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doddi
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Arena ribalta il tavolo: "Mi prendo carico di responsabilità, ma dipendenti, dirigenti e professionisti facciano la loro parte fino in fondo"
Giovedì 13 Ottobre 2011 17:35


di Giusva Branca –(foto di Marco Costantino) “Gli stipendi ai dipendenti hanno un senso solo se prodotti, i dipendenti pubblici

devono avere la certezza di prendere lo stipendio ma devono produrre”. Il Sindaco Demetrio Arena non ha più dubbi: si deve andare avanti, superare questo momento di crisi che investe non solo Reggio Calabria ma molti comuni italiani e il primo passo da fare è “colpire” chi non lavora per il bene collettivo.

Arena rovescia il tavolo dell’approccio con la cosa pubblica, la sostenibilità stessa della pubblica Amministrazione: “Col federalismo” – arringa Arena – “ci attende una stagione di vere e proprie rivoluzioni culturali, non possiamo ancorarci al passato o piangerci addosso, i dipendenti pubblici devono avere la certezza di prendere lo stipendio ma devono produrre”.

Il concetto è serio e pesante, Arena lo sa bene e approfitta del silenzio sceso in sala per scandire bene parole e concetti: “Ci va benissimo il sistema premiale” – dice ancora Arena - “però i soldi si daranno solo se si è operato per raggiungere l’obiettivo. Presto” – continua Arena – “ai tavoli di trattativa i rappresentanti delle aziende porranno il problema della distorsione di trattamento tra i dipendenti delle aziende stesse (sofferenti per la difficoltà dei trasferimenti dal Comune alle aziende) e i dipendenti comunali che dovrebbero, invece, concorrere alla risoluzione dei problemi”.

Arena non nasconde difficoltà né momento della città: “L’amministrazione comunale sta soffrendo” – dice Arena – “e il primo passo per uscirne è rendere efficiente l’apparato burocratico. Prima di procedere a tagli su settori delicati quali il sociale, cosa che sarà l’extrema ratio” – specifica Arena – “dobbiamo far di tutto per recuperare risorse aggredendo l’evasione fiscale e l’abusivismo urbano”. Il primo cittadino non vuole essere il “capro espiatorio” e nel ribadire che “farà di tutto per tirar su la sua città” dice: “Il destino della comunità non dipende né dal sindaco ne dall’assessore ma da tutti; ad esempio” – prosegue Arena – “dobbiamo chiedere scusa alla città per i problemi causati dal settore Urbanistica, un settore strategico per il nostro territorio ma che purtroppo è stato un ufficio che ha reso poco, non ha dato un servizio adeguato alla comunità. A giorni, però” – spiega il Sindaco – “risolveremo il problema organizzativo di questo settore iniziando a nominare un dirigente che, supportato da uno staff competente, aiuterà i dipendenti allo smaltimento delle pratiche del Condono edilizio. Un ringraziamento lo devo fare alla società Recasi” – prosegue il primo Cittadino – “che, nonostante le difficoltà, ha messo a disposizione dell’Amministrazione comunale i suoi professionisti per aiutarci. Non ho avuto il tempo di andar a stringere le mano ai dipendenti comunali perché in questi mesi sono stato impegnato con le numerose emergenze che hanno investito la nostra città” – rivela Arena – “ma lo farò presto perché sono convinto che debbano sentire da un lato la fiducia del vertice ma anche il peso della responsabilità derivante dal ruolo pubblico”.

Alla domanda se con questo stato di cose, con questo organico, numerico e qualitativo, l'Amministrazione potrà riuscire nella "rivoluzione culturale" e, in concreto, nel porre in essere le strategie operative messe in campo Arena risponde: "Non posso pormo adesso questo problema. Non possiamo fallire, ne andrebbe di mezzo la sorte della città, già schiacciata da un peso pregresso notevole e che deve cercare una marcia in più, uno spunto, per ripartire, quello spunto al quale sono chiamate tutte le categorie, nessuno escluso; io " - chiarisce Arena - "posso metterci 20 ore al giorno di lavoro e la mia faccia, ma da questa storia se ne esce solo tutti assieme".

L’ultima stoccata investe il senso di responsabilità collettivo e dopo aver bacchettato gli operatori dell’Amministrazione tocca a cittadini e professionisti: “Da oggi in poi, combatteremo con tutte le nostre forze e i nostri mezzi chi ha rovinato Reggio” – scandisce Arena – “ e nell’’abusivismo territoriale un ruolo importante lo hanno fatto i tecnici. Loro” – prosegue Arena – “saranno i primi ad essere coinvolti in questo percorso di rinascita e legalità ma coinvolgeremo la comunità perché da soli non si va da nessuna parte e in questo senso chiedo maggiore senso di responsabilità ai professionisti affinchè si sforzino di presentare pratiche idonee e non cercare a tutti costi escamotage per l’approvazione”.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Reggio, ecco il condono. Tuccio: "Momento epocale anche per affermazione legalità"
Giovedì 13 Ottobre 2011 16:19


di Grazia Candido (foto di Marco Costantino) – L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria si “arma” contro il deturpamento urbano e l’evasione e mette sul tappeto il condono edilizio.

Ad illustrare questa mattina nel salone dei lampadari di Palazzo San Giorgio la gestione informatica delle pratiche di condono edilizio, procedura che smaltirà circa 30mila pratiche, il Sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena, l’assessore comunale all’Urbanistica Luigi Tuccio, il responsabile dell’Ufficio Condono Edilizio Ferdinando Benincasa, il presidente e l’amministratore delegato della società Re.Ca.S.I Franco Germanò e Giuseppe Del Campo. Allo stato attuale il 78% delle pratiche (14,870 per l’anno ’85 e 8.190 per l’anno ’94 per un totale di 28,060) relative al Condono degli anni ’85 e ’94 risultano ancora in istruttoria e da una stima effettuata l’Amministrazione comunale incasserebbe all’incirca 28.898.382 di euro.

“Il progetto è finalizzato alla definizione delle pratiche di condono edilizio attualmente in istruttoria – esordisce l’assessore Tuccio – L’amministrazione comunale aveva avviato negli anni scorsi, grazie al supporto della Recasi, un primo lavoro di digitalizzazione e un’attività di verifica dello stato delle pratiche e l’istruttoria delle stesse. Questa prima fase ha interessato le 23.060 pratiche le cui istanze risultano ancora in assenza di permesso. Ogni singola pratica viene istruita ed associata ad un proprio iter in funzione dei singoli endoprocedimenti. E’ così possibile evidenziare immediatamente le eventuali anomalie occorse ed espletate le formalità e gli adempimenti connessi alla definizione delle pratiche. Per quanto riguarda le prime fasi operative, (cioè istruttoria/ riavvio del procedimento e predisposizione della richiesta di integrazione) saranno trattate circa 1000 pratiche al mese. Tutto a costo zero perché queste attività rientrano nel rapporto dei servizi di qualità che il Comune ha con la società Recasi. La valenza di questa attività” - ha sottolineato Tuccio - "va ben oltre la portata, pur notevole della cosa in sè. Il segnale di legalità che porta appresso" - ha rimarcato Tuccio - "questa operazione è di per sè un valore aggiunto che va implementato quanto più possibile".

Il servizio di definizione delle pratiche prevede la fase di istruttoria e definizione dell’iter della pratica, Front-Office, Supporto operativo informatico. E' già a disposizione dei cittadini e dei liberi professionisti uno specifico front office presso i locali del Cedir dove sono allocate le pratiche e sono operativi tre gruppi di lavoro dal lunedì al sabato. Il servizio consente all’utente di ottenere immediatamente chiarimenti e supporto sulla definizione delle pratiche.

“Il nostro obiettivo – ha aggiunto Tuccio – è recuperare somme per le casse comunali e soprattutto, recuperare la legalità contrastando quell’abusivismo imperante che ha danneggiato la nostra città. Insieme al Psc e al lavoro sinergico di una squadra applicata per la gestione informatica del Condono edilizio, ridisegneremo il futuro di Reggio. Io mi siederò solo con gli ordini professionali" - ha puntualizzato Tuccio - "e non con i comitati spontanei, che pure ho ricevuto. Inoltre, per potenziare la nostra attività oltre al personale addetto" - ha continuato l'assessore - "reperiremo altre professionalità a costo zero che collaboreranno con noi. Per quanto riguarda il dirigente del settore c’è un bando pubblico e nei prossimi giorni, il sindaco valuterà i curricula scegliendo il più adatto al ruolo”. L’assessore all’Urbanistica però non ci sta a far passare il “suo” settore “chiuso” e sottolinea: “L’ufficio funziona ma il cittadino deve collaborare con noi nel senso che non si può pretendere una firma per atti che sono impossibili”. In questa “sfida” un ruolo determinante lo avrà la società mista Recasi che continuerà “quel percorso avviato con l’ex Giunta Scopelliti – afferma Germanò – Abbiamo ripreso un lavoro che garantirà trasparenza sulle pratiche. La Recasi è una società al servizio dell’Amministrazione e grazie anche al socio privato, DataManagement, porteremo avanti un progetto che si concluderà il 31 Dicembre”.

Si sofferma sulla sinergia istaurata tra il Condono Edilizio e la Recasi, il responsabile Benincasa che puntualizza l’ultima fase dell’iter procedurale “il rilascio o il diniego permesso a costruire che sarà compito esclusivo del Comune”. Puntualizza invece l’amministratore delegato Del Campo che “le pratiche dell’anno 2003 devono essere ancora digitalizzate dalla società Recasi e seguire l’istruttoria”.

“Reggio Calabria porta un’eredità pesante: in 30 anni abbiamo assistito inermi ad un saccheggio che non può essere recuperato in pochi anni – conclude il sindaco Arena – Abbiamo assistito ad un abusivismo dilagante che adesso deve essere assolutamente fermato. Ci sono molte aree nere caratterizzate da edifici abusivi ora dobbiamo mettere la parola fine a questo scempio urbano”.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Demy182rc
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ma perchè devono prendere pure per il culo?

l'unico mezzo di contrasto all'abusivismo è uno ed esclusivamente uno
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tutto il resto è semantica, retorica.e chi non è concorde è semplicemente un tifoso di una partita di pallone
Un Mito Non Muore Mai!

Foti su Tedesco: “Nessuna umiliazione, pensi di meno al ritorno economico”

dove c***o sta la vostra fantomatica rivoluzione liberale? la verità è che da 17 anni siete stati solo ed esclusivamente tanti M'BUCCALAPUNI
UnVeroTifoso
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Demy182rc ha scritto:ma perchè devono prendere pure per il culo?

l'unico mezzo di contrasto all'abusivismo è uno ed esclusivamente uno
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tutto il resto è semantica, retorica.e chi non è concorde è semplicemente un tifoso di una partita di pallone
:salut :salut :salut :salut
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
(Nicola Giunta)
suonatore Jones

cambierei il titolo con "adelante con palabras"
Mariotta
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Demy182rc ha scritto:ma perchè devono prendere pure per il culo?

l'unico mezzo di contrasto all'abusivismo è uno ed esclusivamente uno
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tutto il resto è semantica, retorica.e chi non è concorde è semplicemente un tifoso di una partita di pallone

mi sembrano buoni propositi invece...ed è innegabile che nella mafia del settore urbanistica non ha potuto nulla nemmeno il compianto Falcomatà
bene, condoniamo a patto che gli zingari con ferri e case con mattoni a vista si adeguino e sistemino lo scempio. Non ndai sordi? I trovi.

Manco a kabul si vede uno schifo simile...
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
doddi
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Ordine architetti risponde ad Arena: "Piena disponibilità ma..."
Venerdì 14 Ottobre 2011 21:38


di Paolo Malara* - Egregio Signor Sindaco, leggo con attenzione e malcelato stupore le Sue dichiarazioni pubblicate sulle pagine di Strill giorno 13.10.2011.



Come Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Reggio Calabria ripropongo sia a Lei che all’Assessore all’Urbanistica, la mia piena ed incondizionata disponibilità a collaborare insieme a tutta la categoria professionale, affinché si possa costruire una nuova e moderna visione sul futuro della città, adeguando strumenti gestionali e operativi.
Le riconfermo la mia assoluta disponibilità, come Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C., nel continuare a svolgere un ruolo culturale e sociale sui temi fondamentali e sugli obiettivi che questa città si deve dare, sulla necessità di ricostruire un’identità condivisa per questa comunità, in un luogo di pregio come quello dello Stretto che deve essere riscoperto e valorizzato.
Sono certo che sia necessario un salto di qualità nella realizzazione di un nuovo assetto urbano che sappia interagire con il suo recente passato ma nel contempo si indirizzi al futuro, proponendo idee e inducendo processi che possano far diventare Reggio Calabria una città contemporanea ed europea. Egregio Signor Sindaco Lei ha questo grande, entusiasmante e difficile compito da perseguire.

L’Ordine degli Architetti ha organizzato, negli anni passati, diverse iniziative culturali, a partire da “Paesaggi dello Stretto”, che hanno visto studiosi di diverse discipline tematiche dibattere sull’argomento, con una mostra di progetti al Castello Aragonese e al Congresso Mondiale degli Architetti a Torino.
Approfondimenti culturali e provocazioni intellettuali che abbiamo tentato di trattare coinvolgendo le amministrazioni locali, Comune di Reggio Calabria compreso. L’intento è stato quello di svelare alla comunità locale il valore del paesaggio nel quale viviamo, stimolare una domanda di Architettura di Qualità capace di confrontarsi con la bellezza del luogo in cui si vive.
Ma tanti altri sono stati i momenti e le occasioni che gli Architetti hanno voluto dedicare alla città, utilizzando queste iniziative, ed altre più specifiche, per contribuire alla riflessione ed alla crescita professionale della categoria.
E’ sufficiente visionare il portale dell’Ordine per avere contezza dell’attività che si sono svolte e tuttora si svolgono.
Come Architetti, ci siamo potuti permettere il “lusso” di realizzare un numero speciale della nostra rivista “Arch” sulla quale sono stati inseriti i progetti realizzati negli ultimi dieci anni dagli Architetti iscritti al nostro Ordine che hanno inteso aderire all’iniziativa, proponendo e realizzando una mostra pubblica nell’atelier del Teatro Comunale “Francesco Cilea” e riproponendola a Locri e Polistena.
Crediamo che etica e professione siano inscindibili e che i tecnici, sia liberi professionisti che pubblici dipendenti, abbiano un ruolo fondamentale nella società, non solo come operatori del settore ma anche come classe dirigente.
Lavoratori della conoscenza che hanno tutto l’interesse e la voglia di mettersi in gioco.
Possiamo garantire e certificare che molti degli architetti iscritti all’Ordine di Reggio Calabria sono apprezzati come professionisti di qualità in molte città europee, nella provincia di Reggio siamo 2300 iscritti e in città addirittura il rapporto è di uno ogni 180 abitanti.
Numeri esuberanti rispetto alle altre città italiane ed assolutamente non confrontabili con il resto di Europa. Professionisti costretti alla migrazione o adattati ad altre attività per carenza di lavoro. Situazione resa ancora più difficile in una città, sacco dell’abusivismo perdurato per decenni, “terra” della non pianificazione e della cattiva urbanistica. In questa fase storica tutto è più difficile, compresa la riscossione dei crediti che i professionisti vantano dall’Amministrazione Comunale e rispetto ai quali, mi pare, vi sia un atteggiamento comprensivo nei confronti della stessa Amministrazione, da parte di chi rivendica i propri legittimi diritti.
Dei diritti, di questo Egregio Sig. Sindaco dovremmo parlare, delle scelte che la politica ha fatto nel passato per rendere più accogliente, più vivibile, più sicura, la vita nella nostra città a partire dalle periferie.
I professionisti sono pronti a dare un loro contributo e chiedono alla classe politica di non agire per trasformare i lavoratori della conoscenza in lavoratori delle “conoscenze” , chiedono che la meritocrazia sia un elemento discriminante nella scelta dei professionisti, valutati solo per le loro capacità e competenze. Ritengo che, forse, bisognerebbe lavorare per far crescere nella società un sentimento di riscatto e non di rassegnazione, per cui tutto è scontato e quindi non vale la pena di investire energia intellettuali e culturali, coltivando un sentimento di distacco, rifiuto e di impotenza.
Egregio Signor Sindaco, molti giovani colleghi abbandonano la nostra città sia per motivi oggettivi ma, sempre più spesso perché hanno perso la speranza di potere svolgere in questa realtà un’esperienza professionale e umana in maniera coerente rispetto ai propri studi ed alle proprie aspirazioni.
Per i professionisti di questa città che vogliono e pretendono il riconoscimento delle proprie capacità e dei propri diritti, per questo e per quanto altro potrà essere occasione di approfondimento con il solo obiettivo di contribuire a disegnare i futuri programmi di sviluppo, Le chiedo di “non fare di tutta l’erba un fascio”, di “agire con il bisturi” isolando in tutti i settori dell’Amministrazione quello che di guasto c’è e denunciando tutte le illegalità che riscontra.
Le dichiarazioni sommarie, mi scusi, non servono, non sono utili e acuiscono il malessere. C’è, invece, bisogno di progetti nuovi, visioni nuove, coinvolgimento professionale. Per l’appunto non possono essere fatte accuse generiche.
Ciò che è avvenuto recentemente nell’ufficio Urbanistica di Reggio Calabria non è forse anche questo il segnale che indica la necessità di innovare e rendere efficace la struttura con organizzazioni trasparenti e motivate?
Una Commissione di inchiesta comunale di verifica delle attività dell’ufficio e successivamente gli arresti di professionisti, con processi ancora in corso dai quali si attende di conoscere la verità, sono sicuramente sintomi della necessità di voltare pagina.
Ritengo sia possibile costruire, insieme, strategie e progetti condivisi utili alla nostra città, nella quale è ormai assolutamente necessario avviare programmi di trasformazione, rigenerazione urbana, sociale ed economica dando sicurezza ai nostri territori.
All’Assessore all’Urbanistica Avv. Tuccio abbiamo, nei giorni scorsi, dato la nostra piena disponibilità a collaborare per affrontare e risolvere i problemi contingenti e di prospettiva dell’Ufficio Urbanistica, che hanno cause di varia natura che, di certo, non nascono con il suo insediamento ma che è comunque ingiusto addebitare ai funzionari o ai liberi professionisti. Occorre reinventare la macchina amministrativa, le modalità di funzionamento partendo dalla volontà dell’Assessore di elaborare un Programma di attività ed un nuovo organigramma funzionale dell’ufficio.
Egregio Signor Sindaco, apprezzo la sua volontà di mettersi in gioco e rendersi disponibile a cambiare la nostra realtà, la ringrazio sinceramente per tutto quello che intende fare e che farà per questa città. Noi, come professionisti, siamo pronti a sostenere le sue scelte di qualità e condividere con lei progetti e strategie. Confrontiamoci su percorsi positivi, ma Le chiedo, ogni qual volta riscontra “progetti impossibili”, così come definiti dall’Assessore Tuccio, se presentano profili di illegalità, di intervenire con la determinazione del caso.

*Architetto, Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Reggio Calabria
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mohammed
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come sanno anche i picciottelli dell'asilo il condono edilizio al di là del danno ambientale e culturale produce cassa immediata ma grava di debiti la collettività, infatti se sano una casa abusiva devo portargli le fogne, le strade ecc. ecc. con un aggravio molto superiore a quello che incasso, leggere poi degli architetti che si mettono a disposizione mi fa ridere, gli architetti a reggio sono SEMPRE a disposizione, ammanicati strettamente all'amministrazione comunale e responsabili degli scempi urbanistici che hanno caratterizzato l'era scopelliti, quando c'erano soldi da spartire, speriamo che arrivi presto la calata del sipario più tempo passa e più la situazione si aggrava...
Allah è grande, Gheddafi è il suo profeta!
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