Italia declassata

Notizie dal mondo e dalla città: curiosità, fatti, cronaca...

Moderatori: NinoMed, Bud, Lilleuro

Rispondi
Avatar utente
unico
Forumino Scelto
Forumino Scelto
Messaggi: 787
Iscritto il: 21/05/2011, 14:43

Standard and Poor's taglia
il rating del debito italiano


L'agenzia porta la valutazione da A+ ad A. Decisione motivata con le prospettive di crescita indebolite e la situazione politica che "probabilmente continuerà a limitare la capacità del governo di rispondere a un contesto difficile"


WASHINGTON - Standard and Poor's ha abbassato il rating sul debito italiano dell'Italia portandolo da A+ ad A. E l'outlook è negativo, il che significa che in futuro potranno esserci ulteriori tagli. Anche perché le previsioni per il debito sono decisamente peggiorate: il picco - spiegano gli analisti dell'agenzia - è atteso più in là nel tempo e raggiungerà un livello ancor più elevato del previsto. La decisione di S&P arriva in una fase in cui tutti gli occhi erano puntati su Moody's 1, che giorni fa aveva rinviato la sua decisione sul nostro Paese e oggi ha avvertito che la manovra del governo mette a rischio 2 i bilanci degli enti locali.

Il declassamento, spiega S&P in un comunicato, "riflette la nostra visione di prospettive di crescita indebolita" che "probabilmente limiterà l'efficacia del programma di consolidamento del bilancio in Italia". Inoltre, spiega l'agenzia, "la fragile coalizione di governo e le differenze politiche all'interno del Parlamento continueranno probabilmente a limitare la capacità dell'esecutivo di rispondere con decisione a un contesto macro-economico interno ed esterno difficile".

Per Standard and Poor's gli obiettivi di bilancio fissati nella manovra del governo italiano, a partire dai 60 miliardi di risparmi, sono "difficili da raggiungere". E - si legge nel rapporto - "il tentativo di risposta politica dell'esecutivo italiano alle recenti pressioni dei mercati suggerisce il prosieguo di una incertezza politica sui mezzi con cui affrontare le sfide economiche dell'Italia".

Secondo l'agenzia di rating le autorità italiane, infatti, "rimangono riluttanti" ad affrontare le questioni chiave, "come gli ostacoli strutturali alla crescita, il basso tasso di partecipazione al lavoro e mercati dei servizi e del lavoro troppo strettamente regolati".

Il risultato è che aumentano i rischi per cui il già elevato debito pubblico italiano possa aumentare ancora. Ed in questo caso - avverte Standard&Poor's - "potremmo abbassare nuovamente il rating di lungo e breve termine".


Fonte: La Repubblica
NOI SIAMO REGGIO CALABRIA !!!
UnVeroTifoso
Forumino Malatissimo
Forumino Malatissimo
Messaggi: 1761
Iscritto il: 11/05/2011, 13:54

Ma cosa dici mai?!?!!? Nonostante il mago dell'economia e della sua politica prodigiosa??!!? Nonostante il miglior presidente del consiglio " a tempo perso" degli ultimi 2000 anni?!?!??! :o.o: :o.o: :o.o: :o.o:
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
(Nicola Giunta)
Avatar utente
pellarorc
Forumino Malatissimo
Forumino Malatissimo
Messaggi: 2222
Iscritto il: 11/05/2011, 14:22

dal 2003 passati da un AA a un A
AA -> AA- -> A+ -> A
Avatar utente
kurohata
Forumino Malato
Forumino Malato
Messaggi: 1462
Iscritto il: 11/05/2011, 21:04
Contatta:

Berlusconi: "colpa dei media, la realtà è diversa" :scratch Silvio... ma è na vita che dici che quello che raccontano i media è diverso dalla realtà, ma non ti viene mai il dubbio che loro abbiano ragione e tu torto?
Avatar utente
unico
Forumino Scelto
Forumino Scelto
Messaggi: 787
Iscritto il: 21/05/2011, 14:43

Fino a marzo diceva che eravamo messi meglio degli altri, ora la colpa è dei media; ma secondo il suo cervello sarà mai colpa sua ??? :scratch Siamo la barzelletta d'europa con sto vecchio al governo
NOI SIAMO REGGIO CALABRIA !!!
UnVeroTifoso
Forumino Malatissimo
Forumino Malatissimo
Messaggi: 1761
Iscritto il: 11/05/2011, 13:54

unico ha scritto:Fino a marzo diceva che eravamo messi meglio degli altri, ora la colpa è dei media; ma secondo il suo cervello sarà mai colpa sua ??? :scratch Siamo la barzelletta d'europa con sto vecchio al governo
Il fatto è che anche secondo il cervello (?) di altri la colpa non è sua e tutto è normale...
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
(Nicola Giunta)
doddi
Non c'è nenti!
Non c'è nenti!
Messaggi: 4789
Iscritto il: 11/05/2011, 12:55
Località: 38°6′41″N 15°39′43″E

Dopo gli States tocca a noi ... ma stì delinquenti ancora a piede libero stanno?
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
UnVeroTifoso
Forumino Malatissimo
Forumino Malatissimo
Messaggi: 1761
Iscritto il: 11/05/2011, 13:54

doddi ha scritto:Dopo gli States tocca a noi ... ma stì delinquenti ancora a piede libero stanno?
Certo... li hai votati...ooppssss forse ti riferivi a S&P? :redface
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
(Nicola Giunta)
mohammed
Forumino Malatissimo
Forumino Malatissimo
Messaggi: 2339
Iscritto il: 11/05/2011, 15:05

inesorabilmente si avvicina il redde rationem. una moltitudine di italiani ha continuato a supportare un ceto politico di affaristi politicamente incompetenti. e in molti continuano a giustificare questi ignobili figuri in nome del tifo politico e nella speranza di poter continuare a godere di quelle briciole che avrà fruttato il loro sostegno. il conflitto di interessi alla fine a questo ci ha portato. ancora non abbiamo visto tutto. l'unica consolazione per me è che vado a dormire con la coscienza a posto ma il futuro per i nostri figli è gramo...
Allah è grande, Gheddafi è il suo profeta!
suonatore Jones

questi delinquenti di s&p sono gli stessi di cui si parla qui?
http://regginalife.com/forum/viewtopic. ... sso#p37621

:fifi:

edit: corretto
Avatar utente
goldenboy
Forumino Malatissimo
Forumino Malatissimo
Messaggi: 2754
Iscritto il: 11/05/2011, 12:43
Località: na vota 'nto bizzolu

UnVeroTifoso ha scritto:
doddi ha scritto:Dopo gli States tocca a noi ... ma stì delinquenti ancora a piede libero stanno?
Certo... li hai votati...ooppssss forse ti riferivi a S&P? :redface




:mrgreen: :mrgreen:

cmq..è colpa della stampa comunista :fifi:
Helkost
Apprendista Forumino
Apprendista Forumino
Messaggi: 71
Iscritto il: 11/05/2011, 20:02

"colpa dei media, la realtà è diversa"

ma se in Italia i "media" sei tu, allora è colpa tua??? 'uttana almeno faci mea culpa.

Comunque sono contenta, vediamo se cominciano a svegliarsi. Anche se non credo combineranno nulla finchè non capita una primavera araba pure qua, che sarebbe pure auspicabile. Qualsiasi cosa è meglio che lasciarci trascinare nel baratro per inerzia e immobilismo.
Foti NON E' il mio presidente (cit.)
stefano
Forumino Malato
Forumino Malato
Messaggi: 914
Iscritto il: 11/05/2011, 19:25

suonatore Jones ha scritto:questi delinquenti di s&p sono gli stessi di cui si parla qui?
http://regginalife.com/forum/viewtopic. ... sso#p37621

:fifi:

edit: corretto

non centra, li era giusto declassare!
:lol:
suonatore Jones

stefano ha scritto:
suonatore Jones ha scritto:questi delinquenti di s&p sono gli stessi di cui si parla qui?
http://regginalife.com/forum/viewtopic. ... sso#p37621

:fifi:

edit: corretto

non centra, li era giusto declassare!
:lol:

ah, allora ok. non capisco nulla di economia politica.
Avatar utente
goldenboy
Forumino Malatissimo
Forumino Malatissimo
Messaggi: 2754
Iscritto il: 11/05/2011, 12:43
Località: na vota 'nto bizzolu

suonatore Jones ha scritto:
stefano ha scritto:
suonatore Jones ha scritto:questi delinquenti di s&p sono gli stessi di cui si parla qui?
http://regginalife.com/forum/viewtopic. ... sso#p37621

:fifi:

edit: corretto

non centra, li era giusto declassare!
:lol:

ah, allora ok. non capisco nulla di economia politica.

tranquillo...neanche il 90% di chi siede sui banchi del governo :salut
reggino
Non c'è nenti!
Non c'è nenti!
Messaggi: 4467
Iscritto il: 12/05/2011, 19:30
Località: l'isola che non c'è

Roma, 20 set. (Adnkronos) - "Ogni giorno di permanenza in questa situazione di debolezza costa all'Italia cifre enormi. La permanenza del governo Berlusconi costa all'Italia miliardi di euro. La scarsa affidabilita' della politica italiana si traduce in un aumento di interessi del debito che gli italiani dovranno poi pagare". Lo afferma il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
doddi
Non c'è nenti!
Non c'è nenti!
Messaggi: 4789
Iscritto il: 11/05/2011, 12:55
Località: 38°6′41″N 15°39′43″E

stefano ha scritto:
suonatore Jones ha scritto:questi delinquenti di s&p sono gli stessi di cui si parla qui?
http://regginalife.com/forum/viewtopic. ... sso#p37621

:fifi:

edit: corretto

non centra, li era giusto declassare!
:lol:
Le situazioni sono completamente diverse ... il deficit creato da Obama non ha nulla a che vedere con quello italiano.
Ora, dopo aver creato deficit, annuncia tagli per 4.000 milardi nei prossimi anni.
Cmq, a parte le battutine da zelig che vi deliziano, pari nu cast i zelig :mrgreen: :mrgreen: , sarebbe opportuno sapere cosa fanno di chi sono e come agiscono queste agenzie di rating, che con un pirito sono in grado di mandare a gambe all'aria milioni di persone. E non si tratta di organismi sovranazionali, ma di società private soggette a nessun tipo di controllo, e spesso ciascuna và per fatti suoi nel dare la pagellina a questo o quello stato o società.

A proposito in Italia, questa società ha un giudizio penale in corso a Trani, per chi non lo sapesse per quisquilie ovviamente, realtive a speculazioni miliardarie seguite alla diffusione di notizie "discutibili".



http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08 ... le/151056/

Dietro le agenzie di rating
gli interessi della finanza mondiale
Tra gli azionisti di Standard & Poor's, Moody's e Fitch ci sono gli stessi grandi investitori che non esitano ad attaccare Stati e imprese quando si diffondono voci su possibili downgrade. Le valutazioni sono affidabili? Lehman Brothers ha continuato ad avere il rating "A" fino al 15 settembre del 2008, il giorno del suo fallimento
Sarkozy torna dalle vacanze. In giro circolano voci che anche la sua Francia sarebbe pronta a perdere la tripla A, il voto più alto assegnato dalle agenzie di rating. “La Francia sente la pressione sugli obiettivi del debito pubblico”, titolava ieri il Financial Times. “I mercati sono alla ricerca del prossimo paese che potrebbe perdere la tripla A”.

Venerdì scorso il declassamento del debito – per la prima volta nella storia – era toccato agli Stati Uniti, costretti a scendere di uno scalino da AAA a AA+, secondo la valutazione di Standard & Poor’s (S&P). Tre giorni fa Barack Obama è intervenuto per ribadire che “l’America è, è stata e sarà sempre” un paese da tripla A. Il tesoro americano ha anche evidenziato gravi errori di S&P nelle proiezioni sul debito USA. Ma non c’è stato verso: i mercati hanno cominciato a sparare contro gli Stati Uniti.

Il 16 giugno scorso i riflettori erano stati puntati da un’altra agenzia di rating, l’americana Moody’s, sull’Italia. Il rating Aa2, che corrisponde all’AA di S&P (due gradini sotto la tripla A), era stato confermato, ma con molte riserve e il nostro paese era stato posto sotto osservazione per un possibile futuro declassamento. L’uscita di Moody’s era stata anticipata a fine maggio da una decisione analoga da parte di Standard & Poor’s.

I destini economici di interi paesi e delle imprese che si indebitano emettendo obbligazioni pendono dalle labbra di tre agenzie di rating: Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Una loro decisione negativa può far alzare il costo dell’indebitamento di miliardi di euro e scatenare il tiro al piccione in borsa da parte di fondi, assicurazioni e banche. Ma quanto sono affidabili le tre sorelle del rating e chi le controlla?

Per chi ha la memoria corta la prima domanda trova una rapida risposta semplicemente ricordando due semplici fatti: ancora nel luglio del 2007 moltissime obbligazioni strutturate basate su pezzi di mutui subprime erano considerate “tripla A” da buona parte delle agenzie. Prodotti a rischio minimo, paragonabili ai titoli di Stato. Solo un mese dopo si sono trasformati negli insaccati finanziari che ben conosciamo: carta straccia che pesa ancora sui bilanci delle banche, nonostante numerose operazioni di “cosmesi contabile”. La stessa banca Lehman Brothers ha continuato a mantenere il rating “A” fino al 15 settembre del 2008, il giorno del suo fallimento, mentre alcuni prodotti di Lehman, come i derivati e i fondi, erano valutati addirittura con la tripla A, al pari dei Bund tedeschi.

La questione del controllo è più complessa da risolvere. S&P’s e Moody’s sono ad azionariato diffuso: le azioni sono in mano “ai mercati”. A chi in particolare? Partiamo da Standard & Poor’s, che è una divisione del colosso americano dell’editoria e dell’informazione Mc Graw Hill. La schermata di Bloomberg sulla società ci informa che il 100% del capitale è “flottante”, disponibile alla negoziazione sui mercati. Tutti possono comprare tutte le azioni della società, ma alcuni investitori ne hanno già in portafoglio percentuali molto rilevanti. Capital World Investors, il primo azionista e uno dei primi gestori indipendenti di fondi negli Usa, ha il 12,45%. Seguono altre società di asset management come State Street (4,39%), Vanguard (4,22%), BlackRock (3,89%), Oppenheimer Funds (3,84%), T. Rowe (3,36%), un gestore “activist” di fondi hedge come JANA Partners (2,95%), e Ontario Teachers’ Pension Plan Board, il fondo pensione degli insegnanti dell’Ontario, con il 2,27%. Il signor Mc Graw (Harold III) mantiene invece una quota del 3,96% ed è presidente e amministratore delegato della società. In consiglio di amministrazione siedono anche Sir Winfried Bischoff del Lloyds Banking Group, professori universitari, presidenti o ex amministratori di società come Coca Cola, British Telecom ed Eli Lilly e altri esponenti del mondo finanziario.

L’analisi degli azionisti di Moody’s dà più o meno lo stesso risultato: la società è controllata da grandi investitori finanziari e colossi dell’asset management. In testa a tutti, con il 12,42%, c’è Berkshire Hathaway di proprietà di Warren Buffett, “l’oracolo di Omaha”, uno dei più ascoltati e controversi investitori americani. Buffett, che il 30 agosto compirà 81 anni, è il terzo uomo più ricco del mondo, con un patrimonio stimato di 47 miliardi di dollari, ma nel 2008, grazie al balzo in borsa di Berkshire Hathaway e a una serie di investimenti azzeccati, è saltato addirittura al primo posto, superando Bill Gates. Dopo Buffett tra gli azionisti di Moody’s c’è ancora Capital World Investors (12,33%) e quindi il gestore ValueAct Capital (6,06%), e di nuovo T. Rowe (5,92%), Vanguard (3,35%), State Street (3,35%) e BlackRock (3,27%). Una quota dell’1,81% è detenuta da TIAA-Cref (1,81%), fondo pensione di insegnanti e accademici americani. Nel consiglio di amministratore di Moody’s siedono ex dirigenti in pensione di big del mondo bancario come Citigroup e ING, professori di finanza ed ex direttori di grandi corporation americane. Il presidente e direttore generale è Raymond Mc. Daniel Jr, che ha iniziato a lavorare per Moody’s nel 1987.

Fino a qui il messaggio è chiaro. Standard & Poor’s e Moody’s, le maggiori società di rating del mondo, che con un downgrade possono scatenare reazioni a catena nei mercati e portare a scelte politiche con pesanti effetti economici e sociali, sono controllate dagli stessi grandi investitori che non esitano ad attaccare Stati e imprese quando si diffondono anche solo voci su possibili tagli dei rating. Nonostante S&P’s e Moody’s non smettano di rimarcare la loro indipendenza dagli azionisti e l’estrema rigorosità delle loro metodologie, fino a che punto possono essere definiti “indipendenti”?

Il quadro si completa con Fitch, che spesso svolge la funzione di arbitro tra S&P’s e Moody’s. La terza sorella del rating è anche la più piccola e l’unica non americana. E’ controllata (al 60%) dalla finanziaria francese Fimalac, fondata e diretta da Marc Ladreit de Lacharriere, un imprenditore francese di 71 anni, che “dopo aver passato l’infanzia nel castello di famiglia” è stato dirigente e amministratore di numerose società francesi come L’Oréal, Crédit Lyonnais, Air France e France Télécom. Oggi siede nel board di Casino, L’Oréal e Renault, è membro del Comitato Consultivo della Banca di Francia e, per gli amanti della teoria del complotto, presidente della sezione francese della Bilderberg.

Ieri, mentre si stavano diffondendo insistentemente le voci su un possibile downgrade della Francia, Fitch è uscita per prima confermando il rating tripla A della Francia, con un outlook stabile. Che si tratti di un caso?

(ha collaborato da Parigi Yves Hausmann)


http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... -18747929/

RATING
Tutti contro le agenzie di rating
Barroso: "Pregiudicano il mercato"
Il presidente della commissione Ue critica la decisione di Moody's di abbassare il rating del Portogallo. E si chiede perché non ci siano agenzie europee. Durissimo il ministro delle Finanze tedesco: "Bisogna porre un limite alla loro influenza". Intanto le Borse sono in calo
Jose Manuel Barroso
BRUXELLES - Tutti contro le agenzie di rating, accusate di turbare "senza motivi reali" i mercati finanziari. Il primo, durissimo affondo viene dal presidente della commissione Ue, Jose Manuel Barroso dopo il downgrade di Moody's sul Portogallo. Barroso non esclude la possibilità di varare leggi europee che prevedano la possibilità di ricorrere giudiziariamente in sede civile contro giudizi scorretti delle agenzie sulla solidità creditizia delle nazioni europee. "Mi sembra strano - dice - che nessuna delle agenzie sia europea. Cio significa che potrebbero esserci pregiudizi sui mercati quando si arriva alla valutazione di specifiche questioni europee". "prevedo possibili sviluppi - aggiunge - sulla possibilità di creare agenzie di rating europee".

L'accusa del Presidente della Commissione tocca al cuore il ruolo delle agenzie, ossia il valore delle loro valutazioni. "In assenza di fatti nuovi sull'economia portoghese - ha affermato Barroso in conferenza stampa - che potrebbero giustificare la nuova valutazione, le decisione di ieri di un'agenzia di rating non danno maggiore chiarezza, anzi aggiungono un elemento speculativo alla situazione". "Con tutto il rispetto per quella specifica agenzia di rating - ha aggiunto Barroso - le nostre istituzioni conoscono un pò meglio il Portogallo".

Le agenzie - ha motivato Barroso - "sono un attore del mercato per questo non sono immuni dai cicli dei mercati e dagli errori che ne derivano". Il Presidente della Commissione ha ricordato che il taglio di ieri di Moody's al rating del suo paese è avvenuto subito dopo "aver varato il piano con il Fmi e Bce" a sostegno di Lisbona. "Se il Portogallo rispetterà gli impegni si potrà vedere tramite la valutazione trimestrale" della stessa Commissione, considerata, dal suo Presidente, assai più rigorosa. Quanto al cammino che attende Lisbona per uscire dalla crisi, "se il Portogallo continuerà" sula strada della riforme "avrà successo e la crescita tornerà".

E' "discutibile" la decisione presa ieri da Moody's di abbassare il rating del Portogallo, in quanto non basata su valutazioni ma solo su ipotesi. Lo ha affermato il portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn. "Questa decisione dell'agenzia - ha proseguito - confligge con la nuova partenza del Paese che ha avviato un programma di contrasto del deficit che va anche al di là di quanto richiesto". Il Paese è "determinato senza ambiguità" a rimediare alla situazione dei suoi conti, e a raggiungere l'obiettivo che gli ha dato la Commissione europea, ha precisato.

Fortemente critico anche il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schaeuble, che non giustifica il downgrade di Moody's sul Portogallo e dice che bisogna "rompere l'oligopolio" delle agenzie di rating e porre un "limite" alla loro influenza. "Dobbiamo rompere l'oligopolio delle agenzie di rating", dice Schaeuble, secondo il quale il Portogallo è "alla fine della curva" riguardo all'applicazione delle raccomandazioni della troika (Ue, Bce, Fmi) sulle riforme.

Intanto, proprio per effetto delle valutazioni di Moody's sulla crisi portoghese, tutti i mercati azionari europei viaggiano al ribasso.



(06 luglio 2011)
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
Malaca
Forumino Scelto
Forumino Scelto
Messaggi: 607
Iscritto il: 14/05/2011, 9:57

Ma per adesso ha solo fatto politica a tempo perso, lasciate che si impegni e avremo un italia classe A++ (stile consumo di frigorifero)
mohammed
Forumino Malatissimo
Forumino Malatissimo
Messaggi: 2339
Iscritto il: 11/05/2011, 15:05

suonatore Jones ha scritto:questi delinquenti di s&p sono gli stessi di cui si parla qui?
http://regginalife.com/forum/viewtopic. ... sso#p37621

:fifi:

edit: corretto
quando si dice 'preso in castagna' (suonatore rules :thumright )...
Allah è grande, Gheddafi è il suo profeta!
UnVeroTifoso
Forumino Malatissimo
Forumino Malatissimo
Messaggi: 1761
Iscritto il: 11/05/2011, 13:54

doddi ha scritto:
Le situazioni sono completamente diverse ... il deficit creato da Obama non ha nulla a che vedere con quello italiano.
Siete encomiabili. Meglio di un Capezzone qualsiasi... :yaho: :yaho:
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
(Nicola Giunta)
Rispondi