ECCO IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: MARIO MONTI

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doddi
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Regmi ha scritto:
doddi ha scritto:
Regmi ha scritto:Di tirar su le ancore Il britannia non ne vuol sapere. E' sempre lì che offusca il nostro orizzonte.

Sono fatti o chiacchiere? Entra nel merito por favor :scrolleye:


Monti per sei mesi può fare il suo lavoro, la lettera, se glielo lasceranno fare, poi però non bisogna abusarne :salut

L'ho gia detto altrove e mi ripeto. Hai visto il curriculum degli estensori di quel documento?
In quanto a sensazionalismo (sono tra quelli che teorizzano l'autoattentato delle torri gemelle) anche Steven Spielberg gli farebbe una pippa.

Di che vuoi parlare?
Anubi non c'è più e se sei intenzionato a farlo trovati qualcun altro che lo surrughi.
Io, pur mettendoci tutta la buona volonta, su quel terreno non ti seguo di certo.

Su Monti nessuno ha sostenuto o pensato che starà lì a vita.
Di che stai parlando?
Ripeto ciò di cui starei parlando.

Entra - nel - merito - del - curriculum - di - Monti.

Tu cosa pensi, per esempio, di quelle organizzazioni di filantropi ed economisti entrambe capeggiate da Mr. Rockfeller (come avrai potuto sicuramente leggere nei rispettivi siti ufficiali che ti ho sottoposto) ?
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Regmi
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doddi ha scritto: Ripeto ciò di cui starei parlando.

Entra - nel - merito - del - curriculum - di - Monti.

Tu cosa pensi, per esempio, di quelle organizzazioni di filantropi ed economisti entrambe capeggiate da Mr. Rockfeller (come avrai potuto sicuramente leggere nei rispettivi siti ufficiali che ti ho sottoposto) ?
Se, come tua intenzione, metti in relazione il suo curriculum con la storielle del britannia parli di fuffa. Solo fuffa. Distillato di fuffa.
Se invece mi dovessi sbagliare uso provocatoriamente una delle tue ricorrenti risposte:
Non è così che funziona?

O pensavi che, al pari del tuo ex amore, ignorare o l'andare contro i poteri forti che decidono buona parte del destino di questo mondo potesse dare qualche dolce frutto?

Detto ciò se provi a depurare il curriculum di Monti dalle stravaganze del britannia ti accorgerai che, almeno per i stringenti tempi che stiamo vivendo,
in termini di prestigio, credibilità e autorevolezza internazionale è il massimo che oggi questo nostro benedetto Paese possa offrire sul mercato.
Almeno provaci. :mrgreen:
La speranza appartiene ai figli.
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doddi
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Regmi ha scritto:
doddi ha scritto: Ripeto ciò di cui starei parlando.

Entra - nel - merito - del - curriculum - di - Monti.

Tu cosa pensi, per esempio, di quelle organizzazioni di filantropi ed economisti entrambe capeggiate da Mr. Rockfeller (come avrai potuto sicuramente leggere nei rispettivi siti ufficiali che ti ho sottoposto) ?
Se, come tua intenzione, metti in relazione il suo curriculum con la storielle del britannia parli di fuffa. Solo fuffa. Distillato di fuffa.
Se invece mi dovessi sbagliare uso provocatoriamente una delle tue ricorrenti risposte:
Non è così che funziona?

O pensavi che, al pari del tuo ex amore, ignorare o l'andare contro i poteri forti che decidono buona parte del destino di questo mondo potesse dare qualche dolce frutto?

Detto ciò se provi a depurare il curriculum di Monti dalle stravaganze del britannia ti accorgerai che, almeno per i stringenti tempi che stiamo vivendo,
in termini di prestigio, credibilità e autorevolezza internazionale è il massimo che oggi questo nostro benedetto Paese possa offrire sul mercato.
Almeno provaci. :mrgreen:
Nel curriculum non si parla di Britannia.
A me un personaggio come lui sta' benissimo per 6 mesi, ma pure 12, mi sblocca tutte le cancrene, almeno spero, e mettera' una giusta patrimoniale visto che nessuno ha avuto i numeri per farlo e nessuno ha le palle per provare a farle nonostante il tappeto rosso steso davanti ai piedi. Sara' un governo di guerra se non ti e' chiaro senza prigionieri. In quei club non si pettinano le tigne dei segretari ma si decide per tutti. S'informi :read:
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Rogerever
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E' grandioso quello che si legge: Monti, destra ?, sinistra?, capitalismo, partito dei lavoratori, Di Pietro, il Colleeeeeeee..........senza dubbio il "nuovo" che avanza soggettivamente ed oggettivamente parlando... :roll:
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cozzina1
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LA POLEMICA
Di Pietro parla di due uomini a letto
e la comunità gay si infuria
La metafora del leader Idv scatena la critiche di Arcigay, Equality Italia, circolo Mario Mieli, Gay Center: "Appena il clima politico si surriscalda emergono i pensieri più triviali e arcaici". Poi arrivano le scuse del deputato
di MARCO PASQUA
Il leader Idv, Antonio Di Pietro (agf)
ROMA - Una convergenza tra Pd e Pdl per sostenere un esecutivo tecnico guidato da Mario Monti? Impossibile, perché Pd e Pdl dopo uno o due mesi "si accorgeranno che non possono stare insieme, visto che due maschi in camera da letto non fanno figli". Antonio di Pietro boccia l'ipotesi di un governo Monti e lo fa servendosi di una metafora che fa arrabbiare - e non poco - i gay. Un'uscita certamente poco elegante che spiazza la comunità e le associazioni Glbt, anche perché l'IdV, sul tema delle unioni civili e della legge contro l'omofobia, ha sempre portato avanti delle posizioni che hanno riscosso ampi consensi tra gli omosessuali italiani. Fino alle scuse ufficiali dell'ex pm.

1VIDEO: DI PIETRO, LA FRASE SOTTO ACCUSA 2

Stavolta lo scivolone di Di Pietro, intervistato da Maurizio Belpietro su Canale 5, ha fatto infuriare quelle stesse persone che, in passato, avevano apprezzato la sua linea sui diritti civili. Anche perché arriva a distanza di poche ore da un altro paragone omofobo. Paolo Patané, presidente di Arcigay e Aurelio Mancuso, leader di Equality Italia fanno, infatti, notare come ieri sera, durante la puntata di Porta a Porta, "Di Pietro nella foga oratoria, rivolgendosi alla Bindi e La Russa abbia definito l'accordo come 'un matrimonio tra uomini', sottolineando l'assurdità della nascita di un governo tecnico". "Nel giro di nemmeno dodici ore, il leader dell'IdV Antonio Di Pietro per scagliarsi contro il possibile sostegno di Pd e Pdl a un governo presieduto da Mario Monti, riesce ad insultare le persone omosessuali - attacca Mancuso - il messaggio lanciato dal leader politico sembra assai chiaro: l'accordo tra le più importanti forze politiche è innaturale come l'unione tra due uomini. Non c'è molto da dire, se non che appena il clima politico si surriscalda emergono i pensieri più triviali e arcaici di leader, che hanno bisogno di offendere a turno i gay, gli ebrei, i neri, gli zingari, i disabili e così via, incapaci di rispettare le cittadine e i cittadini italiani".

Duro il giudizio di Patané, che pure, in passato, aveva riconosciuto il merito delle posizioni di Idv sui temi cari alla comunità Glbt: "Questa affermazione - ha detto, riferendosi alle dichiarazioni fatte nello studio di Bruno Vespa - identifica uno di quei casi in cui la comunicazione pubblica determina conseguenze, comporta responsabilità e pone interrogativi sulla sincerità ed autenticità di un percorso politico sul tema dei diritti civili ed in particolare delle persone gay, lesbiche e transessuali. Penso che sia davvero molto spiacevole e preoccupante l'affermazione dell'onorevole Di Pietro, perché allunga un'ombra sul suo pensiero profondo. Su questi temi non è possibile sbagliare. Che cosa avremmo detto se qualcuno avesse pubblicamente dato un'accezione negativa al matrimonio tra un bianco o un nero, ovvero tra un ebreo ed un cattolico?".

Arcigay si attende "più che una rettifica" e chiede "un incontro urgente a Di Pietro": "Chiediamo che con la massima serietà si eviti di ricorrere all'immagine dell'incidente di linguaggio perché chi ha ruolo pubblico deve confermare un impegno al miglioramento della società e del rispetto delle persone e delle loro affettività, a partire dalle immagini e dalle parole che utilizza". C'è anche chi osserva come le frasi pronunciate da Di Pietro siano l'espressione "di una cultura omofoba di cui è impregnato il Paese": a dirlo è Paola Concia, deputata del Pd, che rivendica l'impegno del suo partito su alcune questioni chiavi per i gay. "Sono stata io a presentare in Parlamento la proposta di matrimonio gay - dice l'esponente lesbica del partito di Bersani - mentre l'Idv si è fermata ai Pacs. Allo stesso modo, la proposta di legge sulle famiglie omogenitoriali (sul riconoscimento della figura del cogenitore) porta la firma di diversi parlamentari Democratici. Mi inquieta il fatto che un grande dirigente di partito usi metafore del genere e dica, sostanzialmente, che il matrimonio tra gay è innaturale, come lo sarebbe un'alleanza tra Pd e Pdl. Questa è un'immagine omofoba e, a questo punto, mi chiedo cosa pensi realmente Di Pietro".

Anche Rossana Praitano, presidente del Mario Mieli, fa notare come non sia la prima volta che al politico "sfuggano dalla bocca parole che amareggiano la comunità glbt": "Crediamo che Di Pietro debba scusarsi con tanti cittadini gay, lesbiche e trans per sue parole inappropriate che non possiamo giustificare in nessun modo, nonostante le boutades folcloristiche dipietriste", dice la Praitano. Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, punta sull'ironia: "Per Di Pietro il governo Monti di larghe intese sarebbe un governo gay. Magari, diremmo noi. Vuol dire che farebbe qualcosa anche sui diritti civili, visto che anche su quelli l'Italia è fuori tempo massimo. Con questa metafora non certamente riuscita, sembra candidarsi a un'opposizione non solo più a sinistra del Pd, ma forse un po' più a destra di Berlusconi, rubandogli la scena dell'eterosessimo berlusconiano della gnocca". I commenti critici arrivano anche sulla pagina Facebook dell'ex magistrato: "Iniziate un po' a contare quanti voti avete perso con questa bella metaforetta", scrive un utente, mentre un altro osserva: "Berlusconi non avrebbe saputo dire di meglio. L'omofobia è uno dei valori nell'Italia dei Valori?".

Le scuse di Di Pietro. Dopo qualche ora il leader Idv si corregge e si scusa. "Chiedo pubblicamente profondamente scusa - dice - alla comunità gay e transgender per la mia battuta assolutamente infelice ma involontaria" da loro considerata denigratoria. Ed "è mia intenzione incontrare l'Arcigay al più presto".

http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HREC1-8
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Regmi
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cozzina1 ha scritto:LA POLEMICA
Di Pietro parla di due uomini a letto
e la comunità gay si infuria
....................
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HREC1-8
Un commento, un pensiero, un'analisi un apprezzamento, un' imprecazione, due parole...anche una delle tante belle min22iate che continuamente scriviamo sarebbe bene accetta per il proseguo.
C'è o si è ritenuto superfluo farlo?
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NinoMed
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IL PERSONAGGIOIl Professore e il pressing dei partiti
"Scelgo io ministri e programma"Mario Monti arriva da Berlino senza scorta. L'ipotesi di una squadra di tecnici
di ALBERTO D'ARGENIO

(ap)

MINISTRI tecnici, nessuna imposizione dai partiti e rispetto rigoroso dell'articolo 92 della Costituzione. Mario Monti viaggia da solo. Da Berlino a Roma, passando per Milano. Arriva nella Capitale e sale subito al Quirinale. Per concordare le prossime mosse. E piantare qualche paletto. Il Professore della Bocconi non ha intenzione di farsi dettare nomi e programma di governo dalla politica che vive ore di frenesia e spaccature
. Se premier sarà, dovrà poter esercitare in piena autonomia il potere di proporre la sua squadra al Capo dello Stato. Ed è il "modello Dini" - un governo di soli tecnici - quello che potrebbe consentirgli di far tornare i conti tra richieste dei partiti, litigi della politica e necessità di formare rapidamente un esecutivo capace di placare i mercati.

L'immagine plastica di quello che sta accadendo l'hanno avuta i passeggeri del volo che ieri pomeriggio ha portato Monti da Milano (dove ha fatto scalo in arrivo da Berlino) a Roma. Quando alle 15.30 l'Az in arrivo dalla Capitale si avvicina al finger di Linate, una flottiglia di auto blu a sirene spiegate recupera un gruppetto di ministri di rientro dai palazzi romani. Dal finestrone del gate ad osservare la scena c'è proprio Mario Monti. Il neo senatore a vita è solo, seduto insieme agli atri viaggiatori che aspettano l'imbarco. In mano stringe un trolley e sulla spalla porta una sacca di tela blu: sopra c'è scritto "Eu Antitrust", un ricordo dei dieci anni vissuti da commissario europeo a Bruxelles. Un altro viaggiatore che assiste alla scena lo avvicina: "Professore, ci salvi lei". Poi Monti si imbarca, siede al posto 1C e si mette a leggere. Al suo arrivo a Roma lo prende in consegna una Lancia Thesis blu messa a disposizione del Quirinale.

Con il presidente Napolitano Monti ci resta poco meno di due ore. Dopo i ringraziamenti per la nomina a senatore a vita si entra nel vivo delle discussioni. Si parla dei tempi per varare il governo. Si concorda sulla necessità di fare in fretta. Tra domenica e lunedì, dopo l'approvazione della Legge di Stabilità, ci dovranno essere incarico e giuramento. Già, perché tanto il presidente quanto il Professore su una cosa concordano: bisogna agire rapidamente per placare i mercati. Poi il nodo su struttura di governo e personalità che potrebbero farne parte. Si esamina la possibilità che in una prima fase - per sfruttare al massimo la credibilità internazionale del presidente della Bocconi - Monti oltre che la presidenza del Consiglio assuma anche l'interim all'Economia.

Però trovare la quadra in tempi ristrettissimi non sarà facile. Lo dimostra il Berlusconi che in serata di fronte ai senatori di un Pdl sempre più spaccato, per placare i suoi propone di essere lui a proporre il futuro premier e il suo ministro dell'Economia. D'altra parte del futuro governo e dei suoi componenti ne parlano anche negli altri partiti, a partire dal Pd. Che ieri ha stoppato la richiesta di Berlusconi di inserire Gianni Letta nella squadra di Monti. Una botta per il premier, che confida nella benefica (per lui) presenza di Letta nelle stanze di Palazzo Chigi. Altra gatta da pelare per il Cavaliere la richiesta di almeno sei suoi ministri di restare al governo. Veti e controveti che starebbero spingendo Monti a scegliere il "modello Dini": un governo snello, composto interamente da ministri tecnici con i politici al massimo relegati nel ruolo di sottosegretari.

In pubblico Monti non parla. Ma oltre al Capo dello Stato ieri il Professore ha sentito diversi rappresentanti dei partiti. Secondo i quali l'ex commissario europeo non vuole essere trascinato nel gorgo delle trattative tra le forze parlamentari e nelle strane alchimie che potrebbero scaturirne appesantendo il suo governo prima ancora della sua nascita. Sarebbe questo il ragionamento, raccontano i politici che ieri lo hanno sentito: "Se devo assumermi questa responsabilità non posso accettare che mi si imponga il programma e la struttura del governo". Ecco perché a Napolitano ha chiesto di poter usare a pieno il suo potere di proporre i ministri, come previsto dall'articolo 92 Costituzione. Che se saranno tutti tecnici, come ormai è propenso a fare, assomiglierà molto ad un "governo del presidente", un esecutivo che fa riferimento al Capo dello Stato.

Uscito dal Quirinale Monti viene depositato dagli uomini del Quirinale in un noto albergo nel centro di Roma. È solo, viaggia leggero. A chi lo ferma per chiedere un commento sulla sua prima giornata da premier in pectore risponde con un sorriso: "Buonasera, ma non posso parlare". Stringe la mano e si congeda con un educato saluto. Oggi il suo esordio in aula al Senato per la Legge di Stabilità. Poi per lui si potrebbero aprire le stanze di Palazzo Chigi.

(11 novembre 2011)
Have a Nice Day
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queste si che sono cose che fa piacere leggere, speriamo che lo faranno lavorare.

bellissima la scenetta descritta dell'aeroporto :D
Have a Nice Day
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cozzina1
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E ora parte il totoministri Ma se questo è il nuovo...
L'economista al Quirinale. Nel governo ci sarà Amato, i due Letta vicepremier. I democrat spingono Ichino al Welfare. E nel programma in arrivo sacrifici per tutti
di Massimiliano Scafi - 11 novembre 2011, 08:50
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Roma All’ora del te’, ecco Mario Monti che si materializza sul Colle con il più ampio dei sorrisi a sua disposizione, per fare il punto della situazione. C’è cauto ottimismo, riportano le fonti, ma anche «la consapevolezza dei tanti problemi ancora da superare».

Giorgio Napolitano, che sta lavorando duro per smussare gli angoli, tiene i contatti internazionali. Ha avuto un colloquio pure con Barack Obama. «Noi italiani-dice in mattinata all’ambasciatore finlandese- abbiamo alle spalle un passato di progressi e momenti gloriosi, segnati però da crisi e cadute via via superate con spirito di sacrificio e slancio innovativo ».

E stavolta ce la faremo di nuovo? «Sono sicuro che le forze politiche e sociali sapranno mostrarsi all’altezza del compito». Più prudente Monti. «Servono riforme e tagli ai privilegi- il suo primo commento -,un lavoro enorme».Intanto deve cominciare a mettere d’accordo i partiti che dovrebbero sostenerlo. Il programma più o meno è fatto e ce l’ha dato l’Europa. Quanto alla squadra, l’idea di base è quella di un esecutivo leggero, 12 ministri e 24 sottosegretari, un misto tra tecnico e politico.

La trattativa è appena iniziata, siamo ancora nella fase in cui ciascuna delle parti chiede la luna. Diffidenze e veti incrociati, può saltare tutto da un momento all’altro.Ma se il tentativo andrà in porto, lo schema dovrebbe essere questo: due ministri al Pdl,due al Pd,uno all’Udc,gli altri sette più o meno indipendenti. In via dell’Umiltà, «in un confronto franco», come si dice in diplomazia, il Cavaliere chiederà la conferma di Gianni Letta, da promuovere vice premier, e di alcuni ministri uscenti, come Franco Frattini agli Esteri, Raffaele Fitto al Mezzogiorno, Francesco Nitto Palma alla Giustizia e Mariastella Gelmini, in buoni rapporti con il Quirinale, all’Istruzione.

Per tenere calmi gli ex An, gli piacerebbe strappare un posto pure per Ignazio La Russa. Difficilmente otterrà tutto, anche perché mezzo partito rema contro. Sabato un ufficio di presidenza proverà a sciogliere i tanti nodi. Ma c’è maretta pure al Botteghino. Da quello che trapela dovrebbe essere il vice segretario Enrico Letta ad affiancare suo zio Gianni come vice premier. La squadra Pd verrebbe completata da Pietro Ichino al Welfare.

Una rappresentanza di alto livello, come vuole Massimo D’Alema:«Dobbiamo essere visibili, non possiamo subire il governo Monti. Ma bisogna anche tenere dentro tutte le opposizioni per evitare che Idv e Sel ci canonizzino da fuori, il marcare bene la differenza con il passato». E infatti la dalemiana Velina rossa attacca Letta senior, Gelmini e Frattini. Pier Luigi Bersani non vuole fare nomi: «Quelli toccano a Monti, è lui che deve scegliere. Io dico che servono quattro-cinque riforme fondamentali in un segno forte di discontinuità ».Altri nomi.

L’uomo di Casini dovrebbe essere Piero Gnudi, ex presidente dell’Enel. Ma ci sarebbe anche Rocco Buttiglione in corsa per l’Istruzione. Per il ministero dell’Economia sono in forte ascesa le quotazioni di Fabrizio Saccomanni, mentre l’altro deluso da riciclare,Lorenzo Bini Smaghi si è dimesso dalla Bce e lascerà Francoforte per andare a insegnare in un’università americana (forse Harvard).

Vuole entrare in squadra pure Roberto Formigoni, aprendo così la corsa per il Pirellone. Chi ci entrerà sicuramente, se Monti ce la farà, è Giuliano Amato: per lui è pronto il Viminale. Per la sanità, si ipotizza un ritorno, quello di Livia Turco, mentre il Pd avrebbe candidato alcune outsider come guardasigilli. I nomi? Il capogruppo al Senato Anna Finocchiaro e Donatella Ferranti, capogruppo pd in commissione giustizia alla Camera.
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Cesare Beccaria
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Leggo che Berlusconi voglia proporre il nome di quello zombie di Dini (focu meu) per non perdere la cara alleata Lega. Mi auguro vivamente che Napolitano si impunti non accetti un abominio del genere e lo mandi brillantemente a cagare.
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Ninco Nanco
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Di positivo c'è solamente che, finalmente dopo una lenta ed estenuante agonia, anche su questo governo infame, il più antimeridionale della storia fin dai tempi (nefasti) di Cavour e Bombrini, sta calando il sipario :salut

per il futuro...si vedrà...
"I mafiosi non avrebbero cittadinanza in Italia se non ci fosse il potere politico e finanziario che gli permette di esistere."
Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984.
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Paolo_Padano
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Il problema non è monti ma quelli che devono comporre il nuovo governo, la destra vincitrice delle elezioni ha portato l'Italia a competere con la grecia e deve essere epurata. Si fanno i nomi da fora gabbu come la faccia di budino di Dini oppure Fitto, la gelmini o il leccaculo di Alfano creato dal dittatore, tutto ciò è inaccettabile. Ogni repubblica che fallisce deve subire l'epurazione, sia se rappresentato dalla destra o la sinistra, ovviamente non in senso stalinista o fascista. Insomma un governo che prenda le decisioni impopolari che i governi rappresentanti del capitalismo devono prendre. La lega e berlusconi si sono cagati addosso per non perdere le elezioni anticipate, Se devono uscire i nomi che sono stati citati nel toto minsitri è meglio un governo di soli tecnici e poi se la giocano alle elezioni anticipate sulla pelle dei lavoratori. No ad un governo neo capitalista si ad un governo di lavoratori.
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NinoMed
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13:34 Indiscrezioni su squadra Monti, Amato unico politico –

Guido Tabellini, professore di economia presso l'università Bocconi al dicastero di via XX Settembre, Carlo Secchi al ministero dello Sviluppo, il rettore della Cattolica, Lorenzo Ornaghi, all'Istruzione, Lanfranco Senn alle Infrastrutture, Cesare Mirabelli alla Giustizia, Giuliano Amato agli Esteri, Enzo Moavero sottosegretario alla presidenza del Consiglio: secondo quanto apprende l'Agi da fonti ben informate dovrebbero essere questi i nomi che Mario Monti vorrebbe portare al governo. Solo tecnici, nessun politico, d'accordo con il presidente della Repubblica.
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NinoMed ha scritto:13:34 Indiscrezioni su squadra Monti, Amato unico politico –

Guido Tabellini, professore di economia presso l'università Bocconi al dicastero di via XX Settembre, Carlo Secchi al ministero dello Sviluppo, il rettore della Cattolica, Lorenzo Ornaghi, all'Istruzione, Lanfranco Senn alle Infrastrutture, Cesare Mirabelli alla Giustizia, Giuliano Amato agli Esteri, Enzo Moavero sottosegretario alla presidenza del Consiglio: secondo quanto apprende l'Agi da fonti ben informate dovrebbero essere questi i nomi che Mario Monti vorrebbe portare al governo. Solo tecnici, nessun politico, d'accordo con il presidente della Repubblica.
Di bocconiani ce ne saranno sicuramente parecchi, come quando ci furono i governi tecnici di Dini e Ciampi dove alla Luiss c'erano più Ministri e sottosegretari che professori con il parcheggio ingolfato dalle auto di scorta della polizia e dei carabinieri. Nulla di nuovo all'orizzonte.
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ndria ha scritto:Che bella l'Italia, se non si sfiorano i 70 anni non vengono presi in considerazione! :-D

Comunque sia, ora si vedrà se esiste questo famoso senso di responsabilità delle forze politiche (di destra e sinistra) o se ognuno continuerà a tirare l'acqua al proprio mulino. Saprà dire qualcosa Bersani oltre a "Berlusconi si deve dimettere?".

Buona fortuna Italia

:salut
continuerà a dirlo perchè non sa dire altro :mrgreen:
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propongo a monti visto che le pensioni pare che toglino castagne dal fuoco, baratto la mia imminente pensione di anzianità con un prelievo da certi patrimoni
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Lo squallore del predecessore ha offuscato un giudizio obiettivo su Monti, un uomo che all’etica dei diritti umani e dei diritti costituzionali antepone i privilegi bancari e finanziari, senza tralasciare quelli vaticani.Ha avuto il coraggio di elogiare la Gelmini per le riforme con le quali ha distrutto la scuola pubblica, in assoluta antitesi rispetto alle finalità costituzionali.Ha elogiato Marchionne ovvero colui che si è fatto beffa dei diritti costituzionali delle classi lavoratrici.Monti incarna il potere economico che non accetta più di essere rappresentato dal potere politico, ma si fa esso stesso potere politico in una commistione subdolamente antidemocratica.I POLITICI SONO I SERVI DEI BANCHIERI..E QUANDO NON LI SERVONO BENE...ALLORA I BANCHIERI FANNO DA SE !Monti è presidente europeo della Commissione Trilaterale,gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 73 da Rockefeller e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg.Dal 2005 è international advisor per Goldman Sachs.È advisor della Coca Cola Company ecc..ecc...MA A QUESTO COSA GLI E' NE PUO' MAI FOTTERE DELL'OPERAIO CHE NON ARRIVA A FINE MESE,DELL'AZIENDA IN CRISI CHE NON RIESCE AD AVERE FINANZIAMENTI DALLE BANCHE,DEI GIOVANI CHE NN POSSONO PROGRAMMARE IL FUTURO..XKè PERENNEMENTE PRECARI..OPPURE DI UN 45ENNE CHE HA PERSO IL LAVORO??QUESTO TRATTERA' L'ITALIA COME UNA BANCA..E GLI ITALIANI COME I PIU' PEZZENTI DEI CLIENTI !!
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Se si fosse messo da parte da tempo od avrebbe passato la mano a Fini in tempi non sospetti secondo la logica dell'alternanza anche all'interno di una coalizione che fondeva diverse anime, forse era possibile un altra soluzione. Quando il sottoscritto ed il collega buddace di cui non ricordo il nome, parlavano di grecia ci prendevate per il kulo che dicevamo fesserie.
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Monti prepara il nuovo governo. ''A fare i ministri anche i politici'

ultimo aggiornamento: 14 novembre, ore 19:26

Roma - (Adnkronos/Ign) - Stamattina al via le consultazioni con Svp. Domani Pd, Pdl parti sociali. A quanto apprende l'Adnkronos a Monti il sostegno di Merkel, Cameron e Fillon. Entro martedì il premier in pectore scioglierà la riserva. Fini: "Credo fiducia entro venerdì". Ue: diagnosi sull'Italia non cambia con il nuovo governo. Napolitano: istituzioni credibili e coesione, così l'Italia può tornare a essere protagonista. Ieri l'incarico: "Ora crescita ed equità sociale''. Il professore riservato ma intransigente dallo humour anglosassone. Il programma del futuro premier. Lega Nord, la scelta della segreteria: ''Riapriamo il Parlamento della Padania''. Folla di sostenitori di Berlusconi davanti a Palazzo Grazioli. Il Cavaliere lascia (VIDEO). Brindisi e tricolori, folla in festa

Roma, 14 nov. (Adnkronos/Ign) - Nessun nome, né indicazioni sulla natura del governo. Solo qualche indicazione generale sul programma e sulle priorità del suo lavoro. Iniziano a trapelare dalle parole dei rappresentanti dei partiti minori convocati dal presidente del Consiglio designato Mario Monti, le prime informazioni sul nuovo governo. Un esecutivo che secondo il presidente della Camera Gianfranco Fini "entro venerdì avrà ricevuto la fiducia in entrambi i rami del Parlamento". A ricordare la criticità del momento è poi stato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per il quale l'Italia sta attraversando una "crisi delicatissima e cruciale". E nella prima giornata di consultazioni, apprende l'Adnkronos, Monti avrebbe ricevuto anche le telefonate dei primi ministri tedesco Angela Merkel e francese Francois Fillon e dell'inglese David Cameron. A rivelarlo lo stesso presidente del Consiglio incaricato, ad alcuni dei politici incontrati oggi a palazzo Giustiniani. Da tutti i leader europei Monti avrebbe ricevuto sostegno e incoraggiamento. Oltre alla sollecitazione a fare presto in modo che l'Italia torni quanto prima ad assumere il ruolo che le compete sulla scena internazionale.

Questa mattina il futuro premier ha lasciato l'hotel Forum intorno alle 9 del mattino e si è recato direttamente a Palazzo Giustiniani per iniziare le consultazioni con gli esponenti dei partiti politici.

Non potendo partecipare di persona all'incontro Umberto Bossi ha contattato telefonicamente Mario Monti confermato la linea politica già espressa al Presidente della Repubblica, che prevede l'indisponibilità della Lega Nord a votare la fiducia al futuro Governo e la disponibilità a valutare caso per caso i singoli provvedimenti proposti. Nel colloquio definito "cordiale e collaborativo" Bossi e Monti hanno comunque stabilito che si vedranno dopo l’espressione della fiducia da parte del parlamento.

I primi ad incontrare Monti sono stati gli esponenti delle minoranze linguistiche e dei sottogruppi che compongono i gruppi misti di Senato e Camera. Nel pomeriggio è stata la volta di Italia dei Valori, Lega Nord e Terzo Polo. Per l'Idv parla Antonio Di Pietro. Che ribadisce di non avere "nessuna preclusione" nei confronti di Mario Monti per il quale nutra "stima e rispetto". Tuttavia l'Idv stabilirà se votare o meno il governo Monti, solo dopo aver conosciuto e valutato il programma di governo e la squadra dei ministri, ha ribadito l'ex pm.

Domani mattina, poi, toccherà a Pd e Pdl; quindi, nel pomeriggio, le forze sociali. Entro martedì verrà sciolta la riserva.

Secondo quanto si è appreso Mario Monti avrebbe più volte rimarcato la sua piena disponibilità a collaborare con tutte le forze politiche per il bene del Paese. Io ho molto rispetto per il Parlamento e i partiti, avrebbe detto ai suoi interlocutori il senatore a vita. Roberto Antonione, deputato ex Pdl ora nel gruppo Liberali per l'Italia, conferma questo orientamento: ''Monti vuole una rappresentanza politica ai massimi livelli'' del governo il che significa anche a livello di ministri. Un aspetto "molto apprezzato" da Arturo Iannaccone che, comunque vada, partiti o no, assicura a nome di Grande Sud-Lega Sud il "sostegno pieno e leale al nuovo esecutivo". "Sostegno senza condizioni" a Monti è stato dato anche dalla delegazione dei Liberaldemocratici (Daniela Melchiorre, Italo Tanoni e Giorgio La Malfa).

Mentre il senatore Roberto Rolando Nicco, in rappresentanza delle minoranze linguistiche-Val d'Aosta, ha riferito che Monti ''ha più volte sottolineato l'esigenza di un programma fondato sull'equità e il rigore". Un piano "importante, con molti sacrifici", ha riferito dal canto suo Francesco Nucara, segretario del Partito repubblicano.

Inoltre, secondo Mirella Giai, gruppo misto, Monti ''non ha messo un termine al suo mandato. Teoricamente potrebbe arrivare fino al termine della legislatura''. ''Al presidente del Consiglio incaricato -ha riferito il deputato del gruppo Fareitalia per la Costituente Popolare Adolfo Urso al termine del colloquio- abbiamo chiesto di concretizzare al più presto e al meglio l'agenda concordata con l'Europa, contenente le misure per abbattere il debito pubblico e riavviare lo sviluppo''.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Polit ... 20723.html
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Governo, il Pdl apre: «Si va verso il buon esito»
Monti al Quirinale, ultime ore per la riserva
Sostegno deciso del Pd ad un esecutivo tecnico. Polemica tra Capezzone e i finiani: «Rischiano di far saltare tutto»


Mario Monti a Palazzo Giustiniani per le consultazioni (Ansa)
ROMA - Il governo Monti ha sempre più possibilità di essere varato. Confermato il sostegno pieno da parte del Pd, peraltro scontato, anche il Pdl ha aperto più di uno spiraglio all'esecutivo tecnico guidato dall'ex rettore della Bocconi. Al termine delle consultazioni a Palazzo Giustiniani il segretario Angelino Alfano ha parlato di un «buon esito» sgombrando così le nubi di un possibile precipitare della situazione che una presa di posizione del portavoce Daniele Capezzone in polemica con il finiano Bocchino - diramata proprio in concomitanza con il faccia a faccia tra la delegazione pidiellina e il presidente incaricato - avevano lasciato intendere. Monti ha dunque terminato i faccia a faccia con le forze politiche. Le consultazioni proseguono nel pomeriggio con le parti sociali, il Forum dei giovani e la rappresentanza istituzionale delle donne, anche se questi sono incontri consultivi, funzionali alla messa a punto del programma, e non politici. Il professore dovrebbe dunque avere già il quadro completo della situazione e gli elementi per sciogliere la riserva con cui aveva accettato l'incarico dal presidente Napolitano. Il capo dello Stato e il premier designato si sono visti al Quirinale per una colazione di lavoro durata più di un'ora. Al termine dell'incontro, sono ripresi gli incontri senza nessuna comunicazione intermedia da parte di Monti o del Quirinale. Intanto, si continua a guarda con apprensione ai mercati. Piazza Affari, in territorio negativo in apertura, ha recuperato dopo il via libera a Monti delle due principali forze parlamentari. E anche lo spread. dopo un nuovo record sopra quota 530 punti base, è tornato a raffreddarsi.
LE POSIZIONI - Sia il Pd che il Pdl già alla vigilia dell'incontro con il premier in pectore avevano dato in linea di massima il loro benestare alla nascita del nuovo governo. Ma il Pdl è alle prese con un fronte di scontenti al proprio interno e con il diniego avanzato dallo stesso Monti ad una serie di richieste sin qui avanzate dal partito del Cavaliere. La durata in carica, ad esempio, che per il centrodestra dovrebbe essere limitata alla sola messa in atto dei provvedimenti previsti dalla ormai nota lettera della Bce, mentre l'economista ha puntualizzato che, ottenuta la fiducia, si porrà come orizzonte temporale la conclusione regolare della legislatura, ovvero la primavera 2013. E a creare subbuglio c'è la dichiarazione di Italo Bocchino che sul Corriere di oggi non ha escluso l'eventualità di un'alleanza futura con il Pd «che preveda Monti come candidato a palazzo Chigi». Una boutade che ha causato oggi la reazione del partito del premier, che con Daniele Capezzone ha parlato addirittura di «tentativo Monti messo irresponsabilmente a rischio», e costretto lo stesso Gianfranco Fini a prendere le distanze definendo «un errore» la provocazione del suo fedelissimo.



Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, con il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto (Ansa)
«VERSO BUON ESITO» - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, al termine delle consultazioni ha poi detto di ritenere che «il tentativo del professor Monti sia destinato al buon esito». Alfano ha poi puntualizzato che «gli impegni assunti con l'Europa costituiscono il caposaldo del nostro sostegno». Il leader pidiellino non ha voluto aggiungere altro e non ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa di Palazzo Giustiniani. Al termine del confronto la delegazione ha raggiunto Berlusconi e lo stato maggiore pidiellino a Palazzo Grazioli dove è in corso un vertice del partito.

Bersani e Franceschini a Palazzo Giustiniani (Benvegnù Guaitoli)
«MONTI VADA AVANTI» - Anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, era stato di poche parole: «Abbiamo incoraggiato il professor Monti a proseguire con determinazione. E non abbiamo messo un termine al governo», aveva detto al termine del faccia a faccia con il presidente incaricato. Il leader democratico conferma dunque la linea di pieno sostegno all'ex rettore della Bocconi, sottolineando la richiesta di un governo eminentemente tecnico che possa raccogliere il maggiore consenso possibile. «Abbiamo dato conferma dell'intenzione di metterci a sostegno di un governo autorevole di caratura tecnica - ha puntualizzato Bersani - , non per sostenere meno ma meglio e consegnare alla politica il compito di un impegno convinto e organizzare un percorso per costruire qualche urgente riforma». Fonti parlamentari avevano poi lasciato intedere che il Pd avrebbedato il via libera all'ingresso nell'esecutivo di Gianni Letta e Giuliano Amato, due figure tecniche ma al tempo stesso politiche, visti i trascorsi di entrambi. Circostanza, questa, poi però smentita dall'ufficio stampa di Bersani.
CONVOCAZIONE «A DOMICILIO» - La Camera nel frattempo resta «convocata a domicilio», secondo la formula di prassi: i lavori sono sospesi fino al voto di fiducia che verrà chiesto dal presidente incaricato al termine delle consultazioni con i gruppi politici e le forze sociali, se questi si chiuderanno con un sostanziale via libera alla formazione del nuovo governo. La convocazione, in ogni caso e salvo sorprese, dovrebbe avvenire presumibilmente entro venerdì e nell'attesa non ci saranno sedute delle commissioni permanenti.

http://www.corriere.it/politica/11_nove ... 3dd6.shtml
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Cesare Beccaria
un giorno senza un sorriso è un giorno perso(C.Chaplin)
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