Italia declassata

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Paolo_Padano
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Regmi ha scritto:
Paolo_Padano ha scritto:è stato stimato che solamente cambiando il capo del governo anche con un signor "Nuddu" lo spread scenderebbe parecchio

Al netto delle zoccolette, zoccolone, faccendieri e delinquenti di tutte le risme, venduti di ogni tipo e senza distinzione di sesso e nazionalità,
quello è il suo valore aggiunto al sistema Italia.

Paradossalmente se 17 anni fa qualcuno gli avesse offerto
- in cambio di continuare a farla nel vasino di casa e non nel campo dove aveva deciso di scendere-
la metà del debito che ha creato avremmo tutti fatto un grosso affare.
l'unica legge ad personam che dovrebbero fargli e non lo dico ironicamente è barattare la sua uscita dalla politica con il prosciolgimento da tutti i processi ed avvisi di garanzia :salut
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aquamoon
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Paolo_Padano ha scritto:
Regmi ha scritto:
Paolo_Padano ha scritto:è stato stimato che solamente cambiando il capo del governo anche con un signor "Nuddu" lo spread scenderebbe parecchio

Al netto delle zoccolette, zoccolone, faccendieri e delinquenti di tutte le risme, venduti di ogni tipo e senza distinzione di sesso e nazionalità,
quello è il suo valore aggiunto al sistema Italia.



Paradossalmente se 17 anni fa qualcuno gli avesse offerto
- in cambio di continuare a farla nel vasino di casa e non nel campo dove aveva deciso di scendere-
la metà del debito che ha creato avremmo tutti fatto un grosso affare.
l'unica legge ad personam che dovrebbero fargli e non lo dico ironicamente è barattare la sua uscita dalla politica con il prosciolgimento da tutti i processi ed avvisi di garanzia :salut
Credo sia esattamente ciò che Napolitano, Confindustria, Vaticano, Comunità di recupero e Nessuno tocchi Caino... stanno facendo.
Per quanto mi riguarda trovo questa soluzione inaccettabile, un accordo andrà trovato ma non può derogare dai binari della legalità.
Il nostro ordinamento non prevede patteggiamenti di questa natura. L'unica cosa che si può fare, ovviamente secondo me, è che gli si conceda un esilio da latitante...
se ne vada alle Cayman e nessuno manderà i nocs per riportarlo in Italia ma dargli un'impunità... non se ne parla proprio.
La forma è sostanza.
:salut
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suonatore Jones ha scritto:
doddi ha scritto:
suonatore Jones ha scritto:ovvio che i casi siano diversi (anche se non conosco bene quello americano, quindi mi fido), ma quello che stavo sottolineando è il tuo fidarti di s&p quando ti conviene, tanto da citarlo come fonte impossibile da smentire, e definirla "questi delinquenti sono ancora a piede libero" quando, per combinazione (?) toccano l'italia.
saluti
Saluti le pruna 8-) ( :wink )

Vai a leggere cosa è stato scritto nel topic cosa stà succedendo, quando si parla di declassamento della Francia o quando sono stato "accusato", passami il termine, di teorie complottiste.
Sono 10 anni almeno che vado dicendo che secondo me ( e tanti altri ) il mondo è retto da meno di mille famiglie e non dai popoli e dai loro eletti o autorità finanziarie e monetarie :read:

P.s..: Non dimenticare che 24H prima del crack lehman era stata confermata la tripla A.

Il giudizio di oggi è politico, non finanziario, e ci può anche stare, ma è politico.

i saluti erano per un impegno (slittato di qualche ora) che mi terrà lontano dal rispondere ad eventuali repliche. però stai un po' sviando: queste agenzie sono da tenere in considerazione o no? questo giudizio dici sia politico? e perché dovrebbe esserlo? forse perché, come dice la svezia, non abbiamo credibilità e, di conseguenza, non contiamo niente nel panorama economico mondiale (e, di questo, la nostra economia ne risente parecchio)? io, come detto, non sono in grado di leggere queste cose, ma mi pongo domande quando vedo incongruenze.
Jones le pruna , invece, erano per il prosiueguo della conversazione.

Le agenzie sono funzionali al mercato, tutti i mercati inclusi quelli sovrani delle nazioni, però non hanno una legittimazione alcuna se non equiparabile a quella di qualsiasi altra azienda che opera sul mercato. Ossia serietà e competenza, cose che spesso sono mancate come hai potuto vedere. Per intenderci non si tratte del FMI o della BCE o della FED. Per quanto queste ultime possano, oggigiorno, ritenersi indipendenti o libere o al servizio dei popoli.

Hai letto il pezzo del Fatto che ho inserito?

Il dato unico è che Berlusconi non lo vorrebbe più nessuno, oramai, creati ad arte, gonfiati, pompati o simil reali, troppi polveroni che fanno sì che si parli d'altro, e proprio per questo che ti ho scritto che l'agenzia di rating ha dato un giudizio politico e non finanziario o economico alla manovra ed alla sua fattibilità.

Ora però dovrebbe darci anche la soluzione, come di solito avviene alla fine delle relazioni.
La legislatura finisce tra X mesi, ed una legislatura può terminare per due motivi, solo due, dimissioni o mancanza di fiducia in Parlamento. Due leve politiche e non economiche. Al momento all'orizzonte non se ne scorge nessuna delle due. Ammesso che una delle due in futuro, prima dell'anno e mezzo rimanente, si realizzasse cosa ci propongono di fare?

Chi potrà tagliare le pensioni o licenziare nel pubblico? O ri-riformare il mercato del lavoro deregolamentandolo contro i sindacati italiani?

Riporto
Secondo l'agenzia di rating le autorità italiane, infatti, "rimangono riluttanti" ad affrontare le questioni chiave, "come gli ostacoli strutturali alla crescita, il basso tasso di partecipazione al lavoro e mercati dei servizi e del lavoro troppo strettamente regolati"
Va bene al lupo al lupo, a morte a morte, in galera in galera, (tutto legittimo) ma poi chi facimu?
Cugghjmu liviceddi natra vota? :read:

Concludo e mi ripeto: giudizio POLITICO.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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aquamoon ha scritto:
Paolo_Padano ha scritto:
Regmi ha scritto:
Al netto delle zoccolette, zoccolone, faccendieri e delinquenti di tutte le risme, venduti di ogni tipo e senza distinzione di sesso e nazionalità,
quello è il suo valore aggiunto al sistema Italia.



Paradossalmente se 17 anni fa qualcuno gli avesse offerto
- in cambio di continuare a farla nel vasino di casa e non nel campo dove aveva deciso di scendere-
la metà del debito che ha creato avremmo tutti fatto un grosso affare.
l'unica legge ad personam che dovrebbero fargli e non lo dico ironicamente è barattare la sua uscita dalla politica con il prosciolgimento da tutti i processi ed avvisi di garanzia :salut
Credo sia esattamente ciò che Napolitano, Confindustria, Vaticano, Comunità di recupero e Nessuno tocchi Caino... stanno facendo.
Per quanto mi riguarda trovo questa soluzione inaccettabile, un accordo andrà trovato ma non può derogare dai binari della legalità.
Il nostro ordinamento non prevede patteggiamenti di questa natura. L'unica cosa che si può fare, ovviamente secondo me, è che gli si conceda un esilio da latitante...
se ne vada alle Cayman e nessuno manderà i nocs per riportarlo in Italia ma dargli un'impunità... non se ne parla proprio.
La forma è sostanza.
:salut
Esattamente, tutti ( o quasi poco meno della metà) contro uno è sostanzialmente una porcheria mai vista prima. Che poi il fine giustifica i mezzi è altra schifezza da medioevo.
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doddi ha scritto:
Esattamente, tutti ( o quasi poco meno della metà) contro uno è sostanzialmente una porcheria mai vista prima. Che poi il fine giustifica i mezzi è altra schifezza da medioevo.
Ne sei veramente convinto?
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
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Sono tutte cazzate, l'unico fatto vero è che il signor Berlusconi è primo ministro dell'italia da 15 anni e guarda caso siamo solo andati a peggiorare (ormai ad un passo dal baratro) e lui continua a dire che non è colpa sua! Cioè in 15 anni sempre con lo stesso programma di governo( ponte, piano per il sud, ecc..) non ha cambiato e fatto nulla e ora ci viene a dire che non è colpa sua...ma scherziamo ???
NOI SIAMO REGGIO CALABRIA !!!
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http://saviano.blogautore.repubblica.it ... ef=HREC1-3

Ecco a voi Rai 1 che diventa tele arcore :roll:
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unico ha scritto:http://saviano.blogautore.repubblica.it ... ef=HREC1-3

Ecco a voi Rai 1 che diventa tele arcore :roll:
Ti diranno che è giusto che si difenda dai media comunisti... :wink
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Qualche giorno fà Scalfari, dalle pagine di Repubblica, invitava Napolitano a partorire un golpe di stato ... esempio didattico:


http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ref=search

IL COMMENTO
Un premier allo sbando
connivente e ricattato
È scandaloso che mentre il Paese attraversa la sua più grave crisi economica il premier confidi alle ragazze che gli si concedono di fare il capo del governo "a tempo perso". E che passi il suo tempo di lavoro con i suoi avvocati per evitare i processi e soffocare le intercettazioni invece di studiarsi i dossier del debito, della disoccupazione, d'una economia che è ormai l'ultimo vagone del traballante treno europeo
di EUGENIO SCALFARI
Silvio Berlusconi
CE LA faremo da soli? Molti ci sperano, magari per scaramanzia. Oppure per quel "dover essere" che implica un richiamo alla coscienza morale, ma è chiaro e l'abbiamo scritto più volte che da questa crisi si può uscire tutti insieme o tutti insieme affonderemo perché l'economia internazionale è a tal punto intrecciata da costruire un unico sistema di forze e di debolezze.

Lo si è visto venerdì scorso, quando cinque Banche centrali - la Fed americana, la Bce europea, la Banca d'Inghilterra, la Banca giapponese e quella svizzera - hanno inondato di liquidità il sistema bancario europeo con prestiti in dollari a tre mesi per cifre illimitate. I mercati hanno respirato, le Borse sono ritornate in positivo, gli "spread" sono diminuiti. La via di salvezza è questa? Stampare moneta per tirare i Paesi fuori dalla recessione che li minaccia, magari a prezzo di scatenare l'inflazione?

No, non è questa la via e le Banche centrali lo sanno bene. L'inflazione a due cifre - che avrebbe il pregio di svalutare i debiti sovrani riducendoli a carta straccia - è l'imposta più odiosa perché è la più regressiva che possa immaginarsi, colpisce tutti i redditi fissi, stipendi, salari, pensioni, arricchisce i già ricchi e impoverisce i ceti medi. Spezzerebbe definitivamente una coesione sociale già indebolita da crepe profonde.

Le Banche centrali possono intervenire per fornire all'ammalato una boccata d'ossigeno in attesa che la terapia contro la malattia faccia il suo effetto. Purché la terapia sia appropriata e somministrata con tempismo nella giusta misura.

Questo discorso riguarda tutti i Paesi convinti dalla crisi, ma da noi, in Italia, esiste ed opera con sempre maggiore intensità un altro elemento aggravante. Noi da tempo non siamo più governati. Da tempo il nostro Paese è scivolato agli ultimi gradini della credibilità internazionale. Il "premier" che guida il governo è diventato una barzelletta, le cancellerie evitano di incontrarlo, le autorità europee alle quali chiede l'elemosina di un incontro rifiutano di comparire insieme a lui nelle conferenze stampa.

Ci vorranno anni e anni prima di poter recuperare la perduta dignità, ci vorrà un tenace lavoro di restauro delle istituzioni, occupate o insidiate da una vera e propria banda della quale il "premier" fa parte o dalla quale è sistematicamente ricattato.

In questi giorni la curiosità dell'opinione pubblica è concentrata soprattutto sulla sfilata di prostitute o di "ragazze di vita" fornite da procacciatori su richiesta del presidente del Consiglio e avviate verso le sue residenze private e semi-pubbliche. Ma l'attenzione principale dovrebbe invece essere rivolta ai contatti sistematici del premier con alcuni lestofanti di professione, a cominciare da quel Lavitola che al tempo stesso lo serve e lo ricatta.

È certamente scandaloso che mentre il Paese attraversa la sua più grave crisi economica il premier confidi alle ragazze che gli si concedono di fare il capo del governo "a tempo perso"; è altrettanto scandaloso che passi il suo tempo di lavoro con i suoi avvocati per evitare i processi e soffocare le intercettazioni invece di studiarsi i dossier del debito, della disoccupazione, d'una economia che è ormai l'ultimo vagone del traballante treno europeo. Ma lo scandalo che non ha precedenti nella storia d'Italia è la connivenza del capo dell'esecutivo con una banda che esplicitamente mette le mani nella casse dello Stato, deturpa e stravolge le istituzioni, i pubblici appalti, le pubbliche imprese.

Connivente e al tempo stesso ricattato. Lavitola concerta con lui le promozioni nel comando della Guardia di finanza. Tarantini ottiene di essere presentato e raccomandato a Bertolaso per essere inserito tra gli interlocutori della Protezione civile. Le "ragazze di vita" vengono compensate con posti alla Rai o nei consigli regionali o addirittura in Parlamento. Imprese pubbliche come la Finmeccanica sono contaminate dalla corruzione che arriva fino ai vertici dell'azienda e ne influenza le scelte.

Tutto ciò avviene non solo sotto gli occhi con l'attiva complicità della più alta autorità di governo. Ma non soltanto, perché alcuni ministri non possono non sapere. Non può non sapere il ministro dell'Economia da cui la Guardia di finanza dipende e da cui dipendono le imprese pubbliche possedute dal Tesoro. Vero è che anche quel ministro non sta messo affatto bene; indipendentemente dall'esito della votazione che si svolgerà tra pochi giorni alla Camera sulla richiesta d'arresto del deputato Marco Mario Milanese, il processo che lo vede coinvolto riguarda appunto il suo ruolo di controllore delle imprese pubbliche delegatogli in esclusiva dal ministro con tutto ciò che ne consegue, ivi compresi i suoi maneggi con i vertici della Guardia di finanza.

Esistevano due "lobbies" (così disse il ministro al nostro giornale poche settimane fa) in quel corpo così importante per la lotta contro l'evasione fiscale e contro la corruzione: una lobby faceva capo ad un gruppo di alti ufficiali con rapporti diretti con palazzo Chigi, l'altra con altri ufficiali con rapporti col ministro. Lo scandalo non consiste nell'esistenza di tali rapporti, che sono dovuti; consiste nel fatto che fossero contrapposti, come erano e sono contrapposti tra loro il "premier" e il ministro dell'Economia, contrapposizione non secondaria nella pessima gestione della crisi che ha richiesto cinque manovre finanziarie in due mesi, le ultime delle quali avvenute (per fortuna) su ordine della Bce come contropartita ai suoi interventi sul mercato dei titoli di Stato.

Questa è dunque la situazione in cui si trova il nostro Paese: il presidente del Consiglio collude con lestofanti che mirano ad ingrassare i loro portafogli con pubbliche risorse; con essi si dà del tu, con essi scambia baci e abbracci, con essi programma appuntamenti e favori, li introduce nella pubblica amministrazione, interviene a proteggerli quando si sentono minacciati, li finanzia con denari contanti che non lasciano tracce, parla attraverso telefoni forniti di schede al riparo (così sperano) di intercettazione.

Ma quando la connivenza non basta, lui, il premier, viene messo "con le spalle al muro" col ricatto.
Un capo di governo ricattabile è un pericolo gravissimo, non sostenibile in nessun Paese del mondo. I magistrati di Bari sono stati finora prudenti: alcune intercettazioni assai sconvenienti verso capi di governo stranieri (Merkel, Sarkozy) non sono state allegate all'ordinanza comunicata alle parti, per evitare una vera e propria crisi diplomaticamente squalificante. Non toglie che quelle frasi sono state dette da un premier evidentemente fuori controllo.
Un personaggio in queste condizioni continuerà a governare, con la maggioranza di Scilipoti fino al 2013?

* * *

Di tanto è crollata la credibilità di Berlusconi (tutti i sondaggi la stimano ormai al 22 per cento contro il "no" del 78) e di altrettanto è cresciuta quella del presidente della Repubblica. Il quale, costretto e indotto dall'emergenza delle circostanze, ha interpretato con il consueto rigore e scrupolo ma anche con accresciuta fermezza i poteri che la Costituzione gli conferisce. L'abbiamo visto nella gestione della manovra finanziaria, l'abbiamo visto anche quando, appena qualche giorno fa, ha rifiutato di firmare il decreto che il premier reclamava per bloccare la pubblicazione delle intercettazioni effettuate dalla Procura di Bari.

Il Presidente conosce e ha sempre rispettato i limiti che la Costituzione pone all'esercizio delle sue prerogative. In occasione della sua partecipazione in videoconferenza al meeting dello studio Ambrosetti di alcuni giorni fa, Napolitano ha ricordato che in una democrazia parlamentare l'esistenza del governo non può esser messa in discussione fino a quando esista una maggioranza che lo sostiene. Soltanto quando quella maggioranza venisse meno il Capo dello Stato diventa il "dominus" della partita, per insediare un nuovo governo che possa ottenere la fiducia del Parlamento ovvero per sciogliere anticipatamente le Camere.

Questo pensa il Capo dello Stato ed è certamente nel giusto, anche se alcuni costituzionalisti sostengono che i suoi poteri sono ancora più ampi per quanto riguarda lo scioglimento anticipato della legislatura, forse dimenticando che il decreto di scioglimento richiede anche la firma del presidente del Consiglio.

Tutto ciò detto, il Capo dello Stato ha, per Costituzione, il potere di inviare messaggi al Parlamento su qualunque tema e in qualunque circostanza. Può anche esternare il suo pensiero in altri modi, comunicati, lettere, interviste; ma il modo solenne è quando rivolge il suo messaggio al Parlamento, cioè ai delegati del popolo sovrano.

Noi pensiamo che quel momento sia arrivato. Pensiamo che spetti al Presidente investire il Parlamento del problema della credibilità del governo. Nel Parlamento ci sono le opposizioni ma c'è soprattutto la maggioranza ed è alla maggioranza parlamentare che un messaggio presidenziale sulla credibilità del governo dovrebbe essere indirizzato.
So bene che il Presidente detesta essere "tirato per la giacca". Noi non vogliamo affatto commettere quella scorrettezza. Ci limitiamo a segnalare che un passo del genere rientra perfettamente nelle sue prerogative. Ovviamente spetta a lui soltanto di decidere se utilizzare il suo diritto di messaggio su un tema così delicato, ma così capitale per le sorti stesse della democrazia.

Nella sua dichiarazione di voto sulla manovra, in nome del gruppo parlamentare del Pd, Walter Veltroni ha denunciato il pericolo dei giovani che nella piazza di Montecitorio gridavano "chiudete il Parlamento". Tra i tanti rischi che corre la democrazia c'è anche questo: la spinta crescente contro le istituzioni democratiche.

Non saranno i mercati a farlo ma la persistenza dell'attuale governo a potenziare l'attacco ai titoli e alle Borse. Non sarà la magistratura a stabilire le sorti del premier, ma la sua connivenza e ricattabilità con chi soddisfa i piaceri che placano la sua malattia psichica. Perciò occorre che il Parlamento esca dall'apatia e dall'afasia. Il Capo dello Stato può stimolarlo a compiere i suoi doveri.
(18 settembre 2011)



Evviva la democrazia :yaho:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto: Evviva la democrazia :yaho:
Questo governo è palesemente al di fuori della Costituzione. Sfiduciare il pdc è nelle prerogative del PResidente della Repubblica in caso di scenari di emergenza. Non credi che questo lo sia? Non pensi che un altro governo, di centro destra ovviamente con questo parlamento, senza ilvio sia per lo meno più credibile?
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UnVeroTifoso ha scritto:
doddi ha scritto: Evviva la democrazia :yaho:
Questo governo è palesemente al di fuori della Costituzione. Sfiduciare il pdc è nelle prerogative del PResidente della Repubblica in caso di scenari di emergenza. Non credi che questo lo sia? Non pensi che un altro governo, di centro destra ovviamente con questo parlamento, senza ilvio sia per lo meno più credibile?
Ma siamo davvero all'assurdo, anzi, per usare il tuo termine perentorio, palesemente oltre ogni limite.(punto) :o.o: :o.o: :o.o: :o.o:

Berlusconi non è stato scelto a sorte con la monetina.
In Italia è prevista l'elezione a PDC del candidato premier della coalizione che vince le elezioni. Delle cui generalità e programmi l'elettorato è a conoscenza, e sui quali sceglie liberamente dentro le urne.
Poi ci sono le dimissioni o la perdita della fiducia del Parlamento.

Stop, finish, rien ne va plus, ecc ...



I pensieri fanno parte di un mondo diverso, esercizi di fantasia. Magari nobili, utili, ma sempre tali restano.
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Doddi è il Tarantini di Reggio..
in ogni città ce n'è uno piazzato ad hoc..
dicesi controllo del territorio..
:mrgreen:
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doddi ha scritto:In Italia è prevista l'elezione a PDC del candidato premier della coalizione che vince le elezioni.

In realtà non è previsto nè dalla costituzione nè tantomeno da alcuna legge. E' semmai diventata una consuetudine indicare il nome in fase di elezioni e campagna elettorale da parte della coalizione, ma è sempre il Presidente della Repubblica che assegna l'incarico.
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"Mister te sarà ti, muso de mona. Mi son el signor Nereo Rocco"
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doddi ha scritto:
UnVeroTifoso ha scritto:
doddi ha scritto: Evviva la democrazia :yaho:
Questo governo è palesemente al di fuori della Costituzione. Sfiduciare il pdc è nelle prerogative del PResidente della Repubblica in caso di scenari di emergenza. Non credi che questo lo sia? Non pensi che un altro governo, di centro destra ovviamente con questo parlamento, senza ilvio sia per lo meno più credibile?
Ma siamo davvero all'assurdo, anzi, per usare il tuo termine perentorio, palesemente oltre ogni limite.(punto) :o.o: :o.o: :o.o: :o.o:

Berlusconi non è stato scelto a sorte con la monetina.
In Italia è prevista l'elezione a PDC del candidato premier della coalizione che vince le elezioni. Delle cui generalità e programmi l'elettorato è a conoscenza, e sui quali sceglie liberamente dentro le urne.
Poi ci sono le dimissioni o la perdita della fiducia del Parlamento.

Stop, finish, rien ne va plus, ecc ...



I pensieri fanno parte di un mondo diverso, esercizi di fantasia. Magari nobili, utili, ma sempre tali restano.
detto da uno che sta già attuando una campagna contro pisapia. e che ha spalato merda su prodi per due anni, invocandone le dimissioni dal secondo giorno di governo (il primo non lo considero, seguendo un vecchio motto secondo cui è appannaggio infantile).
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doddi ha scritto: Esattamente, tutti ( o quasi poco meno della metà) contro uno è sostanzialmente una porcheria mai vista prima

come scritto testè, questo non valse in un caso.
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Forse non è chiaro, eppure lo ha spiegato chiaramente S&P stessa: non è una valutazione politica.

Cosa cambia? Nulla per una amministrazione di fondi corretta, ci rimetteranno le penne solo i soliti allocchi, perché questa è la vera intenzione di questi downgrading, specialmente quanto non si tiene conto della ricchezza della popolazione, la terza al mondo, alla quale il csx ha sempre dimostrato di saper attingere a piene mani (chiedere ad Amato per maggiori delucidazioni circa il prelievo forzoso notturno dello 0,8% dai nostri conti correnti, noi dormivamo e lui ci fotteva i soldi da sotto il materasso, un po' come Conforti, amico di Fassino e soci, fotteva i soldi agli eredi dei defunti)

Vediamo alcuni scenari che hanno ben previsto:
a) il singolo cristo che vuole vendere delle obbligazioni si vedrà deprezzare queste, tutto sommato di una quantità irrilevante quanto più si avvicinano alla scadenza, ma chiaramente ci sarà sempre una banca amica di S & P pronta ad acquistarle;
b) peggio ancora, un fondo che ha nel suo regolamento dei limiti di somme investibili in un certo rating, si vedrà costretto, se lo deve applicare alla lettera, a vendere quantitativi ben maggiori, sempre col compare pronto col cappello alla Rokerduck pronto a raccogliere il regalo
c) lo stesso fondo sarebbe inibito dall'acquistare obbligazioni decennali italiane a rendimenti annui tra il 5% e 6%, quindi le compreranno i soliti, che hanno tutto l'interesse a tener bassa l'offerta per massimizzare i loro, e solo loro profitti.
d) grandi guadagni per banche ed assicurazioni, che vendono e ricomprano, accollando le perdite ai risparmiatori e trattenendo le plusvalenze per loro
e) nello stramente, per gli errori sistematici b) e c), stanno schiattando tutti i fondi pensione, il che è assurdo (ossia non ha senso che ci sia paura per il "fallimento" dello stato italiano, e nel frattempo continuare a stare nei fondi pensione, visto che queste sarebbero le prime a pagarne le conseguenza, se si crede/spera nelle pensioni a maggior ragione si deve credere/sperare nella "tenuta" delle obbligazioni ancora non scadute, ed investire a manetta in quelle di nuova emissione)

In questo contesto, la cosa più idiota è prendersela contro questo o quel governo, standosene con le mani in mano a frignare, e non perché io sia a favore di questo (prima se ne va, meglio è), ma semplicemente perché si fa il gioco loro, maciullandoci gli zibidei due volte, 1 perché dovremmo approfittare noi miseri mortali, con qualche soldo da parte, di questa occasione unica ed irripetibile (a meno che si sia convinti che investire nei bund teteski sia un affare, nel qual caso farsi ricoverare subito), 2 perché tanto S.B. non se ne andrà per queste scaramucce (anzi avendo soldi da parte è il primo italiano che può trarre vantaggio dal rialzo dei tassi)

Tra le altre cose, c'è un terzo motivo: prima o poi il giochino finirà, e quando si invertirà la tendenza i maiali che ci governano grideranno ai 4 venti che è merito loro, riguadagnando posizioni impunemente.

Prima di tutto comportarsi da ITALIANI e non autodistruggersi... (dove sembra che eccelliamo, specialmente al sud)
doddi
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citrosodina ha scritto:Doddi è il Tarantini di Reggio..
in ogni città ce n'è uno piazzato ad hoc..
dicesi controllo del territorio..
:mrgreen:

Allora, a quanto pare, non sai fare di conto (oltre alla battuta di non eccelso gusto) ... a Reggio ad occhio e croce ce ne dovrebbero essere oltre 100.000.
Ed il territorio è ben controllato, molto ben controllato
Vade retro :mrgreen: :mrgreen:
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suonatore Jones ha scritto:
doddi ha scritto:
UnVeroTifoso ha scritto:Questo governo è palesemente al di fuori della Costituzione. Sfiduciare il pdc è nelle prerogative del PResidente della Repubblica in caso di scenari di emergenza. Non credi che questo lo sia? Non pensi che un altro governo, di centro destra ovviamente con questo parlamento, senza ilvio sia per lo meno più credibile?
Ma siamo davvero all'assurdo, anzi, per usare il tuo termine perentorio, palesemente oltre ogni limite.(punto) :o.o: :o.o: :o.o: :o.o:

Berlusconi non è stato scelto a sorte con la monetina.
In Italia è prevista l'elezione a PDC del candidato premier della coalizione che vince le elezioni. Delle cui generalità e programmi l'elettorato è a conoscenza, e sui quali sceglie liberamente dentro le urne.
Poi ci sono le dimissioni o la perdita della fiducia del Parlamento.

Stop, finish, rien ne va plus, ecc ...



I pensieri fanno parte di un mondo diverso, esercizi di fantasia. Magari nobili, utili, ma sempre tali restano.
detto da uno che sta già attuando una campagna contro pisapia. e che ha spalato merda su prodi per due anni, invocandone le dimissioni dal secondo giorno di governo (il primo non lo considero, seguendo un vecchio motto secondo cui è appannaggio infantile).
Non mi pare di aver partecipato a topic di campagna contro Pisapia da quando è sindaco ... bohhhhhhh tu ed il tuo dossier sapete :scrolleye:

Prodi và criticato a prescindere altro che spalatori ... non ha mai avuto una maggioranza a sostenerlo.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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citrosodina
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doddi ha scritto:
citrosodina ha scritto:Doddi è il Tarantini di Reggio..
in ogni città ce n'è uno piazzato ad hoc..
dicesi controllo del territorio..
:mrgreen:

Allora, a quanto pare, non sai fare di conto (oltre alla battuta di non eccelso gusto) ... a Reggio ad occhio e croce ce ne dovrebbero essere oltre 100.000.
Ed il territorio è ben controllato, molto ben controllato
Vade retro :mrgreen: :mrgreen:
ma.. quindi non ti passa nenti??

allura ssì fissa! :mrgreen:
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_naka
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doddi....prodi rispetto a berlusconi è un dio...

LA REPLICA DI S&P AL GOVERNO - "I rating sovrani di Standard & Poor's sono valutazioni apolitiche e prospettiche del rischio di credito fornite agli investitori". Così l'agenzia internazionale replica alle dichiarazioni del governo di questa mattina
PIU' VIVO PIU' TI AMO ! Tu sempre tu ,canterò sempre di più !! Ho visto la reggina mi sono innamorato e non la lascerò mai più !
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