eccellenze italiane in chiusura....

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pellarorc
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Moto Morini scompare e viene venduta ad un duo di imprenditori milanesi per pochi milioni di euro. Dipendenti a casa.
Malaguti ieri decide di chiudere. 170 dipendenti a casa con circa 20 mila euro a testa di buonauscita, se nn accetteranno rischieranno di non prenderla visto che l'azineda chiederà il fallimento.Rimarranno in piedi solo al parte ricambi per circa 1 anno.
Marchionne dice che la Maserati si può costruire d altre parti e quindi il grosso della produzione viene portato altrove.
La Ducati annuncia che il grosso della produzione lo porterà nei prossimi in una fabbrica in thailandia. Questo perchè il mercato lo richiede.
Insomma quella che era chiamata laMotor Valley italiana non esiste più.
Pininfarina dopo aver chiuso 2 fabbriche in provincia di torino chiude anche loa terza nel canavese(nord piemonte). un centinaio di dipendenti a casa. Rimarrà solo la parte della ricerca e studio che...cmq nn se la passa molto bene.
Non menzioniamo la gilera, la cagiva e compagnia bella.
Un italia nata in provincia che con la passione aveva creato ecellenze riconosciute in tutto il mondo...scompare!

in effetti Berlusconi e il suo governo hanno ragione. La priorità sono le interecettazioni, chi se ne frega delle aziende, quello ormai falliscono!L'importnate è che le persone non vengano intercettate quando parlano male del loro capo!





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Falko
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Non per dire.... ma anche Detroit, la capitale dei motori, oramai sta diventando una città fantasma.... secondo me la produzione di mezzi è stata sopravvalutata creando delle bolle speculative e posti di lavoro esagerati rispetto al fatturato, poi c'è anche il costo del lavoro che da noi è alto causa le "conquiste" sindacali, quindi un imprenditore, in un mercato libero, decide di andarsene, che mettano degli altissimi dazi doganali in italia per la merce proveniente dalla thailandia, poi vedi che succede.
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

http://www.youtube.com/watch?v=06hr11IO" onclick="window.open(this.href);return false; ... dded#at=13

"La mia rielezione sarebbe al limite del ridicolo" Giorgio Napolitano 14/4/2013
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aquamoon
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Succede che anche gli altri (Thailandia compresa) metterebbero tasse sulle merci in ingresso...
Secondo te cosa ci conviene: agevolare gli scambi commerciali o renderli più difficili?
:salut
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Falko
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Ora come ora un pò di chiusura servirebbe a mettere i conti a posto, in generale sarebbe corretto il contrario
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

http://www.youtube.com/watch?v=06hr11IO" onclick="window.open(this.href);return false; ... dded#at=13

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doddi
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Falko ha scritto:Non per dire.... ma anche Detroit, la capitale dei motori, oramai sta diventando una città fantasma.... secondo me la produzione di mezzi è stata sopravvalutata creando delle bolle speculative e posti di lavoro esagerati rispetto al fatturato, poi c'è anche il costo del lavoro che da noi è alto causa le "conquiste" sindacali, quindi un imprenditore, in un mercato libero, decide di andarsene, che mettano degli altissimi dazi doganali in italia per la merce proveniente dalla thailandia, poi vedi che succede.

L'est dell'Asia oramai è diventato il laboratorio e la fabbrica del mondo.
Hanno delocalizzato tutti lì, sfruttando, come ben si sà le popolazioni del luogo. La nuova schiavitù di stato.
Quando queste ultime sapranno svegliarsi chidendo maggiori salari e diritti probabilmente inizieranno anche a consumare in massa i beni che al momento si limitano a caricare sui vari container.
Per il 90% dei prodotti l'occidente è destinato a rimanere committente e consumatore, senza produzione, per lo meno diretta, nel proprio territorio, creando lavoro per la popolazione del paese.

Il costo del salario o l'abuso delle regole sul lavoro è solo una delle cause, (politiche scellerate e conniventi) ma la libertà d'azione data alla Cina, per esempio, che ora addirittura grazie alla grande ricchezza che giorno per giorno riesce ad accumulare, non consente di creare barriere a questo fenomeno, anzi sono loro in grado di dettare le regole.

Rimaniamo in fiduciosa attesa di una rivoluzione o più rivoluzioni in quelle nazioni. Nel frattempo è preferibile iniziare ad occupare i ponti (zona bassa s'intende). Mentre le lobby (con grandi banche al seguito) continuano a macinare utili.

Miopia capitalistica da connivenza e svendita delle nazioni con risvegli a danni fatti ed irreversibili. Il mondo oramai è cambiato e gli aggiustamenti non possono che essere naturali.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Falko ha scritto:Non per dire.... ma anche Detroit, la capitale dei motori, oramai sta diventando una città fantasma.... secondo me la produzione di mezzi è stata sopravvalutata creando delle bolle speculative e posti di lavoro esagerati rispetto al fatturato, poi c'è anche il costo del lavoro che da noi è alto causa le "conquiste" sindacali, quindi un imprenditore, in un mercato libero, decide di andarsene, che mettano degli altissimi dazi doganali in italia per la merce proveniente dalla thailandia, poi vedi che succede.
è stato assolutamente provato che il costo del lavoro ha un influenza minima. Non per niente aziende italiane emigrano in svizzera o in austria dove il costo è maggiore. Diciamo che ci sono mille ragioni diverse. Ad esepio in nord europa non esiste che un azineda paghi a 90 gg. O paghi a 30 secchi o lo stato ti fa chiudere. Quindi capisci che il sistema è diverso. E poi per le grosse aziende la questione politica è molto importante.
doddi
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http://www.corriere.it/economia/11_otto ... 1067.shtml



Valtur in affanno sui debiti, chiesta l'amministrazione straordinaria

L'azienda della famiglia di Carmelo Patti: «Paghiamo crisi del Maghreb. Salvaguardati i posti di lavoro»


Carmelo Patti
MILANO - Troppi debiti e nessun cavaliere bianco all'orizzonte: Valtur chiede l'amministrazione straordinaria. L'azienda italiana del turismo oggi controllata dalla famiglia Patti, ha depositato mercoledì sera l'istanza per l'ammissione alla legge Marzano. Il piano, è scritto in una nota, prevede «la continuità aziendale e la salvaguardia» degli attuali posti di lavoro, 3 mila dipendenti circa. La legge Marzano che prende il nome dall'ex ministro delle Attività produttive regola la ristrutturazione per insolvenza di grandi aziende (minimo 500 dipendendenti e debiti non inferiori ai 300 milioni»

IL PIANO - Per abbattere l'indebitamento finanziario è prevista la dismissione di immobili «non core» e villaggi che possono essere utilizzati in locazione per oltre 110 milioni di euro ed un aumento di capitale fra i 30 e i 50 milioni di euro. Con 22 strutture recettive in Italia e all'estero e un fatturato di circa 200 milioni di euro Valtur segna un indebitamento di 303,6 milioni, di cui 62 verso le banche, 85 verso i fornitori e 96 nei confronti di Erario ed istituti di previdenza.

L'AZIENDA - L'attività prosegue regolarmente chiarisce l'azienda nel comunicato, motivando la scelta di accedere alla Marzano con «la grave crisi che ha colpito il settore turistico a partire dal 2008»
«Nel corso di quest’anno l'azienda ha sofferto della particolare situazione congiunturale e dell’inaspettata crisi dei Paesi del Maghreb - si afferma - che ha ridotto drasticamente i flussi turistici verso Tunisia ed Egitto - paesi nei quali l’Azienda aveva investito in maniera importante. Ad incrinare la situazione, anche il dilungarsi delle trattative per le dismissioni degli immobili “non core” che erano state previste nel primo semestre di quest’anno»

LA PROPRIETA' - Fondata a Roma negli anni '60 da Craveri, imprenditore affiancato allora da Fiat Aci e Alitalia . Nel 1998 il controllo è passato in capo alla famiglia del cavaliere Carmelo Patti di Trapani, in passato interessato da un'inchiesta giudiziaria per false fatturazioni.

Paola Pica
13 ottobre 2011 16:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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EktorBaboden
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pellarorc ha scritto:Moto Morini scompare e viene venduta ad un duo di imprenditori milanesi per pochi milioni di euro. Dipendenti a casa.
Malaguti ieri decide di chiudere. 170 dipendenti a casa con circa 20 mila euro a testa di buonauscita, se nn accetteranno rischieranno di non prenderla visto che l'azineda chiederà il fallimento.Rimarranno in piedi solo al parte ricambi per circa 1 anno.
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Lo stato italiano dovrebbe salvare il culo ai privati che magari male hanno gestito i loro affari?
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EktorBaboden ha scritto:
pellarorc ha scritto:Moto Morini scompare e viene venduta ad un duo di imprenditori milanesi per pochi milioni di euro. Dipendenti a casa.
Malaguti ieri decide di chiudere. 170 dipendenti a casa con circa 20 mila euro a testa di buonauscita, se nn accetteranno rischieranno di non prenderla visto che l'azineda chiederà il fallimento.Rimarranno in piedi solo al parte ricambi per circa 1 anno.
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Scusa non ho capito!!
Lo stato italiano dovrebbe salvare il culo ai privati che magari male hanno gestito i loro affari?

tranquillo che il lavoro al nord glielo procurano...mai sentito parlare dell'alenia di casoria?
"I mafiosi non avrebbero cittadinanza in Italia se non ci fosse il potere politico e finanziario che gli permette di esistere."
Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984.
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Regmi
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EktorBaboden ha scritto:
pellarorc ha scritto:Moto Morini scompare e viene venduta ad un duo di imprenditori milanesi per pochi milioni di euro. Dipendenti a casa.
Malaguti ieri decide di chiudere. 170 dipendenti a casa con circa 20 mila euro a testa di buonauscita, se nn accetteranno rischieranno di non prenderla visto che l'azineda chiederà il fallimento.Rimarranno in piedi solo al parte ricambi per circa 1 anno.
Marchionne dice che la Maserati si può costruire d altre parti e quindi il grosso della produzione viene portato altrove.
La Ducati annuncia che il grosso della produzione lo porterà nei prossimi in una fabbrica in thailandia. Questo perchè il mercato lo richiede.
Insomma quella che era chiamata laMotor Valley italiana non esiste più.
Pininfarina dopo aver chiuso 2 fabbriche in provincia di torino chiude anche loa terza nel canavese(nord piemonte). un centinaio di dipendenti a casa. Rimarrà solo la parte della ricerca e studio che...cmq nn se la passa molto bene.
Non menzioniamo la gilera, la cagiva e compagnia bella.
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in effetti Berlusconi e il suo governo hanno ragione. La priorità sono le interecettazioni, chi se ne frega delle aziende, quello ormai falliscono!L'importnate è che le persone non vengano intercettate quando parlano male del loro capo!





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Scusa non ho capito!!
Lo stato italiano dovrebbe salvare il culo ai privati che magari male hanno gestito i loro affari?
Nazionalizzarli no di certo
Ma, tanto per fare un esempio, aiutarli ad essere più competitivi o aprirgli nuovi mercati all'estero si.
La Brambilla, tanto per stare nel campo del turismo, oltre al passaggio da sotto una scrivania a dietro la stessa, cosa ha fatto di concreto?


Sono due mesi che è stato annunciato un piano per lo sviluppo e ancora si aspetta....Forse a questo si riferiva Pellaro.
:salut
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Regmi ha scritto: Sono due mesi che è stato annunciato un piano per lo sviluppo e ancora si aspetta....Forse a questo si riferiva Pellaro.
:salut

Secondo me si riferiferiva a questo:
http://www.youtube.com/watch?v=rd0pF6jGw6U
:wink
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EktorBaboden ha scritto:
pellarorc ha scritto:Moto Morini scompare e viene venduta ad un duo di imprenditori milanesi per pochi milioni di euro. Dipendenti a casa.
Malaguti ieri decide di chiudere. 170 dipendenti a casa con circa 20 mila euro a testa di buonauscita, se nn accetteranno rischieranno di non prenderla visto che l'azineda chiederà il fallimento.Rimarranno in piedi solo al parte ricambi per circa 1 anno.
Marchionne dice che la Maserati si può costruire d altre parti e quindi il grosso della produzione viene portato altrove.
La Ducati annuncia che il grosso della produzione lo porterà nei prossimi in una fabbrica in thailandia. Questo perchè il mercato lo richiede.
Insomma quella che era chiamata laMotor Valley italiana non esiste più.
Pininfarina dopo aver chiuso 2 fabbriche in provincia di torino chiude anche loa terza nel canavese(nord piemonte). un centinaio di dipendenti a casa. Rimarrà solo la parte della ricerca e studio che...cmq nn se la passa molto bene.
Non menzioniamo la gilera, la cagiva e compagnia bella.
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in effetti Berlusconi e il suo governo hanno ragione. La priorità sono le interecettazioni, chi se ne frega delle aziende, quello ormai falliscono!L'importnate è che le persone non vengano intercettate quando parlano male del loro capo!





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Lo stato italiano dovrebbe salvare il culo ai privati che magari male hanno gestito i loro affari?
lo stato deve solo preoccuparsi di non far fallire le aziende in periodi di crisi. Deve cercare di far progredire le aziende e non di farle andare in malora. Se l'azineda x vuole andare all'estero, bisognerebbe trovare una soluzione per farle rimanere e non far finta di niente. TI ripeto che in svizzera, in austria, in slovenia, in polonia non fanno altro che trovare soluzioni per far entrare aziende già avviate. Lo fanno loro e nn siamo in gradi di farlo noi?
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Regmi ha scritto:
EktorBaboden ha scritto:
pellarorc ha scritto:Moto Morini scompare e viene venduta ad un duo di imprenditori milanesi per pochi milioni di euro. Dipendenti a casa.
Malaguti ieri decide di chiudere. 170 dipendenti a casa con circa 20 mila euro a testa di buonauscita, se nn accetteranno rischieranno di non prenderla visto che l'azineda chiederà il fallimento.Rimarranno in piedi solo al parte ricambi per circa 1 anno.
Marchionne dice che la Maserati si può costruire d altre parti e quindi il grosso della produzione viene portato altrove.
La Ducati annuncia che il grosso della produzione lo porterà nei prossimi in una fabbrica in thailandia. Questo perchè il mercato lo richiede.
Insomma quella che era chiamata laMotor Valley italiana non esiste più.
Pininfarina dopo aver chiuso 2 fabbriche in provincia di torino chiude anche loa terza nel canavese(nord piemonte). un centinaio di dipendenti a casa. Rimarrà solo la parte della ricerca e studio che...cmq nn se la passa molto bene.
Non menzioniamo la gilera, la cagiva e compagnia bella.
Un italia nata in provincia che con la passione aveva creato ecellenze riconosciute in tutto il mondo...scompare!

in effetti Berlusconi e il suo governo hanno ragione. La priorità sono le interecettazioni, chi se ne frega delle aziende, quello ormai falliscono!L'importnate è che le persone non vengano intercettate quando parlano male del loro capo!





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Lo stato italiano dovrebbe salvare il culo ai privati che magari male hanno gestito i loro affari?
Nazionalizzarli no di certo
Ma, tanto per fare un esempio, aiutarli ad essere più competitivi o aprirgli nuovi mercati all'estero si.
La Brambilla, tanto per stare nel campo del turismo, oltre al passaggio da sotto una scrivania a dietro la stessa, cosa ha fatto di concreto?


Sono due mesi che è stato annunciato un piano per lo sviluppo e ancora si aspetta....Forse a questo si riferiva Pellaro.
:salut
io mi riferisco al fatto che il governo non può solo sbandierare i successi degli appalti presi in kuwait o in qatar dall'eni.
Deve anche tenere conto di quelle miglaiaia di aziende italiane che "campano" letteralmente interi paesi e sopratutto hanno cambiato il tessuto sociale di alcuni paesi. Il distretto dell'oro, del tessile, della scarpa, dei motori e compagnia bella.

L'italia insimee alla germania a livello mondiale ha un tessuto industriale fatto di pmi invidiabile da chiunque, dobbiamo mandarlo a quel paese? Romano come ministro dell'agricoltura cosa ha fatto per difendere il prodotto italiano? Lo sapete che al supermarket è pieno di falsi prodotti biologicii con limoni che arrivano dalla somalia, dall'etiopia e frutta di variotipo che arriva dal sud america e il grano che arriva dall'australia e dal canada!

Gli states sono stati constretti a dare aiuti di stato alle aziende, e ora vogliamo metterli in discussione in italia?
Questo governo si fa i caxxi propri e punto.
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http://www.ilsole24ore.com/art/economia ... d=AaWrMNcE

Il gruppo Ferretti comprato dai cinesi di Shig


Raggiunto l'accordo a Jinan nella provincia nord occidentale cinese dello Shandong tra un gruppo industriale locale e il gruppo Ferretti per l'acquisto della società cantieristica italiana da parte dei cinesi. Lo scrive l'agenzia Nuova Cina. La Weichai Holding Group, una sussidiaria della Shandong Heavy Industries (Shig), pagherà 374 milioni di euro (Bloomberg parla di 228 milioni) per il 75% del gruppo Ferretti. Fondato nel 1946, il gruppo Weichai è uno delle più grosse società cinesi che operano nel campo della produzione di parti di auto e di veicoli pesanti.

Secondo quanto riportato da Bloomberg la società cinese assumerà circa 580 milioni di euro del debito di Ferretti del debito. Inoltre - stima John Davison, capo globale Investimenti strategici del gruppo Rbs - si parla della raccolta di 100 milioni di euro di nuove azioni e di 80 milioni di euro di prestiti. Ferretti manterrà la gestione così come la sua sede e stabilimenti produttivi in Italia
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aquamoon ha scritto:Succede che anche gli altri (Thailandia compresa) metterebbero tasse sulle merci in ingresso...
Secondo te cosa ci conviene: agevolare gli scambi commerciali o renderli più difficili?
:salut

Certo, parlare di dazi in tempo di turbo-liberalismo ... è da matti. Ma almeno che non dicano cavolate sulla recessione.
Le industrie chiudono non tanto per il calo della domanda, ma perchè gli imprenditori, pure il più cretino, preferiscono produrre all'estero in quei cavoli di Paesi di M.

Questa è una tragedia per il mercato del lavoro...e gli effetti ancora non li abbiamo visti tutti. Chissà fino a quando si tirerà la corda, chissà quando gli Orgnaismi Internazionali si occuperanno, seriamente, di questa questione.

Le cose, così, non potranno andare avanti per molto altro tempo. Chissà cosa si inventeranno?!
Vorrei essere come il vino buono: invecchiare bene, compagna ideale di ogni genuina e lieta distrazione. - A.V.
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