Parlamento europeo approva relazione contro mafie

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Il Parlamento Europeo ha approvato il rapporto contro le mafie
Ieri mattina il Parlamento Europeo ha approvato con una larghissima maggioranza (584 favorevoli, 48 astenuti e 6 contrari) il mio rapporto sulla criminalità organizzata, fenomeno che rappresenta una delle principali minacce per la sicurezza e la libertà dei cittadini dell’Unione Europea. Sono particolarmente fiera di questo complesso e articolato lavoro durato oltre un anno, anche perchè è la prima volta che in un documento ufficiale delle istituzioni europee si fa esplicito riferimento alle mafie. Sono inoltre soddisfatta per essere riuscita a lavorare in sinergia con tutti i gruppi politici e in particolar modo con i relatori ombra: Iacolino per il PPE, Crocetta per S&D, Albrecht per i Verdi, Kirkhope per ECR e Dennis De Jong per la GUE. Il loro contributo è stato fondamentale per il percorso di questa relazione. Ancora più importante è stato l’aiuto degli esperti in tema di mafie: magistrati antimafia, forze di polizia ed esperti a vario titolo, hanno contribuito alla costruzione del documento con le loro competenze.

Con l’approvazione di questo rapporto il Parlamento ha manifestato la consapevolezza, ben prima della maggior parte degli Stati membri, che la risposta politica ai sistemi criminali deve essere forte, puntuale e valida. Il Parlamento Europeo consegna così alla Commissione Europea, al Consiglio e agli Stati membri un quadro strategico, un sistema coerente e transnazionale di misure preventive e di contrasto, espressione di una inequivocabile volontà politica. Niente illusioni, questo rappresenta un primo passo. Dopo l’analisi della risoluzione da parte dei magistrati antimafia Roberto Scarpinato, Nicola Gratteri e Luca Tescaroli, svoltasi ieri pomeriggio durante il dibattito al quale hanno partecipato anche il professore Militello dell’Università di Palermo e il Presidente di IdV Antonio Di Pietro, già da oggi parte l’azione di pressione nei confronti di tutte le istituzioni per tradurre la risoluzione in azioni concrete.

Una nota a margine: tra i soli 6 voti contrari si registra quello di un ex IdV, Pino Arlacchi, italiano e notoriamente “esperto” di fenomeni criminali. Da lui ci saremmo aspettati magari qualche suggerimento durante la stesura del testo (al quale non si è mai interessato), non un voto contrario. A dimostrazione che la distanza tra l’antimafia delle chiacchiere e quella dei fatti è sostanziale. Penso che i cittadini, e soprattutto i suoi elettori, dovrebbero chiedergli le motivazioni del suo voto contrario (l’indirizzo e-mail è [email protected]).

sonia alfano blog
Ultima modifica di reggino il 26/10/2011, 18:29, modificato 1 volta in totale.
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Giustizia & impunità | di Giuseppe Pipitone
26 ottobre 2011


Commenta (8) Più informazioni su: Alfano, criminalità organizzata, idv, Parlamento europeo“Una legislazione antimafia in Europa”, Strasburgo approva relazione di Sonia Alfano
Le istituzioni europee muovono i primi passi verso una normativa comune per contrastare il crimine organizzato. Votato con 584 sì il testo voluto dall'europarlamentare dell'Italia dei Valori. Obiettivo finale, un testo antimafia europeo per tutti e 27 i paesi membri
Un’unica legislazione antimafia, un norma unitaria sulla confisca dei beni in tutta Europa. l’estensione del reato di associazione mafiosa in tutti gli stati. Sono questi gli elementi principali della relazione dall’europarlamentare dell’Italia dei Valori Sonia Alfano,approvata ieri mattina a Straburgo dal parlamento riunito in seduta plenaria con 584 voti a favore, 48 astenuti e 6 contrari. Una relazione a cui si è arrivati dopo due anni di lavoro congiunto di studio e ricerca che ha coinvolto attivamente i magistrati e i rappresentanti delle forze dell’ordine.

Il parlamento europeo comincia quindi a muovere i primi passi verso una lotta unitaria al crimine organizzato. Per la prima volta infatti viene tracciato il profilo degli strumenti necessari per elevare a livello europeo la lotta alle associazioni criminali, sempre più “multinazionali” e quindi sfuggenti alle legislature nazionali.

“Una proposta per ingegnerizzare le dinamiche di lotta al crimine” la definisce Antonio Di Pietro che insieme al presidente del gruppo liberale Guy Verhofstad e alla commissaria per la Giustizia Vivian Reding ha appoggiato e favorito il lavoro della Alfano, relatrice del progetto insieme ai colleghi Jan Philipp Albrecht, Rosario Crocetta, Salvatore Iacolino, Timothy Kirkhope, Cornelis de Jong.

L’obiettivo finale della relazione è quello di arrivare alla redazione di un unico testo antimafia europeo, comune in tutti i 27 Stati membri. Tra i punti principali del documento l’introduzione del reato di associazione mafiosa in tutti i paesi europei, ma soprattutto l’istituzione di una normativa comune in materia di sequestro e confisca dei beni riconducibili alle associazioni mafiosi.

A coordinare le forze di polizia transnazionale già esistenti (Euoropol, Eurojust) verrebbe varata una Procura antimafia europea, una sorta di motore politico europeo con potere inquirente. Elementi fondamentali per una lotta efficace alla Gomorra finanziaria che ha ormai messo radici gli ambienti economici di mezza europa, dove i carenti strumenti legislativi ne hanno finora garantito impunità.

“Al momento con il mandato europeo non si possono nominare periti, non si possono fare interrogatori, non si possono neanche utilizzare le impronte digitali: in pratica non è possibile indagare” dice il procuratore generale di Caltanissetta Roberto Scarpinato, durante il dibattito organizzato subito dopo il varo del documento in plenaria. Gli dà manforte il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri che racconta: “Tempo fa abbiamo inviato il mandato di cattura per il sindaco di una città australiana. Lo volevamo arrestare per associazione a delinquere di stampo mafioso: era affiliato alla ‘ndrangheta. Ma in Australia non esiste un reato del genere. Non abbiamo mai ricevuto risposta”.

In questo senso la relazione si propone di armonizzare sul piano europeo le competenze procedurali che mettono in contrasto gli inquirenti dei vari Stati. “Ci diranno che siamo andati a parlare male dell’Italia – ha chiosato Di Pietro – senza capire che noi portiamo in giro le eccellenze italiane nella lotta al crimine organizzato”.

“Il cammino è ancora lungo ma noi speriamo di aver dato un segnale a tutti quei cittadini europei che combattono con abnegazione il crimine organizzato”, ha detto la Alfano, che ha dedicato il suo lavoro ai familiari di vittime della mafia e ai testimoni di giustizia. Quegli stessi testimoni – da Roberta Iannì a Valeria Grasso e Ignazio Cutrò – che proprio nei momenti in cui il plenum del Parlamento Europeo votava, assistevano sulle tribune dei visitatori.
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Crocetta, da oggi lotta mafia appartiene a Parlamento Ue
Orgoglioso di essere stato promotore iniziativa
25 ottobre, 16:03

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(ANSA) - BRUXELLES, 15 OTT - L'istituzione di una commissione parlamentare Ue sulle mafie in Europa - contenuta nel rapporto Alfano approvato quasi all'unianimita' oggi dalla plenaria di Strasburgo - e' un'idea nata da una lettera inviata da Rosario Crocetta, ex sindaco di Gela minacciato ed eurodeputato Pd.

''Era il 15 luglio 2009, giorno dell'elezione del presidente Buzek - ha ricordato Crocetta da Tunisi, dove è in missione di osservazione elettorale per il Parlamento europeo - quando con una lettera ho chiesto che si istituisse nella Ue una commissione d'indagine sul fenomeno delle mafie in Europa. La richiesta lasciò sbigottiti i tanti che ritenevano il problema un fenomeno circoscritto al sud Italia''.

''Da allora - ha aggiunto Crocetta - non solo tutta la delegazione del Pd si e' schierata su questa posizione, ma l'intero gruppo S&D, grazie alla collaborazione di Martin Schulz, ha fatto propria questa intenzione, organizzando il primo seminario internazionale sul problema delle mafie in Europa. E positiva è stata la reazione del presidente Buzek''.

''Da oggi - ha cocnluso Crocetta - la lotta alla mafia appartiene a tutto il Parlamento europeo e sono orgoglioso di aver contribuito, insieme con altri, a questo risultato''.
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L’antimafia in Europa: da cosa nasce cosa
Questa volta Nordisti va ancora più a nord. Vola addirittura oltre le Alpi, sale su su fino al confine tra Francia e Germania, a Strasburgo. Sì, perché lì, martedì 25 ottobre, è successa una cosa storica. Il Parlamento europeo ha approvato a stragrande maggioranza (584 voti a favore, destra e sinistra insieme) una risoluzione sulla necessità di contrastare in maniera rigorosa e transnazionale le organizzazioni mafiose. Per la prima volta, l’assise di Strasburgo ha discusso in maniera organica di un problema, la mafia, che fino a ieri in Europa pensavano fosse solo italiano.

A ottenere questo risultato è stata la caparbietà di Sonia Alfano, deputata europea dell’Italia dei Valori, che ha lavorato più d’un anno per superare le incomprensioni, le pigrizie, le sottovalutazioni, le contrapposizioni politiche dentro l’Europarlamento ed è alla fine riuscita a portare a casa un voto significativo e bipartisan. A discuterne, subito dopo il voto, i magistrati Nicola Gratteri, Roberto Scarpinato e Luca Tescaroli, assieme al professor Vincenzo Militello, a Rita Borsellino e ad Antonio Di Pietro, l’ex magistrato oggi presidente dell’Italia dei Valori.

Ormai è chiaro che le organizzazioni mafiose hanno superato i confini delle regioni meridionali in cui sono nate e si sono saldamente impiantate non soltanto nel nord dell’Italia, ma anche in molti Paesi d’Europa. Cosa Nostra colonizza i subappalti in Germania, ha raccontato Scarpinato. E Gratteri ha ricordato che la ‘ndrangheta ha già aperto ben venti “locali” (cioè nuclei organizzati stabili) in Germania e altrettanti in Svizzera.

La mafia calabrese è oggi quella più forte e diffusa in Europa, con basi e uomini anche in Olanda, in Spagna e in altri Paesi. Il caso di Duisburg, con i morti ammazzati, è un’eccezione, perché la ‘ndrangheta all’estero non vuole attirare attenzione, ma fare in tutta tranquillità un paio di cose: trafficare cocaina e riciclare denaro. Sta penetrando nel ventre molle dell’Europa, conquistando territori e affari in Paesi del tutto impreparati a contrastare l’avanzata criminale.

Per questo sono preziose le indicazioni della risoluzione approvata a Strasburgo, che mette sul tappeto temi che per l’Europa sono quasi del tutto inediti. Dal riconoscimento del reato associativo, che permetta di individuare e punire i membri dell’organizzazione e i loro capi, anche al di là dei singoli reati commessi, al sostegno da dare a chi si ribella alle imposizioni mafiose, siano vittime delle estorsioni o testimoni di giustizia. Dalla necessità di regimi carcerari che impediscano ai boss di continuare a comandare dalla cella, fino all’introduzione di norme che permettano il sequestro e la confisca dei patrimoni mafiosi.

Ora un punto fermo c’è: la risoluzione Alfano. Da qui, però, è necessario andare avanti sulla strada che conduca al varo di una commissione parlamentare antimafia europea e all’armonizzazione delle legislazioni nei diversi Paesi dell’Unione: perché oggi, ancora, la mafia non ha confini, l’antimafia sì.

Il Fatto Quotidiano, 27 ottobre 2011
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Mafia: Alfano (Idv),commissione antimafia Ue e' punto svolta
14 marzo, 17:16

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STRASBURGO - L'istituzione della commissione antimafia del Parlamento Europeo e' ''un vero punto di svolta nella storia delle politiche dell'Unione Europea'' e ''un sogno che si realizza'' per Sonia Alfano, europarlamentare Idv relatrice della risoluzione sul crimine organizzato approvata quasi all'unanimita' nell'ottobre scorso in plenaria con la proposta di istituzione della commissione d'indagine convalidata oggi a Strasburgo.

''E' un risultato straordinario - aggiunge Alfano - che arriva al termine di un lavoro iniziato nel 2010. Finalmente dall'Europa arriva un messaggio inequivocabile alle organizzazioni criminali e alle mafie: le istituzioni non hanno intenzione di indietreggiare rispetto al crimine organizzato, il cui contrasto rappresenta una priorità''.

Per la deputata il mandato della nuova commissione straordinaria sara' quello di ''studiare il fenomeno criminale organizzato a livello transnazionale ed elaborare un vero e proprio piano per il contrasto europeo alle mafie, alla corruzione e al riciclaggio di denaro''.

''Mi auguro - ha concluso Alfano - di vederfe ancora una volta i parlamentari italiani, senza differenza per colore politico, determinati nell'esportare l'esperienza italiana di contrasto a livello europeo''.
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Giancarlo Caselli benedice la Commissione Ue antimafia, anticorruzione e antiriciclaggio.Conto alla rovescia per il debutto ufficiale della Commissione parlamentare antimafia europea. Ieri, 14 marzo, il Parlamento Europeo ne ha approvato l’istituzione al termine di un lavoro iniziato nel 2010 e conclusosi il 25 ottobre 2011 con l’approvazione all’unanimità della risoluzione sul crimine organizzato nell’Unione Europea. La relatrice è stata l’onorevole Sonia Alfano (Idv).

Entro la prossima settimana saranno nominati e presentati i 45 membri, che dureranno in carica un anno (salvo proroga) e che saranno proporzionalmente scelti sulla base della rappresentatività dei partiti e delle coalizioni presenti a Strasburgo.

La prima riunione della Commissione è attesa per la fine di aprile.

Vasti i compiti: analisi e valutazione dell’impatto sulla Ue e sui singoli stati membri, non solo della criminalità organizzata, ma anche della corruzione e del riciclaggio di denaro; proposta delle misure per prevenire e contrastare le minacce a livello internazionale; analisi e valutazione dello stato di attuazione della legislazione dell'Unione in materia di criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio, al fine di garantire omogeneità e compatibilità normativa; esame e controllo del ruolo e delle attività delle agenzie dell'Unione nel settore degli affari interni (Europol, Cosi ed Eurojust).

“L’istituzione della commissione antimafia del Parlamento Europeo - ha detto Sonia Alfano - rappresenta un vero punto di svolta nella storia delle politiche dell’Unione Europea. Finalmente dall’Europa arriva un messaggio inequivocabile alle organizzazioni criminali e alle mafie: le istituzioni non hanno intenzione di indietreggiare rispetto al crimine organizzato, il cui contrasto rappresenta una priorità. Sono fiera di essere stata la relatrice unica della risoluzione del Parlamento Europeo, approvata lo scorso 25 ottobre, che ha avviato il percorso istituzionale che ci porta oggi ad avere questa nuova commissione, il cui mandato è quello di studiare il fenomeno criminale organizzato a livello transnazionale e di elaborare un vero e proprio piano per il contrasto europeo alle mafie, alla corruzione e al riciclaggio di denaro”.

Plaude all’istituzione della Commissione parlamentare antimafia europea anche il procuratore di Torino, Giancarlo Caselli, ieri a Strasburgo per presentare il suo libro, dopo le polemiche, le minacce e gli attacchi subiti nelle ultime settimane,che gli hanno spesso impedito di presentarlo in Italia.

“Che oggi l’Europa abbia una Commissione Antimafia - ha dichiarato il procuratore Caselli - è un fatto molto importante, uno straordinario passo avanti delle istituzioni europee contro tutte le mafie. Che magistrati e poliziotti possano lavorare insieme sulla criminalità transnazionale è un progresso considerevole. Certo il fatto che la Commissione sia composta da molti italiani e pochi stranieri, fa riflettere. Il crimine organizzato non è un problema solo italiano, ma di positivo c’è che l’Italia è anche il paese dell’antimafia, l’antimafia sociale, l’antimafia dei diritti”.
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Ue: Alfano(Idv), istituita la commissione antimafia europea
14 Marzo 2012 - 13:12
(ASCA) - Roma, 14 mar - Il Parlamento Europeo di Strasburgo ha approvato questa mattina l'istituzione della prima Commissione Parlamentare Antimafia Europea della storia. Un risultato straordinario che arriva al termine di un lavoro iniziato nel 2010 e conclusosi il 25 ottobre scorso con l'approvazione all'unanimita' della risoluzione sul crimine organizzato nell'Unione Europea, che ha avuto come unica relatrice l'on. Sonia Alfano (Idv), che per l'istituzione di questa Commissione si e' battuta strenuamente.

''L'istituzione della commissione antimafia del Parlamento Europeo -ha detto soddisfatta Sonia Alfano- rappresenta un vero punto di svolta nella storia delle politiche dell'Unione Europea. Finalmente dall'Europa arriva un messaggio inequivocabile alle organizzazioni criminali e alle mafie: le istituzioni non hanno intenzione di indietreggiare rispetto al crimine organizzato, il cui contrasto rappresenta una priorita'''.

''Sono fiera di essere stata la relatrice unica della risoluzione del Parlamento Europeo, approvata lo scorso 25 ottobre -ha sottolineato la Alfano- che ha avviato il percorso istituzionale che ci porta oggi ad avere questa nuova commissione, il cui mandato e' quello di studiare il fenomeno criminale organizzato a livello transnazionale e di elaborare un vero e proprio piano per il contrasto europeo alle mafie, alla corruzione e al riciclaggio di denaro''.

''Per quel che mi riguarda, la Commissione Parlamentare Europea Antimafia e' un sogno che si realizza. Un sogno che fino ad un anno fa, quando l'ho proposto nel primo progetto di risoluzione, sembrava destinato a rimanere tale ma che, grazie ad un lavoro di pressione condotto da me e da altri deputati, ha permesso una maturazione di tale idea da parte di tutti i gruppi politici''.

''Sono entusiasta -ha concluso Sonia Alfano- di intraprendere questa nuova avventura che mi auguro vedra' ancora una volta i parlamentari italiani, senza differenza per colore politico, determinati nell'esportare l'esperienza italiana di contrasto a livello europeo''.

Un Plauso a Sonia Alfano,stai facendo un grandissimo lavoro,fiero di aver votato te e De Magistris alle europee(il sindaco più amato dagli italiani).
:salut :salut
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.MAFIA/UE: SONIA ALFANO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA EUROPEA18 aprile 2012

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STRASBURGO, 18 APR. – L’europarlamentare Sonia Alfano è il Presidente della Commissione Antimafia Europea (CRIM). E’ stata eletta per acclamazione oggi a Strasburgo, durante la seduta costitutiva del nuovo organismo sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro, istituito il 14 marzo scorso. Si tratta della prima Commissione Antimafia dell’Unione Europea, che quindi segna in maniera importante il corso della storia delle Istituzioni europee e della lotta globale alle mafie. La Commissione, composta da 45 membri del Parlamento e il cui mandato avrà la durata di un anno, rinnovabile per una volta, si occuperà di rafforzare la cooperazione tra tutti gli organi che, a livello nazionale, europeo e internazionale, sono impegnati nella lotta al crimine organizzato. L’obiettivo è quello di predisporre un piano di contrasto a livello europeo, con la previsione di un testo unico antimafia, che permetta in tutti i paesi dell’Unione Europea di punire la partecipazione ad organizzazioni mafiose, di aggredire i patrimoni criminali e di contrastare efficacemente i fenomeni corruttivi e il riciclaggio di denaro, compreso quello attraverso il sistema finanziario.

“Questa elezione, oltre a essere per me motivo di orgoglio, rappresenta una chiara manifestazione di volontà del Parlamento per l’attuazione della politica antimafia europea, già delineata il 25 ottobre scorso con l’approvazione della risoluzione sul crimine organizzato, di cui sono stata relatrice. Adesso affronteremo questa nuova sfida, consapevoli che le attese sul nostro lavoro sono notevoli. Ciò che guiderà l’impegno della Commissione che ho l’onore di presiedere sarà il rispetto per chi quotidianamente si batte contro le mafie, oltre alla memoria di tutte le vittime innocenti del crimine organizzato e al dolore dei loro familiari”. Così l’eurodeputata ha commentato la propria elezione, pochissimi istanti dopo la votazione.

← MAFIA/UE: SONIA ALFANO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA EUROPEA.

Complimenti a Sonia Alfano,vice presidente sarà Rosario Crocetta.Buon lavoro! :salut
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(ANSA) - STRASBURGO, 18 APR - E' l'eurodeputata Sonia Alfano (Idv) la presidente della Commissione speciale 'antimafia' (Crim) del Parlamento europeo, che si e' costituita ufficialmente oggi a Strasburgo. Siciliani anche uno dei quattro vicepresidenti, Rosario Crocetta (Pd), ed il relatore Salvatore Iacolino (Pdl). Gli altri vicepresidenti sono il verde portoghese Tavares, il conservatore britannico Kirkhope ed il danese della Sinistra unita Soendergaard. Tutte le nomine sono state fatte all'unanimita' dai 45 membri - tra i quali cinque siciliani - della Commissione contro criminalita' organizzata, corruzione e riciclaggio. ''La nuova Commissione - ha rilevato Giovanni La Via, europarlamentare del Pdl-Ppe e relatore del bilancio generale dell'Ue - dovrà fare in modo che i controlli sugli scambi economici siano più rigidi e maggiormente tracciabili. E non solo: la lotta al riciclaggio sarà un altro dei punti fermi per i lavori della nuova Commissione''.

La Commissione inizierà la propria attività a fine mese e avrà un anno per analizzare le infiltrazioni dei cartelli criminali nelle pubbliche amministrazioni e nell'economia europea, e per proporre nuove misure che consentano di prevenire e contrastare questi fenomeni. I deputati hanno un mandato di un anno che sarà possibile estendere una sola volta. ''"I dati in nostro possesso sulle mafie - prosegue La Via - ci dicono che questi fenomeni criminali non possono più dirsi soltanto italiani o di alcune regioni del nostro Paese. Mafia, 'Ndrangheta e Camorra hanno esteso i propri tentacoli e si sono ben radicate in altri paesi dell'Unione europea e anche per questo si è voluto fortemente l'istituzione di questa Commissione. Le nuove forme di commercio illegale messe in campo dalle mafie -conclude La Via- impongono scelte che vanno nella direzione di maggiori controlli delle operazioni economiche e finanziarie, al fine di assicurare trasparenza, legalità e di indebolire le organizzazioni criminali''.

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Mafia: Sonia Alfano eletta Presidente Commissione antimafia UePalermo, 18 apr.- (Adnkronos) - L'europarlamentare dell'Idv Sonia Alfano e' stata eletta questo pomeriggio Presidente della Commissione speciale 'antimafia' (Crim) del Parlamento europeo, che si e' costituita ufficialmente oggi a Strasburgo. Siciliani anche uno dei quattro vicepresidenti, Rosario Crocetta (Pd, e il relatore Salvatore Iacolino (Pdl). Gli altri vicepresidenti sono il verde portoghese Tavares, il britannico Kirkhope ed il danese della Sinistra unita Soendergaard. Tutte le nomine sono state fatte all'unanimita' dei 45 membri della Commissione contro criminalita' organizzata, corruzione e riciclaggio. Il mandato della Crim avra' la durata di un anno, rinnovabile per una volta.

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