Aeroporto da zero passeggeri

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NinoMed
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40 milioni di euro, 0 passeggeri
di Fabrizio Gatti - L'espresso.it

L'aeroporto di Brescia costa un bingo, perché ci lavora un sacco di gente; tra controllori di volo, doganieri, polizotti, facchini etc. Ma nell'ultimo anno non ci è passato neanche un viaggiatore. Un caso limite di sperpero italiano
(24 ottobre 2011)
©Luca Locatelli per l Espresso ©Luca Locatelli per l'EspressoDa stamattina non atterra nemmeno un merlo. Anche gli uccellini snobbano l'aeroporto più sprecone del mondo. Allacciatevi le cinture e preparatevi a scendere nell'Italia del federalismo militante: benvenuti in Padania, terra di faide all'ultima spesa tra leghisti e berlusconiani. La cattedrale delle cattedrali nel deserto è al centro della verdissima pianura lombardo-veneta. Proprio qui dove il Risorgimento italiano ha combattuto le sue battaglie per l'Unità. E dove 150 anni dopo ogni provincia ha il suo campanile, i suoi parlamentari, il suo dialetto stampato sui cartelli stradali. E, perché no, pure il suo mega aeroporto. Quello di Brescia è straordinario: 3 mila metri di pista, la torre di controllo con due uomini radar di giorno e di notte al lavoro, si fa per dire, vigili del fuoco, poliziotti, finanzieri, doganieri in servizio sulle 24 ore, addetti ai bagagli, alle pulizie, ai metal-detector, alle rampe, al piazzale, al rifornimento, alle previsioni del tempo, alle informazioni al pubblico. E da un anno nemmeno un passeggero. Nemmeno un volo, una partenza, un abbraccio.

Roba da umiliare i padrini della defunta Cassa del Mezzogiorno. Ma giù al Nord le cose si fanno perbene. In nome dell'efficienza, del commercio, della tradizione. E del feudo: antico concetto che il linguaggio più raffinato preferisce chiamare lobby.

La società Aeroporto Gabriele d'Annunzio ne è un monumento. Gestisce l'omonimo aeroporto di Brescia, nelle campagne di Montichiari, una ventina di chilometri dalla Leonessa d'Italia. E in nove anni, da quando è stata costituita, ha perso la bellezza di 40 milioni 383 mila 462 euro. Il bilancio migliore? Il primo nel 2002, quando ha operato per soli sei mesi: meno 2 milioni 504 mila e 52 euro. Il record nel 2009: meno 5 milioni 813 mila 555 euro e una ricapitalizzazione per perdite da 15 milioni 500 mila euro. Leggermente meglio nel 2010, ma solo grazie alla cancellazione di tutti i voli passeggeri: meno 4 milioni 574 mila 126 euro. Mai un bilancio almeno vicino al pari. Eppure ad appena mezz'ora di autostrada, negli stessi nove anni, l'aeroporto di Bergamo ha portato il suo utile da un milione 786 mila euro a 12 milioni 270 mila euro. Perderli per perderli, se avessero regalato quei 40 milioni ai 63 dipendenti, i 25 operai e i 38 impiegati bresciani avrebbero messo insieme un gruzzolo di quasi 635 mila euro ciascuno. Invece si ritrovano in cassa integrazione. Ultima conseguenza di decisioni prese sempre altrove.

Ai cinque amministratori della società va un po' meglio. Nonostante i risultati, negli ultimi sei anni il loro compenso medio pro capite è aumentato senza sosta: dagli 11.221 euro del 2004 ai 19.200 euro all'anno del 2010. Un bel più 71 per cento, che il consiglio d'amministrazione dell'aeroporto integra con guadagni e gettoni in altri incarichi e attività. Così hanno deciso i soci della Gabriele d'Annunzio: la Provincia di Brescia con un simbolico 0,01 per cento di azioni e la società Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca con il 99,99, a sua volta controllata da Camera di commercio di Verona, Provincia di Verona, Provincia di Trento, Comune di Verona, Provincia di Bolzano, Camera di commercio di Brescia, ancora la Provincia di Brescia con il 4,19 per cento. E altri soci tra banche, enti e Comuni della zona.

Uno spreco di soldi pubblici che comincia da lontano. L'attuale crisi economica c'entra ben poco. Per anni idee, risorse, progetti sono stati bruciati in una battaglia di campanile. Combattuta anche davanti al Tar, al Consiglio di Stato, al tabellone degli orari dei voli. Città contro città. I veronesi della Lega contro i bresciani del Pdl. Lo stesso aeroporto di Verona contro il suo figlioccio di Brescia. Due aeroporti a 45 minuti di autostrada. Tre contando Bergamo. Cinque considerando Milano Linate e Malpensa. Soltanto quest'anno, il 31 maggio, è stata firmata la pace. Sfruttando la circostanza che la Lega governa in Comune a Verona con Flavio Tosi e in Provincia a Brescia. E il Pdl in Comune a Brescia con Adriano Paroli e in Provincia a Verona.
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tifoperlapropatria
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Viva L'italia.

CMQ il ragionamento varrebbe anche per il Tito Minniti secondo me, una volta che l'A3 da Lamezia a Reggio e viceversa sarà sistemata, e sarà possibile per l'appunto in 1 ora giungere da RC a Lamezia e viceversa, non vedo il motivo per cui il Tito Minniti debba ancora essere oggetto di discussione.

:salut
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tifoperlapropatria ha scritto:Viva L'italia.

CMQ il ragionamento varrebbe anche per il Tito Minniti secondo me, una volta che l'A3 da Lamezia a Reggio e viceversa sarà sistemata, e sarà possibile per l'appunto in 1 ora giungere da RC a Lamezia e viceversa, non vedo il motivo per cui il Tito Minniti debba ancora essere oggetto di discussione.

:salut

Assolutamente no,questo vale per Crotone,non per Reggio che potenzialmente avrebbe l'utenza necessaria per diventare un aeroporto importante.In Calabria servirebbe uno nella sibaritide,una delle zone più importanti ed industrializzate della Regione,oltre che ben governate.Quindi abolire Crotone,del tutto inutile come aeroporto.
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tifoperlapropatria ha scritto:Viva L'italia.

CMQ il ragionamento varrebbe anche per il Tito Minniti secondo me, una volta che l'A3 da Lamezia a Reggio e viceversa sarà sistemata, e sarà possibile per l'appunto in 1 ora giungere da RC a Lamezia e viceversa, non vedo il motivo per cui il Tito Minniti debba ancora essere oggetto di discussione.

:salut
In sostanza, se sistemassero 'sto tratto di A3, un sacco di gente perderebbe la possibilità di mangiare sulla A3 ed un sacco di altra gente perderebbe la possibilità di mangiare sull'aeroporto?
E a cu ci cumbeni ma finisciunu allura?
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Chiudere il Tito Minniti? Assurdità mi dispiace. E' stato il primo aeroporto della Calabria e se messo in buone mani altro che utile potrebbe dare!
Lo stesso dovrebbe essere un porto di arrivo per i turisti! Non si deve guardare al bacino di popolazione residente.

L'aeroporto di Brescia è lo specchio di ciò che sta accadendo in Italia: prima si lavorava al nord e si rubava al sud. Ora si futtunu sordi a tutti e dui i parti... ecco perchè stiamo andando a scatafascio
pincopallino
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peas! ha scritto:In sostanza, se sistemassero 'sto tratto di A3, un sacco di gente (soprattutto NDRAGHETA) perderebbe la possibilità di mangiare sulla A3 ed un sacco di altra gente perderebbe la possibilità di mangiare sull'aeroporto?
E a cu ci cumbeni ma finisciunu allura?
Bravo !!!!
hai fatto centro ed hai spiegato il perchè è da una vita che ........

Nota: ho letto che nella A3 in certi casi bastano 3 metri per ogni corsia invece di 3,5 metri (con le nuove norme 3,75).
Per non parlare poi degli incroci a raso con le vie minori (di cui soprattutto Reggio è maledettamente piena).
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tifoperlapropatria
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per il Tito Minniti, non bisogna ragionare guardando al proprio orticello o facendone una questione di campanile.

L'Italia è piena di aeroporti inituli (vedi http://www.report.rai.it/dl/Report/punt ... f7ca5.html).

Fra qualche anno la distanza fra RC e Lamezia sarà sempre più corta, in 1 ora sarà possibile percorrere la distanza che oggi si fa in 2 ore e mezza.

Piaccia o no l'aeroporto di Lamezia funziona e funziona bene da diversi anni, è un aeroporto internazionale con decine di voli giornalieri.

Spiegatemi che bisogno c'è di avere 2 aeroporti importanti che sono divisi solo da 1 ora di strada. Messina e la sua provincia? Catania credo sia di gran lunga più comodo.
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