La lettera segreta

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http://www.corriere.it/economia/11_sett ... 8017.shtml


Le condizioni DELL'Eurotower
Il documento segreto della Bce:
ridurre gli stipendi pubblici
Le richieste del 5 agosto scorso al governo italiano Liberalizzazioni, flessibilità del lavoro e privatizzazioni


ROMA - C'è chi l'ha definita un programma di governo, chi un diktat e chi ne ha messo perfino in dubbio l'esistenza. Di sicuro la lettera «segreta» spedita il 5 agosto scorso al governo italiano dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, e dal suo successore in pectore, Mario Draghi, oggi governatore della Banca d'Italia, ha infiammato il dibattito politico dell'estate, e poi condotto ad una manovra di finanza pubblica di entità mai vista nella storia della Repubblica italiana. È un documento «strettamente confidenziale», e che era dunque destinato a rimanere riservato. L'abbiamo cercato e infine ottenuto, inutile dire, per vie traverse.

La lettera segreta di Trichet e Draghi è qui sotto, pubblicata nel suo testo originale, inglese, e nella traduzione, così che ciascuno possa farsi un'idea sulla forma e i contenuti. Tanto precisi e puntuali questi ultimi, quanto è esplicito, di certo estraneo allo schema classico della liturgia delle banche centrali, il linguaggio utilizzato. La drammatica situazione dei mercati di quei primi giorni d'agosto, l'ampliamento del differenziale tra i tassi sui titoli italiani e quelli tedeschi, forse, imponevano di andare dritto al dunque.
Fatto sta che il «messaggio», come lo definisce Jean-Claude Trichet anche ieri nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera , è arrivato chiarissimo. E durissimo. Fin quasi al limite del cinismo, almeno per come è stato vissuto dai destinatari diretti. Il pareggio di bilancio anticipato dal 2014 al 2013, e dunque a incrociare la fine della legislatura e le elezioni, che ha fatto mettere le mani tra i capelli a Silvio Berlusconi. E la richiesta di raggiungere un deficit pubblico pari all'1% del prodotto interno lordo addirittura già nel 2012, con una manovra di tre punti di prodotto interno lordo, una cinquantina di miliardi di euro, in un solo anno, che ha fatto tremare le vene ai polsi di Giulio Tremonti.


Si sottolinea la necessità di rendere più severi i criteri per ottenere le pensioni di anzianità e di allungare l'età pensionabile delle donne nel settore privato in modo da avere risparmi di bilancio «già nel 2012». E l'opportunità di ridurre «significativamente» il costo degli impiegati pubblici, rafforzando le regole sul turnover e, «se necessario, riducendo gli stipendi».
Per accelerare la crescita dell'economia, Trichet e Draghi richiamano esplicitamente l'esigenza di rivedere le norme sulle assunzioni e i licenziamenti dei lavoratori (per i quali nella lettera si usa il termine «dismissal») nelle imprese applicando l'intesa del 28 giugno tra la Confindustria e i sindacati, «che si muove in questa direzione». Ma che evidentemente non basta.
Sempre per la crescita serve la «piena liberalizzazione» degli ordini professionali e dei servizi pubblici locali, prevedendone la «privatizzazione su larga scala». Ed un «serio impegno» per abolire o consolidare alcuni livelli amministrativi intermedi, «come le Province» puntualizzano Draghi e Trichet.

Tutte misure da inserire in un decreto legge da varare il prima possibile ed approvare in Parlamento entro la fine del mese di settembre. Perché sono interventi «essenziali», scrivono i due governatori, per rafforzare l'affidabilità della firma sovrana, il valore ed il merito di credito dei titoli di Stato italiani, insomma. Non per assicurarsi l'appoggio della Banca centrale europea ed il suo impegno ad acquistare sul mercato i nostri Btp.
Cosa che poi è avvenuta, ma in questa lettera così puntuale non se ne fa minimamente cenno. Il governo ci ha ragionato un po', ha convocato le parti sociali, ha reso nota l'esistenza della missiva, ma senza svelarla. E sabato 13 agosto, passata una settimana, ha varato la manovra per l'anticipo del pareggio di bilancio. Tre giorni dopo, alla riapertura dei mercati, la Bce e il sistema europeo delle banche centrali, i cui governatori erano stati subito informati della lettera e dei suoi contenuti, sono intervenuti.

Tutto ciò non ha evitato il declassamento del rating dell'Italia, decretato un paio di settimane fa dall'agenzia americana Standard and Poor's. Il differenziale di rendimento tra i nostri Btp ed i Bund tedeschi, che si stava avvicinando a inizio agosto ai 400 punti base, quattro punti di tasso d'interesse, lì per lì si è ridotto. Ma oggi, passati quaranta giorni dal varo della maxi-manovra antideficit, lo "spread" gravita ancora in quella pericolosa zona.
Forse perché il governo non ha attuato alla lettera tutte le prescrizioni, per esempio accantonando gli interventi sulle pensioni d'anzianità, scegliendo un percorso più agevole per il pareggio nel 2013, lasciando decidere alle parti sociali sull'articolo 18. Forse perché la medicina raccomandata dalla Bce non era quella giusta. O l'una o l'altra. A meno di non pensare che i problemi siano diversi.


Mario Sensini
29 settembre 2011 15:51



Versione originale (english version) http://www.corriere.it/economia/11_sett ... =correlati

http://www.corriere.it/economia/11_sett ... =correlati


Il documento segreto della Bce: ridurre gli stipendi pubblici di Mario Sensini
(29 settembre 2011)
La lettera TRADOTTA IN ITALIANO

«C'è l'esigenza di misure significative
per accrescere il potenziale di crescita»


Francoforte/Roma, 5 Agosto 2011
Caro Primo Ministro,
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea il 4 Agosto ha discusso la situazione nei mercati dei titoli di Stato italiani. Il Consiglio direttivo ritiene che sia necessaria un'azione pressante da parte delle autorità italiane per ristabilire la fiducia degli investitori.
Il vertice dei capi di Stato e di governo dell'area-euro del 21 luglio 2011 ha concluso che «tutti i Paesi dell'euro riaffermano solennemente la loro determinazione inflessibile a onorare in pieno la loro individuale firma sovrana e tutti i loro impegni per condizioni di bilancio sostenibili e per le riforme strutturali». Il Consiglio direttivo ritiene che l'Italia debba con urgenza rafforzare la reputazione della sua firma sovrana e il suo impegno alla sostenibilità di bilancio e alle riforme strutturali.
Il Governo italiano ha deciso di mirare al pareggio di bilancio nel 2014 e, a questo scopo, ha di recente introdotto un pacchetto di misure. Sono passi importanti, ma non sufficienti.

Nell'attuale situazione, riteniamo essenziali le seguenti misure:
1.Vediamo l'esigenza di misure significative per accrescere il potenziale di crescita. Alcune decisioni recenti prese dal Governo si muovono in questa direzione; altre misure sono in discussione con le parti sociali. Tuttavia, occorre fare di più ed è cruciale muovere in questa direzione con decisione. Le sfide principali sono l'aumento della concorrenza, particolarmente nei servizi, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e il ridisegno di sistemi regolatori e fiscali che siano più adatti a sostenere la competitività delle imprese e l'efficienza del mercato del lavoro.
a) È necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala.
b) C'è anche l'esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d'impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione. L'accordo del 28 Giugno tra le principali sigle sindacali e le associazioni industriali si muove in questa direzione.
c) Dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi.

2.Il Governo ha l'esigenza di assumere misure immediate e decise per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche.
a) Ulteriori misure di correzione del bilancio sono necessarie. Riteniamo essenziale per le autorità italiane di anticipare di almeno un anno il calendario di entrata in vigore delle misure adottate nel pacchetto del luglio 2011. L'obiettivo dovrebbe essere un deficit migliore di quanto previsto fin qui nel 2011, un fabbisogno netto dell'1% nel 2012 e un bilancio in pareggio nel 2013, principalmente attraverso tagli di spesa. È possibile intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i criteri di idoneità per le pensioni di anzianità e riportando l'età del ritiro delle donne nel settore privato rapidamente in linea con quella stabilita per il settore pubblico, così ottenendo dei risparmi già nel 2012. Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover (il ricambio, ndr) e, se necessario, riducendo gli stipendi.
b) Andrebbe introdotta una clausola di riduzione automatica del deficit che specifichi che qualunque scostamento dagli obiettivi di deficit sarà compensato automaticamente con tagli orizzontali sulle spese discrezionali.
c) Andrebbero messi sotto stretto controllo l'assunzione di indebitamento, anche commerciale, e le spese delle autorità regionali e locali, in linea con i principi della riforma in corso delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo.

Vista la gravità dell'attuale situazione sui mercati finanziari, consideriamo cruciale che tutte le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di Settembre 2011. Sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio.
3. Incoraggiamo inoltre il Governo a prendere immediatamente misure per garantire una revisione dell'amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l'efficienza amministrativa e la capacità di assecondare le esigenze delle imprese. Negli organismi pubblici dovrebbe diventare sistematico l'uso di indicatori di performance (soprattutto nei sistemi sanitario, giudiziario e dell'istruzione). C'è l'esigenza di un forte impegno ad abolire o a fondere alcuni strati amministrativi intermedi (come le Province). Andrebbero rafforzate le azioni mirate a sfruttare le economie di scala nei servizi pubblici locali.
Confidiamo che il Governo assumerà le azioni appropriate.
Con la migliore considerazione,


Mario Draghi, Jean-Claude Trichet
29 settembre 2011 08:28
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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A mio avviso dire che è un intriso di ovvietà è riduttivo, ma che è bene che tutti conoscano affinchè si preparino a ciò che sarà.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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kurohata ha scritto:tutto gira attorno alle banche, maledette banche!

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Falla finita e lascia perdere le banche che poi passi anche tu come plutotopolinianopaperinino :thumright
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ma scusa.. perchè non devo dire come la penso? io la penso così "mi tolgono soldi e servizi a me, per pagare i debiti delle banche", a me che me ne fotte delle banche? io neanche ce l'ho il conto in banca...
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ma scusa.. perchè non devo dire come la penso? io la penso così "mi tolgono soldi e servizi a me, per pagare i debiti delle banche", a me che me ne fotte delle banche? io neanche ce l'ho il conto in banca...
Io la penso esattamente come te con in più, se ricordi o se hai letto, altre implicazioni di più ampio respiro.
Era una battuta, capisciammè :beer:
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kurohata ha scritto:
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Io la penso esattamente come te con in più, se ricordi o se hai letto, altre implicazioni di più ampio respiro.
Era una battuta, capisciammè :beer:

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Questa è la parte cruciale del tanto sbandierato commissariamento, onta per la nazione:

la necessità di rendere più severi i criteri per ottenere le pensioni di anzianità e di allungare l'età pensionabile delle donne nel settore privato in modo da avere risparmi di bilancio «già nel 2012». E l'opportunità di ridurre «significativamente» il costo degli impiegati pubblici, rafforzando le regole sul turnover e, «se necessario, riducendo gli stipendi».
Per accelerare la crescita dell'economia, Trichet e Draghi richiamano esplicitamente l'esigenza di rivedere le norme sulle assunzioni e i licenziamenti dei lavoratori (per i quali nella lettera si usa il termine «dismissal») nelle imprese applicando l'intesa del 28 giugno tra la Confindustria e i sindacati, «che si muove in questa direzione». Ma che evidentemente non basta.
Sempre per la crescita serve la «piena liberalizzazione» degli ordini professionali e dei servizi pubblici locali, prevedendone la «privatizzazione su larga scala». Ed un «serio impegno» per abolire o consolidare alcuni livelli amministrativi intermedi, «come le Province» puntualizzano Draghi e Trichet.



Le differenze con il programma del pdl? :scrolleye:

Ed ora si provi ad Immaginare il PD che si presenta al proprio elettorato con questo programma da attuare. Titolo: La nuova compagnia dell'ulivo, attori: pd sel e idv.


Reazioni? :p: :read:
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doddi ha scritto:Le differenze con il programma del pdl? :scrolleye:

Infatti sono tutte cose che il PDL ha realizzato immediatamente, nei primi 100 giorni di governo, soprattutto la liberalizzazione degli ordini professionali e l'abolizione delle provincie
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OronzoPugliese ha scritto:
doddi ha scritto:Le differenze con il programma del pdl? :scrolleye:

Infatti sono tutte cose che il PDL ha realizzato immediatamente, nei primi 100 giorni di governo, soprattutto la liberalizzazione degli ordini professionali e l'abolizione delle provincie

Nel quote ti è sfuggito qualcosina ... mi par di notare :read:
Infatti.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:
OronzoPugliese ha scritto:
doddi ha scritto:Le differenze con il programma del pdl? :scrolleye:

Infatti sono tutte cose che il PDL ha realizzato immediatamente, nei primi 100 giorni di governo, soprattutto la liberalizzazione degli ordini professionali e l'abolizione delle provincie

Nel quote ti è sfuggito qualcosina ... mi par di notare :read:
Infatti.


Ti è sfuggito che quella è la lettera attraverso la quale siamo stati commissariati.
Ti sono sfuggite le motivazioni che ci hanno portato in questa situazione.
E, tanto per aggiungere qualcosa a quanto diceva Oronzo sul tema delle liberalizzazioni,
ti è sfuggito che il 15 settembre, in una commissione al Senato, questo governo aveva inserito la creazione di 5 nuovi ordini professionali
(infermieri professionali, ostetriche, professioni sanitarie della riabilitazione, tecnici sanitari di radiologia medica, professioni tecnichesanitarie della prevenzione)
che per il momento è stata accantonata grazie all'intervento delle opposizioni.

Tutta robetta da poco che l'imminente festa privata in quel di Arcore, tra fiumi di champagne e pompette pronte all'uso, cancellerà definitivamente. L' assenza di Lele è ampiamenta giustificata.
...Sembra che Nicol si sia fatto confezionare un nuovo abito da suora.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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citrosodina
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certo che pretendere sviluppo e crescita pensando di tagliare gli stipendi... sembra proprio un controsenso.
Paolo_Padano
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non vedo cosa ci sia di grave, ci penserà il cavaliere a salvare le famiglie come il protocollo tarantini-escort con centinaia di miglia di euro. Attendo fiducioso. Se lo scenario che si deduce dalla lettera fosse attuato ribadisco quanto detto in occasione della discussione sulle pensioni, una città come reggio di calabria si ridurrebbe con le pezze al kulo dalla A alla Z non si salverebbe nessuno fatto salvo gli oepratori del mercato nero a distribuire sigarette e pane, daltronde lo spettro delle grecia era stato dibattuto più di un anno fa, mentre si affondava i prblemi erano la legge bavaglio e quelle ad personam. Non icorfdo una minima discussione sui problemi economici, occupazionali etc.
Lillu Fotti: "aundi ioca Spread cu cattu si mu rununu a paremetru zeru"
Lillu Foti: "non bogghiu 'nchinari poi mi rinnu chi vonnnu a squatra mi 'ndi sarbamu"
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