 miliardi ($40 miliardi) di titoli di stato in scandeza. Se i mercati non comprano i Btp, e la BCE si rifiuta di andare in aiuto del Tesoro italiano, il terzo più grande debitore sovrano del mondo potrebbe essere spinto in default".

... :read:
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L'Eurozona ha solo 10 giorni di tempo per evitare il crack
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Roma - L'Eurozona ha solo 10 giorni di tempo per evitare il crack. Parola di Wolfang Munchau, editorialista del Financial Times. Come mai così poco tempo, si chiederanno anche i più pessimisti?

La risposta di Munchau è chiara: perchè il rialzo dei tassi dei paesi core, il fallimento dell'asta tedesca (della scorsa settimana), l'incremento dei rendimenti dei titoli di stato spagnoli e italiani a breve termine, così come la contrazione dei finanziamenti per le banche, indicano che è quasi tutto finito; a meno che l'Europa, immediatamente, non riesca a sfornare qualcosa che comprenda una unione fiscale, l'utilizzo degli eurobond e un aiuto (più sostenuto) da parte della Bce.

"Ho sentito che ci sono discorsi esplorativi riguardo a un compromesso che racchiuda i tre elementi (di cui sopra). Se il summit europeo riuscirà ad arrivare a un accordo il prossimo 9 dicembre, che corrisponde alla data del suo prossimo meeting, allora l'Eurozona sopravviverà. Se l'accordo non arriverà, l'area rischierà invece un collasso violento. E ci sarebbe anche il rischio di una lunga recessione, possibilmente di una depressione. Dunque, anche se il Consiglio europeo fosse capace di raggiungere un accordo su questa agenda ambiziosa e improbabile, i suoi leader dovrebbero continuare a sfidarsi per i mesi e gli anni a venire".

L'esperto ricorda il "flop" della soluzione del Fondo-salva stati: "L'EFSF - spiega infatti - ha un valore che dipende dalle garanzie offerte dai suoi azionisti. Ma "con la crisi che ha colpito la Francia, il Belgio, l'Olanda e l'Austria, il Fondo stesso è stato colpito dal contagio del male". Di conseguenza, "a meno che qualcosa di davvero drastico accada, l'Eurozona potrebbe spezzarsi molto presto".

Nel suo editoriale Munchau fa riferimento alla riluttanza della cancelliera tedesca Merkel. "La signora Merkel potrà ottenere la sua unione fiscale, ma in cambio ora dovrà accettare gli eurobond. Se si riuscirà a raggiungere un accordo su entrambe (le soluzioni) il problema sarà risolto".

Ma "devo ancora convicermi del fatto che il Consiglio europeo sia capace di raggiungere un accordo sostanzioso, visti i precedenti. Ovviamente, un accordo su qualcosa sarà raggiunto e venduto come piano esauriente. Accade sempre così". Ma la durata dell'efficacia di questi annunci sta diventando sempre più breve. "Dopo l'ultimo summit, l'entusiasmo dei mercati finanziari riguardo all'idea del potenziamento del Fondo salva stati è evaporato in meno di 48 ore".

Concludendo: "L'asta italiana di bond dello scorso venerdì ci dice che il tempo sta per scadere. L'eurozona ha al massimo 10 giorni".
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Siamo arrivati al giorno X

Oggi è un giorno importante per l'euro il governo il suo unico colpo di cannone l'ha già bello che sparato, se l'eurovertice s'incarterà sui solti veti voglio proprio vedere cosa racconteranno i professori allo spread... ed agli italiani.
Monti... ha affermato che con questa manovra ha pagato il biglietto d'ingresso alla stanza delle decisioni, peccato però che a decidere sarà sempre la solita Merkel dopo aver già portato Sarkonano alla cancellazione degli eurobond. Per cui, indipendentemente dalle scelte di politica economica adottate dall'Italia, ci saranno ben pochi margini di manovra; in una settimana ci rimandano a 500 bp. Già stamattina siamo tornati oltre i 400.

Timothy Geithner stamattina era con Monti, da Parigi annunciano "l'Euro può esplodere", la Merkel non si sposta di un millimetro.
Molta confusione all'orizzonte.
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ciesse
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La manovra così com'è è suicida: niente per favorire la crescita:
all'orizzontre solo tasse, fabbriche e negozi chiusi, le poche risorse solo per tentare di mantenere il tenore di vita per se e le proprie famiglie. Non ci sarà più un euro per investimenti pubblici e nemmeno privati. Come uscirne?? :muro:
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Draghi taglia ancora di 0,25 il tasso.

Risposte mercati:

Spread a 445 (il 15% in più in un giorno)

Borsa a -4,3% , peggiore in assoluta in Europa.

Effetto vertice euro :scrolleye:
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