"La Viola? Gode di ottima salute"

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Hurricane82
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La Viola? Gode di ottima salute


Valerio Chiné
REGGIO CALABRIA
L'avevamo lasciato col mantello del medico "superman", lesto ad intervenire nel salvare letteralmente la vita di giocatori (arresto cardiaco di Faranna della Gioiese) e tifosi (infarto ad un sostenitore del Martina Franca sugli spalti del "PalaCalafiore"). Adesso il dottor Demetrio Quattrone sarà sempre meno impegnato sotto il profilo medico, ma più attivo come socio del club, che si cosituirà in srl nelle prossime settimane: «Entro ottobre-novembre dovrebbe avvenire la costituzione della nuova società – rivela il "doc" –. Oggi abbiamo una base di otto soci più il presidente Giancesare Muscolino, arrivare a venti-trenta soci da 5000 euro significherebbe avere un punto di partenza sul quale poggiare sponsorizzazioni e partnership per guardare sempre più in alto».

Intanto avete costruito una squadra che incarna questa vostra voglia di migliorarsi, e per far meglio non resta che...
«Gaetano (Condello, ndc) ben supportato da tutti noi, è stato davvero bravo. Abbiamo agito sul mercato con circospezione, puntato i nostri reali obiettivi e poi colpito al momento giusto. È stata messa a disposizione di Alessandro Fantozzi una squadra di livello assoluto, che ci garantirà un gioco più veloce e brioso in attacco, quindi con una spettacolarità interessante anche per chi la vuole guardare con gli occhi di sportivo. Sono estremamente contento della fiducia riposta ancora in Condello, da tre anni lavoriamo insieme e veniamo da due stagioni ricche di soddisfazioni».

– Dopo due secondi posti, è il caso di superare la staccionata...
«Non siamo mai stati i favoriti né con Gioia né con Reggio perché c'era Capo d'Orlando che aveva costruito uno squadrone per vincere a mani basse. Eppure siamo arrivati secondi, sempre dopo stagioni sfortunate per gli infortuni ma straordinarie per i risultati. In entrambi i casi, la promozione è arrivata comunque se ci fate caso. Abbiamo rifiutato due ripescaggi per motivi diversi: a Gioia ci mancavano strutture e organizzazione per tenere botta nel basket semiprofessionistico. Quest'anno invece tra lodi di passate gestioni, fideiussioni e perdita di sponsor avremmo fatto un salto nel buio, per cui per la salvaguardia della società abbiamo voluto mantenere l'impegno della B».

– Una società che si allarga, ma una città che ancora sotto il profilo imprenditoriale non siete riusciti a coinvolgere completamente?
«In linea generale siamo scontenti delle risposte da parte di una città come Reggio. Ci aspettavamo di più, Reggio deve dare di più. Per fare un esempio: sarebbero bastati 30-50 mila euro in più a giugno e avremmo potuto confrontarci in un campionato superiore come la A Dilettanti, con lo stesso budget di adesso. Abbiamo riacceso la passione, portato tremila persone al palazzetto nei playoff, impresa che neanche in Legadue qualche esperienza passata era riuscita a fare. Adesso è ora che i tifosi-sportivi-imprenditori che hanno vissuto con noi quella bella cavalcata ci diano un apporto di fiducia. Come? Con gli abbonamenti, con le sponsorizzazioni, anche semplicemente pagando 5 euro di biglietto per accedere allo spettacolo domenicale, che quest'anno sarà ancora migliore».
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