Giovani: presente e futuro

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Regmi
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Invece di aprire un argomento trito e ritrito dove sempre più spesso si finisce con la solita “zuffa” tra forumini ho pensato,
con la speranza di ascoltare anche voci che solitamente scrivono in altre sezioni,
di aprire un argomento "tranquillo" e non ancora dibattuto.

Partendo dal presupposto che da più parti si legge che l’attuale generazione di giovani è destinata ad avere condizioni di vita peggiori dei propri genitori,
che lo scenario internazionale ha senz’altro aggravato la già precaria situazione nazionale e locale
e considerando che della questione se ne parla un po’ ovunque tranne che in questo piccolo spazio,
sarebbe interessante leggere le fresche idee, gli stati d’animo, le sensazioni, le difficoltà che giornalmente incontrano nella ricerca di un futuro
e principalmente le prospettive che i giovani (18- 35 anni che hanno o stanno per terminare il ciclo di studi, disoccupati e/o sfruttati etc),
e perché no anche i loro genitori, vedono nel loro orizzonte.

Non volendo condizionare negativamente la discussione lascio a voi la parola.
:salut
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Mariotta
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[quote="Regmi"]Invece di aprire un argomento trito e ritrito dove sempre più spesso si finisce con la solita “zuffa” tra forumini ho pensato,
con la speranza di ascoltare anche voci che solitamente scrivono in altre sezioni,
di aprire un argomento "tranquillo" e non ancora dibattuto.

Partendo dal presupposto che da più parti si legge che l’attuale generazione di giovani è destinata ad avere condizioni di vita peggiori dei propri genitori,
che lo scenario internazionale ha senz’altro aggravato la già precaria situazione nazionale e locale
e considerando che della questione se ne parla un po’ ovunque tranne che in questo piccolo spazio,
sarebbe interessante leggere le fresche idee, gli stati d’animo, le sensazioni, le difficoltà che giornalmente incontrano nella ricerca di un futuro
e principalmente le prospettive che i giovani (18- 35 anni che hanno o stanno per terminare il ciclo di studi, disoccupati e/o sfruttati etc),
e perché no anche i loro genitori, vedono nel loro orizzonte.



io parlo per me ...sono un dipendente pubblico con contratto a tempo indeterminato. Mi è costato la lontananza dalla mia terra e anni e anni di sacrifici. (Ma non devo dire grazie a nessuno se non a me stessa e quindi mi sono sempre sentita fortunata e soddisfatta) ! In questo periodo però, non sento più alcuna sicurezza e ho paura che accada quello che è successo in paesi a noi vicini, o nel nostro paese in altri settori come quello industriale. Ho paura perchè ho famiglia e ho investito sul futuro di mia figlia.
Non oso quindi immaginare le sensazioni e i timori di chi non ha ancora un lavoro stabile ed ha già un'età, di chi sta studiando e non vede prospettive, di chi sa che non avrà mai una pensione,di chi aveva un lavoro e l'ha perduto.
Sono arrabbiata e non me la prendo con la congiuntura economica internazionale ma con lo sperpero di denaro pubblico che è stato fatto in Italia ad opera di una classe dirigente di ladri, inetti, e farabutti e spero che chi si è arricchito alle spalle delle generazioni future, la paghi cara, in questo mondo o nell'altro.
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
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I giovani sono un problema e non una risorsa(Cetto la Qualunque).Questa frase purtroppo è realtà nel nostro paese.Gente di 30 anni che va avanti con contratti a tre o 6 mesi,che futuro può avere?Politici di questo governo che prima della crisi dicevano che la cultura del posto fisso deve finire,cosa devono dire adesso,mettete una pietra al collo e buttatevi a mare?Spero in un domani migliore,ma non sono troppo fiducioso.
"Preferisco che ci si abbracci quando si fa gol, evitando certe cose."
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Mariotta ha scritto:
Regmi ha scritto:Invece di aprire un argomento trito e ritrito dove sempre più spesso si finisce con la solita “zuffa” tra forumini ho pensato,
con la speranza di ascoltare anche voci che solitamente scrivono in altre sezioni,
di aprire un argomento "tranquillo" e non ancora dibattuto.

Partendo dal presupposto che da più parti si legge che l’attuale generazione di giovani è destinata ad avere condizioni di vita peggiori dei propri genitori,
che lo scenario internazionale ha senz’altro aggravato la già precaria situazione nazionale e locale
e considerando che della questione se ne parla un po’ ovunque tranne che in questo piccolo spazio,
sarebbe interessante leggere le fresche idee, gli stati d’animo, le sensazioni, le difficoltà che giornalmente incontrano nella ricerca di un futuro
e principalmente le prospettive che i giovani (18- 35 anni che hanno o stanno per terminare il ciclo di studi, disoccupati e/o sfruttati etc),
e perché no anche i loro genitori, vedono nel loro orizzonte.



io parlo per me ...sono un dipendente pubblico con contratto a tempo indeterminato. Mi è costato la lontananza dalla mia terra e anni e anni di sacrifici. (Ma non devo dire grazie a nessuno se non a me stessa e quindi mi sono sempre sentita fortunata e soddisfatta) ! In questo periodo però, non sento più alcuna sicurezza e ho paura che accada quello che è successo in paesi a noi vicini, o nel nostro paese in altri settori come quello industriale. Ho paura perchè ho famiglia e ho investito sul futuro di mia figlia.
Non oso quindi immaginare le sensazioni e i timori di chi non ha ancora un lavoro stabile ed ha già un'età, di chi sta studiando e non vede prospettive, di chi sa che non avrà mai una pensione,di chi aveva un lavoro e l'ha perduto.
Sono arrabbiata e non me la prendo con la congiuntura economica internazionale ma con lo sperpero di denaro pubblico che è stato fatto in Italia ad opera di una classe dirigente di ladri, inetti, e farabutti e spero che chi si è arricchito alle spalle delle generazioni future, la paghi cara, in questo mondo o nell'altro.

ti quoto :salut
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Mariotta ha scritto:
Regmi ha scritto:Invece di aprire un argomento trito e ritrito dove sempre più spesso si finisce con la solita “zuffa” tra forumini ho pensato,
con la speranza di ascoltare anche voci che solitamente scrivono in altre sezioni,
di aprire un argomento "tranquillo" e non ancora dibattuto.

Partendo dal presupposto che da più parti si legge che l’attuale generazione di giovani è destinata ad avere condizioni di vita peggiori dei propri genitori,
che lo scenario internazionale ha senz’altro aggravato la già precaria situazione nazionale e locale
e considerando che della questione se ne parla un po’ ovunque tranne che in questo piccolo spazio,
sarebbe interessante leggere le fresche idee, gli stati d’animo, le sensazioni, le difficoltà che giornalmente incontrano nella ricerca di un futuro
e principalmente le prospettive che i giovani (18- 35 anni che hanno o stanno per terminare il ciclo di studi, disoccupati e/o sfruttati etc),
e perché no anche i loro genitori, vedono nel loro orizzonte.

io parlo per me ...sono un dipendente pubblico con contratto a tempo indeterminato. Mi è costato la lontananza dalla mia terra e anni e anni di sacrifici. (Ma non devo dire grazie a nessuno se non a me stessa e quindi mi sono sempre sentita fortunata e soddisfatta) ! In questo periodo però, non sento più alcuna sicurezza e ho paura che accada quello che è successo in paesi a noi vicini, o nel nostro paese in altri settori come quello industriale. Ho paura perchè ho famiglia e ho investito sul futuro di mia figlia.
Non oso quindi immaginare le sensazioni e i timori di chi non ha ancora un lavoro stabile ed ha già un'età, di chi sta studiando e non vede prospettive, di chi sa che non avrà mai una pensione,di chi aveva un lavoro e l'ha perduto.
Sono arrabbiata e non me la prendo con la congiuntura economica internazionale ma con lo sperpero di denaro pubblico che è stato fatto in Italia ad opera di una classe dirigente di ladri, inetti, e farabutti e spero che chi si è arricchito alle spalle delle generazioni future, la paghi cara, in questo mondo o nell'altro.
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Anche se credo che più della tua situazione (che magari è destinata a peggiorare) e per stare completamente IT
sarebbe stato interessante capire quale futuro vedi per tua figlia che immagino ancora piccola... e il suo futuro da donna che si vuol fare una vita propria ancora lontano, grazie del contributo Mariotta :salut
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E chi sarebbero i Giovani "risorsa" in questo paese? Quelli che ieri con la bandiera della Pace urlavano "assassini" ai poliziotti?

I Giovani risorsa chi sarebbero? Quelli che inseguono il consumismo sfrenato? La vacanza in Sardegna o alle Maldive? Chi? Quelli che a 30 anni non hanno mai fatto un giorno di lavoro in vita loro? Chi?
E' di qualche giorno fa la notizia che non si riescono a trovare 200 mila lavoratori in Italia per manodopera qualificata! Eh beh certo! Sporcarsi le mani? no Mai. Lavorare davvero? Nemmeno per sogno.

Punto numero 1 deve dunque essere quello di RECUPERARE LA CULTURA DEL LAVORO che in Italia è andata irrimediabilmente persa. E' finita l'era del... "non lavoro io tanto il mio collega affianco lo fa lui per me". Si è iniziato cosi certi che ci sarebbe sempre stato un "Giorno 27". In questi giorni si è parlato di FINCANTIERI che chiude. Bene. Perchè, è da chiedere a quei lavoratori, le commesse, quelle poche che ci sono, sono tutte in ritardo? Cosa cazzo fate dentro la fabbrica invece di lavorare?

Punto numero 2. Guardate le scuole di Reggio. Tutti al liceo, professionali e tecnici sempre più vuoti. E intanto in Italia non si trovano 20 mila programmatori, 50 mila elettricisti etc. E in quelle scuole? Le teste di cazzo, quelli che........ vaiu o Panella pirchi mi pprovunu senza fari nenti... GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO NON IL DIRITTO AD ANDARE A SCUOLA. Autonomia alle scuole: non studi? Stai a casa e non rompi le palle a chi vuole imparare! A zappare! Basta con il "pezzo di carta".

Punto numero 3. Educazione civica, sociale, spirituale. Capire che nella vita ci sono delle priorità che sono mangiare, dormire, etc. L'I-phone 5 deve stare in coda alle priorità! O vogliamo negare il fatto che Reggio sia la città dei macchinoni e dei vestiti firmati e poi le stesse famiglie, spesso e volentieri, non riescono a mettere un piatto di pasta decente??? Certo non è giusto, se parliamo di principi, che uno possa guidare la ferrari e un altro no. Però se non si può punto! Ccattativi natra machina!

Vogliamo misurare il grado di benessere di tutti noi. Diciamo di essere in crisi? Bene. Allora rispondiamo a queste domande:
1 - quanti cellulari avevamo in famiglia 7-8 anni fa e quanti oggi?
2 - quante macchine, televisori e puttanate varie?
3 - quante volte si andava a mangiare fuori noi o i nostri genitori?
Scommettiamo che le risposte a queste domande sono almeno triplicate?
Questo ci ha portato l'inseguire il modello americano dello spendere più di ciò che si guadagna in cose superflue.
E cosa produce oggi l'Italia? Il nulla!
Ergo.....lo Stato deve ridurre il suo apparato, le industrie a scomparire perchè delocalizzano = MENO LAVORO. Quanti hanno realmente capito da cosa è nata la crisi? Scaricate il film documentario INSIDE JOB e iniziate a capire. La comprensione è il primo passo verso la soluzione dei problemi e non le bandiere, gli slogan, i cartelli contro Berlusconi e ste menate!

Durante il Fascismo fu avviata la cosiddetta politica rurale per contrastare la crescita smisurata delle città che portava all'abbandono dei piccoli comuni (e a ruota di storia, tradizioni, usi, costumi, piccole economie!!!!). Venivano costruite le famose case coloniche assegnate insieme all'appezzamento di terreno. Si ritardò quella scomparsa dei piccoli centri a cui invece assistiamo oggi.
Gli affitti, le case hanno raggiunto prezzi esorbitanti perchè tutti vogliono abitare in centro, in città. E allora non lamentiamoci dei prezzi! E facciamo pure gli snob se sentiamo un accento più marcato definendo il possessore dello stesso "cardolo", "paisanu".
Tali spopolamenti hanno comportato l'abbandono delle terre, di quelle migliaia di imprese agricole, attività a conduzione famigliare che rappresentavano l'unica risorsa di questa terra mai industrializzata.
Allora i giovani di buona volontà devono rendersi conto che non si può fare tutti l'avvocato, il manager o il vip del Grande Fratello. Occorre riconquistare i valori della famiglia, del lavoro, l'importanza giusta alle cose fondamentali della vita.
I giovani di questa città devono imparare a dialogare tra di loro, consorziarsi, studiare ed aprire insieme nuove attività cooperative. La "minna" dello Stato FINIU! Il punto vero è che molti oltre discoteca e cazzate varie al proprio futuro nemmeno ci pensano! Tutti alla ricerca della raccomandazione per entrare a destra o sinistra. E' normale tutto ciò. Ovviamente no. E intanto il paese arretra inesorabilmente.
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Mariotta ha scritto:
Regmi ha scritto:Invece di aprire un argomento trito e ritrito dove sempre più spesso si finisce con la solita “zuffa” tra forumini ho pensato,
con la speranza di ascoltare anche voci che solitamente scrivono in altre sezioni,
di aprire un argomento "tranquillo" e non ancora dibattuto.

Partendo dal presupposto che da più parti si legge che l’attuale generazione di giovani è destinata ad avere condizioni di vita peggiori dei propri genitori,
che lo scenario internazionale ha senz’altro aggravato la già precaria situazione nazionale e locale
e considerando che della questione se ne parla un po’ ovunque tranne che in questo piccolo spazio,
sarebbe interessante leggere le fresche idee, gli stati d’animo, le sensazioni, le difficoltà che giornalmente incontrano nella ricerca di un futuro
e principalmente le prospettive che i giovani (18- 35 anni che hanno o stanno per terminare il ciclo di studi, disoccupati e/o sfruttati etc),
e perché no anche i loro genitori, vedono nel loro orizzonte.



io parlo per me ...sono un dipendente pubblico con contratto a tempo indeterminato. Mi è costato la lontananza dalla mia terra e anni e anni di sacrifici. (Ma non devo dire grazie a nessuno se non a me stessa e quindi mi sono sempre sentita fortunata e soddisfatta) ! In questo periodo però, non sento più alcuna sicurezza e ho paura che accada quello che è successo in paesi a noi vicini, o nel nostro paese in altri settori come quello industriale. Ho paura perchè ho famiglia e ho investito sul futuro di mia figlia.
Non oso quindi immaginare le sensazioni e i timori di chi non ha ancora un lavoro stabile ed ha già un'età, di chi sta studiando e non vede prospettive, di chi sa che non avrà mai una pensione,di chi aveva un lavoro e l'ha perduto.
Sono arrabbiata e non me la prendo con la congiuntura economica internazionale ma con lo sperpero di denaro pubblico che è stato fatto in Italia ad opera di una classe dirigente di ladri, inetti, e farabutti e spero che chi si è arricchito alle spalle delle generazioni future, la paghi cara, in questo mondo o nell'altro.
Stai tranquillo! Si sta soltanto facendo del terrorismo mediatico. L'Italia è ancora un paese estremamente solido e che per la sua conformazione corre ben pochi rischi rispetto altri paesi come Usa, Gb. Sono costoro che stanno cercando di screditarci, aiutati alla grande da un governo di coglioni e un'opposizione di maiali, per tentare quell'attacco all'euro che farebbe riapprezzare le loro economie. L'esempio da seguire è quello islandese e argentino. Il problema di tutto è la sovranità monetaria che ci è stata scippata.
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Reggiotricolore ha scritto:E chi sarebbero i Giovani "risorsa" in questo paese? Quelli che ieri con la bandiera della Pace urlavano "assassini" ai poliziotti?

I Giovani risorsa chi sarebbero? Quelli che inseguono il consumismo sfrenato? La vacanza in Sardegna o alle Maldive? Chi? Quelli che a 30 anni non hanno mai fatto un giorno di lavoro in vita loro? Chi?
E' di qualche giorno fa la notizia che non si riescono a trovare 200 mila lavoratori in Italia per manodopera qualificata! Eh beh certo! Sporcarsi le mani? no Mai. Lavorare davvero? Nemmeno per sogno.

Punto numero 1 deve dunque essere quello di RECUPERARE LA CULTURA DEL LAVORO che in Italia è andata irrimediabilmente persa. E' finita l'era del... "non lavoro io tanto il mio collega affianco lo fa lui per me". Si è iniziato cosi certi che ci sarebbe sempre stato un "Giorno 27". In questi giorni si è parlato di FINCANTIERI che chiude. Bene. Perchè, è da chiedere a quei lavoratori, le commesse, quelle poche che ci sono, sono tutte in ritardo? Cosa cazzo fate dentro la fabbrica invece di lavorare?

Punto numero 2. Guardate le scuole di Reggio. Tutti al liceo, professionali e tecnici sempre più vuoti. E intanto in Italia non si trovano 20 mila programmatori, 50 mila elettricisti etc. E in quelle scuole? Le teste di cazzo, quelli che........ vaiu o Panella pirchi mi pprovunu senza fari nenti... GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO NON IL DIRITTO AD ANDARE A SCUOLA. Autonomia alle scuole: non studi? Stai a casa e non rompi le palle a chi vuole imparare! A zappare! Basta con il "pezzo di carta".

Punto numero 3. Educazione civica, sociale, spirituale. Capire che nella vita ci sono delle priorità che sono mangiare, dormire, etc. L'I-phone 5 deve stare in coda alle priorità! O vogliamo negare il fatto che Reggio sia la città dei macchinoni e dei vestiti firmati e poi le stesse famiglie, spesso e volentieri, non riescono a mettere un piatto di pasta decente??? Certo non è giusto, se parliamo di principi, che uno possa guidare la ferrari e un altro no. Però se non si può punto! Ccattativi natra machina!

Vogliamo misurare il grado di benessere di tutti noi. Diciamo di essere in crisi? Bene. Allora rispondiamo a queste domande:
1 - quanti cellulari avevamo in famiglia 7-8 anni fa e quanti oggi?
2 - quante macchine, televisori e puttanate varie?
3 - quante volte si andava a mangiare fuori noi o i nostri genitori?
Scommettiamo che le risposte a queste domande sono almeno triplicate?
Questo ci ha portato l'inseguire il modello americano dello spendere più di ciò che si guadagna in cose superflue.
E cosa produce oggi l'Italia? Il nulla!
Ergo.....lo Stato deve ridurre il suo apparato, le industrie a scomparire perchè delocalizzano = MENO LAVORO. Quanti hanno realmente capito da cosa è nata la crisi? Scaricate il film documentario INSIDE JOB e iniziate a capire. La comprensione è il primo passo verso la soluzione dei problemi e non le bandiere, gli slogan, i cartelli contro Berlusconi e ste menate!

Durante il Fascismo fu avviata la cosiddetta politica rurale per contrastare la crescita smisurata delle città che portava all'abbandono dei piccoli comuni (e a ruota di storia, tradizioni, usi, costumi, piccole economie!!!!). Venivano costruite le famose case coloniche assegnate insieme all'appezzamento di terreno. Si ritardò quella scomparsa dei piccoli centri a cui invece assistiamo oggi.
Gli affitti, le case hanno raggiunto prezzi esorbitanti perchè tutti vogliono abitare in centro, in città. E allora non lamentiamoci dei prezzi! E facciamo pure gli snob se sentiamo un accento più marcato definendo il possessore dello stesso "cardolo", "paisanu".
Tali spopolamenti hanno comportato l'abbandono delle terre, di quelle migliaia di imprese agricole, attività a conduzione famigliare che rappresentavano l'unica risorsa di questa terra mai industrializzata.
Allora i giovani di buona volontà devono rendersi conto che non si può fare tutti l'avvocato, il manager o il vip del Grande Fratello. Occorre riconquistare i valori della famiglia, del lavoro, l'importanza giusta alle cose fondamentali della vita.
I giovani di questa città devono imparare a dialogare tra di loro, consorziarsi, studiare ed aprire insieme nuove attività cooperative. La "minna" dello Stato FINIU! Il punto vero è che molti oltre discoteca e cazzate varie al proprio futuro nemmeno ci pensano! Tutti alla ricerca della raccomandazione per entrare a destra o sinistra. E' normale tutto ciò. Ovviamente no. E intanto il paese arretra inesorabilmente.
1)Mi identifichi i giovani come quelli che spaccano vetrate in giro per l'Italia,non penso sia giusto.
2)E' vero,non tutti possono fare l'avvocato,anche io sono d'accordo che molti laureati non sono buoni nemmeno per zappare la terra,ma non venire a dire che i laureati in Italia hanno un futuro,conosco ingegneri che per lavorare sono dovuti andare all' estero,in Italia prendevano mille euro al mese e magari vedono il Trota che ne prende 12.E se permetti,uno che ha studiato vuole anche fare soldi,mi sembra normalissimo.
3)Penso tu riduca tutto alla città di Reggio,ma la gente incazzata è in tutta Italia,perchè gli stipendi sono da "fame".Dove vai a lavorare fuori regione,anche al nord,se l'assicurazione aumenta,se la benzina aumenta,l'affitto aumenta(non parliamo di mutuo,quello te lo sogni) e lo stipendio è sempre lo stesso.Tu mi dici che i terreni non sono coltivati,è vero,gente che potrebbe farlo non lo fa,ma stai sicuro che una volta gente che studiava veniva gratificata,ora no,mentre qualcuno continua a far soldi,a pagare troie e quant' altro,e questo il cittadino non riesce ad ACCETTARLO.In un paese dove il merito non esiste,dove il furbo va avanti,dove i politici si coltivano il loro orticello,alla fine si raccoglie questo,cioè ODIO. :salut
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CALABRESE ha scritto:
Reggiotricolore ha scritto:E chi sarebbero i Giovani "risorsa" in questo paese? Quelli che ieri con la bandiera della Pace urlavano "assassini" ai poliziotti?

I Giovani risorsa chi sarebbero? Quelli che inseguono il consumismo sfrenato? La vacanza in Sardegna o alle Maldive? Chi? Quelli che a 30 anni non hanno mai fatto un giorno di lavoro in vita loro? Chi?
E' di qualche giorno fa la notizia che non si riescono a trovare 200 mila lavoratori in Italia per manodopera qualificata! Eh beh certo! Sporcarsi le mani? no Mai. Lavorare davvero? Nemmeno per sogno.

Punto numero 1 deve dunque essere quello di RECUPERARE LA CULTURA DEL LAVORO che in Italia è andata irrimediabilmente persa. E' finita l'era del... "non lavoro io tanto il mio collega affianco lo fa lui per me". Si è iniziato cosi certi che ci sarebbe sempre stato un "Giorno 27". In questi giorni si è parlato di FINCANTIERI che chiude. Bene. Perchè, è da chiedere a quei lavoratori, le commesse, quelle poche che ci sono, sono tutte in ritardo? Cosa cazzo fate dentro la fabbrica invece di lavorare?

Punto numero 2. Guardate le scuole di Reggio. Tutti al liceo, professionali e tecnici sempre più vuoti. E intanto in Italia non si trovano 20 mila programmatori, 50 mila elettricisti etc. E in quelle scuole? Le teste di cazzo, quelli che........ vaiu o Panella pirchi mi pprovunu senza fari nenti... GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO NON IL DIRITTO AD ANDARE A SCUOLA. Autonomia alle scuole: non studi? Stai a casa e non rompi le palle a chi vuole imparare! A zappare! Basta con il "pezzo di carta".

Punto numero 3. Educazione civica, sociale, spirituale. Capire che nella vita ci sono delle priorità che sono mangiare, dormire, etc. L'I-phone 5 deve stare in coda alle priorità! O vogliamo negare il fatto che Reggio sia la città dei macchinoni e dei vestiti firmati e poi le stesse famiglie, spesso e volentieri, non riescono a mettere un piatto di pasta decente??? Certo non è giusto, se parliamo di principi, che uno possa guidare la ferrari e un altro no. Però se non si può punto! Ccattativi natra machina!

Vogliamo misurare il grado di benessere di tutti noi. Diciamo di essere in crisi? Bene. Allora rispondiamo a queste domande:
1 - quanti cellulari avevamo in famiglia 7-8 anni fa e quanti oggi?
2 - quante macchine, televisori e puttanate varie?
3 - quante volte si andava a mangiare fuori noi o i nostri genitori?
Scommettiamo che le risposte a queste domande sono almeno triplicate?
Questo ci ha portato l'inseguire il modello americano dello spendere più di ciò che si guadagna in cose superflue.
E cosa produce oggi l'Italia? Il nulla!
Ergo.....lo Stato deve ridurre il suo apparato, le industrie a scomparire perchè delocalizzano = MENO LAVORO. Quanti hanno realmente capito da cosa è nata la crisi? Scaricate il film documentario INSIDE JOB e iniziate a capire. La comprensione è il primo passo verso la soluzione dei problemi e non le bandiere, gli slogan, i cartelli contro Berlusconi e ste menate!

Durante il Fascismo fu avviata la cosiddetta politica rurale per contrastare la crescita smisurata delle città che portava all'abbandono dei piccoli comuni (e a ruota di storia, tradizioni, usi, costumi, piccole economie!!!!). Venivano costruite le famose case coloniche assegnate insieme all'appezzamento di terreno. Si ritardò quella scomparsa dei piccoli centri a cui invece assistiamo oggi.
Gli affitti, le case hanno raggiunto prezzi esorbitanti perchè tutti vogliono abitare in centro, in città. E allora non lamentiamoci dei prezzi! E facciamo pure gli snob se sentiamo un accento più marcato definendo il possessore dello stesso "cardolo", "paisanu".
Tali spopolamenti hanno comportato l'abbandono delle terre, di quelle migliaia di imprese agricole, attività a conduzione famigliare che rappresentavano l'unica risorsa di questa terra mai industrializzata.
Allora i giovani di buona volontà devono rendersi conto che non si può fare tutti l'avvocato, il manager o il vip del Grande Fratello. Occorre riconquistare i valori della famiglia, del lavoro, l'importanza giusta alle cose fondamentali della vita.
I giovani di questa città devono imparare a dialogare tra di loro, consorziarsi, studiare ed aprire insieme nuove attività cooperative. La "minna" dello Stato FINIU! Il punto vero è che molti oltre discoteca e cazzate varie al proprio futuro nemmeno ci pensano! Tutti alla ricerca della raccomandazione per entrare a destra o sinistra. E' normale tutto ciò. Ovviamente no. E intanto il paese arretra inesorabilmente.
1)Mi identifichi i giovani come quelli che spaccano vetrate in giro per l'Italia,non penso sia giusto.
2)E' vero,non tutti possono fare l'avvocato,anche io sono d'accordo che molti laureati non sono buoni nemmeno per zappare la terra,ma non venire a dire che i laureati in Italia hanno un futuro,conosco ingegneri che per lavorare sono dovuti andare all' estero,in Italia prendevano mille euro al mese e magari vedono il Trota che ne prende 12.E se permetti,uno che ha studiato vuole anche fare soldi,mi sembra normalissimo.
3)Penso tu riduca tutto alla città di Reggio,ma la gente incazzata è in tutta Italia,perchè gli stipendi sono da "fame".Dove vai a lavorare fuori regione,anche al nord,se l'assicurazione aumenta,se la benzina aumenta,l'affitto aumenta(non parliamo di mutuo,quello te lo sogni) e lo stipendio è sempre lo stesso.Tu mi dici che i terreni non sono coltivati,è vero,gente che potrebbe farlo non lo fa,ma stai sicuro che una volta gente che studiava veniva gratificata,ora no,mentre qualcuno continua a far soldi,a pagare troie e quant' altro,e questo il cittadino non riesce ad ACCETTARLO.In un paese dove il merito non esiste,dove il furbo va avanti,dove i politici si coltivano il loro orticello,alla fine si raccoglie questo,cioè ODIO. :salut
Il Trota prende 12 mila euro al mese. Secondo te il 99% dei giovani italiani trova ingiusto che il Trota prenda 12 mila euro al mese (molti di +) o invece vorrebbe essere un privilegiato come il Trota? Io credo la seconda.
E poi scusa chi parla di Democrazia deve accettare anche il Trota: è stato eletto. punto. Il Trota è l'espressione, anche lui, dell'Italia e del suo popolo. L'hanno scelto.
In Italia gli stipendi sono da fame: dipende ciò che intendi per fame. Certo se per fame intendi l'impossibilità di acquistare tablet e pc ogni mese... Rispondi alle domande che ho fatto su circa il benessere e fai un metro di paragone.
Che poi in Italia ci sia un problema di precariato è cosa OVVIA ma non possiamo sempre parlare di cose trite e ritrite.
Allora anzichè andare a spaccare vetrine e poliziotti i giovani dovrebbero entrare nelle università e PRENDERE FISICAMENTE i figli dei prof che a meno di 30 anni fanno già i prof..... o mu nventu ieu che a Messina tutti i figli dei medici dello stretto entrano alla facoltà di medicina anche se teste di minchia mentre chi vale veramente spesso no? E lo stesso dovrebbe essere fatto dove c'è lo stesso meccanismo. MERITOCRAZIA innanzitutto.
Il fatto delle terre coltivate era un pò diverso ma ora devo andare....
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minchia ma ancora al fascismo sei rimasto??? siamo nel 2011 renditene conto
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Evidentemente prendere 800 euro al mese per te è tanto caro Reggiotricolore,se poi hai figli ti compri anche 10 computer al mese,vero?Se poi abiti in certe città non ne parliamo..Questa è storia,sono numeri,e nelle famiglie questi contano,il resto è solo fumo.Le liste le dovrebbe fare il popolo,non il padre che mette il figlio nelle liste o la zoccola di turno,questa si chiama democrazia.Penso che il concetto sia abbastanza chiaro :salut
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se vuoi ti posso dire che io sono in quella fascia d'età e nel mio futuro vedo ciò che vedo ora.
Dare quasi metà del mio stipendio in affitto
non mettere da parte una lira o cmq pochissimo (qualche centinaio di euro ogni 3-4 mesi)
piangere ogni volta che devo tornare dalla mia famiglia (tipo ieri sera biglietto per 7 gg a natale a 218 euro!)
Stare attento a tutto, consumare poco con la macchina, comrpare roba in offerta al supermarket, parsimonioso nell'abbigliamento e cosi vià.
Fare nuovi colloqui per sentirti dire: noi offriamo un contratto a tempo ind a 1300 euro, però...1000 sono di busta paga, le altre 300 te le infiliamo ogni mese come rimborso spese!!
Tornare a casa a piedi dall'ufficio e farmi 3 km a piedi ogni sera perchè il biglietto metro è arrivato a 1,50 e ora sopratutto cercare di mettersi d'accordo con il padrone di casa che vuole un cambio di contratto e un aumento consistente perchè: il valore di mercato è cambiato!
Pertanto se nn mi metto d'accordo devo pure ricambiare casa!
Sentire altri della mia età che hanno il cotrnatto di 3 mesi, di 6 mesi, di 1 anno e dicono(tipo ieri sera): "minchia compare...ma se ce torniamo a reggio?io mi sono rotto i coglioni di stare a contare i soldi ogni mese e farmi venire l'ansia ogni 6 mesi, sono 3 anni che faccio sta vita cazzo!". Dopo 3 sec di silenzio ci giardiamo in faccia eci diciamo: rassamu futtiri và!
Ecco questo è il mio presente e sarà anche il mio futuro se si continua così.
Mariotta
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Regmi ha scritto:
Mariotta ha scritto:
Regmi ha scritto:Invece di aprire un argomento trito e ritrito dove sempre più spesso si finisce con la solita “zuffa” tra forumini ho pensato,
con la speranza di ascoltare anche voci che solitamente scrivono in altre sezioni,
di aprire un argomento "tranquillo" e non ancora dibattuto.

Partendo dal presupposto che da più parti si legge che l’attuale generazione di giovani è destinata ad avere condizioni di vita peggiori dei propri genitori,
che lo scenario internazionale ha senz’altro aggravato la già precaria situazione nazionale e locale
e considerando che della questione se ne parla un po’ ovunque tranne che in questo piccolo spazio,
sarebbe interessante leggere le fresche idee, gli stati d’animo, le sensazioni, le difficoltà che giornalmente incontrano nella ricerca di un futuro
e principalmente le prospettive che i giovani (18- 35 anni che hanno o stanno per terminare il ciclo di studi, disoccupati e/o sfruttati etc),
e perché no anche i loro genitori, vedono nel loro orizzonte.

io parlo per me ...sono un dipendente pubblico con contratto a tempo indeterminato. Mi è costato la lontananza dalla mia terra e anni e anni di sacrifici. (Ma non devo dire grazie a nessuno se non a me stessa e quindi mi sono sempre sentita fortunata e soddisfatta) ! In questo periodo però, non sento più alcuna sicurezza e ho paura che accada quello che è successo in paesi a noi vicini, o nel nostro paese in altri settori come quello industriale. Ho paura perchè ho famiglia e ho investito sul futuro di mia figlia.
Non oso quindi immaginare le sensazioni e i timori di chi non ha ancora un lavoro stabile ed ha già un'età, di chi sta studiando e non vede prospettive, di chi sa che non avrà mai una pensione,di chi aveva un lavoro e l'ha perduto.
Sono arrabbiata e non me la prendo con la congiuntura economica internazionale ma con lo sperpero di denaro pubblico che è stato fatto in Italia ad opera di una classe dirigente di ladri, inetti, e farabutti e spero che chi si è arricchito alle spalle delle generazioni future, la paghi cara, in questo mondo o nell'altro.

Anche se credo che più della tua situazione (che magari è destinata a peggiorare) e per stare completamente IT
sarebbe stato interessante capire quale futuro vedi per tua figlia che immagino ancora piccola... e il suo futuro da donna che si vuol fare una vita propria ancora lontano, grazie del contributo Mariotta :salut[/quote]


pensare al futuro di mia figlia e farmi venire l'angoscia? no grazie...intanto faccio sacrifi anche per lei, che poi sacrifici non sono in tal senso. Al momento opportuno ci penseremo, sperando che qualcosa fino ad allora sia destinato a cambiare...Per il momento la faccio vivere in un luogo a sua misura dove trovo servizi essenziali e necessari
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
suonatore Jones

Reggiotricolore ha scritto:E chi sarebbero i Giovani "risorsa" in questo paese? Quelli che ieri con la bandiera della Pace urlavano "assassini" ai poliziotti?

I Giovani risorsa chi sarebbero? Quelli che inseguono il consumismo sfrenato? La vacanza in Sardegna o alle Maldive? Chi? Quelli che a 30 anni non hanno mai fatto un giorno di lavoro in vita loro? Chi?
E' di qualche giorno fa la notizia che non si riescono a trovare 200 mila lavoratori in Italia per manodopera qualificata! Eh beh certo! Sporcarsi le mani? no Mai. Lavorare davvero? Nemmeno per sogno.

Punto numero 1 deve dunque essere quello di RECUPERARE LA CULTURA DEL LAVORO che in Italia è andata irrimediabilmente persa. E' finita l'era del... "non lavoro io tanto il mio collega affianco lo fa lui per me". Si è iniziato cosi certi che ci sarebbe sempre stato un "Giorno 27". In questi giorni si è parlato di FINCANTIERI che chiude. Bene. Perchè, è da chiedere a quei lavoratori, le commesse, quelle poche che ci sono, sono tutte in ritardo? Cosa cazzo fate dentro la fabbrica invece di lavorare?

Punto numero 2. Guardate le scuole di Reggio. Tutti al liceo, professionali e tecnici sempre più vuoti. E intanto in Italia non si trovano 20 mila programmatori, 50 mila elettricisti etc. E in quelle scuole? Le teste di cazzo, quelli che........ vaiu o Panella pirchi mi pprovunu senza fari nenti... GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO NON IL DIRITTO AD ANDARE A SCUOLA. Autonomia alle scuole: non studi? Stai a casa e non rompi le palle a chi vuole imparare! A zappare! Basta con il "pezzo di carta".

Punto numero 3. Educazione civica, sociale, spirituale. Capire che nella vita ci sono delle priorità che sono mangiare, dormire, etc. L'I-phone 5 deve stare in coda alle priorità! O vogliamo negare il fatto che Reggio sia la città dei macchinoni e dei vestiti firmati e poi le stesse famiglie, spesso e volentieri, non riescono a mettere un piatto di pasta decente??? Certo non è giusto, se parliamo di principi, che uno possa guidare la ferrari e un altro no. Però se non si può punto! Ccattativi natra machina!

Vogliamo misurare il grado di benessere di tutti noi. Diciamo di essere in crisi? Bene. Allora rispondiamo a queste domande:
1 - quanti cellulari avevamo in famiglia 7-8 anni fa e quanti oggi?
2 - quante macchine, televisori e puttanate varie?
3 - quante volte si andava a mangiare fuori noi o i nostri genitori?
Scommettiamo che le risposte a queste domande sono almeno triplicate?
Questo ci ha portato l'inseguire il modello americano dello spendere più di ciò che si guadagna in cose superflue.
E cosa produce oggi l'Italia? Il nulla!
Ergo.....lo Stato deve ridurre il suo apparato, le industrie a scomparire perchè delocalizzano = MENO LAVORO. Quanti hanno realmente capito da cosa è nata la crisi? Scaricate il film documentario INSIDE JOB e iniziate a capire. La comprensione è il primo passo verso la soluzione dei problemi e non le bandiere, gli slogan, i cartelli contro Berlusconi e ste menate!

Durante il Fascismo fu avviata la cosiddetta politica rurale per contrastare la crescita smisurata delle città che portava all'abbandono dei piccoli comuni (e a ruota di storia, tradizioni, usi, costumi, piccole economie!!!!). Venivano costruite le famose case coloniche assegnate insieme all'appezzamento di terreno. Si ritardò quella scomparsa dei piccoli centri a cui invece assistiamo oggi.
Gli affitti, le case hanno raggiunto prezzi esorbitanti perchè tutti vogliono abitare in centro, in città. E allora non lamentiamoci dei prezzi! E facciamo pure gli snob se sentiamo un accento più marcato definendo il possessore dello stesso "cardolo", "paisanu".
Tali spopolamenti hanno comportato l'abbandono delle terre, di quelle migliaia di imprese agricole, attività a conduzione famigliare che rappresentavano l'unica risorsa di questa terra mai industrializzata.
Allora i giovani di buona volontà devono rendersi conto che non si può fare tutti l'avvocato, il manager o il vip del Grande Fratello. Occorre riconquistare i valori della famiglia, del lavoro, l'importanza giusta alle cose fondamentali della vita.
I giovani di questa città devono imparare a dialogare tra di loro, consorziarsi, studiare ed aprire insieme nuove attività cooperative. La "minna" dello Stato FINIU! Il punto vero è che molti oltre discoteca e cazzate varie al proprio futuro nemmeno ci pensano! Tutti alla ricerca della raccomandazione per entrare a destra o sinistra. E' normale tutto ciò. Ovviamente no. E intanto il paese arretra inesorabilmente.

no no, ma complimenti. bel discorso.
Reggiotricolore
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army ha scritto:minchia ma ancora al fascismo sei rimasto??? siamo nel 2011 renditene conto
Oh ma certo che qua dentro ragionamento ZERO. mancu zero virgola........proprio zero. SONO ESEMPI ti trasi nto ciriveddu???
L'esempio è fatto su una città come reggio che 40 anni fa faceva 50 mila abitanti in meno. E nonostante l'emigrazione da dove sono venuti sti 50 mila? I sta fungia? No!
Sono emigrati dai paesi vicini che si sono spopolati, dalle campagne che hanno perso così le loro produzioni.
Al contempo Reggio già dotata di un modesto sviluppo industriale ha visto lo scomparire progressivo di ogni attività di produzione. Il settore pubblico invece ha trasferito negli ultimi 30 anni tutto o quasi a Catanzaro.
Per un certo periodo si è dunque ovviato con i finanziamenti del Governo come il Decreto Reggio. Oggi a festa finiu e qui ci si ritrova con 200 mila abitanti che non sanno più che cazzo fare e zingariano per guadagnare 4-500 al mese in nero.

Ecco perchè ci sono questi problemi in Italia e nella nostra città!!!! Perchè non siete in grado di capire il più semplice dei ragionamenti. Io sono nel 2011 ma voi siete rimasti al tempo della pietra!
O voi mi ti spiegu la politica rurale?
O mi vuoi dire forse che a Reggio i giovani sono capaci di associarsi e dar vita a cooperative di produzione e lavoro?? Al massimo le associazioni "culturali" (FORAMALOCCHIU CHI CULTURA NTA STA CITTA'!!!! Pi tutti l'associazioni chi ci sunnu aviumu a essiri minimu Dante Alighieri e scienziati tutti quanti!!!!) e le altre cazzate per fottere soldi ed elemosinare al politico di turno.
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pellarorc ha scritto:se vuoi ti posso dire che io sono in quella fascia d'età e nel mio futuro vedo ciò che vedo ora.
Dare quasi metà del mio stipendio in affitto
non mettere da parte una lira o cmq pochissimo (qualche centinaio di euro ogni 3-4 mesi)
piangere ogni volta che devo tornare dalla mia famiglia (tipo ieri sera biglietto per 7 gg a natale a 218 euro!)
Stare attento a tutto, consumare poco con la macchina, comrpare roba in offerta al supermarket, parsimonioso nell'abbigliamento e cosi vià.
Fare nuovi colloqui per sentirti dire: noi offriamo un contratto a tempo ind a 1300 euro, però...1000 sono di busta paga, le altre 300 te le infiliamo ogni mese come rimborso spese!!
Tornare a casa a piedi dall'ufficio e farmi 3 km a piedi ogni sera perchè il biglietto metro è arrivato a 1,50 e ora sopratutto cercare di mettersi d'accordo con il padrone di casa che vuole un cambio di contratto e un aumento consistente perchè: il valore di mercato è cambiato!
Pertanto se nn mi metto d'accordo devo pure ricambiare casa!
Sentire altri della mia età che hanno il cotrnatto di 3 mesi, di 6 mesi, di 1 anno e dicono(tipo ieri sera): "minchia compare...ma se ce torniamo a reggio?io mi sono rotto i coglioni di stare a contare i soldi ogni mese e farmi venire l'ansia ogni 6 mesi, sono 3 anni che faccio sta vita cazzo!". Dopo 3 sec di silenzio ci giardiamo in faccia eci diciamo: rassamu futtiri và!
Ecco questo è il mio presente e sarà anche il mio futuro se si continua così.
Ok ora discutiamo di problemi concreti.
Purtroppo nella società di oggi si lavora per sopravvivere. Ma davvero pensiamo che i nostri genitori facevano i lussi? No, assolutamente.
Anche io ho un contratto a tempo determinato (2 anni) e tra stipendio e i biglietti per scendere ogni mese a casa spendo il 70% del mio stipendio. Ma questa è la vita e noi ce ne accorgiamo oggi? O pensiamo che invece la mamma da piccoli ndi diciva no pi l'ovettu kinder ogni secondo perchè era malvagia?? Quando si diventa adulti c'è da fare i conti con i soldi in tasca. Non è come a 15 anni quando finisci la pila e vai e bussi nta sacchetta di papà.
Ecco perchè in questo senso parlo di RESPONSABILIZZAZIONE innanzitutto. Certo tu lo sei perchè preferisci arrivare a fine mese piuttosto che comparti le scarpe da 300 euro e poi fermarsi a giorno 20. Il punto è che molti non lo sono!
Questa moneta ci ha rovinato e in Italia gli approfittatori ne hanno abusato. E' mancato un Governo forte. Ora occorre rimediare alla situazione: come?
Prima cosa il problema casa è comune a tantissime persone, specialmente nelle grandi città. Dunque o si avvia una politica di deurbanizzazione dei grandi centri oppure se ne avvia un'altra con il MUTUO SOCIALE. Vai a leggere la proposta di legge su internet. Blocchi a 1/5 dello stipendio il mutuo, che sostituisce l'affitto, diminuisce l'incidenza sul reddito e ti rimane una casa. Quelli di sabato avrei voluti vedere protestare per questo!
Precariato: amato in molti paesi da giovani a cui piace cambiare luogo o tipo di lavoro. Abusato in Italia. Altra legge: ti rinnovano 2 volte il contratto? Bene la terza deve partire l'assunzione immediata a tempo indeterminato altrimenti vai sul penale. Qui invece siamo il paese dei licenziamenti fasulli, dei contratti rinnovati decine di volte senza alcun controllo. I contratti a progetto sono una risorsa per i lavori stagionali, per momentanei carichi di lavoro e potrebbero consentire alle aziende di sopperire alla domanda in periodi particolari non previsti. No, in Italia l'esatto opposto. E' questo che non va!!!!
Ma finchè il POPOLO continua a eleggere il Trota chi cazzu vuliti??? Come può uno che non sa leggere e scrivere, e molti come lui, fare riforme del genere?
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Reggiotricolore ha scritto:
pellarorc ha scritto:se vuoi ti posso dire che io sono in quella fascia d'età e nel mio futuro vedo ciò che vedo ora.
Dare quasi metà del mio stipendio in affitto
non mettere da parte una lira o cmq pochissimo (qualche centinaio di euro ogni 3-4 mesi)
piangere ogni volta che devo tornare dalla mia famiglia (tipo ieri sera biglietto per 7 gg a natale a 218 euro!)
Stare attento a tutto, consumare poco con la macchina, comrpare roba in offerta al supermarket, parsimonioso nell'abbigliamento e cosi vià.
Fare nuovi colloqui per sentirti dire: noi offriamo un contratto a tempo ind a 1300 euro, però...1000 sono di busta paga, le altre 300 te le infiliamo ogni mese come rimborso spese!!
Tornare a casa a piedi dall'ufficio e farmi 3 km a piedi ogni sera perchè il biglietto metro è arrivato a 1,50 e ora sopratutto cercare di mettersi d'accordo con il padrone di casa che vuole un cambio di contratto e un aumento consistente perchè: il valore di mercato è cambiato!
Pertanto se nn mi metto d'accordo devo pure ricambiare casa!
Sentire altri della mia età che hanno il cotrnatto di 3 mesi, di 6 mesi, di 1 anno e dicono(tipo ieri sera): "minchia compare...ma se ce torniamo a reggio?io mi sono rotto i coglioni di stare a contare i soldi ogni mese e farmi venire l'ansia ogni 6 mesi, sono 3 anni che faccio sta vita cazzo!". Dopo 3 sec di silenzio ci giardiamo in faccia eci diciamo: rassamu futtiri và!
Ecco questo è il mio presente e sarà anche il mio futuro se si continua così.
Ok ora discutiamo di problemi concreti.
Purtroppo nella società di oggi si lavora per sopravvivere. Ma davvero pensiamo che i nostri genitori facevano i lussi? No, assolutamente.
Anche io ho un contratto a tempo determinato (2 anni) e tra stipendio e i biglietti per scendere ogni mese a casa spendo il 70% del mio stipendio. Ma questa è la vita e noi ce ne accorgiamo oggi? O pensiamo che invece la mamma da piccoli ndi diciva no pi l'ovettu kinder ogni secondo perchè era malvagia?? Quando si diventa adulti c'è da fare i conti con i soldi in tasca. Non è come a 15 anni quando finisci la pila e vai e bussi nta sacchetta di papà.
Ecco perchè in questo senso parlo di RESPONSABILIZZAZIONE innanzitutto. Certo tu lo sei perchè preferisci arrivare a fine mese piuttosto che comparti le scarpe da 300 euro e poi fermarsi a giorno 20. Il punto è che molti non lo sono!
Questa moneta ci ha rovinato e in Italia gli approfittatori ne hanno abusato. E' mancato un Governo forte. Ora occorre rimediare alla situazione: come?
Prima cosa il problema casa è comune a tantissime persone, specialmente nelle grandi città. Dunque o si avvia una politica di deurbanizzazione dei grandi centri oppure se ne avvia un'altra con il MUTUO SOCIALE. Vai a leggere la proposta di legge su internet. Blocchi a 1/5 dello stipendio il mutuo, che sostituisce l'affitto, diminuisce l'incidenza sul reddito e ti rimane una casa. Quelli di sabato avrei voluti vedere protestare per questo!
Precariato: amato in molti paesi da giovani a cui piace cambiare luogo o tipo di lavoro. Abusato in Italia. Altra legge: ti rinnovano 2 volte il contratto? Bene la terza deve partire l'assunzione immediata a tempo indeterminato altrimenti vai sul penale. Qui invece siamo il paese dei licenziamenti fasulli, dei contratti rinnovati decine di volte senza alcun controllo. I contratti a progetto sono una risorsa per i lavori stagionali, per momentanei carichi di lavoro e potrebbero consentire alle aziende di sopperire alla domanda in periodi particolari non previsti. No, in Italia l'esatto opposto. E' questo che non va!!!!
Ma finchè il POPOLO continua a eleggere il Trota chi cazzu vuliti??? Come può uno che non sa leggere e scrivere, e molti come lui, fare riforme del genere?
Reggio tricolore non è vero chei nostri genitori stavano nella nostra situazione.
Si è vero a fine anni 70 l'inflazione era al15% ma al nord almeno tutti stavano bene. Mio padre alla mia età era capo del personale di un acciaieria di migliaia di dipendenti e aveva 1 figlia e ne stava arrivando un altro. La forbice tra costo della vita e stipendi era mooooolto diversa. Almeno larga il triplo rispetto ad ora. Non ci sono dubbi!

La situazione oggi è strana perchè c'è gente della mia età, amici miei di pellaro che hanno 4 mesi più di me e guadagnano 1800/2000 euro al mese, e altri poco più grandi di me che invece sono ancora in stage! O sono al decimo contratto di 6 mesi.
La situazione è molto strana. Il tutto è frammentato. Oppure c'è colui che ha un contratto a progetto e lo preferisce perchè prende di più e mette soldi da parte e dice la frase: ma perchè tu pensi alla pensione? si io ci credo , sinceramente.

La situazione è diversa rispetto ai nostri genitori, non ci sono dubbi.
Francesco
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Buon pomeriggio a tutti,mi presento: sono un giovane di 18 anni,quest'anno mi diplomo e non ho alcuna prospettiva,se non quella di prendere la mia valigia (o meglio il mio zainetto,ci siamo ammodernati) e partire verso posti lontani,che ora come ora non sono altro che nomi,idee vaghe,chimere,per andare a crearmi un futuro visto che nel posto in cui sono nato un futuro non ce l'ho. Il mio contributo alla discussione è quello di un ragazzo studioso,che raggiunge livelli di eccellenza,che da' ripetizioni,che collabora con una radio,che fa il corso d'inglese tenuto dalla scuola,perchè per andare alla scuola privata soldi non ce ne sono,lì ti chiedono quasi mille euro,anche se l'inglese te lo insegnano in modo più che buono. Ho seguito il topic con particolare attenzione,con crescente intenzione di intervenire e prendere parte al confronto,salvo poi trattenermi per vedere come la trama andava snodandosi verso quelli che erano lidi di idiozia ampiamente prevedibili e previsti (almeno dal sottoscritto): i giovani non hanno voglia di fare un cazzo,pensano solo all'Ipod,all'Ifon e ai vestiti firmati,non c'è voglia di fare sacrifici,non c'è fantasia di rimboccarsi le maniche,e molte altre perle di saggezza,passando per la dissertazione-"esempio" sul regime fascista che i nostri (i miei) occhi avrebbero volentieri evitato di leggere,ma che ha contribuito senz'altro a farmi fare due risate,tanto per gradire.

Ci tengo a precisare che se oggi questa città non offre nulla per noi giovani la colpa non è certo nostra. Io ho solo 18 anni,quando già da vent'anni fa (e dalla notte dei tempi) si giocava al "futti cumpari",quando i sindaci e i consiglieri di tutti i colori politici si fottevano i soldi di comune,regione,provincia,circoscrizioni,piazze e bizzoli,quando VOI contribuivate (ognuno a modo suo,chi più chi meno,con le dovute e naturali eccezioni) a sfasciare del tutto una città che aveva già per conto suo tutte le condizioni per attraversare anni di irreversibile crisi,io ancora non ero in grado di fare nulla. E adesso mi si viene a dire che non abbiamo valori,che non abbiamo voglia di lavorare,che non studiamo,che non dobbiamo avere ambizioni perchè dobbiamo recuperare i valori della pala e del pico,che è quasi colpa nostra se qui non c'è una prospettiva manco per arrivare alla prossima settimana? No,questo non lo accetto. La discussione tra di voi è esaurita da un bel po',ma io ci tenevo ad esprimere il mio punto di vista,e l'ho fatto oggi visto che ieri non potevo perchè dovevo studiare per l'interrogazione di letteratura latina,alla quale ho preso 8. Questo perchè,come tutti i giovani,non ho voglia di fare un cazzo.
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Francesco ha scritto:Buon pomeriggio a tutti,mi presento: sono un giovane di 18 anni,quest'anno mi diplomo e non ho alcuna prospettiva,se non quella di prendere la mia valigia (o meglio il mio zainetto,ci siamo ammodernati) e partire verso posti lontani,che ora come ora non sono altro che nomi,idee vaghe,chimere,per andare a crearmi un futuro visto che nel posto in cui sono nato un futuro non ce l'ho. Il mio contributo alla discussione è quello di un ragazzo studioso,che raggiunge livelli di eccellenza,che da' ripetizioni,che collabora con una radio,che fa il corso d'inglese tenuto dalla scuola,perchè per andare alla scuola privata soldi non ce ne sono,lì ti chiedono quasi mille euro,anche se l'inglese te lo insegnano in modo più che buono. Ho seguito il topic con particolare attenzione,con crescente intenzione di intervenire e prendere parte al confronto,salvo poi trattenermi per vedere come la trama andava snodandosi verso quelli che erano lidi di idiozia ampiamente prevedibili e previsti (almeno dal sottoscritto): i giovani non hanno voglia di fare un cazzo,pensano solo all'Ipod,all'Ifon e ai vestiti firmati,non c'è voglia di fare sacrifici,non c'è fantasia di rimboccarsi le maniche,e molte altre perle di saggezza,passando per la dissertazione-"esempio" sul regime fascista che i nostri (i miei) occhi avrebbero volentieri evitato di leggere,ma che ha contribuito senz'altro a farmi fare due risate,tanto per gradire.

Ci tengo a precisare che se oggi questa città non offre nulla per noi giovani la colpa non è certo nostra. Io ho solo 18 anni,quando già da vent'anni fa (e dalla notte dei tempi) si giocava al "futti cumpari",quando i sindaci e i consiglieri di tutti i colori politici si fottevano i soldi di comune,regione,provincia,circoscrizioni,piazze e bizzoli,quando VOI contribuivate (ognuno a modo suo,chi più chi meno,con le dovute e naturali eccezioni) a sfasciare del tutto una città che aveva già per conto suo tutte le condizioni per attraversare anni di irreversibile crisi,io ancora non ero in grado di fare nulla. E adesso mi si viene a dire che non abbiamo valori,che non abbiamo voglia di lavorare,che non studiamo,che non dobbiamo avere ambizioni perchè dobbiamo recuperare i valori della pala e del pico,che è quasi colpa nostra se qui non c'è una prospettiva manco per arrivare alla prossima settimana? No,questo non lo accetto. La discussione tra di voi è esaurita da un bel po',ma io ci tenevo ad esprimere il mio punto di vista,e l'ho fatto oggi visto che ieri non potevo perchè dovevo studiare per l'interrogazione di letteratura latina,alla quale ho preso 8. Questo perchè,come tutti i giovani,non ho voglia di fare un cazzo.

sai che ti reputo un bravo ragazzo...e non sei una mosca bianca...a mio giudizio i bravi ragazzi sono la maggioranza...è vero che molte colpe della nebulosità sul futuro è colpa nostra...colpa del nostro adagiamento...colpa di non avere fatto abbastanza per costruire il vostro futuro...però penso anche che ogni genitore cerca di fare il meglio per il proprio figlio...senza pensare mai al figlio degli altri...appunto il cosiddetto futticumpagni di cui parlavi tu...non mi và nè di generalizzare o di scendere nei particolari(parlando della mia condizione di genitrice,cosa che potrebbe sembrare un vanto) ...e porterebbe il discorso verso una sponda o l'altra....ti dico solo che hai ragione...e ti chiedo scusa a nome e per conto di tutti coloro che egoisticamente sono stati ciechi ...
ps...ovviamente ci sono i giovani che non hanno valori,scapestrati e delinquenti...ma questi lo erano,lo sono e lo saranno anche da grandi ovviamente..
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
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cozzina1 ha scritto:
Francesco ha scritto:Buon pomeriggio a tutti,mi presento: sono un giovane di 18 anni,quest'anno mi diplomo e non ho alcuna prospettiva,se non quella di prendere la mia valigia (o meglio il mio zainetto,ci siamo ammodernati) e partire verso posti lontani,che ora come ora non sono altro che nomi,idee vaghe,chimere,per andare a crearmi un futuro visto che nel posto in cui sono nato un futuro non ce l'ho. Il mio contributo alla discussione è quello di un ragazzo studioso,che raggiunge livelli di eccellenza,che da' ripetizioni,che collabora con una radio,che fa il corso d'inglese tenuto dalla scuola,perchè per andare alla scuola privata soldi non ce ne sono,lì ti chiedono quasi mille euro,anche se l'inglese te lo insegnano in modo più che buono. Ho seguito il topic con particolare attenzione,con crescente intenzione di intervenire e prendere parte al confronto,salvo poi trattenermi per vedere come la trama andava snodandosi verso quelli che erano lidi di idiozia ampiamente prevedibili e previsti (almeno dal sottoscritto): i giovani non hanno voglia di fare un cazzo,pensano solo all'Ipod,all'Ifon e ai vestiti firmati,non c'è voglia di fare sacrifici,non c'è fantasia di rimboccarsi le maniche,e molte altre perle di saggezza,passando per la dissertazione-"esempio" sul regime fascista che i nostri (i miei) occhi avrebbero volentieri evitato di leggere,ma che ha contribuito senz'altro a farmi fare due risate,tanto per gradire.

Ci tengo a precisare che se oggi questa città non offre nulla per noi giovani la colpa non è certo nostra. Io ho solo 18 anni,quando già da vent'anni fa (e dalla notte dei tempi) si giocava al "futti cumpari",quando i sindaci e i consiglieri di tutti i colori politici si fottevano i soldi di comune,regione,provincia,circoscrizioni,piazze e bizzoli,quando VOI contribuivate (ognuno a modo suo,chi più chi meno,con le dovute e naturali eccezioni) a sfasciare del tutto una città che aveva già per conto suo tutte le condizioni per attraversare anni di irreversibile crisi,io ancora non ero in grado di fare nulla. E adesso mi si viene a dire che non abbiamo valori,che non abbiamo voglia di lavorare,che non studiamo,che non dobbiamo avere ambizioni perchè dobbiamo recuperare i valori della pala e del pico,che è quasi colpa nostra se qui non c'è una prospettiva manco per arrivare alla prossima settimana? No,questo non lo accetto. La discussione tra di voi è esaurita da un bel po',ma io ci tenevo ad esprimere il mio punto di vista,e l'ho fatto oggi visto che ieri non potevo perchè dovevo studiare per l'interrogazione di letteratura latina,alla quale ho preso 8. Questo perchè,come tutti i giovani,non ho voglia di fare un cazzo.

sai che ti reputo un bravo ragazzo...e non sei una mosca bianca...a mio giudizio i bravi ragazzi sono la maggioranza...è vero che molte colpe della nebulosità sul futuro è colpa nostra...colpa del nostro adagiamento...colpa di non avere fatto abbastanza per costruire il vostro futuro...però penso anche che ogni genitore cerca di fare il meglio per il proprio figlio...senza pensare mai al figlio degli altri...appunto il cosiddetto futticumpagni di cui parlavi tu...non mi và nè di generalizzare o di scendere nei particolari(parlando della mia condizione di genitrice,cosa che potrebbe sembrare un vanto) ...e porterebbe il discorso verso una sponda o l'altra....ti dico solo che hai ragione...e ti chiedo scusa a nome e per conto di tutti coloro che egoisticamente sono stati ciechi ...
ps...ovviamente ci sono i giovani che non hanno valori,scapestrati e delinquenti...ma questi lo erano,lo sono e lo saranno anche da grandi ovviamente..
Chiaramente il mio non è uno scarico di colpe,le testazze ci sono ovunque,pure in mezzo ai miei coetanei,anzi se vogliamo possiamo pure dire che sono la maggioranza,tanto si offende solo chi si sente la coscienza sporca. :king:

Io non voglio che mi/ci chiediate scusa di nulla,specialmente tu Cozzy che come persone ti comporti onestamente e che nell'insieme che ho disegnato prima non ci sei,sei fuori,e anzi ti ringazio per le parole sempre generose,lo sai che la stima è ricambiata in toto. :) E comunque anche da parte mia sarebbe un errore generalizzare,lo è sempre. Il fatto è che molto spesso si cominciano subito ad addossare colpe agli altri,perchè è più facile che dire "mah,forse ho sbagliato,mi sa che un po' di responsabilità - NON TUTTA! un po' - ce l'ho anch'io"... ecco,è questo tipo di interventi,che in questo topic sono presenti (per fortuna in minima parte) che io non accetto,proprio perchè mi ritengo la prova vivente di chi al proprio futuro ci pensa e lotta per arrivarci anche all'interno del presente.

P.S. ma sti lasagni i to cummari? Ce lo vuoi dire nell'altro topic com'erunu? :okok: :okok:
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