6 SETTEMBRE SCIOPERO GENERALE

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Paolo_Padano
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Uno sciopero di lotta e responsabilità per cambiare la Manovra
Sciopero il 6 settembre, manifestazione in difesa dei servizi pubblici il 22 ottobre
Roma, 24 Agosto 2011
“L'indizione dello sciopero generale del 6 settembre, decisa ieri dalla segreteria confederale
della Cgil, è un fatto importante che permetterà al mondo del lavoro di contrastare una
manovra che sfrutta la crisi economica per dar sfogo ai peggiori istinti di una parte della
maggioranza, accecata dall'odio sociale e da rancori antisindacali. Sono sicura che il lavoro
pubblico e l'Fp-Cgil, da subito in prima linea, contribuiranno alla riuscita di questo sciopero
necessario al Paese, perché utile a cambiare una manovra che trasuda egoismo, e non si
fermeranno, proseguendo fino alla grande manifestazione in difesa del lavoro e dei servizi
pubblici del 22 ottobre”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell'Fp-
Cgil Nazionale, commenta l'indizione dello sciopero generale della Cgil.
“La Fp-Cgil effettuerà lo sciopero per tutta la giornata o turno di lavoro, sia nei settori
pubblici che in quelli privati. Il lavoro pubblico, colpito in modo sproporzionato dai 12
provvedimenti economici del Governo, non può tollerare ulteriormente il peso del blocco
della contrattazione, il sequestro del Tfr/Tfs e l'odiosa norma sulla tredicesima, il cui
versamento viene inspiegabilmente legato al raggiungimento degli obbiettivi dei dirigenti.
Non dopo aver subito una cura dimagrante disastrosa per i lavoratori e per la qualità dei
servizi offerti ai cittadini. Non si possono tollerare i tagli al welfare, con la riduzione dei
trasferimenti agli enti locali e l'introduzione dei ticket sanitari. Ci domandiamo, e
domandiamo ai colleghi di Cisl e Uil, come facciano loro ad accettare tutto questo –
continua la sindacalista – come si possa assistere a una tale destrutturazione del sistema
pubblico e a una così violenta aggressione ai diritti di categorie e soggetti sociali già
pesantemente penalizzate: il lavoro dipendente, i pensionati, i giovani, le famiglie”.
“Il nostro - conclude la Segretaria Generale dell'Fp-Cgil - è uno sciopero di lotta, ma è
soprattutto uno sciopero di responsabilità nei confronti dei lavoratori, dei cittadini e del
Paese”.


Ritirate l'articolo 8. Ha violato il patto
L'appello contro l'articolo inserito dal governo nella manovra economica. I primi firmatari: “Non rispetta
l'autonomia collettiva”
Intendiamo esprimere sconcerto e contrarietà verso l’art. 8 del decreto relativo alla manovra economica, che
contiene misure che riguardano contrattazione e relazioni industriali. Lo sconcerto si riferisce al fatto che poco
tempo fa sulle stesse materie era stato raggiunto un importante Accordo Interconfederale. E che le stesse
parti sociali avevano chiesto al governo di non intervenire ulteriormente, dedicandosi invece ai nodi dello
sviluppo.
Appare dunque sorprendente e grave che il governo, diversamente da quanto sempre accaduto nella storia
repubblicana, abbia scelto di non limitarsi rispetto a questi oggetti ad una opzione astensionista, rispettosa
dell’autonomia collettiva.
Anche nel merito le scelte contenute in quel testo destano molte perplessità e forti rilievi critici. In primo luogo
nelle disposizioni sopra richiamate manca qualunque riferimento al contratto nazionale, che ha svolto – e nelle
intenzioni delle parti dovrà continuare a svolgere – un ruolo non sostituibile di garanzia e di equità per l’intero
sistema contrattuale. Inoltre viene configurato un «contratto di prossimità», di ambito decentrato, con una
vasta potestà e latitudine di interventi, ma senza adeguati filtri e contrappesi.
Anche noi riteniamo importante potenziare i contratti di ambito decentrato, ma all’interno del solco –
riaffermato dalle parti – che attribuisce agli attori sociali il compito di regolare e controllare gli spazi decisionali
che vengono gestiti da quel livello.
Altro aspetto da considerare criticamente è la sparizione dall’articolo 8 di ogni riferimento a criteri chiari in
relazione alla misurazione della rappresentatività dei soggetti sindacali e alla validità dei contratti. Questo
elemento preoccupa sia perché le parti sociali avevano raggiunto su questa materia un’importante
convergenza dopo molti anni di discussioni, sia perché in questo modo si apre la strada a contratti firmati da
sindacati privi di consenso, o addirittura di comodo. La stessa previsione di una derogabilità rispetto alla legge
anche in materia di uscita dal lavoro, al di là delle diverse interpretazioni che l’accompagnano, appare di
scarsa consistenza tecnica, oltre che di dubbia utilità pratica per risolvere i problemi dell’occupazione e della
fluidità del mercato del lavoro; al momento sembra svolgere la funzione prevalente di introdurre elementi di
tensione tra le rappresentanze sociali.
Per tutte queste ragioni la nostra proposta è di ritirare l’articolo 8 del decreto, che rende più confusi, e di
incerta soluzione i nodi effettivi delle nostre relazioni industriali. Inoltre se, in materia di rappresentanza, si
dovesse ritenere opportuno un intervento del legislatore pensiamo che questo debba essere fatto con legge
apposita e con il consenso di tutte le parti sociali, riprendendo lo spirito e il metodo del 1992/93 che puntava
ad unire e non a dividere, e limitarsi a recepire le disposizioni in materia già definite dall’Accordo
Interconfederale dello scorso 28 giugno.

FONTE: Segretaria Generale dell'Fp-Cgil
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Per quanto mi riguarda sarò conseguenziale al mio pensiero sempre espresso.
L'unica alternativa potrebbe essere il non radermi più. 8-)
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giustamente, partivo io, ecco spiegato
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Adesso comizio della Camusso in diretta su Rainews24.

http://www.rainews24.it/it/canale-tv.php
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Regmi ha scritto:Adesso comizio della Camusso in diretta su Rainews24.

http://www.rainews24.it/it/canale-tv.php

cliccai e mi cumpariu Tremonti :o.o: :o.o:
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goldenboy ha scritto:
Regmi ha scritto:Adesso comizio della Camusso in diretta su Rainews24.

http://www.rainews24.it/it/canale-tv.php

cliccai e mi cumpariu Tremonti :o.o: :o.o:
Ognuno di noi ha quel che si merita :yaho:
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sciopero giusto giustissimo!speriamo sia il primo di una lunga serie. io aspetto al rivoluzione italiana. Finchè nn vedrò i politici scappare dentro le loro macchine per le uova che piovono dal cileo nn sarò contento.
Paolo_Padano
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ai tempi della dc i governi si dimettevano oggi hanno la faccia di tolla per non dire una parolaccia
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