Intanto la borsa sprofonda

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aquamoon
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Stamattina:
"Buongiorno, mi date un Pugliese?"
...
"Signora perchè 1,10? Non costava 1?
"viristivu chi aumentaro i sigaretti?"
"signora ma l'iva sul pane non è aumentata"
"si, ma i sigaretti aumentaru"

:salut

P.S. Il "Pugliese" è un filone di pane.
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Regmi
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Mariotta ha scritto:
Regmi ha scritto:

Anche io, e non solo, la vedo così.
Infatti il debito pubblico è il frutto di scelte politiche dei governi e non certamente delle banche o degli speculatori che oggi ci marciano sopra.
E le scelte dei governi di questa coalizione sono sempre andati in senso opposto alla riduzione dello stesso.

Esplicito meglio secondo le mie poche conoscenze apprese leggiucchiando di qua e di la:
Quando, come nel nostro caso, la % d’incremento del PIL è inferiore al tasso di rendimento dei titoli di stato si generano buchi nel bilancio dello Stato che vanno ad incrementare il pregresso. La conseguenza è che annualmente si rende necessario coprirli con nuove entrate (questa è stata la scelta preminente) attraverso l’aumento della tassazione che, a sua volta, deprime la crescita.
Di fatto si instaura un movimento che ricorda tanto il cane che si morde la coda fino al suo stesso sfinimento, ma, nello stesso tempo, è una ricetta semplice semplice da applicare che guarda all’immediato e non al futuro delle nuove generazioni.

Il vero problema è la crescita che si ottiene attraverso la competività.
Siamo un paese praticamente fermo e, contrariamente agli altri Paesi economicamente forti, questo governo oltre a salassarci, nessun investimento ha fatto sulla crescita e, tanto per dirne una, le liberalizzazioni, che dovrebbero costituire l’ossatura programmatica di una qualsiasi coalizione di cdx, ne fanno certamente parte.
In tutto questo, tenuto conto che complessivamente siamo un Paese che mantiene intatta la sua solvibilità e solidi fondamentali macroeconomici, una parte non secondaria l’ha giocata il totale discredito internazionale, a partire dall’impostazione della sua politica estera condotta a suon di pacche sulle spalle con Gheddafi e Putin, di cui gode il nostro toroinfoiato.
Il sunto di tutto è che questo governo è, dai mercati, ritenuto composto da un manigolo di furbetti/incompetenti non in grado di guardare oltre il proprio naso, e, avendolo delegittimato, si comportano di conseguenza... a prescindere da quello che pensa (?) Doddi :mrgreen:

:salut



:salut

io penso che con qualunque governo saremmo stati in queste condizioni perchè è dagli anni 80 in particolare che lo Stato sperpera...tra i costi della politica(senza conseguenti benefici) e le speculazioni di ogni genere in ogni settore.
Penso anche però che è il momento di provare a tirarci fuori dando una scossa ai mercati. Come lo si può fare? Attuando le riforme che si auspicano da più parti e (da parte del popolo che è quello che ne fa le spese in primis)pretendere che si cambi rotta e regime. Soprattutto regime, perchè di questo parliamo, di uno ricchissimo attaccato alla poltrona per salvare il deretano flaccido alla faccia della povera stupida gente che resta a guardare.
Aspettiamo sennò il morto come dice Di Pietro...non per tumulti di piazza ma per storie di ordinaria disperazione :timido:
Dato per assodato che spazi per continuare a "picchiare" (tranne qualche breve pausa lo si fa sistematicamente da 17 anni)
sui ceti che finora sono stati massacrati ne siano rimasti pochi;
uno dei modi per farlo senza arrivare a quanto prospettato da Di Pietro potrebbe essere quello di andare a prendere i quattrini nell’area dove ci stanno e che, se non marginalmente, non è mai stata chiamata a dare un contributo.

Faccio qualche esempio:
Una tassazione straordinaria sui beni mobili (depositi fondi e azioni) oltre una certa somma da stabilire.
Una patrimoniale, fermo restando la soglia da stabilire, sui beni immobili che sono tutti censiti.
Una severa lotta all’evasione accompagnata da una riforma del sistema fiscale nella sua interezza.
Una riduzione dei costi della politica di cui una piccola parte, pur facendo parte del DL, è stata rinviata sin die…. e non si capisce bene il perché.
E si troverebbero risorse più che sufficienti, sia per ridurre drasticamente il debito, e sia per la riduzione della tassazione che grava sulle imprese che contribuirebbe a farle riacquistare un pochetto di competività perduta. (a beneficio di Doddi nelle scomode vesti di Sacconi e parafrasando Cetto, l'art 18 non c'azzecca una beata ....in questo discorso)

Ossia una più equa redistribuzione del reddito e risorse destinate allo sviluppo che poi, come prima dicevo, è il vero nocciolo del problema.
:salut
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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aquamoon ha scritto:Stamattina:
"Buongiorno, mi date un Pugliese?"
...
"Signora perchè 1,10? Non costava 1?
"viristivu chi aumentaro i sigaretti?"
"signora ma l'iva sul pane non è aumentata"
"si, ma i sigaretti aumentaru"

:salut

P.S. Il "Pugliese" è un filone di pane.
Non è che poi, per non pagare l'ingiusto aumento, si fece convincere a comprare le sigarette?
8-)
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Mariotta
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Regmi ha scritto:
Mariotta ha scritto:
Regmi ha scritto:

Anche io, e non solo, la vedo così.
Infatti il debito pubblico è il frutto di scelte politiche dei governi e non certamente delle banche o degli speculatori che oggi ci marciano sopra.
E le scelte dei governi di questa coalizione sono sempre andati in senso opposto alla riduzione dello stesso.

Esplicito meglio secondo le mie poche conoscenze apprese leggiucchiando di qua e di la:
Quando, come nel nostro caso, la % d’incremento del PIL è inferiore al tasso di rendimento dei titoli di stato si generano buchi nel bilancio dello Stato che vanno ad incrementare il pregresso. La conseguenza è che annualmente si rende necessario coprirli con nuove entrate (questa è stata la scelta preminente) attraverso l’aumento della tassazione che, a sua volta, deprime la crescita.
Di fatto si instaura un movimento che ricorda tanto il cane che si morde la coda fino al suo stesso sfinimento, ma, nello stesso tempo, è una ricetta semplice semplice da applicare che guarda all’immediato e non al futuro delle nuove generazioni.

Il vero problema è la crescita che si ottiene attraverso la competività.
Siamo un paese praticamente fermo e, contrariamente agli altri Paesi economicamente forti, questo governo oltre a salassarci, nessun investimento ha fatto sulla crescita e, tanto per dirne una, le liberalizzazioni, che dovrebbero costituire l’ossatura programmatica di una qualsiasi coalizione di cdx, ne fanno certamente parte.
In tutto questo, tenuto conto che complessivamente siamo un Paese che mantiene intatta la sua solvibilità e solidi fondamentali macroeconomici, una parte non secondaria l’ha giocata il totale discredito internazionale, a partire dall’impostazione della sua politica estera condotta a suon di pacche sulle spalle con Gheddafi e Putin, di cui gode il nostro toroinfoiato.
Il sunto di tutto è che questo governo è, dai mercati, ritenuto composto da un manigolo di furbetti/incompetenti non in grado di guardare oltre il proprio naso, e, avendolo delegittimato, si comportano di conseguenza... a prescindere da quello che pensa (?) Doddi :mrgreen:

:salut



:salut

io penso che con qualunque governo saremmo stati in queste condizioni perchè è dagli anni 80 in particolare che lo Stato sperpera...tra i costi della politica(senza conseguenti benefici) e le speculazioni di ogni genere in ogni settore.
Penso anche però che è il momento di provare a tirarci fuori dando una scossa ai mercati. Come lo si può fare? Attuando le riforme che si auspicano da più parti e (da parte del popolo che è quello che ne fa le spese in primis)pretendere che si cambi rotta e regime. Soprattutto regime, perchè di questo parliamo, di uno ricchissimo attaccato alla poltrona per salvare il deretano flaccido alla faccia della povera stupida gente che resta a guardare.
Aspettiamo sennò il morto come dice Di Pietro...non per tumulti di piazza ma per storie di ordinaria disperazione :timido:
Dato per assodato che spazi per continuare a "picchiare" (tranne qualche breve pausa lo si fa sistematicamente da 17 anni)
sui ceti che finora sono stati massacrati ne siano rimasti pochi;
uno dei modi per farlo senza arrivare a quanto prospettato da Di Pietro potrebbe essere quello di andare a prendere i quattrini nell’area dove ci stanno e che, se non marginalmente, non è mai stata chiamata a dare un contributo.

Faccio qualche esempio:
Una tassazione straordinaria sui beni mobili (depositi fondi e azioni) oltre una certa somma da stabilire.
Una patrimoniale, fermo restando la soglia da stabilire, sui beni immobili che sono tutti censiti.
Una severa lotta all’evasione accompagnata da una riforma del sistema fiscale nella sua interezza.
Una riduzione dei costi della politica di cui una piccola parte, pur facendo parte del DL, è stata rinviata sin die…. e non si capisce bene il perché.
E si troverebbero risorse più che sufficienti, sia per ridurre drasticamente il debito, e sia per la riduzione della tassazione che grava sulle imprese che contribuirebbe a farle riacquistare un pochetto di competività perduta. (a beneficio di Doddi nelle scomode vesti di Sacconi e parafrasando Cetto, l'art 18 non c'azzecca una beata ....in questo discorso)

Ossia una più equa redistribuzione del reddito e risorse destinate allo sviluppo che poi, come prima dicevo, è il vero nocciolo del problema.
:salut


consentimi una battuta ritrita...il nocciolo del problema è sempre lui l'emerito presdelcons...
lo dice anche Giulietto ...
http://www.corriere.it/politica/11_sett ... fe5e.shtml
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
tito
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vediamo se ho capito
doddi ha scritto: Soluzioni, oltre la richiesta di dimissioni del PDC, Bersani è riuscito a fare una proposta decente (non un programma) contro la crisi o per risolvere i problemi? Ha parlato di pensioni e mondo del lavoro (art. 18)? Perchè sarà là che si dovrà metter mano.
però
doddi ha scritto: Tutto il resto sono semplici effetti, Berlusconi o meno, bunga bunga o tonga tonga, non cambia un'emerito fico secco.
ma se non è colpa del governo, perché mai l'opposizione deve fare qualcosa??? :)

Andiamo avanti.

BANCHE: come hanno fatto le banche a far esplodere il debito pubblico italiano?? L'UBS, per esempio, spende soldi del bilancio italiano???

Debito Americano: la crisi del debito americano è stato "tecnico" come correttamente dici tu. Da agosto non se ne parla più proprio perché era tecnico e l'hanno risolto "tecnicamente", non per incanto, non per recondite ragioni di oscuri untori. E' curioso come usi un termine corretto ma ti perdi nel suo significato.
Il debito americano è mostruoso, ma finché c'è qualcuno disposto a comprarlo.. perché no?? E' il mercato. E per ora i mercati si fidano degli USA: i bond a 10 anni sono sotto il 2%. In Italia sono a oltre il 6%.

S&P: le agenzie di rating non dicono nulla di più di quello che si sa già; così come nessuno sospettava, almeno pubblicamente, che Leman sarebbe fallita (opss una banca che è fallita!!), oggi tutti sanno che l'Italia, in futuro, potrebbe non ripagare il suo debito.

per la serie, poche idee ma in compenso molto confuse.

Ribadisco la mia visione miope: il responsabile della crisi del debito italiano è il nano ed il suo governo (i suoi governi)
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Mariotta ha scritto:


consentimi una battuta ritrita...il nocciolo del problema è sempre lui l'emerito presdelcons...
lo dice anche Giulietto ...
http://www.corriere.it/politica/11_sett ... fe5e.shtml
Quella è una partita tutta interna.
L'altra faccia della stessa medaglia che portiamo al collo da 17 anni.
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tito ha scritto:vediamo se ho capito
doddi ha scritto: Soluzioni, oltre la richiesta di dimissioni del PDC, Bersani è riuscito a fare una proposta decente (non un programma) contro la crisi o per risolvere i problemi? Ha parlato di pensioni e mondo del lavoro (art. 18)? Perchè sarà là che si dovrà metter mano.
però
doddi ha scritto: Tutto il resto sono semplici effetti, Berlusconi o meno, bunga bunga o tonga tonga, non cambia un'emerito fico secco.
ma se non è colpa del governo, perché mai l'opposizione deve fare qualcosa??? :)

Andiamo avanti.

BANCHE: come hanno fatto le banche a far esplodere il debito pubblico italiano?? L'UBS, per esempio, spende soldi del bilancio italiano???

Debito Americano: la crisi del debito americano è stato "tecnico" come correttamente dici tu. Da agosto non se ne parla più proprio perché era tecnico e l'hanno risolto "tecnicamente", non per incanto, non per recondite ragioni di oscuri untori. E' curioso come usi un termine corretto ma ti perdi nel suo significato.
Il debito americano è mostruoso, ma finché c'è qualcuno disposto a comprarlo.. perché no?? E' il mercato. E per ora i mercati si fidano degli USA: i bond a 10 anni sono sotto il 2%. In Italia sono a oltre il 6%.

S&P: le agenzie di rating non dicono nulla di più di quello che si sa già; così come nessuno sospettava, almeno pubblicamente, che Leman sarebbe fallita (opss una banca che è fallita!!), oggi tutti sanno che l'Italia, in futuro, potrebbe non ripagare il suo debito.

per la serie, poche idee ma in compenso molto confuse.

Ribadisco la mia visione miope: il responsabile della crisi del debito italiano è il nano ed il suo governo (i suoi governi)
Intanto prendo atto che sui numeri colorati di rosso hai mollato la presa davanti l'evidenza dei fatti. Ma era facile facile.

Opposizione: essendo geneticamente, per la sua variegata composizione, incapace di qualsivoglia tipo di coesione e di maturità governativa suscita il mio solito scetticismo, da cui la mia solita presa il culo; nessuna chiamata in correità nè addebbito di responsabilità.

Il debito americano, tecnico, risolto tecnicamente, fà sì che tutto il globo sia obbligato in solido alla sua copertura e garanzia perpetua, essendo, ancora la prima potenza economica e l'unica militare, tecnicamente parlando, ed è così esattamente da 40 anni, dalla fine di Bretton Woods e del gold standard (Nixon), prego informarsi, sarebbe utile. Da quel momento, da quella firma unilaterale, gli Stati Uniti hanno affrontato i loro deficit di bilancio e le loro spese crescenti stampando sempre più dollari. E cambiando la propria costituzione per evitare il default estivo. Dollari con cui hanno inondato il mondo. Prima l'Europa, poi i produttori di petrolio e più recentemente la Cina.
Nel 1971 in Usa il rapporto debito pubblico/pil era di 36,2%. Oggi ha superato il 100%.
Ora la sfida è quella di creare strumenti alternativi al dollaro quale moneta di riserva, senza innescare guerre tra valute e tensioni sociali nei vari paesi.



Le agenzie di rating CERTIFICANO, non fanno nè fotografia amatoriale nè leva e porta, al contrario di quanto ti hanno fatto credere, e spesso hanno certificato il falso creando aspettative sui mercati tali da farli sprofondare nel baratro. Mandando alla cassa chi aveva giocato barando e speculando.



PDC: è responsabile nella misura in cui non ha effettuato le riforme strutturali di cui abbiamo bisogno ( ma dubito che se anche si fosse fatto sarebbe cambiato granchè proprio perchè il gioco è leggerissimamente più pesante) , innalzamento età pensionabile liberalizzazione mercato lavoro dai retaggi di ideologie oramai consegnati, nel resto del mondo e dalla storia, alle lapidi dei cimiteri coperti da almeno mezzo metro di terra. Ma c'è ancora tempo per metterci mano e rimango moderatamente fiducioso per via del prolungato periodo preelettorale che ci attende, soprattutto all'interno del centrodestra.


Sul resto delle poche idee ma confuse non è colpa mia se non sei in grado di seguire quel genere di discorso, è il mio personale, e mica tanto :) , punto di vista, e non ho lavagne o grafici da mostrarti, per cui rimarremo serenamente sulle nostre visioni.

Ti lascio con un'interessante ed equlibrata sintesi della situazione qualora ti andasse di approfondire il tema

http://www.americaoggi.info/2011/09/23/ ... inanziaria

Crisi/Le cause non sono state rimosse. Senza accordi niente stabilità finanziaria
di Mario Lettieri e Paolo Raimondi*
23-09-2011


Fa un certo effetto sentire i leader delle istituzioni del vecchio sistema di Bretton Woods parlare di un aggravamento della crisi finanziaria ed economica globale. La nuova direttrice dell'Fmi, Christine Lagarde, ha detto al Der Spiegel che l'economia mondiale è di fronte al rischio di una "minacciosa spirale discendente. La generale crisi di fiducia ha portato ad un circolo vizioso che deve essere rotto".

Lagarde ha affermato che "lo spettro di misure disponibili è molto ristretto in quanto molte munizioni sono già state utilizzate nel 2009". Sul Daily Telegraph di Londra Roberto Zoellick, presidente della Banca Mondiale, ha aggiunto che "in autunno l'economia mondiale potrebbe entrare in una nuova zona di pericolo".

Gli autorevoli moniti valgono soprattutto per gli Stati Uniti e per l'Europa. Meritano un approfondimento più attento. Dopo tre anni si torna insistentemente a parlare di crisi sistemica. Quantitative easing, iniezioni di nuova liquidità, aumento dei debiti pubblici per salvare il sistema finanziario, stimoli alla crescita e altre misure "pro cicliche" non hanno funzionato.

Anche il recente programma di Obama che stanzia 450 miliardi di dollari per lavori pubblici non porterà l'America fuori dalla palude della recessione.

La verità è che le cause profonde della crisi finanziaria non sono state rimosse!

Ce lo conferma con parole molto misurate anche il recente rapporto annuale della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea. Nelle pagine dedicate alla "Riforma della regolamentazione" la Bri ammette che il sistema funziona ancora con gli stessi meccanismi e la stessa mancanza di regole di prima del fallimento della Lehman Brothers.

Basilea 3 stabilisce sia la quantità minima del capitale delle banche che la sua qualità al fine di coprire un ventaglio più ampio di rischi cui il sistema bancario è esposto. Ma si tratta di regole scritte non ancora applicate.

La Bri dice inoltre che le sistemically important financial institutions (SIFI), istituzioni finanziare di importanza sistemica, non sono state ancora individuate e quindi non sono state definite le misure necessarie per renderle sufficientemente resistenti alle crisi.

È vero che il Financial Stability Board di Mario Draghi ha formulato delle precise raccomandazioni in merito, ma le autorità di vigilanza tardano nella definizione dei regolamenti attuativi.

La Bri ricorda ancora che "per gettare le fondamenta di un sistema finanziario stabile è necessario estendere il perimetro regolamentare al di là delle istituzioni finanziarie tradizionali, al fine di comprendere anche le banche ombra, ossia quelle entità che svolgono attività di trasformazione delle scadenze o della liquidità al di fuori dell'attuale sistema bancario regolamentato".

È chiaro che si parla del sistema di "fabbricazione" dei derivati finanziari over the counter, che sono negoziati al di fuori dei mercati e tenuti fuori bilancio.

Queste banche ombra possono assumere un elevato grado di leva e "rappresentano un'importante fonte potenziale di rischio sistemico essendo strettamente collegate alla banche commerciali".

Il rapporto della Bri aggiunge che "le banche, spesso di rilevanza sistemica, generano profitti elevati attraverso la sponsorizzazione di attività bancarie ombra".

Il sistema bancario tradizionale, purtroppo, accorda delle garanzie ai detentori di passività e di titoli delle banche ombra originando rischi peggiori per la stabilità finanziaria. Anche in questo campo il sistema delle nuove regole è come la promessa che i bambini fanno nel mese di maggio con i loro "fioretti".

I dati più recenti indicano che a fine 2010 il totale del valore nozionale dei derivati otc aveva nuovamente superato i 600.000 miliardi di dollari. Negli Usa alla fine del primo trimestre le banche americane avevano 244 trilioni di derivati, il 5,5% in più di quelli dell'ultimo trimestre del 2010 e il 12,7% in più dell'anno precedente. Quattro banche soltanto, la Jp Morgan Chase, la Citi, la Bank of America e la Goldman Sachs ne manovrano 231 trilioni.

Il rischio di queste operazioni ombra è incalcolabile. Fintanto che la bolla non esplode di nuovo, questa finanza ombra rappresenta una massa di manovra straordinaria capace di attaccare chiunque. In primis l'euro. Ed è in grado anche di generare un "effetto orda" sui mercati. Le recenti indicazioni della Goldman Sachs ai suoi clienti di giocare contro l'Europa lo dimostrano.

Non basta definire tossici certi titoli. Di fronte alla legge hanno gli stessi diritti di quelli sani. Possono essere monetizzati, possono essere portati a copertura di altre operazioni finanziarie e creditizie. In parte persino presso la Fed e la Banca Centrale Europea.

Ovviamente si muovono con la benedizione delle agenzie di rating. Anche quando si utilizzano per comprare valori e titoli reali o aziende e immobili pubblici.

:read:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Regmi ha scritto:
Mariotta ha scritto:


consentimi una battuta ritrita...il nocciolo del problema è sempre lui l'emerito presdelcons...
lo dice anche Giulietto ...
http://www.corriere.it/politica/11_sett ... fe5e.shtml
Quella è una partita tutta interna.
L'altra faccia della stessa medaglia che portiamo al collo da 17 anni.
io penso che più che interna sia di tutti allo stato attuale delle cose..
qui c'è scritto chiaramente che anche Tremonti lo ritiene responsabile, in più alcuni passaggi lo accusano apertamente di aver favorito l'inizio delle speculazioni di agosto.
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doddi ha scritto:Intanto prendo atto che sui numeri colorati di rosso hai mollato la presa davanti l'evidenza dei fatti. Ma era facile facile.
prima di addentrarci nelle menate mentali del mega pippone che hai postato vorrei chiarire questo punto con te.

non ho mollato la presa per niente, pensavo avessi capito il concetto.
evidentemente non era abbastanza "facile facile".

i numeri sono esatti, ho postato la fonte (a volte i conti bisogna farli a manina, il copia incolla lasciamolo a chi pensa colla testa degli altri), sta a te dire dove sono sbagliati e PROVARLO.

aspetto fiducioso in un tuo riscontro, per favore, solo su questo punto; poi puoi aprire tutte le caddare che vuoi
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aquamoon ha scritto:Stamattina:
"Buongiorno, mi date un Pugliese?"
...
"Signora perchè 1,10? Non costava 1?
"viristivu chi aumentaro i sigaretti?"
"signora ma l'iva sul pane non è aumentata"
"si, ma i sigaretti aumentaru"

:salut

P.S. Il "Pugliese" è un filone di pane.
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Risposta 1: Non fumati si custa caru, vi faci beni e non v'aiti a fari a 'nsugna! :lol:

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brizz ha scritto:
aquamoon ha scritto:Stamattina:
"Buongiorno, mi date un Pugliese?"
...
"Signora perchè 1,10? Non costava 1?
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E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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rca ha scritto:
brizz ha scritto:
aquamoon ha scritto:Stamattina:
"Buongiorno, mi date un Pugliese?"
...
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troppu longu chiù facili 117, il problema è vedere se risponde qualcuno :D
o se si ha la fantasia e la voglia di "disturbare" la GdF per 10 centesimi i pani, questo il pensiero comune che si sente, è la mentalità che deve cambiare e poi vedi che le cose cambiano sennò quelli che ci guadagnano sul menefreghismo degli altri ci saranno sempre.
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aquamoon ha scritto:Stamattina:
"Buongiorno, mi date un Pugliese?"
...
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P.S. Il "Pugliese" è un filone di pane.
ecco vedi là cosa succede???
UnVeroTifoso
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Interessante intervista alla BBC da parte di un trader italiano:

http://it.peacereporter.net/articolo/30 ... er+sincero


E' già diventato un "caso" web-televisivo-virale, il suo blog è crollato per troppi accessi e la sua fanpage su FaceBook ha fatto il pieno. Si chiama Alessio Rastani, è un trader di Borsa indipendente - italo-persiano - che opera soprattutto sul mercato Usa e che alla Bbc ha candidamente rivelato: nel giro di un anno milioni di persone perderanno tutto.
Nella sua uscita, che ha lasciato scioccati i giornalisti in studio, ha rivelato senza mezzi termini il cinismo dei mercati finanziari: "Sono un trader, a noi non interessa salvare l'economia, a noi interessa guadagnarci, personalmente ho sognato questo momento per tre anni e spero che ci sia un'altra recessione [...] Tutti possono guadagnarci da un crollo di Borsa o dal crollo dell'euro, basta sapere cosa fare". E all'anchorwoman allibita, "Questa crisi è come un cancro, se aspettate che se ne vada da sola, non farà che crescere. Voglio dare un consiglio a tutti i telespettatori: preparatevi. A tutti quelli che sperano nei governi, dico: i governi non governano il mondo, Goldman Sachs governa il mondo. E non gli interessa nulla dei pacchetti di salvataggio. Voglio aiutare la gente. Quello che devono capire è come fare soldi da un mercato che crolla".
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
(Nicola Giunta)
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UnVeroTifoso ha scritto:Interessante intervista alla BBC da parte di un trader italiano:

http://it.peacereporter.net/articolo/30 ... er+sincero


E' già diventato un "caso" web-televisivo-virale, il suo blog è crollato per troppi accessi e la sua fanpage su FaceBook ha fatto il pieno. Si chiama Alessio Rastani, è un trader di Borsa indipendente - italo-persiano - che opera soprattutto sul mercato Usa e che alla Bbc ha candidamente rivelato: nel giro di un anno milioni di persone perderanno tutto.
Nella sua uscita, che ha lasciato scioccati i giornalisti in studio, ha rivelato senza mezzi termini il cinismo dei mercati finanziari: "Sono un trader, a noi non interessa salvare l'economia, a noi interessa guadagnarci, personalmente ho sognato questo momento per tre anni e spero che ci sia un'altra recessione [...] Tutti possono guadagnarci da un crollo di Borsa o dal crollo dell'euro, basta sapere cosa fare". E all'anchorwoman allibita, "Questa crisi è come un cancro, se aspettate che se ne vada da sola, non farà che crescere. Voglio dare un consiglio a tutti i telespettatori: preparatevi. A tutti quelli che sperano nei governi, dico: i governi non governano il mondo, Goldman Sachs governa il mondo. E non gli interessa nulla dei pacchetti di salvataggio. Voglio aiutare la gente. Quello che devono capire è come fare soldi da un mercato che crolla".

Un altro pazzo visionario :mrgreen: :mrgreen: ... com'era? ... quelli del comploto plutogiudomassonico ?!?! :lol: :lol: :lol:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
UnVeroTifoso
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doddi ha scritto:
UnVeroTifoso ha scritto:Interessante intervista alla BBC da parte di un trader italiano:

http://it.peacereporter.net/articolo/30 ... er+sincero


E' già diventato un "caso" web-televisivo-virale, il suo blog è crollato per troppi accessi e la sua fanpage su FaceBook ha fatto il pieno. Si chiama Alessio Rastani, è un trader di Borsa indipendente - italo-persiano - che opera soprattutto sul mercato Usa e che alla Bbc ha candidamente rivelato: nel giro di un anno milioni di persone perderanno tutto.
Nella sua uscita, che ha lasciato scioccati i giornalisti in studio, ha rivelato senza mezzi termini il cinismo dei mercati finanziari: "Sono un trader, a noi non interessa salvare l'economia, a noi interessa guadagnarci, personalmente ho sognato questo momento per tre anni e spero che ci sia un'altra recessione [...] Tutti possono guadagnarci da un crollo di Borsa o dal crollo dell'euro, basta sapere cosa fare". E all'anchorwoman allibita, "Questa crisi è come un cancro, se aspettate che se ne vada da sola, non farà che crescere. Voglio dare un consiglio a tutti i telespettatori: preparatevi. A tutti quelli che sperano nei governi, dico: i governi non governano il mondo, Goldman Sachs governa il mondo. E non gli interessa nulla dei pacchetti di salvataggio. Voglio aiutare la gente. Quello che devono capire è come fare soldi da un mercato che crolla".

Un altro pazzo visionario :mrgreen: :mrgreen: ... com'era? ... quelli del comploto plutogiudomassonico ?!?! :lol: :lol: :lol:
Perchè avevi dubbi su questo? Mi sembra che il quesito sia un altro: votando per chi hai votato, si va contro o a favore di questo stato di cose?
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
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UnVeroTifoso ha scritto:
doddi ha scritto:
UnVeroTifoso ha scritto:Interessante intervista alla BBC da parte di un trader italiano:

http://it.peacereporter.net/articolo/30 ... er+sincero


E' già diventato un "caso" web-televisivo-virale, il suo blog è crollato per troppi accessi e la sua fanpage su FaceBook ha fatto il pieno. Si chiama Alessio Rastani, è un trader di Borsa indipendente - italo-persiano - che opera soprattutto sul mercato Usa e che alla Bbc ha candidamente rivelato: nel giro di un anno milioni di persone perderanno tutto.
Nella sua uscita, che ha lasciato scioccati i giornalisti in studio, ha rivelato senza mezzi termini il cinismo dei mercati finanziari: "Sono un trader, a noi non interessa salvare l'economia, a noi interessa guadagnarci, personalmente ho sognato questo momento per tre anni e spero che ci sia un'altra recessione [...] Tutti possono guadagnarci da un crollo di Borsa o dal crollo dell'euro, basta sapere cosa fare". E all'anchorwoman allibita, "Questa crisi è come un cancro, se aspettate che se ne vada da sola, non farà che crescere. Voglio dare un consiglio a tutti i telespettatori: preparatevi. A tutti quelli che sperano nei governi, dico: i governi non governano il mondo, Goldman Sachs governa il mondo. E non gli interessa nulla dei pacchetti di salvataggio. Voglio aiutare la gente. Quello che devono capire è come fare soldi da un mercato che crolla".

Un altro pazzo visionario :mrgreen: :mrgreen: ... com'era? ... quelli del comploto plutogiudomassonico ?!?! :lol: :lol: :lol:
Perchè avevi dubbi su questo? Mi sembra che il quesito sia un altro: votando per chi hai votato, si va contro o a favore di questo stato di cose?
A Goldman & C. di chi governa frega ben poco ... pensa che vivono a casa di Obama e prosperano; figurati cosa gli può sconfinferare l'Italia o Berlusconi. Non c'è bisogno della scecca per capirlo.
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doddi ha scritto: A Goldman & C. di chi governa frega ben poco ... pensa che vivono a casa di Obama e prosperano; figurati cosa gli può sconfinferare l'Italia o Berlusconi. Non c'è bisogno della scecca per capirlo.

Infatti, guarda cosa ne pensa.
E' di ieri ma ancora buona per essere miscitata

http://www3.lastampa.it/economia/sezion ... 2220/Sachs:

"Salvare l'euro è un obbligo
o sarà recessione globale"

"Il problema dell'Italia è Berlusconi:
con lui la vostra credibilità è crollata"
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UnVeroTifoso ha scritto:Interessante intervista alla BBC da parte di un trader italiano:

http://it.peacereporter.net/articolo/30 ... er+sincero


E' già diventato un "caso" web-televisivo-virale, il suo blog è crollato per troppi accessi e la sua fanpage su FaceBook ha fatto il pieno. Si chiama Alessio Rastani, è un trader di Borsa indipendente - italo-persiano - che opera soprattutto sul mercato Usa e che alla Bbc ha candidamente rivelato: nel giro di un anno milioni di persone perderanno tutto.
Nella sua uscita, che ha lasciato scioccati i giornalisti in studio, ha rivelato senza mezzi termini il cinismo dei mercati finanziari: "Sono un trader, a noi non interessa salvare l'economia, a noi interessa guadagnarci, personalmente ho sognato questo momento per tre anni e spero che ci sia un'altra recessione [...] Tutti possono guadagnarci da un crollo di Borsa o dal crollo dell'euro, basta sapere cosa fare". E all'anchorwoman allibita, "Questa crisi è come un cancro, se aspettate che se ne vada da sola, non farà che crescere. Voglio dare un consiglio a tutti i telespettatori: preparatevi. A tutti quelli che sperano nei governi, dico: i governi non governano il mondo, Goldman Sachs governa il mondo. E non gli interessa nulla dei pacchetti di salvataggio. Voglio aiutare la gente. Quello che devono capire è come fare soldi da un mercato che crolla".
Intervistato due giorni fa in diretta dalla Bbc, ha annunciato l'imminente fine dell'euro e un futuro di stenti per milioni di persone. Ma Alessio Rastani, il trader di 34 anni diventato la nuova celebrità della Rete, si sta rivelando un clamoroso bluff. I primi curiosi che hanno cercato di scoprire qualcosa in più sul trader-Cassandra, infatti, hanno subito scoperto che non lavora in un hedge fund della City ma risulta solo titolare di un modesto sito internet, leadingtrader.com.

Temendo per la propria credibilità, già ieri pomeriggio la Bbc era corsa ai ripari, diffondendo un comunicato in cui affermava di «non avere le prove che Rastani sia un truffatore». Intanto Forbes lo ha contattato al telefono per cercare di capire il suo livello di solidità professionale finanziaria, da cui emergono alcune crepe.

Ma, dopo che anche gli Yes Men (gruppo al quale Rastani aveva affermato di appartenere) lo hanno messo alla berlina, è stato il Telegraph a scoprire la cruda verità: Rastani vive e lavora in un modesto appartamento di Bexleyheath, a sud di Londra, su cui grava un mutuo intestato alla sua compagna. Nel suo conto corrente ci sono appena 985 sterline (1130 euro). E negli ultimi quattro anni di trading ha perso oltre 10mila sterline (11.500 euro). Lui stesso, alla fine, ha confessato candidamente che «adora parlare in pubblico ed è sempre in cerca di attenzione» e che per lui «il trading è solo un hobby». Resta solo da capire una cosa: ma la Bbc dove è andato a pescarlo, questo fenomeno?

insomma.. voleva farsi pubblicità
tito
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doddi ha scritto: A Goldman & C. di chi governa frega ben poco ... pensa che vivono a casa di Obama e prosperano; figurati cosa gli può sconfinferare l'Italia o Berlusconi. Non c'è bisogno della scecca per capirlo.
appurata l'autorevolezza del trader, possiamo tornare ai numeri "in rosso"?

aspetto fiducioso
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