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Regmi
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doddi ha scritto:
Regmi ha scritto:
doddi ha scritto:

Spagna e/o Portogallo sarebbero statie mosse troppo prevedibili e prive di appeal, per creare la giusta tensione la prima nazione importante utile in lista
eravamo noi, dopo in ordine ci sono Francia e Germania.

Di oggi è la notizia che in Francia c'è un vertice straordinario indetto da Sarkozy che per il 24 agosto intende presentare le misure definitive per tagliare il debito.

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=AaMlMEvD


p.s.: pare che la UE mandi letterine a tutti i governi periodicamente, non sarebbe stato un'evento straordinario ma non diciamolo altrimenti pare che vogliamo fare propaganda, meglio il commissariamento per fare le riforme.
" Lettera all'Italia? Mandiamo di continuo massaggi per tutti i paesi europei" Jean Claude Trichet
Fai passi avanti e me ne rallegro. Ti chiedo un'altro piccolo sforzo: :mrgreen:
E come mai eravamo Il Paese primo in lista? Cosa si è fatto in 17 anni per scalare la classifica?

Mi rallegro anche che tu abbia scoperto, dopo i pizzini, la vecchia storia delle letterine.
Il punto à che finora alle stesse si è sempre risposto con una alzata di spalle, con delle ricette ritenute insoddisfacenti o, peggio ancora, con delle furberie
e mai dialogando serenamente ma in contrapposizione (metodo si chiama)

Della Francia ho letto. La differenza sta che li a decidere cosa fare sono ancora loro e non Trichet.
Ma da quello che ho capito anche Trichet a te va benissimo. L'mportante è che Lui non vada giustamente in galera altrimenti è la fine del bunga bunga
8-)
L'importante, per quanto mi riguarda, è che in questi due anni scarsi si pervenga alle riforme per cui ho dato il mio voto a questa coalizione. Se poi arrestano o meno qualcuno per reati m'importa poco.

A tuo avviso perchè la Francia fà il vertice urgente e informa il pianeta di ciò che dirà e farà il 24 agosto?
Presumo per evitare che dopo ferragosto si comincino a vendere i suoi titoli. Potrebbe anche starci no? Non è che possono perdersi anche loro una A per strada.
La BCE non può, o sarebbe meglio sconsigliabile, continuare all'infinito continuare a comprare sul secondario il tutto di tutti.
Non ci sono intoccabili e l'America dovrebbe essere esempio chiaro e lampante per tutti.
Se la Cina chiede misure e garanzie che fà? Commissaria Obama?
Così và il mondo, rallegriamoci vicinivicini , la congiuntura commissaria tutti :yaho:
Complmenti per la perseveranza.
Sono 17 anni che li aspetti e ancora non ti sei stufato.
...Mi fai moriri. (emoticon rotolante)

Sul resto se ti necessita aiuto nel ricercare altri colpevoli da buttare dentro dimmelo. Vedrò di adoperarmi in tal senso anche qui :fifi:
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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NinoMed
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Il tempo è scaduto, ora scelte coraggiose

Oggi è in programma un confronto tra governo e parti sociali che definire drammatico è poco. Non uno dei tanti incontri nei quali ci si può permettere tatticismi e rinvii. Non una trattativa: non c'è alcuno scambio da fare. Un confronto cui è legata, l'enfasi è necessaria, la salvezza del Paese.

Occorre che tutti, il governo per primo con le sue responsabilità, si siedano a quel tavolo consapevoli che senza una soluzione forte, con sacrifici nell'equità, non vi saranno altri confronti, ma solo la mesta contabilità dei danni che il sistema Paese subirà con una nuova tempesta.

Una ulteriore e profonda crisi di mercato potrebbe travolgere anche le banche e il sistema produttivo. La Banca centrale europea non ci darà un'altra mano come ha fatto in questi giorni. Possiamo e dobbiamo farcela da soli. Siamo un Paese ricco di risorse, con la seconda industria manifatturiera europea, con un grande patrimonio di lavoro, risparmio, intelligenze, cultura e umanità.

Ciascuno faccia la sua parte con senso di responsabilità. Come accaduto in tanti altri momenti difficili dai quali ci siamo risollevati, con grande dignità. Il governo trovi il coraggio di adottare scelte impopolari ma eque, cominciando a dare il buon esempio con il taglio dei costi della politica come suggerito dall'editoriale di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Segua con decisioni immediate i punti qualificanti della lettera inviata a Berlusconi da Trichet e Draghi. E mediti sui suoi ritardi e sui suoi errori.

Anche l'opposizione rifletta. Al punto in cui siamo arrivati non c'è tempo per un governo tecnico o per nuove maggioranze. Un governo commissariato? Sì, inutile scandalizzarsi, chi si indebita troppo perde parte della propria libertà d'azione. Ma la può recuperare subito. Basta un po' di serietà, quella serietà che finora purtroppo non c'è stata.


(f. de b.)

http://www.corriere.it/editoriali/11_ag ... aa2c.shtml
______________

ottimo editoriale che descrive secondo me nel modo migliore l'attuale situazione.
chi sta al governo governi, si mettano da parte la riforma della magistratura, le leggi ad personam e quelle per i vari gruppi di potere, è il momento di governare facendo le gisute scelte e la collaborazione è la cosa principale al momento imho.
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kurohata ha scritto: scusami. Per favore la prossima volta rispondimi in maniera completa (come hai fatto dopo) e non con battute, altrimenti fraintendo.

:thumleft
le scuse dovrebebro andare a tutto il forum, ma mi fa piacere che iniziano ad esserci dei chiarimenti proficui, come detto da altri molte volte cercando il confronto si riescono ad ottenere le risposte giuste per una discussione civile.
fare ciò che viene rimproverato agli altri non è ideale, l'importante è chiarirsi e non ripetersi ;)

chiedo scusa per l'OT, ma mi sembrava proficuo far notare come i giusti chiarimenti portano a un miglior dialogo e a una migliore gestione di tutto il forum.
nei luoghi idonei o in PVT avremo modo di sviluppare questo aspetto con chi ha dubbi.
:thumright
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NinoMed ha scritto:Il tempo è scaduto, ora scelte coraggiose

Oggi è in programma un confronto tra governo e parti sociali che definire drammatico è poco. Non uno dei tanti incontri nei quali ci si può permettere tatticismi e rinvii. Non una trattativa: non c'è alcuno scambio da fare. Un confronto cui è legata, l'enfasi è necessaria, la salvezza del Paese.

Occorre che tutti, il governo per primo con le sue responsabilità, si siedano a quel tavolo consapevoli che senza una soluzione forte, con sacrifici nell'equità, non vi saranno altri confronti, ma solo la mesta contabilità dei danni che il sistema Paese subirà con una nuova tempesta.

Una ulteriore e profonda crisi di mercato potrebbe travolgere anche le banche e il sistema produttivo. La Banca centrale europea non ci darà un'altra mano come ha fatto in questi giorni. Possiamo e dobbiamo farcela da soli. Siamo un Paese ricco di risorse, con la seconda industria manifatturiera europea, con un grande patrimonio di lavoro, risparmio, intelligenze, cultura e umanità.

Ciascuno faccia la sua parte con senso di responsabilità. Come accaduto in tanti altri momenti difficili dai quali ci siamo risollevati, con grande dignità. Il governo trovi il coraggio di adottare scelte impopolari ma eque, cominciando a dare il buon esempio con il taglio dei costi della politica come suggerito dall'editoriale di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Segua con decisioni immediate i punti qualificanti della lettera inviata a Berlusconi da Trichet e Draghi. E mediti sui suoi ritardi e sui suoi errori.

Anche l'opposizione rifletta. Al punto in cui siamo arrivati non c'è tempo per un governo tecnico o per nuove maggioranze. Un governo commissariato? Sì, inutile scandalizzarsi, chi si indebita troppo perde parte della propria libertà d'azione. Ma la può recuperare subito. Basta un po' di serietà, quella serietà che finora purtroppo non c'è stata.


(f. de b.)

http://www.corriere.it/editoriali/11_ag ... aa2c.shtml
______________

ottimo editoriale che descrive secondo me nel modo migliore l'attuale situazione.
chi sta al governo governi, si mettano da parte la riforma della magistratura, le leggi ad personam e quelle per i vari gruppi di potere, è il momento di governare facendo le gisute scelte e la collaborazione è la cosa principale al momento imho.
Credo che sia giunta anche l'ora che chi finora non è stato salassato (i soliti noti) incominci a pagare.
Se si vuole esse seri non si può prescindere dalla iniqua distribuzione del reddito che va avanti da 17 anni.
E se sacrifici dovranno essere bisogna andare a prendere i quattrini dove ci stanno.

PS -Da notare come anche il corriere ci da per commissariati
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NinoMed ha scritto:
kurohata ha scritto: scusami. Per favore la prossima volta rispondimi in maniera completa (come hai fatto dopo) e non con battute, altrimenti fraintendo.

:thumleft
le scuse dovrebebro andare a tutto il forum, ma mi fa piacere che iniziano ad esserci dei chiarimenti proficui, come detto da altri molte volte cercando il confronto si riescono ad ottenere le risposte giuste per una discussione civile.
fare ciò che viene rimproverato agli altri non è ideale, l'importante è chiarirsi e non ripetersi ;)

chiedo scusa per l'OT, ma mi sembrava proficuo far notare come i giusti chiarimenti portano a un miglior dialogo e a una migliore gestione di tutto il forum.
nei luoghi idonei o in PVT avremo modo di sviluppare questo aspetto con chi ha dubbi.
:thumright
E' nu bravu figghjolu :thumright .... stricnina a parte (questa non ve la spiego però, iddhu sapi) :mrgreen:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
doddi
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A grande richiesta ( :mrgreen: ) la ricetta del Dott. Brunetta


http://www.ilgiornale.it/interni/la_ric ... comments=1

mercoledì 10 agosto 2011, 08:24
La ricetta di Brunetta: "Per fare le riforme bastano tre mesi"
di Alessandro Sallusti

Il ministro preme sull'acceleratore: "Pensioni, tasse, federalismo, accorpamento delle Province: pronti alle riforme, da settembre si può"

Ministro Brunetta, questo famoso governo del fa­re, se non ora quando?
«Non c’è alcun dubbio: ora».
Non crede sia tardi? «A parte che in questi anni non è che siamo stati pro­prio con le mani in mano, non è mai troppo tardi. Anzi, le dirò di più».
Dica...
«Non soltanto abbiamo il dovere del fare per salvare il Paese dalla crisi, ma è la nostra grande occasione per in­vertire il vento e avviarci a rivincere le elezioni nel 2013 ».
Buona notizia, ma come? Affidandosi alla Banca centrale europea, alla Merkel e a Sarkozy?
«Balle della sinistra. Siamo nati nel ’94 per cambiare questo Paese, dobbia­m­o solo completare l’opera stando esatta­mente nel solco tracciato dal presidente Berlusconi».
Già, 17 anni appunto. Come mai solo ora tutto questo ottimismo? Gli italia­ni ne hanno molto meno...
«Capisco l’ironia ma la risposta è sem­plice ».
Cioè?
«La crisi economica ha messo a nudo le ipocrisie della sinistra, le miopie e le posi­zioni di rendita del sindacato. Le ricette che tutti invocano per non soccombere noi le avevamo già scritte. Alcune sono sol­t­anto rimaste imbrigliate nei riti della poli­tica e nell’antiberlusconismo militante. Adesso non ci sono più alibi per nessu­no ».
L’opposizione fa il suo mestiere, i nu­meri li ha chi governa . «Sfasciare il Paese non è un bel mestie­re. Comunque adesso si deve cambiare. Il nemico per noi non deve più essere l’op­posizione, ma il tempo».
Il tempo?
«Già, dobbiamo accelerare e possiamo farlo perché la benzina nel motore c’è già».
E come?
«Da subito servirebbe che il Consiglio dei ministri si riunisse non una ma due vol­­te alla settimana, per deliberare ma anche per monitorare i processi legislativi. Così come il Cipe si deve riunire una volta al me­se. Decisioni, controlli e risorse: questa è la ricetta».
Ma se poi in Parlamento le cose vanno come vanno...
«Oltre che per noi, la crisi deve essere un test anche per l’opposizione.Vediamo chi ci sta e chi invece preferisce rimanere sulle vecchie barricate».
Si riferisce a Casini?
«Soprattutto a lui, tiriamo fuori le carte, parliamone e votiamo. Ma subito, il tem­po dei rinvii è finito».
Per esempio?
«Riforma fiscale e assistenziale. Il testo c’è.Corsia preferenziale e,in parallelo,de­creti attuativi. Se c’è la volontà politica, dal 2012 può essere in vigore».
Costi della politica?
«Fatto».
Fatto?
«Certo. Quanto crede che possa metter­ci la Commissione che deve rendere con­creti gli allineamenti delle retribuzioni dei costi italiani a quelli europei»?
Non lo so, a occhio anni .
«Io dico tre settimane, ma stando lar­ghi ».
Se va a finire come sulle Province da abolire...
«Il disegno di legge per accorparle c’è. Votiamolo. Non solo. Il federalismo muni­cipale è già legge. Anticipiamo l’entrata in vigore così accorpiamo anche i piccoli Co­muni. Poi non sarebbe male pensare an­che ai costi del sindacato e, perché no, a ri­sparmiare anche sui contributi ai giorna­li ».
Questo è il libro dei sogni.
«No, è il programma del Pdl e di questa maggioranza. Ed è il risultato dell’azione di governo».
Non sempre si vede .
«C’è una cortina fumogena che copre tutto e non l’abbiamo certo stesa noi. Lei sa che si può privatizzare anche dopo il re­ferendum sulla questione dell’acqua?».
No, non lo so.
«Male, è grave. Basta prendere il decre­to Ronchi, togliere l’acqua e applicarlo su luce, gas, spazzatura, trasporti. Del resto, per dirla alla Bersani, ce lo chiede l’Euro­pa ».
L’Europa chiede anche incentivi allo sviluppo .
«E fa bene. La cosa non ci spaventa».
Tremonti, sul tema, sembrava alme­no preoccupato .
«La politica dei tagli lineari non ha fun­zionato. Andiamo oltre. La riforma costi­tuzionale dell’articolo 41, quella sulle li­bertà di impresa, è già scritta. Nel decreto sviluppo di maggio e nel decreto manovra di luglio ci sono ben ventisette misure per la crescita. Non mi sembrano cose da po­co ».
Basteranno?
«Solo a evadere tutto ciò che è già pron­to si farebbe un enorme, decisivo passo in avanti. E se serve altro non ci tireremo in­dietro ». Per esempio?
«Per esempio le pensioni. Personal­mente credo che si potrebbe lavorare su quelle di reversibilità, una spesa da 38 mi­liardi metà dei quali destinati a chi non ne ha pieno diritto o vera necessità». Questi italiani non saranno entusia­sti .
«Gli italiani non saranno entusiasti se il salvataggio fallisce. Neppure l’idea del riordino delle professioni e degli Ordini piace a tutti gli interessati ma andrà fatto».
Visto che serve fretta, parliamo di tem­pi .
«Da settembre a dicembre si può incar­dinare quasi tutto. Nel 2012 comincere­mo a vedere i risultati, nel 2013 raggiungia­mo il pareggio e rivinciamo le elezioni».
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
doddi
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TRa le tante cose che stanno succedendo, per un'ora Jobs ha cancellato Rockfeller. Inoltre vi invito a leggere le riserve di liquidità che questi mostri hanno sul conto corrente per capacitarci dell'attendismo che regna nel mondo economico.


http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... f=HREC1-10

IL CASO
Capitale, Apple supera Exxon
e per un'ora diventa la prima al mondo
Il calo temporaneo del colosso petrolifero durante la seduta borsistica ha reso la multinazionale di Steve Jobs la più grande per capitalizzazione di mercato con 338 miliardi di dollari. In chiusura Wall Street ha annullato il sorpasso

di JAIME D'ALESSANDRO

ROMA - Apple supera Exxon e diventa la prima società al mondo per capitalizzazione di mercato. Il sorpasso è durato poco, l'arco di un'ora durante la serata borsistica di martedì, quando i titoli della mela in aumento del 3,2 per cento hanno spinto Cuppertino a un valore di mercato di 338 miliardi di dollari. Exxon invece, la grande compagnia petrolifera americana, in quello stesso momento era in calo dell'1 per cento con una capitalizzazione di 337,7 miliardi di dollari.

Alla chiusura della Borsa di New York, la Exxon è tornata in testa con 348.32 miliardi di dollari contro i 346.74 della Apple. La capitalizzazione, lo ricordiamo, è data dal prezzo di un azione moltiplicato per il numero di azioni disponibili per la contrattazione.

Il sorpasso storico su Exxon, anche se momentaneo, ha coronato una giornata molto positiva per Jobs e compagni. La Corte regionale di Dusseldorf ha infatti deciso un'ingiunzione preliminare che vieta la vendita dell'ultimo tablet Samsung 1 in Europa, uno dei concorrenti dell'iPad. Il Galaxy Tab 10.1 è stato lanciato la scorsa settimana in Inghilterra e la decisione della giustizia tedesca significa che Samsung dovrà rimuoverlo dagli scaffali.

Sul fronte dei record e dei numeri, a fine luglio la Apple era riuscita anche nell'impresa impossibile di superare il governo federale degli Stati Uniti in fatto di liquidità. Fra le compagnie hi-tech, infatti, se Google ha in cassa circa 40 miliardi di dollari, Apple può contare su 76.2 miliardi. Poco meno di due e mezzo in più rispetto alla Federal Reserve che ha per le mani "appena" 73.8 miliardi di dollari.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:A grande richiesta ( :mrgreen: ) la ricetta del Dott. Brunetta


http://www.ilgiornale.it/interni/la_ric ... comments=1

mercoledì 10 agosto 2011, 08:24
La ricetta di Brunetta: "Per fare le riforme bastano tre mesi"
di Alessandro Sallusti

Il ministro preme sull'acceleratore: "Pensioni, tasse, federalismo, accorpamento delle Province: pronti alle riforme, da settembre si può"

Ministro Brunetta, questo famoso governo del fa­re, se non ora quando?
«Non c’è alcun dubbio: ora».
Non crede sia tardi? «A parte che in questi anni non è che siamo stati pro­prio con le mani in mano, non è mai troppo tardi. Anzi, le dirò di più».
Dica...
«Non soltanto abbiamo il dovere del fare per salvare il Paese dalla crisi, ma è la nostra grande occasione per in­vertire il vento e avviarci a rivincere le elezioni nel 2013 ».
Buona notizia, ma come? Affidandosi alla Banca centrale europea, alla Merkel e a Sarkozy?
«Balle della sinistra. Siamo nati nel ’94 per cambiare questo Paese, dobbia­m­o solo completare l’opera stando esatta­mente nel solco tracciato dal presidente Berlusconi».
Già, 17 anni appunto. Come mai solo ora tutto questo ottimismo? Gli italia­ni ne hanno molto meno...
«Capisco l’ironia ma la risposta è sem­plice ».
Cioè?
«La crisi economica ha messo a nudo le ipocrisie della sinistra, le miopie e le posi­zioni di rendita del sindacato. Le ricette che tutti invocano per non soccombere noi le avevamo già scritte. Alcune sono sol­t­anto rimaste imbrigliate nei riti della poli­tica e nell’antiberlusconismo militante. Adesso non ci sono più alibi per nessu­no ».
L’opposizione fa il suo mestiere, i nu­meri li ha chi governa . «Sfasciare il Paese non è un bel mestie­re. Comunque adesso si deve cambiare. Il nemico per noi non deve più essere l’op­posizione, ma il tempo».
Il tempo?
«Già, dobbiamo accelerare e possiamo farlo perché la benzina nel motore c’è già».
E come?
«Da subito servirebbe che il Consiglio dei ministri si riunisse non una ma due vol­­te alla settimana, per deliberare ma anche per monitorare i processi legislativi. Così come il Cipe si deve riunire una volta al me­se. Decisioni, controlli e risorse: questa è la ricetta».
Ma se poi in Parlamento le cose vanno come vanno...
«Oltre che per noi, la crisi deve essere un test anche per l’opposizione.Vediamo chi ci sta e chi invece preferisce rimanere sulle vecchie barricate».
Si riferisce a Casini?
«Soprattutto a lui, tiriamo fuori le carte, parliamone e votiamo. Ma subito, il tem­po dei rinvii è finito».
Per esempio?
«Riforma fiscale e assistenziale. Il testo c’è.Corsia preferenziale e,in parallelo,de­creti attuativi. Se c’è la volontà politica, dal 2012 può essere in vigore».
Costi della politica?
«Fatto».
Fatto?
«Certo. Quanto crede che possa metter­ci la Commissione che deve rendere con­creti gli allineamenti delle retribuzioni dei costi italiani a quelli europei»?
Non lo so, a occhio anni .
«Io dico tre settimane, ma stando lar­ghi ».
Se va a finire come sulle Province da abolire...
«Il disegno di legge per accorparle c’è. Votiamolo. Non solo. Il federalismo muni­cipale è già legge. Anticipiamo l’entrata in vigore così accorpiamo anche i piccoli Co­muni. Poi non sarebbe male pensare an­che ai costi del sindacato e, perché no, a ri­sparmiare anche sui contributi ai giorna­li ».
Questo è il libro dei sogni.
«No, è il programma del Pdl e di questa maggioranza. Ed è il risultato dell’azione di governo».
Non sempre si vede .
«C’è una cortina fumogena che copre tutto e non l’abbiamo certo stesa noi. Lei sa che si può privatizzare anche dopo il re­ferendum sulla questione dell’acqua?».
No, non lo so.
«Male, è grave. Basta prendere il decre­to Ronchi, togliere l’acqua e applicarlo su luce, gas, spazzatura, trasporti. Del resto, per dirla alla Bersani, ce lo chiede l’Euro­pa ».
L’Europa chiede anche incentivi allo sviluppo .
«E fa bene. La cosa non ci spaventa».
Tremonti, sul tema, sembrava alme­no preoccupato .
«La politica dei tagli lineari non ha fun­zionato. Andiamo oltre. La riforma costi­tuzionale dell’articolo 41, quella sulle li­bertà di impresa, è già scritta. Nel decreto sviluppo di maggio e nel decreto manovra di luglio ci sono ben ventisette misure per la crescita. Non mi sembrano cose da po­co ».
Basteranno?
«Solo a evadere tutto ciò che è già pron­to si farebbe un enorme, decisivo passo in avanti. E se serve altro non ci tireremo in­dietro ». Per esempio?
«Per esempio le pensioni. Personal­mente credo che si potrebbe lavorare su quelle di reversibilità, una spesa da 38 mi­liardi metà dei quali destinati a chi non ne ha pieno diritto o vera necessità». Questi italiani non saranno entusia­sti .
«Gli italiani non saranno entusiasti se il salvataggio fallisce. Neppure l’idea del riordino delle professioni e degli Ordini piace a tutti gli interessati ma andrà fatto».
Visto che serve fretta, parliamo di tem­pi .
«Da settembre a dicembre si può incar­dinare quasi tutto. Nel 2012 comincere­mo a vedere i risultati, nel 2013 raggiungia­mo il pareggio e rivinciamo le elezioni».
pensa che se lo prende per il culo pure sallusti, ormai siamo proprio alla frutta...
Allah è grande, Gheddafi è il suo profeta!
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mohammed ha scritto:
pensa che se lo prende per il culo pure sallusti, ormai siamo proprio alla frutta...

E tu hai pure l'ardire di leggerlo? 8-)
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
stefano
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Regmi ha scritto:
mohammed ha scritto:
pensa che se lo prende per il culo pure sallusti, ormai siamo proprio alla frutta...

E tu hai pure l'ardire di leggerlo? 8-)
io l'ho scorso velocemente, per vedere se c'era quello che cercavo, e c'era "«La crisi economica ha messo a nudo le ipocrisie della sinistra, le miopie e le posi­zioni di rendita del sindacato. Le ricette che tutti invocano per non soccombere noi le avevamo già scritte. Alcune sono sol­t­anto rimaste imbrigliate nei riti della poli­tica e nell’antiberlusconismo militante. Adesso non ci sono più alibi per nessu­no ». "
No comment.
Propaganda, come diceva bene Doddi prima; va beh che chi legge quel giornale gia' di suo e' convinto, pero' (nel caso ci fosse qualche dubbio) ripetiamo la cantilena per incantare la platea.
Eppure, fino a qualche mese fa pareva che i problemi degli italiani (come dicono loro) fossero quelli della giustizia e dei processi ( i processi di Zu Silvio, beninteso, non quelli dei poveretti).
Ora che arrivano i mercati a chiedere il conto, questi ciarlatani da strapazzo, questi 4 incompententi ladri (che non hanno manco il pudore di ridursi un po' i privilegi, almeno per fare un po' di scena) ancora parlano.
Buffoni
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stefano ha scritto:
Regmi ha scritto:
mohammed ha scritto:
pensa che se lo prende per il culo pure sallusti, ormai siamo proprio alla frutta...

E tu hai pure l'ardire di leggerlo? 8-)
io l'ho scorso velocemente, per vedere se c'era quello che cercavo, e c'era "«La crisi economica ha messo a nudo le ipocrisie della sinistra, le miopie e le posi­zioni di rendita del sindacato. Le ricette che tutti invocano per non soccombere noi le avevamo già scritte. Alcune sono sol­t­anto rimaste imbrigliate nei riti della poli­tica e nell’antiberlusconismo militante. Adesso non ci sono più alibi per nessu­no ». "
No comment.
Propaganda, come diceva bene Doddi prima; va beh che chi legge quel giornale gia' di suo e' convinto, pero' (nel caso ci fosse qualche dubbio) ripetiamo la cantilena per incantare la platea.
Eppure, fino a qualche mese fa pareva che i problemi degli italiani (come dicono loro) fossero quelli della giustizia e dei processi ( i processi di Zu Silvio, beninteso, non quelli dei poveretti).
Ora che arrivano i mercati a chiedere il conto, questi ciarlatani da strapazzo, questi 4 incompententi ladri (che non hanno manco il pudore di ridursi un po' i privilegi, almeno per fare un po' di scena) ancora parlano.
Buffoni
E ti senti ancora bene? :wink

Potenza dei media o cervelli atrofizzati?
O un po e un po?
...Certo che cazzarola è un bel dilemma 8-)
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doddi
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Ora è la Francia nel mirino degli speculatori


http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... -20283837/


Borse, nuovo mercoledì nero per i timori sul rating della Francia

Un'altra seduta drammatica sui mercati europei. Stavolta sono i rumours sul possibile declassamento di Parigi ad affondare i titoli finanziari e i listini. Il panico contagia Wall Street malgrado le smentite delle stesse agenzie di rating e l'annuncio del piano antideficit di Sarkozy. Milano "brucia" 22,2 miliardi di euro

di ANDREA GRECO

MILANO - Seduta drammatica come poche sui listini azionari. Oggi è la Francia l'epicentro del terrore finanziario che in poche ore pomeridiane sconvolge gli indici, già male intonati dall'avvio. Le sole voci, incontrollate e smentite dalle stesse agenzie di rating, di un possibile declassamento del merito di credito di Parigi, fanno tracollare i listini nel timore panico di una deriva di tipo italiano, o spagnolo, per il paese che con la Germania regge l'Europa e l'euro.

A un'ora dalla chiusura l'indice Ftse Mib milanese sfonda il 6% di perdita, con una dozzina di blue chip sospese dopo un ribasso a due cifre. La chiusura del Ftse Mib è in calo del 6,65%, la peggiore del Vecchio continente. Il nuovo tonfo costa a Piazza Affari 22,2 miliardi di euro: il valore dell'intero listino si fa sempre più risicato, scendendo a 343 miliardi di euro. I ribassi sono superiori a quelli già rilevanti degli altri indici europei: -5,45% Parigi, -5,13% Francoforte e -5,49% Madrid.

Non si tratta, a Milano, di vendite speculative. Lo ha certificato anche la Consob, che dopo uno dei suoi monitoraggi ha definito "modeste" le operazioni di vendita allo scoperto. Ma il dato non consola: significa che sul listino non ci sono più i compratori. E nella turbolenza ne approfitta l'oro, che ha bucato il record di prezzo come ormai avviene ogni giorno, finendo a 1.782 dollari l'oncia.

La paura è tale che, nonostante il terzo giorno di acquisti della Banca centrale europea sui titoli governativi di Italia e Spagna, nel finale si sono riaperti i loro differenziali con il Bund tedesco: siamo sui 291 punti base per i Btp, sui 286 punti base i Bonos. Gli stessi rendimenti degli Oat, i bond decennali francesi, hanno subito tensioni e sono saliti al differenziale di 100 punti base con i titoli tedeschi, per un rendimento ormai del 3,21%.

E anche Wall Street, che ieri dopo le parole della Fed su crescita rallentata ma tassi ai minimi per altri due anni aveva operato un rimbalzo spettacolare, si è messa a guardare oltre l'Atlantico, con perdite degli indici attorno al 4% negli scambi di metà seduta. Il ragionamento di tutti gli investitori del mondo è piuttosto semplice: se saltasse la Francia, salterebbe l'euro, e si aprirebbe una fase incognita e tumultuosa per economia, politica e mercati. Tanto è bastato perché le principali banche francesi (ed europee) Socgen, Credit Agricole, Bnp Paribas, sprofondassero nelle vendite, con prezzi finali tra il -15 e -20%, nonostante alcune di esse si affrettassero a dichiarare la loro solidità. Anche le "cugine" italiane ne hanno risentito, con Intesa Sanpaolo in calo del 12,35%, Ubi del 9,8%, Mps del 9,1%.

I fondamentali economici della Francia sono migliori di quelli dell'Italia, ma non tanto cristallini da metterla al riparo dai cattivi pensieri del mercato. C'è un debito pubblico al 90% del Pil, un deficit al 7% del Prodotto nazionale, ma una bilancia commerciale negativa per il 2,5% del Pil. La disoccupazione e i sistemi di protezione sociale sono elevati, simili a quelli dell'Italia. "Tutte condizioni che potrebbero schiudere una deriva all'italiana, secondo gli investitori", dice un operatore.

"Le voci di declassamento sono state smentite, ma il mercato ci crede perché sembra una profezia molto logica, di quelle che hanno tutte le condizioni per autoavverarsi". Proprio in mattinata il dato Insee sulla produzione industriale francese a giugno ha mostrato una contrazione dell'1,6% sul mese precedente, molto oltre le stime degli economisti, che erano di un calo dello 0,6%. Nel pomeriggio con la situazione hanno fatto i conti il presidente Nicolas Sarkozy e i vertici dell'Eliseo: il presidente ha chiesto ai ministri dell'economia e del budget di sottoporgli entro il 17 agosto proposte concrete per garantire il rispetto degli obiettivi di riduzione del debito, per trasformarle entro sette giorni in decisioni definitive.
(10 agosto 2011) © Riproduzione riservata
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Economia a terra: lo spread del bund ha un psss nella mmm. (spinoza.it)

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kurohata ha scritto:Economia a terra: lo spread del bund ha un psss nella mmm. (spinoza.it)

:D
Siamo in pieno liquidity trap con fiducia sottozero ... altro che ad un passo, ci siamo dentro ed anche sotto, ...di tanto
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Per rimanere in tema del post precedente continui con il mio economista preferito ... la sua metafora per spiegare la speculazione dei mercati: per riuscire ad indovinare la ragazza che vincerà un concorso di bellezza il nostro giudizio conta poco, perciò è inutile cercare di capire quale sia la donna più bella. Per indovinare chi vincerà dobbiamo invece cercare di capire come voterà la maggioranza dei giurati.

La stesso principio vale per il mercato azionario per cui è inutile vedere chi ha i fondamentali o le prospettive migliori, si deve solo indovinare come agirà la maggioranza degli operatori.

JMK ( N° 1)
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doddi ha scritto:Per rimanere in tema del post precedente continui con il mio economista preferito ... la sua metafora per spiegare la speculazione dei mercati: per riuscire ad indovinare la ragazza che vincerà un concorso di bellezza il nostro giudizio conta poco, perciò è inutile cercare di capire quale sia la donna più bella. Per indovinare chi vincerà dobbiamo invece cercare di capire come voterà la maggioranza dei giurati.

La stesso principio vale per il mercato azionario per cui è inutile vedere chi ha i fondamentali o le prospettive migliori, si deve solo indovinare come agirà la maggioranza degli operatori.

JMK ( N° 1)
Vanno bene tutte queste tue considerazioni, ma al quaglio ci spieghi, in parole semplici, perché gioverebbe all'Italia tenersi Berlusconi, che ormai è ritenuto un incapace a livello mondiale e non ha l'autorità necessaria per porre freno alle speculazioni?

Grazie :salut
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Regmi ha scritto:
mohammed ha scritto:
pensa che se lo prende per il culo pure sallusti, ormai siamo proprio alla frutta...

E tu hai pure l'ardire di leggerlo? 8-)
esatto!! :D

doddi, come ho già scritto, questa discussione non va da nessuna parte. Tu hai già deciso che ci sono gli untori (speculatori maledetti!!) e che è colpa tutta loro. Almeno abbiamo potuto appurare che non c'è alcuna crisi internazionale, mi accontento :)

Il problema più groosso però è un altro: io penso che tu, kurohata, regmi, mohammed, io, siamo tutti cittadini che la stanno prendendo "in der posto", grazie alle minchiate del nano. Cioè che io e te siamo nella stessa squadra, il nano in un'altra.
Viceversa, tu pensi che il nano fa parte della tua squadra e può fare qualunque porcata tanto porta acqua al mulino della squadra.
Spero per te che non ti sveglierai mai da questo sogno.

curiosa la metafora... non ho visto da dove l'hai presa, ma se intendevi parlare di conoscenza comune mi sa che non l'hai capita tanto.
reggino
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[quote="Regmi"



Complmenti per la perseveranza.
Sono 17 anni che li aspetti e ancora non ti sei stufato.
...Mi fai moriri. (emoticon rotolante)

Sul resto se ti necessita aiuto nel ricercare altri colpevoli da buttare dentro dimmelo. Vedrò di adoperarmi in tal senso anche qui :fifi:[/quote]

Sono andato a leggermi(mi hai indotto tu,altrimenti non ci sarei andato :mrgreen: )il programma del pdl(consiglio di farlo anche te) e non solo non hanno attuato nulla di quello che hanno scritto,ma hanno agito anche all'esatto opposto.
Per esempio nel programma si parla di "contenimento degli stipendi dei parlamentari" e a dicembre se li sono aumentati,di "abolizione delle province",e in parlamento però hanno votato contro,di ridurre i privilegi dei parlamentari,però poi votano a favore dei vitalizi,di accellerare i tempi del processo e poi fanno il processo lungo,di aumentare le borse studio,e poi le diminuscono.E tanto altro ancora...
In questo anno e mezzo,al massimo faranno qualche altra legge ad personam,e poi chi si è visto,si è visto...
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eddiegraces ha scritto:La cosa interessante è che anche nella crisi del 29 successe la stessa cosa: nel 1937 per paura del debito i repubblicani imposero a roosevelt la fine delle politiche keynesiane e ci fu una nuova recessione meno violenta ma più selettiva della prima.
Per uscirne servi la guerra.
:thumleft: Mooosica per le mie orecchie :okok:

(ma questa emoticon non somiglia ad un politico coi capelli finti?)
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Violins&RosesEnough ha scritto:
:okok:

(ma questa emoticon non somiglia ad un politico coi capelli finti?)

vero... :lol:

l'espressione è uguale...

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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