Arena: "Una città che perde fiducia rischia il declino"

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doddi
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Arena: "Una città che perde fiducia rischia il declino"
Martedì 13 Settembre 2011 11:36


Di seguito il discorso pronunciato in Cattedrale dal Sindaco di Reggio, Demetrio Arena, in occasione della consegna del cero votivo in onore della Madonna della Consolazione

Eccellenze Reverendissime, Capitolo Metropolitano, Sacerdoti,

Religiosi, Autorità Civili e Militari, Concittadini, è con profonda emozione che, a pochi mesi dal mio insediamento, rinnovo l’antico voto fatto dalla città di Reggio verso la Venerata Effigie della Madonna della Consolazione.

E’ un evento che si fonda su una tradizione secolare, da quando i nostri antenati avvertirono forte il bisogno di manifestare la propria gratitudine verso Colei che, più volte e in più modi, ha abbracciato con la sua materna protezione l’intera città e i suoi figli.

Per me, in particolare, l’offerta del Cero rappresenta l’occasione per una riflessione sul senso profondo del mio mandato, del ruolo che sono stato chiamato a svolgere e sul futuro della nostra amata città.

In questi pochi mesi ho preso atto di quali e quanti siano i problemi che preoccupano ogni giorno i nostri concittadini a causa della difficile congiuntura che affligge il nostro Paese. Ma da Sindaco, l’aspetto che maggiormente mi assilla è il pericolo che tutto ciò possa determinare la perdita della fiducia e della speranza di proseguire nel percorso di crescita intrapreso. Questo non possiamo permettercelo perché una città che perde la fiducia rischia il declino.

Nella vita di ciascun individuo, così come in ogni famiglia, si affrontano momenti difficili: lo stesso avviene in una città. Ma é proprio in questi momenti che si manifesta la grandezza di una comunità, dei suoi amministratori e dei suoi cittadini: quando - dinanzi ai problemi - non ci si nasconde, né si cercano scorciatoie, ma si ha il coraggio di affrontarli a viso aperto, con l’umiltà di chi ne conosce il peso e l’onestà di chi ha il dovere della chiarezza.

Ed è in un momento così delicato e difficile che un’Amministrazione attenta deve guardare verso chi, maggiormente, rischia di perdere la fiducia e la speranza: i giovani, i disoccupati, gli emarginati, coloro che vivono situazioni di disagio.

Credo sia dovere di ogni persona impegnata nella “res publica”- siano essi governanti, controllori o dipendenti - porre alla base di ogni azione il soddisfacimento delle esigenze dell’intera collettività.

E per ridare fiducia credo - che prima di fare promesse - un’amministrazione debba operare, nella prassi di ogni giorno, a tutti i livelli, con due parole semplici ma significative: credibilità e legalità!

Si è credibili solo se si lavora in maniera seria, leale, con professionalità e impegno ma anche con sofferenza e fatica, condividendo con l’intera cittadinanza, nelle forme più opportune, la conoscenza dello stato delle cose e gli obiettivi che ci si prefigge. E’ questo il “modus operandi” che immagino per guidare la nostra città, in cui gli amministratori sono al servizio della gente e mai di poteri palesi o occulti. Solo così la città prende forza e fiducia nell’avvenire.

Alla Nostra Avvocata, Protettrice della Città, Madre amata da tutti, rivolgo la mia prima preghiera affinché illumini il nostro cammino improntandolo all’umiltà, al sacrificio e allo spirito di servizio.

Sono proprio questi gli elementi su cui fondare il nuovo modo di concepire la gestione degli Enti Locali, nel rispetto del dettato Costituzionale.

Il Federalismo, più che una imposizione dall’alto deve essere vissuto come un’ opportunità, che consente alla cittadinanza di ritrovare il senso di appartenenza alla collettività intesa come unione di uomini e di idee, di risorse materiali e di intelligenze che, tutte insieme e da sole, possano rendere una comunità di persone degna di essere chiamata città.

Con il Federalismo inizia una nuova fase in cui l’assunzione di responsabilità diventa inderogabile.

Oggi più che mai i Reggini devono essere artefici del proprio destino, protagonisti del cambiamento, costruendo, mattone dopo mattone, il futuro di una città migliore: alla Politica, agli Amministratori, alla società reggina, a cui non mancano qualità umane e spessore intellettuale, s’impone il compito di valorizzare potenzialità ancora inespresse; ai cittadini il compito di rispettare semplici ma fondamentali regole del vivere civile.

La politica è passione, abnegazione, ma anche coscienza e rispetto della legge: quella coscienza e quel rispetto che portano al centro dell’azione amministrativa la persona e la dignità di chi lavora e produce.

Purtroppo il dibattito politico attuale rischia di essere dominato, come dice il Cardinale Bagnasco, “da un movimento ego-logico, tendente all’affermazione egocentrica-narcisistica dell’io, che genera violenza”.

Le sue parole rappresentano bene questa situazione:

“La gente è stanca di vivere nella rissa e si sta disamorando sempre di più. Gli appelli a concentrarsi sulla dimensione della concretezza, del fare quotidiano, della progettualità, sembrano cadere nel vuoto. ….. Dalla crisi oggettiva in cui si trova, il Paese non si salva con le esibizioni di corto respiro, nè con le slabbrature dei ruoli o delle funzioni, nè col paternalismo variamente vestito, ma solo con un soprassalto diffuso di responsabilità che privilegi il raccordo tra i soggetti diversi e il dialogo costruttivo.

Se ciascuno attende la mossa dell’altro per colpirlo, o se ognuno si limita a rispondere tono su tono, non se ne esce, tanto più che la tendenza frazionistica si fa sempre più vistosa nello scenario generale come all’interno delle singole componenti".

Nella storia della nostra città è presente una cultura che ha aggregato gruppi che hanno lottato e lottano contro l’unità e il progresso di Reggio e dei suoi cittadini: contro qualcuno, più che per qualcosa, perseguendo solo fini personali dettati da livore, carrierismo e utilitarismo.

Affidiamo a Maria anche i loro cuori, affinché le energie possano essere convertite al bene comune superando tutti gli steccati.

Chiediamo anche a Maria di darci la forza di affrontare, con serenità ed equilibrio, le difficili scelte dettate dalla crisi mondiale.

In un momento così delicato, è dovere della Amministrazione che ho l’onore di guidare, ricercare ogni soluzione affinché i giovani reggini possano trovare nella loro città adeguati sbocchi lavorativi. La storia ce lo insegna: la nostra forza lavoro e le nostre capacità professionali hanno contribuito alla fortuna di altre regioni e anche di altri Paesi; ora occorre attivare percorsi virtuosi perché questo possa verificarsi anche a Reggio. Abbandonare la propria terra non dovrà più essere una dolorosa necessità, ma solo eventualmente il frutto di una libera scelta.

Proprio per questo è necessario plasmare un modello di governo cittadino che valorizzi la famiglia e la scuola, nuclei fondanti della società. L’istruzione e la formazione dei giovani sono da considerarsi quindi perno indiscusso di una società che guarda al futuro con ottimismo e voglia di riscatto.

In un territorio, provato da un’economia debole e precaria, abbiamo il dovere di "creare" percorsi formativi e lavorativi che aprano scenari economici duraturi, valorizzando la nostra posizione baricentrica nel Mediterraneo, riuscendo ad accogliere le esigenze della globalizzazione e a mantenere contemporaneamente la nostra identità senza per questo scadere in uno sterile quanto anacronistico provincialismo.

La preghiera più importante, però, che rivolgiamo infine alla Madre Celeste, è quella di sostenere la nostra comunità nella lotta alla criminalità che ha inferto ferite profonde al nostro tessuto sociale, mettendo in ginocchio un territorio laborioso e appassionato, nel quale oggi si scorge l’esigenza e la voglia di riscatto.

Lo Stato, mai come in questo momento, ha fatto sentire la sua presenza al fianco dei cittadini mettendo a segno “vittorie” fondamentali contro la criminalità. Il nostro compito è quello di affiancare quest’ attività, vivendo a pieno il ruolo che ci compete, assumendoci l’onere di chi crede e lavora per un cambiamento radicale.

Un cambiamento che - é doveroso dirlo - passa inevitabilmente da un rapporto sinergico fra tutte le agenzie formative laiche e religiose: è nei luoghi del sapere che crescono le nuove generazioni; ed è qui che bisogna riporre la fiducia per una nuova coscienza nella nostra comunità, lontana da ogni tipo di contaminazione criminale, consapevole dei diritti e dei doveri, che non accetta soprusi e cresca con la cultura della legalità.

Eccellenze, Autorità, Sacerdoti, Concittadini, vorrei concludere questo mio saluto per la rituale offerta del Cero, citando una frase che si trova nel giuramento che i Sindaci di Reggio pronunciavano nei tempi più antichi al momento della loro ascesa alla carica pubblica: “Giuro di esercitare il mio governo, lealmente e fedelmente, con tutta efficacia e con paterno zelo, per difendere e mantenere l’osservanza dei privilegi, delle prerogative e dei diritti a questa città dovuti, e che le spettano, tanto secondo la legge, quanto secondo la consuetudine, e a qualsiasi altro titolo.”

E prego Maria, Madre della Consolazione, di essermi sempre accanto in questo mio impegno, per il bene della nostra amata Città e perché io possa essere strumento della benevolenza celeste verso Reggio, che ama Maria, ed è incondizionatamente riamata.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Quando passa ai fatti ne riparliamo, visto che lo dice lui.
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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Ma se la città perde fiducia la colpa di chi è? Eppure, leggendo questo forum, ci si fa tutto un altro quadro della città rispetto quello che si percepisce da questa parole...
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
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non mi spiego a chi o a cosa sia rivolto questo discorso.
il declino, secondo arena, è un rischio in cui si incorre "perdendo la fiducia". ma la fiducia di chi? verso chi?

la fiducia del popolo verso le istituzioni? non mi pare che uno eletto solo per il nome e l'amicizia con scopelliti possa dire qualcosa sulla fiducia che il popolo non gli avrebbe dato. o forse parlava, al contrario, della fiducia delle istituzioni verso il popolo: in questo caso andrebbe spodestato.

parla di non nascondersi davanti ai problemi, lui che non li affronta cercando scorciatoie, sotterfugi e vie di fuga travestiti da feste. in questo, però, dice una cosa sacrosanta: la grandezza di una comunità si vede nell'affrontarli, i problemi, e non nasconderli.

parla di credibilità e lealtà, dimenticandosi che nessuno, a reggio, conosce la verità sui bilanci del comune.

invoca la neonata "madonna del federalismo", non sapendo che è già morto senza lasciare traccia secondo i componenti del governo. ma per sapere certe cose, bisognerebbe confrontarsi con l'esterno.

parla di opportunità e formazione dei giovani, e su questo sorvolo.

e penso a quelli che hanno assistito a questo tripudio demagogico applaudendo ad ogni "madonna", "santa" e "maria", restando (spero per loro) basiti durante tutto il resto del tempo. questo, forse, è il declino di cui parla.
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kurohata
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UnVeroTifoso ha scritto:Ma se la città perde fiducia la colpa di chi è? Eppure, leggendo questo forum, ci si fa tutto un altro quadro della città rispetto quello che si percepisce da questa parole...

la realtà è sempre parecchio avanti rispetto alla politica, da sempre.
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spiny79
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a proposito, ma è vero che arena ha ripristinato le circoscrizioni?
doddi
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spiny79 ha scritto:a proposito, ma è vero che arena ha ripristinato le circoscrizioni?
No, non è proprio così, ha delegato alcuni consiglieri comunali (di maggioranza e opposizione) a ricoprire il ruolo di referente di quei territori. Come se fossero dei presidenti.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Per quello che ho visto nel mese di agosto come turista mi chiedo cosa può fare l'Arena di turno con la città ridotta in quel modo. Falcomatà ha iniziato da 0, ma iniziare sempre da zero è dura con i tempi che cambiano e sono impietosi.
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aquamoon
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doddi ha scritto:
spiny79 ha scritto:a proposito, ma è vero che arena ha ripristinato le circoscrizioni?
No, non è proprio così, ha delegato alcuni consiglieri comunali (di maggioranza e opposizione) a ricoprire il ruolo di referente di quei territori. Come se fossero dei presidenti.
Cioè: si aboliscono le circoscrizioni (organismi se non perfetti almeno democraticamente eletti) e si sostituiscono i presidenti (non sempre di colore politico uguale a quello della Giunta Comunale) con valvassori* pret a porter.
Della serie: piccoli vassalli crescono.
:salut


* Nel sistema feudale i Valvassori erano i vassalli minori a cui veniva concesso un beneficio in cambio di fedeltà vitalizia verso il proprio signore attraverso una cerimonia solenne, l'investitura.

I valvassori pur essendo dei feudatari minori potevano a loro volta concedere una parte delle loro terre a dei valvassini, che rappresentavano l'ultimo scalino di feudatari, sotto il cui controllo si trovavano solo i servi della gleba.

I Valvassori erano subordinati indirettamente al Re o Imperatore, ma di fatto, poiché avevano giurato fedeltà solo al Vassallo, dovevano obbedienza e fedeltà solo a costui. In questo modo si veniva a creare una sorta di stato nello stato in cui il potere reale del Re o Imperatore si fermava al primo grado dei Vassalli e non permetteva all'autorità del Re di penetrare a fondo nel paese. In questo modo si creava una profonda divisione tra i poteri territoriali maggiori e quelli minori, più radicati nel territorio.
http://it.wikipedia.org/wiki/Valvassore
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Paolo_Padano ha scritto:Per quello che ho visto nel mese di agosto come turista mi chiedo cosa può fare l'Arena di turno con la città ridotta in quel modo. Falcomatà ha iniziato da 0, ma iniziare sempre da zero è dura con i tempi che cambiano e sono impietosi.
Ma io mi domando: chi ha fatto si che occorra ricominciare da zero? Eppure leggendo il forum sembra una città così viva, pulita, divertente...
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boh, più che rischiare mi sembra si sia in pieno declino, e non è proprio mancanza di fiducia ma semplice osservazione della realtà
Cosa pretendi da un paese, che ha la forma di una scarpa? (cit.)
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sgabuzzone ha scritto:boh, più che rischiare mi sembra si sia in pieno declino, e non è proprio mancanza di fiducia ma semplice osservazione della realtà
Ma sei sicuro? Però così mi confondete cavolo! Mettetevi d'accordo voi che a Reggio ci abitate! Non è possibile avere così tante visioni discordanti della stessa realtà!
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto:
spiny79 ha scritto:a proposito, ma è vero che arena ha ripristinato le circoscrizioni?
No, non è proprio così, ha delegato alcuni consiglieri comunali (di maggioranza e opposizione) a ricoprire il ruolo di referente di quei territori. Come se fossero dei presidenti.
Cioè: si aboliscono le circoscrizioni (organismi se non perfetti almeno democraticamente eletti) e si sostituiscono i presidenti (non sempre di colore politico uguale a quello della Giunta Comunale) con valvassori* pret a porter.
Della serie: piccoli vassalli crescono.
:salut


* Nel sistema feudale i Valvassori erano i vassalli minori a cui veniva concesso un beneficio in cambio di fedeltà vitalizia verso il proprio signore attraverso una cerimonia solenne, l'investitura.

I valvassori pur essendo dei feudatari minori potevano a loro volta concedere una parte delle loro terre a dei valvassini, che rappresentavano l'ultimo scalino di feudatari, sotto il cui controllo si trovavano solo i servi della gleba.

I Valvassori erano subordinati indirettamente al Re o Imperatore, ma di fatto, poiché avevano giurato fedeltà solo al Vassallo, dovevano obbedienza e fedeltà solo a costui. In questo modo si veniva a creare una sorta di stato nello stato in cui il potere reale del Re o Imperatore si fermava al primo grado dei Vassalli e non permetteva all'autorità del Re di penetrare a fondo nel paese. In questo modo si creava una profonda divisione tra i poteri territoriali maggiori e quelli minori, più radicati nel territorio.
http://it.wikipedia.org/wiki/Valvassore

Cioè basta leggere... non mi pare si tratti di feudalesimo :oo:

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Reggio: presentati i nuovi rappresentanti territoriali comunali
Lunedì 12 Settembre 2011 13:40


di Elda Musmeci - Undici incarichi per undici zone territoriali comunali sono stati affidati ad alcuni consiglieri per garantire un maggior presidio e controllo sull’intera città. A presentare gli

incarichi e la collocazione il sindaco Arena. Per il territorio di Ravagnese (ex XIII Circoscrizione) il consigliere Nicola Paris, per il territorio di Sbarre (ex VI Circoscrizione) Giuseppe Eraclini, per il territorio di Gallico (ex IX Circoscrizione) il consigliere Carmine Federico, per il territorio di Archi (ex X Circoscrizione) il consigliere Vincenzo Roberto Leo, per il territorio di Pellaro ( ex XV Circoscrizione) il consigliere Michele Raso, per il territorio di Catona (ex VIII Circoscrizione) il consigliere Antonio Pizzimenti, per il territorio di Tremulini Santa Caterina (ex II e III Circoscrizione), per il territorio di Gallina (ex XIV Circoscrizione) il consigliere Demetrio Marino, per i territori di Terreti – Ortì – Podargoni – Arasì e Centro Storico ( ex I e XI Circoscrizione) il consigliere Domenico Marra. Per il territorio di Condera e Spirito Santo ( ex IV Circoscrizione) il consigliere Bruno Bagnato, per il territorio del Gebbione (ex V Circoscrizione) il consigliere Emiliano Imbalzano. “E’ un territorio vasto quello di Reggio ma unico nel suo genere per le difficoltà di gestione” ha dichiarato il sindaco Arena che dopo aver ringrazioto l’Assessore al decentramento Martorano ha spiegato l’importanza che questa suddivisione del territorio ricopre per la città. “Le circoscrizioni, erano, per la città di Reggio, a mio dire fondamentali; adesso purtroppo sono venuti a mancare tutti quei presidi importanti sia per il cittadino sia per noi come loro rappresentanti”ha continuato – “La nostra è una macchina che va migliorata, non si poteva più perdere tempo ed era necessario creare un nuovo punto di riferimento con la gente. Da qui è nata l’esigenza di coinvolgere alcuni consiglieri comunali che al momento, in questa fase di transizione del progetto, sono solo undici”. “I delegati – continua a spiegare Arena – sono stati individuati raccogliendo le disponibilità dei vari consiglieri ed io li ringrazio anticipatamente per il lavoro che andranno a fare, inoltre è importante sottolineare che i nuovi rappresentanti territoriali sono stati collocati nelle aree che maggiormente conoscono in modo da essere in grado di poter capire in pieno i problemi e le vere esigenze di quella zona”ha concluso Arena. “Questa amministrazione sta lavorando come una squadra perciò ogni risultato ottenuto è ottenuto da tutti” ha precisato l’assessore Martorano. “Abbiamo la necessità di non far sentire abbandonate alcune zone, perciò siamo pronti a dare risposte, prima di tutto ai cittadini residenti nelle rispettive aree; ringrazio i colleghi che hanno accettato la delega e spero che questo sia un nuovo progetto di crescita dove tutti possano sentirsi utili e orgogliosi della nostra terra e dove i cittadini diventino protagonisti del loro destinoha infine concluso Martorano. Al termine dell'incontro è stato inoltre spiegato che i restanti consiglieri hanno comunque confermato il loro impegno e che le zone al momento non menzionate saranno comunque potranno contare sull'appoggio dei delegati territoriali limitrofi.
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UnVeroTifoso ha scritto:
sgabuzzone ha scritto:boh, più che rischiare mi sembra si sia in pieno declino, e non è proprio mancanza di fiducia ma semplice osservazione della realtà
Ma sei sicuro? Però così mi confondete cavolo! Mettetevi d'accordo voi che a Reggio ci abitate! Non è possibile avere così tante visioni discordanti della stessa realtà!

Il mondo è bello perchè è vario... na sapivi? :read:
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doddi ha scritto:
UnVeroTifoso ha scritto:
sgabuzzone ha scritto:boh, più che rischiare mi sembra si sia in pieno declino, e non è proprio mancanza di fiducia ma semplice osservazione della realtà
Ma sei sicuro? Però così mi confondete cavolo! Mettetevi d'accordo voi che a Reggio ci abitate! Non è possibile avere così tante visioni discordanti della stessa realtà!

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Si però la realtà una è! Quindi: declino o normalità? Pulizia o immondizia? Lavoro o disoccupazione? Ordine o disordine? Conti solidi o deficitari?
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UnVeroTifoso ha scritto:
doddi ha scritto:
UnVeroTifoso ha scritto:
Ma sei sicuro? Però così mi confondete cavolo! Mettetevi d'accordo voi che a Reggio ci abitate! Non è possibile avere così tante visioni discordanti della stessa realtà!

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Si però la realtà una è! Quindi: declino o normalità? Pulizia o immondizia? Lavoro o disoccupazione? Ordine o disordine? Conti solidi o deficitari?

Demagogia sinistroide e i problemi di una grande città (metropolitana) di questi tempi.
Due cose distinte e separate.
La seconda interessa tutti, la prima è tua, e di altri, prerogativa.

... Non ti suddiari ma mi suddiai ri piuli :thumright

A Melano chissirici? Tuttoapposto? :scrolleye:
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doddi ha scritto:
Demagogia sinistroide e i problemi di una grande città (metropolitana) di questi tempi.
Due cose distinte e separate.
La seconda interessa tutti, la prima è tua, e di altri, prerogativa.

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A Melano chissirici? Tuttoapposto? :scrolleye:
Dove vedi la demagogia sinistroide nelle mie domande? Altre città (più grandi e realmente metropolitane, non solo su carta) hanno si problemi ma non così diffusi ed amplificati. Saranno strane loro probabilmente. Porsi domande è prerogativa di tutti. Il prosciuttismo fideista è tua, e di altri, prerogativa.
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doddi ha scritto: Cioè basta leggere... non mi pare si tratti di feudalesimo :oo:
Ho letto. I consiglieri "delegati" sono tutti della maggioranza e sono stati (presumibilmente) nominati dal sindaco.
Dov'è la differenza tra il feudalesimo e la Democrazia?
Nel fatto che chi amministra è nominato dal popolo.
Come dire: i consiglieri eletti democraticamente escono dalla porta e dalla finestra entrano i "delegati" del sindaco.
Appunto.
:salut
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UnVeroTifoso ha scritto:
doddi ha scritto:
Demagogia sinistroide e i problemi di una grande città (metropolitana) di questi tempi.
Due cose distinte e separate.
La seconda interessa tutti, la prima è tua, e di altri, prerogativa.

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A Melano chissirici? Tuttoapposto? :scrolleye:
Dove vedi la demagogia sinistroide nelle mie domande? Altre città (più grandi e realmente metropolitane, non solo su carta) hanno si problemi ma non così diffusi ed amplificati. Saranno strane loro probabilmente. Porsi domande è prerogativa di tutti. Il prosciuttismo fideista è tua, e di altri, prerogativa.
Dove la vedo? :o.o: :o.o: :o.o: :o.o:

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Quello che tu chiami prosciutto fideista è una cosa che ogni santissima mattina io mi metto ad affettare, curare, conservare, ripulire e preservare, altri hanno l'hobby, al pari di tanti altri, con problematiche di ogni genere ed ordine, invece di denigrare e basta.
Poi la vita è dura... questo lo sappiamo già tutti. E ciascuno sceglie come viversela, in "trincea" o a criticare senza costrutto alcuno da lontano tanto per.
Meno di 6 mesi fà questa città ha scelto: ra-sse-gna-te-vi a quando e se verrà il turno di altri a cercare di fare meglio. La città ha stabilito altrimenti. E ognuno ha il dovere di dare il proprio contributo. E nessuno ha il diritto di sgarrupare.
Tu rissi... mi suddiai, fossi in te mi occuperei della nuova comunità dove vivi, lo ritengo normale e naturale, c'è sempre bisogno di tutti nella vita sociale di qualsiasi aggregazione di persone :thumright
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doddi ha scritto:
Dove la vedo? :o.o: :o.o: :o.o: :o.o:

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Quello che tu chiami prosciutto fideista è una cosa che ogni santissima mattina io mi metto ad affettare, curare, conservare, ripulire e preservare, altri hanno l'hobby, al pari di tanti altri, con problematiche di ogni genere ed ordine, invece di denigrare e basta.
Poi la vita è dura... questo lo sappiamo già tutti. E ciascuno sceglie come viversela, in "trincea" o a criticare senza costrutto alcuno da lontano tanto per.
Meno di 6 mesi fà questa città ha scelto: ra-sse-gna-te-vi a quando e se verrà il turno di altri a cercare di fare meglio. La città ha stabilito altrimenti. E ognuno ha il dovere di dare il proprio contributo. E nessuno ha il diritto di sgarrupare.
Tu rissi... mi suddiai, fossi in te mi occuperei della nuova comunità dove vivi, lo ritengo normale e naturale, c'è sempre bisogno di tutti nella vita sociale di qualsiasi aggregazione di persone :thumright
Non denigro, ma chiedo.

Di cosa mi devo occupare poi, scusa, ma sono fatti miei. Molto antipatico il tuo invito. Ma è argomento già trattato in altro post.

Se non ti va di parlare è proprio inutile che apri post senza poi accettare il contraddittorio. Continua pure ad affettare il prosciutto che ben ti copre la visuale.
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
(Nicola Giunta)
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