Santanchè...

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reggino
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Regmi ha scritto:
reggino ha scritto:quote="reggino"]http://www.youtube.com/watch?v=PtpFK7prFpo

molto belle le vignette di vauro,in particolar modo quella sulla santanchè.

Vedo che anche tu sei innamorato pazzo :bash:
Spettacolare la faccia che ha fatto quando ha visto la vignetta che le ha dedicato Vauro.Comunque per la precisione sono innomarato pazzo del vice sindaco di Vicenza. :fifi: :fifi:[/quote]

E cu è??[/quote]

Alessandra Moretti . :salut
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Lilleuro
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onlyamaranto
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Ultime notizieeeeee :lol:

Un’Italia tutta da ridere:
Santanchè e Berlusconi contro la casta .

"Il Futurista" - Lunedì 25 Luglio 2011 09:18 .

La politica delle comiche non ha mai fine. Non è la prima volta che siamo costretti a commentare gesta e perle di Daniela Santanchè e anche in questo caso c’è da parlare. L’occasione è fornita da una sua intervista rilasciata a Repubblica in tema di politica e casta. La soluzione all’insofferenza popolare secondo lei ha un nome: Berlusconi. Il sottosegretario al nulla ha una convinzione: «È proprio Silvio Berlusconi il simbolo dell’anti casta».

Un’affermazione che ha del ridicolo oltre che dell’incredibile. Insomma, una di quelle cose a cui è costretta a credere solo Daniela Santanchè che non esita ad affermare che «Berlusconi nasce come anti politica» e che «vuole farla finita con i professionisti della politica». E a dirlo è un sottosegretario all’Attuazione del programma, non eletta e nominata dal monarca.

Insomma, i giovani italiani precari da oggi hanno un nuovo giustiziere. La provocante piemontese prestata alla politica non si sa da chi o cosa li rassicura: non è giusto che chi entra nel sistema parlamentare e politico non ne esca più, tra vitalizi, sedi delle proprie fondazioni all’interno dei palazzi e benefici d’ogni ordine e grado. Tutto ciò non è giusto, dice Santanchè, mentre i giovani fanno fatica a trovare un posto di lavoro a tempo indeterminato. Bene, Daniela, comincia a sgombrare il tuo ufficio.



non so perchè, ma mi vien da ridere :lol:

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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Regmi
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onlyamaranto ha scritto:Ultime notizieeeeee :lol:

Un’Italia tutta da ridere:
Santanchè e Berlusconi contro la casta .

"Il Futurista" - Lunedì 25 Luglio 2011 09:18 .

La politica delle comiche non ha mai fine. Non è la prima volta che siamo costretti a commentare gesta e perle di Daniela Santanchè e anche in questo caso c’è da parlare. L’occasione è fornita da una sua intervista rilasciata a Repubblica in tema di politica e casta. La soluzione all’insofferenza popolare secondo lei ha un nome: Berlusconi. Il sottosegretario al nulla ha una convinzione: «È proprio Silvio Berlusconi il simbolo dell’anti casta».

Un’affermazione che ha del ridicolo oltre che dell’incredibile. Insomma, una di quelle cose a cui è costretta a credere solo Daniela Santanchè che non esita ad affermare che «Berlusconi nasce come anti politica» e che «vuole farla finita con i professionisti della politica». E a dirlo è un sottosegretario all’Attuazione del programma, non eletta e nominata dal monarca.

Insomma, i giovani italiani precari da oggi hanno un nuovo giustiziere. La provocante piemontese prestata alla politica non si sa da chi o cosa li rassicura: non è giusto che chi entra nel sistema parlamentare e politico non ne esca più, tra vitalizi, sedi delle proprie fondazioni all’interno dei palazzi e benefici d’ogni ordine e grado. Tutto ciò non è giusto, dice Santanchè, mentre i giovani fanno fatica a trovare un posto di lavoro a tempo indeterminato. Bene, Daniela, comincia a sgombrare il tuo ufficio.



non so perchè, ma mi vien da ridere :lol:
...Ma con moderazione, senza esagerare.

Ne va, oltre ai tanti mugugni di chi in questo spazio l'ha elevata a proprio modello culturale, dell'articolazione mascellare. 8-)
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onlyamaranto ha scritto:Ultime notizieeeeee :lol:

Un’Italia tutta da ridere:
Santanchè e Berlusconi contro la casta .

"Il Futurista" - Lunedì 25 Luglio 2011 09:18 .

La politica delle comiche non ha mai fine. Non è la prima volta che siamo costretti a commentare gesta e perle di Daniela Santanchè e anche in questo caso c’è da parlare. L’occasione è fornita da una sua intervista rilasciata a Repubblica in tema di politica e casta. La soluzione all’insofferenza popolare secondo lei ha un nome: Berlusconi. Il sottosegretario al nulla ha una convinzione: «È proprio Silvio Berlusconi il simbolo dell’anti casta».

Un’affermazione che ha del ridicolo oltre che dell’incredibile. Insomma, una di quelle cose a cui è costretta a credere solo Daniela Santanchè che non esita ad affermare che «Berlusconi nasce come anti politica» e che «vuole farla finita con i professionisti della politica». E a dirlo è un sottosegretario all’Attuazione del programma, non eletta e nominata dal monarca.

Insomma, i giovani italiani precari da oggi hanno un nuovo giustiziere. La provocante piemontese prestata alla politica non si sa da chi o cosa li rassicura: non è giusto che chi entra nel sistema parlamentare e politico non ne esca più, tra vitalizi, sedi delle proprie fondazioni all’interno dei palazzi e benefici d’ogni ordine e grado. Tutto ciò non è giusto, dice Santanchè, mentre i giovani fanno fatica a trovare un posto di lavoro a tempo indeterminato. Bene, Daniela, comincia a sgombrare il tuo ufficio.



non so perchè, ma mi vien da ridere :lol:
Cerca di accativarsi le simpatie di Berlusconi,per mantenere la sue poltrona,a serio rischio dopo che Berlusconi ha scoperto sui giornali il giudizio che ha lei nei suoi confronti(peggio di quello di Di Pietro),e dopo che tutta l'opinione pubblica ha saputo per quale motivo lei ricopre quella carica(non per criteri meritocratici).E' da capire il suo atteggiamento,se questa non fa politica,può lavare solo le scale.
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Era parecchio che non sentivo le sue illuminanti parole e, non avendo nulla da fare, ho scovato questo.
Un grande della prima repubblica, tal Cirino Pomicino, ce la racconta:

Esclusivo

'B. muore e il veleno è Santanchè'

di Marco Damilano
«Non ha mai capito niente di politica. E' ambiziosa, ma è pura plastica senza contenuto. Ha plagiato il Cavaliere, stanco e invecchiato: quasi una circonvenzione di incapace. E presto lo tradirà», Parla Paolo Cirino Pomicino: uno che la conosce molto bene

(25 maggio 2011)
Daniela SantanchèOnorevole Paolo Cirino Pomicino, lo ammetta: tutta colpa sua? «Sì, lo confesso. Sono io il colpevole dell'ascesa di Daniela Garnero Santanchè. Fui io a presentarla a Silvio Berlusconi nel Duemila. Attraccammo alla Certosa, Silvio indossava un kaftano bianco, Daniela era emozionata». Attraverso la carriera della Crudelia del Pdl, l'ex ministro, uno dei potenti della Prima Repubblica, ripercorre vent'anni di berlusconismo. Miseria senza nobiltà.

Quando conobbe la Santanchè?
«Nel 1988, ero ministro della Funzione pubblica. Lei era fascista fino all'inverosimile, non lo nascondeva».

E lei invece aveva fama di tombeur de femmes...
«Una fama usurpata, ma quella volta respinsi ogni provocazione. Anche perché non era rivolta a me, ma a un ministro».

D'accordo: ma allora perché era così amico della Santanchè?
«Ho sempre avuto attenzione per le pecorelle smarrite...».

A quale ovile voleva portarla?
«La mia megalomania mi spingeva a pensare che le avrei insegnato cos'è la politica vera. E invece scoprii quasi subito che Daniela era puro marketing, il prodotto non c'era. Una volta la chiamai ladra di cognomi perché usava quello dell'ex marito. Mi rispose: "Santanchè non è un cognome, è un brand"».

Aveva già le idee chiare. Altri segnali di ambizione?
«Nel '95 mi assillò perché partecipassi alla giuria di una gara culinaria da lei presieduta. Mi fecero assaggiare pietanze immangiabili, finché me ne portarono una disgustosa ed esclamai: "Fa schifo!". Mi arrivò un pugno, era lei: "Zitto, è il mio piatto, devi farmi vincere". Vinse, infatti. E poiché presiedeva la giuria fece consegnare il premio al compagno Canio Mazzaro. Lui, il mio più caro amico, commentò: "La tua amica non conosce vergogna..."».

Girare con Pomicino in quegli anni, però, era un atto di coraggio...
«Daniela diceva che i suoi referenti politici erano Andreotti e Cirino Pomicino, uno sotto processo per mafia, l'altro per corruzione. Ma lo faceva per acquistare credito. Stare con me le consentiva di entrare in politica. Nel '99 fu eletta consigliera provinciale a Milano. E poi la presentai a Berlusconi. Con Silvio magnificai le sue qualità: la tenacia, l'ambizione che in quel momento non era ancora sfrenata, la rapidità di intelligenza che può diventare una circostanza aggravante...».

Un anno dopo, infatti, diventò deputato, in quota An.
«E lì cominciarono scene indimenticabili. Un giorno mi si presentò la seguente visione: Daniela scosciata intenta a farsi fare una pedicure, dietro di lei un professore di storia con un libro in mano che le raccontava le guerre di indipendenza. Il poveretto era stato assunto per farle ripetizioni di storia, nonostante la Santanchè vantasse una laurea in scienze politiche».

E lei, invece, su quale materie doveva esibirsi?
«Ero il ghost writer, scrivevo i discorsi. Una fatica allucinante! Le avevo suggerito di entrare in commissione Bilancio».

Voleva continuare a dettare legge tramite la sua amica?
«Io dettavo una sola cosa, i suoi discorsi. Lei li scriveva e poi li rileggeva ad alta voce in casa, costringendo la mia compagna a cronometrarla per restare nei tempi della Camera. Una volta Publio Fiori in aula la elogiò sarcasticamente: "Ottimo intervento, onorevole Pomicino"».

Lei invece era fuori dal Parlamento. Chissà la frustrazione!
«Assolutamente no perché intanto ero diventato Geronimo. I rapporti si guastarono quando tornai in Parlamento. Frequentando uomini di potere si era convinta di essere una delle donne più influenti d'Italia. Mi disse che avrebbe potuto scatenarmi contro i poteri dello Stato. Il 9 aprile 2007, mentre entravo in sala operatoria per il trapianto di cuore, rivelò a una persona vicina di sperare che io non mi risvegliassi più. Mai sentito un politico augurare la morte a un collega».

Come si spiegò questo odio?
«Nascondeva una preoccupazione: morto io non avrei più potuto rivelare le cose che sapevo della sua vita privata».

A cosa si riferisce?
«Non dico nulla. Sono un gentiluomo napoletano: della sua vita privata non parlerei e non parlerò».
Senza di lei, però, la Santanchè ha spiccato il volo.
«E' il segno della decadenza della politica. E' riuscita a plagiare un Berlusconi sempre più stanco e invecchiato, quasi una circonvenzione di incapace. Daniela, più di tutti, è al servizio del Cavaliere. E servendolo lo indirizza».

Eppure fu lei a dire: Berlusconi è ossessionato da me, ma io non gliela dò.
«Quando la ascoltai scoppiai a ridere. Mi venne in mente la scena di "Natale a casa Cupiello" quando Eduardo chiede al figlio Lucariello se ha visto le scarpe di zio Pasquale. "E che mi vendevo le scarpe di zì Pasquale?", risponde Lucariello. E Eduardo, sconsolato: "Pascà, Lucariello si è venduto e' scarpe". La vecchia excusatio non petita».

Le manovre più evidenti di Daniela?
«E' lei che organizza il Consiglio di guerra di cui fanno parte Verdini, La Russa e qualche giornalista. E' lei che ha consigliato a Berlusconi la rottura con Fini che odia perché le tolse la guida delle donne di An. Ed è sempre lei la causa dei problemi di Moratti: la linea aggressiva e insultante del Pdl porta il suo nome».

Fino a che punto può arrivare?
«Fino all'implosione del Pdl. Questo Pdl santanchizzato, plasticato e aggressivo, finirà per scoppiare. E' il veleno con cui sta morendo Berlusconi».

Il berlusconismo può finire a Milano?
«Non c'è un automatismo tra un'eventuale sconfitta e la caduta, la coda del berlusconismo può essere molto lunga. Il Pdl è dilaniato tra gli ex socialisti come Tremonti che non si riconosce più in Berlusconi, ex dc a disagio come Scajola e Formigoni. E poi ci sono persone serie come Quagliariello: ma non basta essere seri se non si ha il coraggio della serietà».

Cosa dovrebbero fare i dissidenti?
«I moderati del Pdl possono evitare l'implosione se qualcuno riesce a convincere Berlusconi a passare la mano al governo. Altrimenti faremo tutti la fine di Sansone e i filistei, in un Paese con un debito del 120 per cento del Pil e sempre più marginale sul piano internazionale».

E la sua ex amica che fine farà?
«A tempo debito sarà la prima a condannare Berlusconi e le sue scorribande con Lele Mora e Emilio Fede».

Se la Seconda Repubblica è da buttare non sarà colpa vostra? Non si sente un cattivo maestro?
«Al contrario. Ottimi maestri e pessimi allievi. Nel caso di Daniela, però, riconosco il mio fallimento».
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2152079//1
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Paolo Cirino Pomicino appare come un gigante rispetto alla Santanchè il che è tutto dire :lol: ...grazie a Regmi per avere aggiunto queste perle importantissime che inquadrano ancora di più il personaggio... :thumright
...aspetto qualche confessione di Storace o di Gasparri quando però Berlusconi sarà caduto definitivamente, adesso sarebbe chiedere loro troppo... :lol:

"...e qualcosa rimane
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reggino
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Ragazzi vi consiglio di ascoltare le perle della santanchè.Allucinante.


http://www.youtube.com/watch?v=-dpRsBjMgss

http://www.youtube.com/watch?v=9Yib1
2t93YI

http://www.youtube.com/watch?v=qHXd9CkViRg
Ultima modifica di reggino il 26/08/2011, 20:16, modificato 1 volta in totale.
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la chiuderei in una gabbia con 10 watussi assatanati in astinenza da mesi..
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citrosodina ha scritto:la chiuderei in una gabbia con 10 watussi assatanati in astinenza da mesi..
stando ai pettegolezzi, rischi di farle un favore però
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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rca ha scritto:
citrosodina ha scritto:la chiuderei in una gabbia con 10 watussi assatanati in astinenza da mesi..
stando ai pettegolezzi, rischi di farle un favore però
Io me la immagino già tutta fasciata da un vestitino in pelle molto sex e rigorosamente nero, stivali di cuoio e frustino in mano pronta a ...
Si può dire? :timido:
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Se fosse veramente una z*****la, sarebbe l'ultimo problema, io non gliene farei una colpa. A parte il fatto che si sta unchiandu chi pari na' buffa, una donna sguaiata come lei, tutto è tranne che affascinante, a prescindere dalla bellezza.
Ma il problema vero è che è di una stupidità imbarazzante.
La perla di questa sua partecipazione a "in onda" è stata quando ha detto che la colpa della Fiat è fare macchine brutte.
Si può prendere sul serio una che contrappone cazzate simili?
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sono talmente comunista che da bambino mi mangiavo da solo
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pab397 ha scritto:Se fosse veramente una z*****la, sarebbe l'ultimo problema, io non gliene farei una colpa. A parte il fatto che si sta unchiandu chi pari na' buffa, una donna sguaiata come lei, tutto è tranne che affascinante, a prescindere dalla bellezza.
Ma il problema vero è che è di una stupidità imbarazzante.
La perla di questa sua partecipazione a "in onda" è stata quando ha detto che la colpa della Fiat è fare macchine brutte.
Si può prendere sul serio una che contrappone cazzate simili?

Di un fascino incredibile è,invece, la Costamagna,con quegli occhiali poi... :redface :muro: :muro:
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w la Santa de chè.... :mrgreen:
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(Edward Lear, Diario di un viaggio a piedi, 1847[1])

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nick ha scritto:w la Santa de chè.... :mrgreen:

Der c***o!!

(risposta ovvia e scontata :mrgreen: )
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citrosodina ha scritto:
nick ha scritto:w la Santa de chè.... :mrgreen:

Der c***o!!

(risposta ovvia e scontata :mrgreen: )

:cheers
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citrosodina ha scritto:la chiuderei in una gabbia con 10 watussi assatanati in astinenza da mesi..
le fai un favore...

meglio in ginocchio sui ceci a guardare la versione integrale della corazzata potemkin in cecoslovacco e senza sottotitoli...

:twisted:
reggino
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reggino ha scritto:http://nonleggerlo.blogspot.com/2011/08 ... nisti.html

Regmi dai un'occhiata. :mrgreen:
:o.o:
Al solo pensiero che alle ultime politiche circa il 2,5 % (alcuni di essi frequentano anche questo spazio...suppongo) degli Italiani l'hanno votata come Presidente del Consiglio c'è da inorridire.
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Quando sfodera (praticamente sempre) la sua sicumera nella irrinuncialbile posizione a 90% la trovo straordinaria.
Ecco l'ultima


http://www.lunico.eu/2011091251336/poli ... filmq.html
Lunedì 12 Settembre 2011 11:29
Daniela Santanchè contro Madonna, che in una intervista al settimanale Oggi spiega di condividere il giudizio negativo dell'inglese The Economist su Berlusconi:«Madonna ha offeso milioni di connazionali», ha detto il sottosegretario all'attuazione del programma ospite di Klaus Condicio, il programma di Klaus Davi su Youtube. «A questo punto spero che il suo film se lo veda da sola». Madonna, sostiene Santanchè, «va contro la scelta democratica di milioni di italiani che hanno voluto e votato con convinzione questo Governo». E aggiunge: «Mi dispiace che Madonna usi queste parole nei confronti dell'Italia. Dispiace che sia proprio un'italoamericana a giudicare così negativamente il suo Paese. Mi auguro a questo punto che gli italiani pensino di lei quello che lei pensa di loro e che, quindi, il suo peraltro stroncatissimo film se lo veda da sola». «Quello che fa più male- conclude il sottosegretario- è che queste celebrità siano particolarmente attente a lanciare i loro prodotti e, senza scrupoli, facciano il loro marketing sulla pelle degli italiani».
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