Italia declassata

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doddi
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citrosodina ha scritto:
doddi ha scritto:
citrosodina ha scritto:Doddi è il Tarantini di Reggio..
in ogni città ce n'è uno piazzato ad hoc..
dicesi controllo del territorio..
:mrgreen:

Allora, a quanto pare, non sai fare di conto (oltre alla battuta di non eccelso gusto) ... a Reggio ad occhio e croce ce ne dovrebbero essere oltre 100.000.
Ed il territorio è ben controllato, molto ben controllato
Vade retro :mrgreen: :mrgreen:
ma.. quindi non ti passa nenti??

allura ssì fissa! :mrgreen:
Si deve ridere ? O cosa?

Si ricomponga, grazie.


p.s.: Hai un nick curativo, apri il tappo e consuma, dovrebbe essere utile :beer2:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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pellarorc
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Violins&RosesEnough ha scritto:Forse non è chiaro, eppure lo ha spiegato chiaramente S&P stessa: non è una valutazione politica.

Cosa cambia? Nulla per una amministrazione di fondi corretta, ci rimetteranno le penne solo i soliti allocchi, perché questa è la vera intenzione di questi downgrading, specialmente quanto non si tiene conto della ricchezza della popolazione, la terza al mondo, alla quale il csx ha sempre dimostrato di saper attingere a piene mani (chiedere ad Amato per maggiori delucidazioni circa il prelievo forzoso notturno dello 0,8% dai nostri conti correnti, noi dormivamo e lui ci fotteva i soldi da sotto il materasso, un po' come Conforti, amico di Fassino e soci, fotteva i soldi agli eredi dei defunti)

Vediamo alcuni scenari che hanno ben previsto:
a) il singolo cristo che vuole vendere delle obbligazioni si vedrà deprezzare queste, tutto sommato di una quantità irrilevante quanto più si avvicinano alla scadenza, ma chiaramente ci sarà sempre una banca amica di S & P pronta ad acquistarle;
b) peggio ancora, un fondo che ha nel suo regolamento dei limiti di somme investibili in un certo rating, si vedrà costretto, se lo deve applicare alla lettera, a vendere quantitativi ben maggiori, sempre col compare pronto col cappello alla Rokerduck pronto a raccogliere il regalo
c) lo stesso fondo sarebbe inibito dall'acquistare obbligazioni decennali italiane a rendimenti annui tra il 5% e 6%, quindi le compreranno i soliti, che hanno tutto l'interesse a tener bassa l'offerta per massimizzare i loro, e solo loro profitti.
d) grandi guadagni per banche ed assicurazioni, che vendono e ricomprano, accollando le perdite ai risparmiatori e trattenendo le plusvalenze per loro
e) nello stramente, per gli errori sistematici b) e c), stanno schiattando tutti i fondi pensione, il che è assurdo (ossia non ha senso che ci sia paura per il "fallimento" dello stato italiano, e nel frattempo continuare a stare nei fondi pensione, visto che queste sarebbero le prime a pagarne le conseguenza, se si crede/spera nelle pensioni a maggior ragione si deve credere/sperare nella "tenuta" delle obbligazioni ancora non scadute, ed investire a manetta in quelle di nuova emissione)

In questo contesto, la cosa più idiota è prendersela contro questo o quel governo, standosene con le mani in mano a frignare, e non perché io sia a favore di questo (prima se ne va, meglio è), ma semplicemente perché si fa il gioco loro, maciullandoci gli zibidei due volte, 1 perché dovremmo approfittare noi miseri mortali, con qualche soldo da parte, di questa occasione unica ed irripetibile (a meno che si sia convinti che investire nei bund teteski sia un affare, nel qual caso farsi ricoverare subito), 2 perché tanto S.B. non se ne andrà per queste scaramucce (anzi avendo soldi da parte è il primo italiano che può trarre vantaggio dal rialzo dei tassi)

Tra le altre cose, c'è un terzo motivo: prima o poi il giochino finirà, e quando si invertirà la tendenza i maiali che ci governano grideranno ai 4 venti che è merito loro, riguadagnando posizioni impunemente.

Prima di tutto comportarsi da ITALIANI e non autodistruggersi... (dove sembra che eccelliamo, specialmente al sud)
i bund tedeschi nn sono un affare ma di certo è sempre meglio che comprare quelli di altri paesi. interessi minimi per un rischio minimo.
Chi nn la pensava così ha comprato bond argentini e si sa come è finita.
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citrosodina
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Allora, a quanto pare, non sai fare di conto (oltre alla battuta di non eccelso gusto) ... a Reggio ad occhio e croce ce ne dovrebbero essere oltre 100.000.
Ed il territorio è ben controllato, molto ben controllato
Vade retro :mrgreen: :mrgreen:[/quote]

ma.. quindi non ti passa nenti??

allura ssì fissa! :mrgreen:[/quote]

Si deve ridere ? O cosa?

Si ricomponga, grazie.


p.s.: Hai un nick curativo, apri il tappo e consuma, dovrebbe essere utile :beer2:[/quote]

ma certo.. meglio meglio ridere e scherzarne un pò.. mica ci si può sempre accapigliare o rodersi il fegato..

in fondo Silvio ci ha già rovinato la vita abbastanza..
suonatore Jones

doddi ha scritto:
Prodi và criticato a prescindere altro che spalatori ... non ha mai avuto una maggioranza a sostenerlo.

lui va criticato a prescindere, certo. "a prescindere" immagino sottintenda "a prescindere da qualsiasi altro elemento", ossia "non considerando nient'altro", "indipendentemente da tutto". Su prodi hai (avete) spalato merda. Dal primo all'ultimo giorno del governo prematuramente scomparso. Questo governo ha la maggioranza? si, la più costosa maggioranza di sempre. ma non va criticato, nemmeno "a posteriori".

su pisapia e i suoi sodali, che prima si faranno riconoscere e prima andranno a casa, non dico niente.
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_naka ha scritto:doddi....prodi rispetto a berlusconi è un dio...

LA REPLICA DI S&P AL GOVERNO - "I rating sovrani di Standard & Poor's sono valutazioni apolitiche e prospettiche del rischio di credito fornite agli investitori". Così l'agenzia internazionale replica alle dichiarazioni del governo di questa mattina

Se vabbò e la pensionata Cicciolina è vergine :fifi:


Andiamo avanti .... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

http://www.movimentoconsumatori.it/contents.asp?id=285

Crack Lehman: come aderire all'azione contro Standard & Poor
Iniziative
Trenta risparmiatori difesi dai legali delle tre associazioni di consumatori Codacons, Confconsumatori e Movimento Consumatori hanno già dal 4 dicembre 2008 fatto partire da Bari un atto di citazione nei confronti dell’Agenzia di rating

Se hai titoli, obbligazioni o polizze assicurative che hanno come sottostanti prodotti Lehman, ADERISCI ANCHE TU ALL’AZIONE CONTRO STANDARD & POOR’S.

Trenta risparmiatori difesi dai legali delle tre associazioni di consumatori Codacons, Confconsumatori e Movimento Consumatori hanno già dal 4 dicembre 2008 fatto partire da Bari un atto di citazione nei confronti dell’Agenzia di rating Standard & Poor’s, chiedendo di esser risarciti del capitale investito in titoli Lehman Brothers.

Perché una azione contro le agenzie di rating?
Si tratta della prima causa mai intentata nei confronti delle Agenzie di rating.
I risparmiatori hanno chiesto al Tribunale Civile di Milano, competente per territorio, di accertare la responsabilità per fatto illecito della società di rating, per aver diffuso e pubblicizzato informazioni errate sulla solvibilità della banca americana emittente e per aver violato i principi e le norme di condotta a cui era tenuta.
I risparmiatori sono tutti acquirenti di obbligazioni emesse da società del gruppo Lehman Brothers, ovvero sono titolari di polizze assicurative che hanno come sottostante sempre la predetta banca americana.
La Lehman Brothers è stato uno dei principali operatori dei mercati finanziari e incredibilmente, sino al giorno della dichiarazione di “fallimento” da parte del Gruppo statunitense (15 settembre 2008), nonostante il gravissimo deficit patrimoniale della società, i titoli obbligazionari Lehman continuavano a godere di un giudizio positivo da parte delle “tre sorelle”, vale a dire le tre agenzie di rating chiamate ad attribuire il rating ed a monitorare l’andamento dei titoli Lehman, la Standard & Poor’s, la Moody’s e la Fitch Ratings, diffondendo nel mercato dei risparmiatori, prima di quella data, informazioni completamente errate circa la sicurezza e l’affidabilità dei titoli del Gruppo Lehman.
Rammentiamo, infatti, che il giorno antecedente il fallimento il rating applicato da Standard & Poor’s alla “banca dei fratelli Lehman” era di notevole affidabilità: “A”.
La Standard & Poor’s, come sarà contestato anche alle altre due agenzie, con il proprio comportamento negligente ed omissivo, ha concorso in maniera determinante alla realizzazione dell’evento dannoso per i risparmiatori: quello di aver ingenerato nei piccoli investitori l’affidamento e la convinzione che i prodotti finanziari Lehman fossero titoli sicuri ed affidabili, in quanto assistiti da un rating molto positivo ed accreditato da una delle più importanti agenzie di rating mondiali operanti nel mondo della finanza, quale è appunto la Standard & Poor’s. Il comportamento negligente dell’agenzia ha fornito un contributo causale decisivo per il verificarsi dell’evento di danno subito dai risparmiatori poichè, da un lato, ha indotto e invogliato all’acquisto i cittadini che erano in cerca di titoli assolutamente “sicuri”, dall’altro, avendo totalmente omesso di fornire tempestivamente al mercato notizie vere ed esatte sulla reale solvibilità di Lehman, ha indotto a mantenere serenamente i titoli acquistati e a non disinvestire alcunché.

http://www.piazzaffari.info/banche/truf ... thers.html


Truffa sui titoli Lehman Brothers

Il sostituto procuratore Gabriele Mazzetta ha incaricato la Guardia di Finanza della sezione tributaria di conoscere il maggior numero di fascicoli e di indagare nei confronti delle banche italiane che hanno permesso e consigliato ai propri clienti risparmiatori di acquistare titoli Lehman Brothers e polizze Index Linked con un capitale garantito da un prodotto strutturato emesso proprio da Lehman nel periodo in cui è scoppiata la crisi dei mutui subprime (luglio 2007) fino al crack della banca avvenuta il 15 settembre 2008.

L’ipotesi di reato è quella di truffa corrispondente all’articolo 640 del codice penale. Secondo Mazzetta infatti le banche italiane non potevano non sapere quello che stava succedendo nel mondo finanziario con l’arrivo della crisi più grande di inizio secolo. Secondo le stime, il risultato delle indagini potrebbe portare un risarcimento ai risparmiatori di ben 2 miliardi di euro.


Ci sono molti avvocati e associazioni dei consumatori che stanno cercando la via migliore per ottenere il risarcimento da parte delle banche, ma la cosa sarà difficile perchè fino al giorno prima del fallimento dichiarato di Lehman Brothers l’agenzia di rating Standard & Poor’s dava i titoli Lehman come prodotti sicuri ed il discorso vale anche per il consorzio degli istituti bancari Patti Chiari.

L’avvocato Angelo Castelli, famoso per aver recuperato la bellezza di 42 milioni di euro dalla vendita dei bond argentini, dichiara che la violazione c’è eccome perchè la Mifid ovvero la direttiva europea sui servizi finanziari vietava la vendita degli Index Linked. La battaglia quindi sarà dura.



http://www.consumerschannel.it/it/Causa ... thers.html
...ecc..., ecc...

Stanno ancora a piede libero.
Ma sarebbe difficile non dare giudizi lusinghieri quando si è palese conflitto d'interessi.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08 ... 9D/152228/

Rating, Standard & Poor’s sotto inchiesta
NY Times: “Diede fiducia ai titoli tossici”
Secondo il quotidiano statunitense, il Dipartimento di Giustizia Usa avrebbe aperto un’inchiesta sui giudizi eccessivamente positivi attribuiti dall’agenzia di rating Standard & Poor’s ai titoli tossici della crisi dei mutui subprime. Un’indagine che riporta d’attualità il tema dei conflitti d’interesse vissuti dalle società di valutazione nel momento di loro massima impopolarità internazionale
A prima vista sembrerebbe una vendetta ben congegnata anche se l’origine delle indagini, che si collocherebbe ben prima del mal digerito downgrade sovrano, sembrerebbe fugare ogni dubbio in merito. A qualche settimana di distanza dal suo giudizio di declassamento del rating sui titoli di Stato degli Usa, scesi per la prima volta nella storia al di sotto della rassicurante soglia massima della tripla A, l’agenzia di rating Standard & Poor’s viene messa sotto inchiesta dal Dipartimento di Giustizia di Washington con l’accusa di aver espresso consapevolmente un giudizio troppo ottimistico sui quei titoli tossici del mercato immobiliare all’origine della più grande crisi del dopoguerra. A lanciare l’indiscrezione è il New York Times citando fonti anonime ma bene informate sulla vicenda.

La storia, di fatto, sembrerebbe di una semplicità abissale. Nell’epoca delle vacche grasse, quando il settore real estate sembrava promettere profitti per tutti, S&P, la principale agenzia di rating d’America e del mondo, scelse deliberatamente di sopravvalutare alcuni titoli problematici del settore. Alcuni analisti, incaricati di emettere un giudizio, avrebbero espresso inizialmente valutazioni poco lusinghiere salvo essere successivamente indotti dai loro superiori a modificare il proprio rating. E così, le future obbligazioni “tossiche”, che avevano come collaterale proprio i famigerati mutui subprime, sarebbero state successivamente promosse al massimo grado di investimento. Convincendo di fatto gli investitori a puntare i propri risparmi su una scommessa apparentemente sicura ma in realtà del tutto fallimentare.

La logica, insomma, è nota. E per molti non sarebbe altro che la classica scoperta dell’acqua calda. Le agenzie di rating, sospettano gli inquirenti, non si sarebbero dimostrate sufficientemente imparziali. Ricorrendo al momento del giudizio a scelte dettate forse dalla malafede. Comunque vada a finire, l’inchiesta ha già sollevato quella che dagli albori della crisi è considerata come la vera questione di fondo relativa al clamoroso potere assunto dalle agenzie come S&P. Ovvero il palese conflitto di interessi che le caratterizza. Veri e propri enti for profit, infatti, le agenzie vengono retribuite (tipicamente con compensi a cinque zeri) dagli stessi emittenti di prodotti finanziari che esse stesse sono chiamate a valutare. Inevitabile che una propensione all’ottimismo, diciamo così, finisca quindi per costituire un vantaggio competitivo sul mercato. Tanto più di fronte all’impossibilità di introdurre sulla piazza un prodotto non valutato.

Come se non bastasse, è la stessa composizione azionaria delle principali agenzie a destare più di un sospetto sulla loro inclinazione al ruolo di arbitri super partes. Prendete proprio Standard & Poor’s: la società è totalmente esposta sul mercato, il che significa che tutte le sue quote azionarie sono disponibili alla negoziazione. Ad oggi, il suo azionista di maggioranza risulta essere il mega gestore di fondi statunitensi Capital World Investors, che ne detiene una quota proprietaria pari al 12,45%. Accanto ad esso altri colleghi del mercato della gestione finanziaria come State Street (4,39%), Vanguard (4,22%), BlackRock (3,89%), Oppenheimer Funds (3,84%), T. Rowe (3,36%), Jana Partners (2,95%) e il fondo pensione degli insegnanti dell’Ontario (2,27%). Tra i componenti del Cda, il presidente della società Harold Mc Graw III (proprietario al 3,96%) ma anche Sir Winfried Bischoff (Lloyds Banking Group) e altri illustri ex esponenti di colossi come Coca Cola o British Telecom. Un’occhiata alla composizione proprietaria delle altre due grandi agenzie Moody’s e Fitch (leggi l’articolo di Mauro Meggiolaro) è sufficiente per chiamare in causa le medesime perplessità.

L’eventuale coinvolgimento nell’inchiesta di queste ultime due non è noto anche se una fonte interpellata dal quotidiano Usa non ha escluso questa possibilità. Di certo, tuttavia, è inevitabile osservare come l’indagine del Dipartimento di Giustizia si collochi in un momento chiave per il rapporto tra le istituzioni, i mercati e le agenzie stesse. Da tempo sotto accusa in Europa per la loro propensione al ribasso sui debiti sovrani delle nazioni di Eurolandia (passino i downgrade dei Piigs, ma la minaccia di declassamento della Francia ha fatto letteralmente sobbalzare sulla sedia più di un regolatore a Parigi e Bruxelles), le società sono ormai nell’occhio del ciclone anche negli Usa. A Washington, dove gli errori di valutazione che hanno contribuito al tracollo del mercato subprime sono noti da sempre, non hanno per nulla digerito la scelta di S&P di declassare il debito americano dopo il raggiungimento del tormentato accordo sull’innalzamento dei limiti dello stesso al termine di un’estenuante trattativa tra l’amministrazione e i repubblicani. Una decisione che è suonata quasi come un delirio di onnipotenza da parte di chi, dopo mesi di volatilità speculativa, si era convinto ormai di avere a disposizione quel potere smisurato che garantisce la possibilità di aver ragione anche quando si ha torto (visto che i mercati, notoriamente, seguono a ruota i giudizi concretizzandoli di fatto nelle piazze finanziarie). Anche se ora, forse, negli uffici di S&P a qualcuno sarà pure venuto il dubbio di aver tirato troppo la corda.
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suonatore Jones ha scritto:
doddi ha scritto:
Prodi và criticato a prescindere altro che spalatori ... non ha mai avuto una maggioranza a sostenerlo.

lui va criticato a prescindere, certo. "a prescindere" immagino sottintenda "a prescindere da qualsiasi altro elemento", ossia "non considerando nient'altro", "indipendentemente da tutto". Su prodi hai (avete) spalato merda. Dal primo all'ultimo giorno del governo prematuramente scomparso. Questo governo ha la maggioranza? si, la più costosa maggioranza di sempre. ma non va criticato, nemmeno "a posteriori".

su pisapia e i suoi sodali, che prima si faranno riconoscere e prima andranno a casa, non dico niente.
Fai le condoglianze da parte mia alla "famiglia" che lo piange... seppur postume sono sincere :okok:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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citrosodina
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E che la maggioranza non sia più in grado di reggere alle pressioni economiche e giudiziarie è tornato ribadirlo anche un esponente di spicco del Pdl come Giuseppe Pisanu. "Nel nostro paese - ha detto - si è stabilito un intreccio perverso tra la crisi economica e la crisi politica, l'una alimenta l'altra". L'ex ministro dell'Interno, dopo aver chiesto già nei giorni scorsi un segnale di rottura da parte della maggioranza, ha spiegato che "a mio avviso la debolezza politica è dovuta al fatto che abbiamo un governo che non è in grado di reggere il peso dei problemi che incombono e abbiamo un Parlamento che non è in grado di cambiare un governo che pur avendo la maggioranza numerica" non è in grado di tenere la situazione. "L'Italia non è stata mai stata così a rischio".

detto da uno del pdl..

si continua a difendere l'indifendibile..
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citrosodina ha scritto:E che la maggioranza non sia più in grado di reggere alle pressioni economiche e giudiziarie è tornato ribadirlo anche un esponente di spicco del Pdl come Giuseppe Pisanu. "Nel nostro paese - ha detto - si è stabilito un intreccio perverso tra la crisi economica e la crisi politica, l'una alimenta l'altra". L'ex ministro dell'Interno, dopo aver chiesto già nei giorni scorsi un segnale di rottura da parte della maggioranza, ha spiegato che "a mio avviso la debolezza politica è dovuta al fatto che abbiamo un governo che non è in grado di reggere il peso dei problemi che incombono e abbiamo un Parlamento che non è in grado di cambiare un governo che pur avendo la maggioranza numerica" non è in grado di tenere la situazione. "L'Italia non è stata mai stata così a rischio".

detto da uno del pdl..

si continua a difendere l'indifendibile..

Per non parlare di confindustria:


Ultimatum della Marcegaglia al governo
“O riforme entro settimana prossima o a casa”
Il presidente di Confindustria chiede subito misure, anche impopolari, su pensioni e fisco. "Situazione inaccettabile. Siamo stufi di essere lo zimbello internazionale"
Dopo le critiche dei giorni scorsi al governo, questa volta da Confindustria arriva un vero e proprio ultimatum. “Non c’è più tempo: o l’esecutivo è in grado domani, o la prossima settimana, di mettere in piedi una serie di misure gravi, serie, impopolari, bene. Sennò, non ho paura a dirlo, questo governo deve andare a casa”. Lo dice Emma Marcegaglia, che a Bologna per il convegno del Crersaie, mostra tutto il suo fastidio per una situazione che ci rende “lo zimbello internazionale”. Per il presidente degli industriali, il rischio per il Paese è divenuto tropo alto: “Siamo diventati chiaramente il grimaldello sul quale si vuole e si può far saltare l’Europa”.

Non è la prima volta che Marcegaglia chiede con forza all’esecutivo di agire con misure serie per risolvere la difficile situazione economica. Una settimana fa aveva duramente criticato la manovra: ”Non risolve i problemi dell’Italia: non ha nulla di strutturale se non poche cose. E’ tutta tasse”. Poi, ieri, le frasi sulla “credibilità del Paese minata” e sullo stallo del governo “non più tollerabile”. E oggi un ultimatum che arriva poche ore dopo il declassamento deciso da Standard & Poor’s sul rating dell’Italia. Una decisione che Marcegaglia ha così commentato: “L’agenzia valuta l’insieme delle cose, legge i giornali, ma poi credo che valuti anche il debito pubblico, il deficit: credo che faccia una valutazione complessiva”. Insomma, “Standard & Poor’s ci declassa perché c’è una fragilità del governo nell’implementare le decisioni prese e perché non si cresce”. Senza riforme il nostro Paese è a rischio e, a ruota, lo è l’intera Europa. In Italia servono “la riforma delle pensioni, una riforma fiscale che abbassi le tasse su imprese e lavoratori ed eventualmente alzi le tasse sulle cose, sui patrimoni, una grande vendita di patrimonio immobiliare, un investimento sulle infrastrutture e sulla ricerca”.

“Sono settimane e giorni – ha continuato il presidente di Confindustria – che diciamo che non c’è più tempo” e che, pertanto, bisogna agire. Anche perché l’attuale situazione è “inaccettabile” a maggior ragione perché “l’Italia è un Paese serio, in cui ci sono molti imprenditori seri” e che ha forti potenzialità e questo “è quello che rende la situazione ancor più inaccettabile”. Con parole che sembrano fare riferimento alle inchieste e agli scandali di sesso e appalti che coinvolgono Silvio Berlusconi, Marcegaglia ha aggiunto: “Siamo stufi di essere lo zimbello internazionale quando andiamo in giro a portare le nostre merci all’estero, di vederci considerati con il sorrisino, perché siamo gente seria che vuol essere giudicata su quello che facciamo, sui nostri prodotti”. E ancora: “Come imprenditori non vogliamo essere derisi per colpe che non abbiamo, e quindi la nostra voce, nei prossimi giorni, nelle prossime ore, continuerà a essere una voce ferma, autonoma, indipendente e soprattutto molto consapevole che o le cose cambieranno, o veramente il rischio per noi e per l’Europa sarà davvero molto forte”.
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OronzoPugliese ha scritto:
doddi ha scritto:In Italia è prevista l'elezione a PDC del candidato premier della coalizione che vince le elezioni.

In realtà non è previsto nè dalla costituzione nè tantomeno da alcuna legge. E' semmai diventata una consuetudine indicare il nome in fase di elezioni e campagna elettorale da parte della coalizione, ma è sempre il Presidente della Repubblica che assegna l'incarico.
Ci sarebbe da eliminare il suffragio universale e da consegnare la tessera elettorale solo dopo il superamento di apposito esame sulla Costituzione...
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doddi ha scritto:

Prodi và criticato a prescindere altro che spalatori ... non ha mai avuto una maggioranza a sostenerlo.
Comprendendo che tu non ne abbia piena dimestichezza :mrgreen:
mi stavo chiedendo se per te esista un limite temporale
allo schermo protettivo che quel komunista di Prodi ti ha offerto su un piatto d’argento
dietro il quale nascondere tutte le scelleratezze di questo governo
del suo premier a tempo perso
e degli indicibili interessi (praticamente i suoi) che rappresenta.
La speranza appartiene ai figli.
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Regmi ha scritto:
doddi ha scritto:

Prodi và criticato a prescindere altro che spalatori ... non ha mai avuto una maggioranza a sostenerlo.
Comprendendo che tu non ne abbia piena dimestichezza :mrgreen:
mi stavo chiedendo se per te esista un limite temporale
allo schermo protettivo che quel komunista di Prodi ti ha offerto su un piatto d’argento
dietro il quale nascondere tutte le scelleratezze di questo governo
del suo premier a tempo perso
e degli indicibili interessi (praticamente i suoi) che rappresenta.
Doddi stavolta ha ragione.
Ricordo ancora la crisi ai tempi di Prodi, il malcontento generale, i prezzi alle stelle, l'inflazione a manetta, la bocciatura da parte di confindustria, vaticano, il discredito internazionale, le agenzie di rating che ci massacravano.
... se poi aggiungi che la maggioranza era appesa alla Montalcini, mentre ora è appesa a scilipoti... capisci che faceva proprio schifo...
Vuoi mettere? Ha la maggioranza!
Oggi, tanto per dire, il governo è andato sotto cinque volte.
:salut
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aquamoon ha scritto:
Regmi ha scritto:
doddi ha scritto:

Prodi và criticato a prescindere altro che spalatori ... non ha mai avuto una maggioranza a sostenerlo.
Comprendendo che tu non ne abbia piena dimestichezza :mrgreen:
mi stavo chiedendo se per te esista un limite temporale
allo schermo protettivo che quel komunista di Prodi ti ha offerto su un piatto d’argento
dietro il quale nascondere tutte le scelleratezze di questo governo
del suo premier a tempo perso
e degli indicibili interessi (praticamente i suoi) che rappresenta.
Doddi stavolta ha ragione.
Ricordo ancora la crisi ai tempi di Prodi, il malcontento generale, i prezzi alle stelle, l'inflazione a manetta, la bocciatura da parte di confindustria, vaticano, il discredito internazionale, le agenzie di rating che ci massacravano.
... se poi aggiungi che la maggioranza era appesa alla Montalcini, mentre ora è appesa a scilipoti... capisci che faceva proprio schifo...
Vuoi mettere? Ha la maggioranza!
Oggi, tanto per dire, il governo è andato sotto cinque volte.
:salut

Ho letto.

Che tu dia ragione a Doddi e non a me
è colpa da lavare in un duello rusticano
Lascio a te la scelta sul tipo di lama 8-)
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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stimo di più il gran consiglio del Duce che i componenti del governo berlusconi in particolare un Dino Grandi, chi può esserlo in questo governo :?:
Lillu Fotti: "aundi ioca Spread cu cattu si mu rununu a paremetru zeru"
Lillu Foti: "non bogghiu 'nchinari poi mi rinnu chi vonnnu a squatra mi 'ndi sarbamu"
Violins&RosesEnough
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pellarorc ha scritto:i bund tedeschi nn sono un affare ma di certo è sempre meglio che comprare quelli di altri paesi. interessi minimi per un rischio minimo.
Chi nn la pensava così ha comprato bond argentini e si sa come è finita.
Sono pienamente d'accordo a metà con te (cit.) :thumleft

Io ho comprato bond argentini e ci ho guadagnato un botto (9% di interesse all'anno!) e sono scaduti poco prima del crollo, ma stavo in campana.
L'elemento specifico che caratterizza i bond italiani è che ci sono 11 trilioni di capitalizzazione delle formichine italiane, da cui all'occorrenza spremere, alla Amato, senza considerare poi i beni della chiesa in territorio italiano.

Quindi se io avessi soldi da investire, ma purtroppo adesso non ce li ho disponibili, punterei ad occhi chiusi sui bond italiani senza se e senza ma, già se fossi un tetesko, figuriamoci se da italiano non mi devo porre il problema di autotutelarmi.

Viceversa, se io penso di condurre una battaglia politica offrendo il fianco a speculatori che non aspettano altro che trovare un branco di sardine da spaventare e pescare, farei un pessimo affare, autoflagellandomi e non accorgendomi di essere sardina involontaria anch'io.

In questo post, per esempio, stiamo dando enfasi ad un declassamento che equivale, correggimi se sbaglio, a perdere la restituzione di una quota dell'ordine dell'1 o pochi per mille (usando il metodo di Fitch, ed andando a memoria coi numeri che vagamente ricordo), a fronte di una aumento dei tassi di interesse di qualche per cento di rendimento, circa 10 volte di meno! Quindi stiamo disquisendo dell'importanza della luce della luna, o della classica pagliuzza che ci fa scordare la trave.

Di questi percento stanno approfittando gli speculatori, S.B. compreso, sarebbe ora che ce ne rendessimo conto.
Ultima modifica di Violins&RosesEnough il 20/09/2011, 21:21, modificato 2 volte in totale.
doddi
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Regmi ha scritto:
doddi ha scritto:

Prodi và criticato a prescindere altro che spalatori ... non ha mai avuto una maggioranza a sostenerlo.
Comprendendo che tu non ne abbia piena dimestichezza :mrgreen:
mi stavo chiedendo se per te esista un limite temporale
allo schermo protettivo che quel komunista di Prodi ti ha offerto su un piatto d’argento
dietro il quale nascondere tutte le scelleratezze di questo governo
del suo premier a tempo perso
e degli indicibili interessi (praticamente i suoi) che rappresenta.
Ciascuno risponde delle proprie colpe.
Prodi, scientificamente, non poteva governare. Non aveva una coalizione coesa nonostante la distribuzione delle poltrone.
Era tempo perso dal primo giorno di governo, e si è visto. Idee e modi di pensare ed agire troppo diversi tra i vari sostenitori. Nonchè interessi troppo spesso divergenti.
E' storia, non opinioni.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Regmi ha scritto:
Ho letto.

Che tu dia ragione a Doddi e non a me
è colpa da lavare in un duello rusticano
Lascio a te la scelta sul tipo di lama 8-)
Che ne diresti di una gillette usa e getta?
:wink

Rimaniamo sul tema, Doddi ha ragione per due motivi:
1. Perchè la maggioranza ha sempre ragione (chi volete libero Gesù o Barabba?).
2. ma spirdia.
:wink :wink
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Violins&RosesEnough ha scritto:
pellarorc ha scritto:i bund tedeschi nn sono un affare ma di certo è sempre meglio che comprare quelli di altri paesi. interessi minimi per un rischio minimo.
Chi nn la pensava così ha comprato bond argentini e si sa come è finita.
Sono pienamente d'accordo a metà con te (cit.) :thumleft

Io ho comprato bond argentini e ci ho guadagnato un botto (9% di interesse all'anno!) e sono scaduti poco prima del crollo, ma stavo in campana.
L'elemento specifico che caratterizza i bond italiani è che ci sono 11 trilioni di capitalizzazione delle formichine italiane, da cui all'occorrenza spremere, alla Amato, senza considerare poi i beni della chiesa in territorio italiano.

Quindi se io avessi soldi da investire, ma purtroppo adesso non ce li ho disponibili, punterei ad occhi chiusi sui bond italiani senza se e senza ma, già se fossi un tetesko, figuriamoci se da italiano non mi devo porre il problema di autotutelarmi.

Viceversa, se io penso di condurre una battaglia politica offrendo il fianco a speculatori che non aspettano altro che trovare un branco di sardine da spaventare e pescare, farei un pessimo affare, autoflagellandomi e non accorgendomi di essere sardina involontaria anch'io.

In questo post, per esempio, stiamo dando enfasi ad un declassamento che equivale, correggimi se sbaglio, a perdere la restituzione di una quota dell'ordine dell'1 o pochi per mille (usando il metodo di Fitch, ed andando a memoria coi numeri che vagamente ricordo), a fronte di una aumento dei tassi di interesse di qualche per cento, 10 volte di meno! Quindi stiamo disquisendo dell'importanza della luce della luna, o della classica pagliuzza che ci fa scordare la trave.

Di questi percento stanno approfittando gli speculatori, S.B. compreso, sarebbe ora che ce ne rendessimo conto.
L'importante è scaraventare un topolino, scorreggiante, in mezzo al branco di elefanti. O un pirito, per rimanre in tema, sull'autobus stracolmo,S&P è la fonte della fuoriscita di puzza, al servizio di chi lo possiede, al fine di creare il circolo vizioso per creare ricchezza distruggendone altrove.
Ed in questo le opposizioni italiane, stanno dimostrando quanto tengano al paese pur di buttare fuori dalla porta l'Incubo supremo.
E' un gioco troppo sporco oramai portato ai massimi livelli da chi ha iniziato la partita, e non si tratta dell'incubo, che può e deve, a mio avviso, essere accusato di abuso di difesa, che è pur sempre un reato in questa vicenda nauseabonda.

Stai pur certa che il conto non lo pagherà solo chi ha la possibilità di staddare assegni da mezzo miliardo di euro... sarà molto più salato per gli altri incoscienti.
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Violins&RosesEnough ha scritto:
pellarorc ha scritto:i bund tedeschi nn sono un affare ma di certo è sempre meglio che comprare quelli di altri paesi. interessi minimi per un rischio minimo.
Chi nn la pensava così ha comprato bond argentini e si sa come è finita.
Sono pienamente d'accordo a metà con te (cit.) :thumleft

Io ho comprato bond argentini e ci ho guadagnato un botto (9% di interesse all'anno!) e sono scaduti poco prima del crollo, ma stavo in campana.
L'elemento specifico che caratterizza i bond italiani è che ci sono 11 trilioni di capitalizzazione delle formichine italiane, da cui all'occorrenza spremere, alla Amato, senza considerare poi i beni della chiesa in territorio italiano.

Quindi se io avessi soldi da investire, ma purtroppo adesso non ce li ho disponibili, punterei ad occhi chiusi sui bond italiani senza se e senza ma, già se fossi un tetesko, figuriamoci se da italiano non mi devo porre il problema di autotutelarmi.

Viceversa, se io penso di condurre una battaglia politica offrendo il fianco a speculatori che non aspettano altro che trovare un branco di sardine da spaventare e pescare, farei un pessimo affare, autoflagellandomi e non accorgendomi di essere sardina involontaria anch'io.

In questo post, per esempio, stiamo dando enfasi ad un declassamento che equivale, correggimi se sbaglio, a perdere la restituzione di una quota dell'ordine dell'1 o pochi per mille (usando il metodo di Fitch, ed andando a memoria coi numeri che vagamente ricordo), a fronte di una aumento dei tassi di interesse di qualche per cento di rendimento, circa 10 volte di meno! Quindi stiamo disquisendo dell'importanza della luce della luna, o della classica pagliuzza che ci fa scordare la trave.

Di questi percento stanno approfittando gli speculatori, S.B. compreso, sarebbe ora che ce ne rendessimo conto.
Da quel poco che l''italiano medio capisce è che quell'aumento del tasso d'interesse produce un maggior esborso da parte dello Stato che va coperto.
Ergo nuova manovra di aggiustamento che si aggiunge al buco che si creerà per via della non realistica crescita stimata da commercialista di toro infoiato.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
doddi
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aquamoon ha scritto:
Regmi ha scritto:
Ho letto.

Che tu dia ragione a Doddi e non a me
è colpa da lavare in un duello rusticano
Lascio a te la scelta sul tipo di lama 8-)
Che ne diresti di una gillette usa e getta?
:wink

Rimaniamo sul tema, Doddi ha ragione per due motivi:
1. Perchè la maggioranza ha sempre ragione (chi volete libero Gesù o Barabba?).
2. ma spirdia.
:wink :wink
Quando e se sarai in grado di valutare la vicenda senza pensare al male supremo, in modo asettico ed intellettualmente onesto, ne troverai almeno un centinaio di motivi.

Forse nella prossima vita però :okok:

Io stò dalla parte del (mio) meno peggio ... pensa come stai messo tu, nonostante il (mio) meno peggio fosse anche il doppio di quello che cercano di far venire fuori i vari cialtroni di professione.
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aquamoon ha scritto:
Regmi ha scritto:
Ho letto.

Che tu dia ragione a Doddi e non a me
è colpa da lavare in un duello rusticano
Lascio a te la scelta sul tipo di lama 8-)
Che ne diresti di una gillette usa e getta?
:wink

Rimaniamo sul tema, Doddi ha ragione per due motivi:
1. Perchè la maggioranza ha sempre ragione (chi volete libero Gesù o Barabba?).
2. ma spirdia.
:wink :wink
:mrgreen:
chapeau a entrambi
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sono talmente comunista che da bambino mi mangiavo da solo
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