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Moderatori: NinoMed, Bud, Lilleuro

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Lillo sei uno
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Regmi ha scritto: La Germania, e anche la Francia, sono in condizione di camminare da soli anche senza l'Euro. Noi no e non è una differenza da poco.

Dopo la dichiarazione di accellerare i tempi di applicazione della manovra, l'intervento della BCE era prevedibile.
Ma se solamente provassimo a pensare che anche noi eravamo seduti pariteticamente al tavolo degli stessi avremmo la misura di quanto quest'uomo ci abbia portato in basso.
L'euro è una scelta irreversibile, pena il dissolvimento del mercato comune europeo e tutto quello che esso comporta.

La Francia ha più interesse della Germania nel salvarci, altrimenti la prossima sarebbe lei ad essere contagiata dall'effetto debito pubblico.

L'Italia è troppo importante dal punto di vista economico per lasciarla al suo destino. Si innescherebbe un effetto domino recessivo che coinvolgerebbe tutta l'economia mondiale. la stagnazione del 1929 al confronto sarebbe una crisetta di rigetto.
S'a Reggina è na malatia, prima Gallo e poi Saladini sunnu i so merici curanti.
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SilkDressedPig
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Le.povere orsoline si staranno strappando le vesti :sad:
sognatore82
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NinoMed ha scritto:tutto è lecito tranne quelle espressamente vietato dalla Legge :D

la legge italiana ....
a reggio calabria del comunismo è rimasto solo il pcl

la speranza vera ma misera rimane il 5 stelle !
stefano
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che fine ha fatto l'intervento di aquamoon?

edit: ok, e' stato spostato altrove
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eddiegraces
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Non è finita, in ogni caso, non è finita.
- chi è che ha causato questa mancanza di soldi all'interno del comune?
- La prima giunta Scopelliti aveva ricevuto in lascito dei conti disastrosi dalla precedente gestione Falcomatà Naccari.
- Ah
rorschach
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Immagine

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rorschach
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Questo è ancora meglio, il secondo video - come risponde Bossi alla giornalista - è fantastico Immagine

http://tg24.sky.it/tg24/politica/2011/0 ... verno.html


... madò, ma in che mani siamo?!? :muro:
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Regmi
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rorschach ha scritto:Questo è ancora meglio, il secondo video - come risponde Bossi alla giornalista - è fantastico Immagine

http://tg24.sky.it/tg24/politica/2011/0 ... verno.html


... madò, ma in che mani siamo?!? :muro:

E mica per niente ci hanno commissariato.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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citrosodina
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Forse diremo grazie a questa crisi epocale, unico modo per far venire a galla tutto il marciume e sperare che possa rinascere un paese decente come da decenni non è più...

Grazie a tutto questo ormai hanno acceso i riflettori su di noi e le vergogne di chi comanda non possono più nascondersi..

Sperèm.
tito
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grazie doddi, finalmente abbiamo potuto appurare che oggi crisi non ce n'è.

chiaramente se l'italia fallisce ci sarà altro che crisi, un'apocalisse!!

puru tu co sta vendita allo scoperto. Tranquillo, la consob ha messo dei paletti, com'è che i BTP scendono ancora??

ma ancora mi mancano questi perfidi nemici che vogliono far fallire una nazione ricca e prosperosa come l'italia.

dovremmo smetterla di litigare fra noi (e difendere l'indifendibile, cioè il nano e tutto il suo governo) e pensare piuttosto a trovare un via per salvarci. C'è poco tempo, oggi un'altra giornata terribile; tutto giù. O quasi tutto, l'enel ha guadagnato, vuoi vedere che per la fine dell'anno la svendono??
doddi
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tito ha scritto:grazie doddi, finalmente abbiamo potuto appurare che oggi crisi non ce n'è.

chiaramente se l'italia fallisce ci sarà altro che crisi, un'apocalisse!!

puru tu co sta vendita allo scoperto. Tranquillo, la consob ha messo dei paletti, com'è che i BTP scendono ancora??

ma ancora mi mancano questi perfidi nemici che vogliono far fallire una nazione ricca e prosperosa come l'italia.

dovremmo smetterla di litigare fra noi (e difendere l'indifendibile, cioè il nano e tutto il suo governo) e pensare piuttosto a trovare un via per salvarci. C'è poco tempo, oggi un'altra giornata terribile; tutto giù. O quasi tutto, l'enel ha guadagnato, vuoi vedere che per la fine dell'anno la svendono??
Prego figurati.

La consob può mettere paletti a chi? Su quale mercato e piazza? Ed il resto del mondo obbedisce alla consob? La conosce? Siamo uno sputacchio o poco più.

Intanto oggi i problemi sono arrivati dalla A persa da Obama. Eppure anche lui è già stato commissariato da GS.
Le agenzie di rating (3) che con un pirito cambiano la scena economica si muovono ciascuna per fatti propri mosse da cosa?

Di che parliamo?
Stavolta copiaincolla non ne faccio che poi mi fanno la pelle ed io ci tengo a mantenermela :okok:

Cmq stiamo ripartendo dal 2008 con svariati trilioni di debiti in più a livello globale. Ed avendo fatto tesoro di poco o nulla.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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eddiegraces
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doddi ha scritto: Prego figurati.

La consob può mettere paletti a chi? Su quale mercato e piazza? Ed il resto del mondo obbedisce alla consob? La conosce? Siamo uno sputacchio o poco più.

Intanto oggi i problemi sono arrivati dalla A persa da Obama. Eppure anche lui è già stato commissariato da GS.
Le agenzie di rating (3) che con un pirito cambiano la scena economica si muovono ciascuna per fatti propri mosse da cosa?

Di che parliamo?
Stavolta copiaincolla non ne faccio che poi mi fanno la pelle ed io ci tengo a mantenermela :okok:

Cmq stiamo ripartendo dal 2008 con svariati trilioni di debiti in più a livello globale. Ed avendo fatto tesoro di poco o nulla.
Il genio dei mercati..., dovresti fare il trader.

Ieri si è visto che il downgrading era stato scontato da mesi.

I bond sono scesi al minimo storico, una ondata di acquisti come non mai,
il problema - come sapevano tutti gli economisti seri (e come quegli idioti di repubblicani non riescono ad accettare)-
è la crescita e il double dip (il debito si cura alzando le tasse ai ricchi che hanno fatto i soldi con la finanza)

La cosa interessante è che anche nella crisi del 29 successe la stessa cosa: nel 1937 per paura del debito i repubblicani imposero a roosevelt la fine delle politiche keynesiane e ci fu una nuova recessione meno violenta ma più selettiva della prima.

Per uscirne servi la guerra.
- chi è che ha causato questa mancanza di soldi all'interno del comune?
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- Ah
doddi
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eddiegraces ha scritto:
doddi ha scritto: Prego figurati.

La consob può mettere paletti a chi? Su quale mercato e piazza? Ed il resto del mondo obbedisce alla consob? La conosce? Siamo uno sputacchio o poco più.

Intanto oggi i problemi sono arrivati dalla A persa da Obama. Eppure anche lui è già stato commissariato da GS.
Le agenzie di rating (3) che con un pirito cambiano la scena economica si muovono ciascuna per fatti propri mosse da cosa?

Di che parliamo?
Stavolta copiaincolla non ne faccio che poi mi fanno la pelle ed io ci tengo a mantenermela :okok:

Cmq stiamo ripartendo dal 2008 con svariati trilioni di debiti in più a livello globale. Ed avendo fatto tesoro di poco o nulla.
Il genio dei mercati..., dovresti fare il trader.

Ieri si è visto che il downgrading era stato scontato da mesi.

I bond sono scesi al minimo storico, una ondata di acquisti come non mai,
il problema - come sapevano tutti gli economisti seri (e come quegli idioti di repubblicani non riescono ad accettare)-
è la crescita e il double dip (il debito si cura alzando le tasse ai ricchi che hanno fatto i soldi con la finanza)

La cosa interessante è che anche nella crisi del 29 successe la stessa cosa: nel 1937 per paura del debito i repubblicani imposero a roosevelt la fine delle politiche keynesiane e ci fu una nuova recessione meno violenta ma più selettiva della prima.

Per uscirne servi la guerra.
I trader ed i consulenti, in genere, li pago, io mi occupo di altro. Ciascuno deve fare il suo lavoro. Così funziona.
Non farmi divenire scortese nel descriverti fatti realtà e differenze fattuali abissali.

Prima della seconda guerra mondiale le banche non avevano soldi, così dicevano, e non facevano credito a nessuno, politiche asfittiche e fame, tanta fame ... poi improvvisamente le risorse da mettere a disposizione dell'industria bellica e relatvo indotto divennero illimitate.

Ma davvero non riesci a capire quanto le scelte strategiche e temporali delle banche siano determinanti per la vita quotidiana di ogni governo e popolo?
A che ti servono le montagne di libri che ti sei dovuto leggere senza quadro generale degli scenari?
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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A questo punto, non so se sono OT, ma includerei tra quello che sta succedendo, anche la guerra civile in atto in Inghilterra.

Vorrei tanto sbagliarmi, ma penso che ciò che sta succedendo nelle città inglesi sia il prodotto dei continui tagli sociali che i governi conservatori stanno imponendo in tutte le società occidentali.

E' giunto il momento che la ricchezza sia redistribuita più equamente tra le varie classi sociali, altrimenti presto si tornerà a sparare per le strade. Gli effetti della crisi non possono ricadere solo sui più deboli, mentre i ricchi continuano a godere di privilegi, nonostante i madornali errori commessi dai governi che hanno lasciato passare ogni sorta di sconcio finanziario, non ultimo sostenere le banche ree di aver gestito crimonosamente il denaro dei risparmiatori con spericolate azioni speculative.

Dopo l'effetto borse, anche l'effetto violenza potrà contagiare gli indignados di tutto il mondo.

Hanno iniziato i popoli arabi, dopo che in Francia qualche tempo fa nelle banlieue parigine si sono registrate le prime prove di rivolta sociale, dopo la Grecia e la protesta civile degli indignados spagnoli, adesso la rabbia degli inglesi, dopo la sommossa repressa degli studenti che avevano protestato per l'aumento sproporzionato delle tasse universitarie.
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doddi
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Lillo sei uno ha scritto:A questo punto, non so se sono OT, ma includerei tra quello che sta succedendo, anche la guerra civile in atto in Inghilterra.

Vorrei tanto sbagliarmi, ma penso che ciò che sta succedendo nelle città inglesi sia il prodotto dei continui tagli sociali che i governi conservatori stanno imponendo in tutte le società occidentali.

E' giunto il momento che la ricchezza sia redistribuita più equamente tra le varie classi sociali, altrimenti presto si tornerà a sparare per le strade. Gli effetti della crisi non possono ricadere solo sui più deboli, mentre i ricchi continuano a godere di privilegi, nonostante i madornali errori commessi dai governi che hanno lasciato passare ogni sorta di sconcio finanziario, non ultimo sostenere le banche ree di aver gestito crimonosamente il denaro dei risparmiatori con spericolate azioni speculative.

Dopo l'effetto borse, anche l'effetto violenza potrà contagiare gli indignados di tutto il mondo.

Hanno iniziato i popoli arabi, dopo che in Francia qualche tempo fa nelle banlieue parigine si sono registrate le prime prove di rivolta sociale, dopo la Grecia e la protesta civile degli indignados spagnoli, adesso la rabbia degli inglesi, dopo la sommossa repressa degli studenti che avevano protestato per l'aumento sproporzionato delle tasse universitarie.
Non è una novità, e forse presto lo vedremo anche in casa nostra, cosa che fino ad oggi si è cercato di evitare.
Ma vallo a spiegare...
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doddi ha scritto:
I trader ed i consulenti, in genere, li pago, io mi occupo di altro. Ciascuno deve fare il suo lavoro. Così funziona.
Non farmi divenire scortese nel descriverti fatti realtà e differenze fattuali abissali.

Prima della seconda guerra mondiale le banche non avevano soldi, così dicevano, e non facevano credito a nessuno, politiche asfittiche e fame, tanta fame ... poi improvvisamente le risorse da mettere a disposizione dell'industria bellica e relatvo indotto divennero illimitate.

Ma davvero non riesci a capire quanto le scelte strategiche e temporali delle banche siano determinanti per la vita quotidiana di ogni governo e popolo?
A che ti servono le montagne di libri che ti sei dovuto leggere senza quadro generale degli scenari?
"fatti, realtà e differenze fattuali abissali"?

Ma non c'è bisogno di descrivere, basta leggere quel che scrivi, è evidente a tutti

La cosa più interessante è che tu pensi di essere sgamato sull'argomento, ma sei di una ingenuità disarmante.

d'altronde la non comprensione di un meccanismo complesso spesso determina che gli effetti del fenomeno siano attribuiti a causa "magiche", esoteriche, superstiziose.

Così erano i contadini con gli eventi del cielo: non potendo studiare le stelle, credevano negli spiriti.

Ma tu puoi studiare, perché non lo fai, invece di credere ancora agli spiriti maligni?
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- Ah
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eddiegraces ha scritto:
doddi ha scritto:
I trader ed i consulenti, in genere, li pago, io mi occupo di altro. Ciascuno deve fare il suo lavoro. Così funziona.
Non farmi divenire scortese nel descriverti fatti realtà e differenze fattuali abissali.

Prima della seconda guerra mondiale le banche non avevano soldi, così dicevano, e non facevano credito a nessuno, politiche asfittiche e fame, tanta fame ... poi improvvisamente le risorse da mettere a disposizione dell'industria bellica e relatvo indotto divennero illimitate.

Ma davvero non riesci a capire quanto le scelte strategiche e temporali delle banche siano determinanti per la vita quotidiana di ogni governo e popolo?
A che ti servono le montagne di libri che ti sei dovuto leggere senza quadro generale degli scenari?
"fatti, realtà e differenze fattuali abissali"?

Ma non c'è bisogno di descrivere, basta leggere quel che scrivi, è evidente a tutti

La cosa più interessante è che tu pensi di essere sgamato sull'argomento, ma sei di una ingenuità disarmante.

d'altronde la non comprensione di un meccanismo complesso spesso determina che gli effetti del fenomeno siano attribuiti a causa "magiche", esoteriche, superstiziose.

Così erano i contadini con gli eventi del cielo: non potendo studiare le stelle, credevano negli spiriti.

Ma tu puoi studiare, perché non lo fai, invece di credere ancora agli spiriti maligni?
Riesci ad attenerti agli argomenti del topic senza trascendere in ogni intervento?
Possibile che per la tua malattia non esista cura o antidoto ?
(p.s.: come se poi avessi inteso il messaggio :mrgreen: )

Tu parli di crisi del 29 e successiva guerra (casuale) per salvare l'economia ed io ti ho risposto con un fatto. Banche che improvvisamente inondano il mercato di dollari che prima non elargivano.
E' stata la bontà d'animo dell'Americano o la volontà di fare affari ed approfittare della situazione per risolevvarsi da parte di governo e banche?
Io propendo per la seconda
Faccio parte degli altri "contadini" variegatamente titolati... come per esempio gli IDOTI economisti repubblicani.

Lo disconosci?
E' inesatto quanto ho riportato?

Ad ogni buon conto, con i dovuti distinguo, ci sono parecchi elmenti in comune con queli anni, come in tutte le crisi generate dal sistema finanziario che fanno poi tracollare quello reale.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Questa dovrebbe essere l'agenda della UE al nostro governo ... in tutta sincerità, leggendola, mi sembra un'approvazione in toto del programma del PLD ed un commissariamento, prendendo a prestito le parole di Barack Bersani manichearrotolate, dell'opposizione e di molte parti sociali cui viene dato un'aut aut a prendere il pacchetto regalo senza discuterci sù troppo.
Ho evidenziato i punti salienti. Mi pare che quest'imprimatur europeo faciliti di molto i piani previsti scaricando, se così si può dire, i malumori altrove per ciò che sarà e non può non essere. Non parrebbe vero, tutto in un anno. Nessun "consiglio" a mutare il percorso ma solo a spingere sull'accelleratore.
Sarebe il colmo veder fare queste cose all'attuale opposizione parlamentare magari sotto la guida del Monti di turno.


http://www.corriere.it/economia/11_agos ... fa51.shtml


il retroscena

Ecco la lettera di Trichet e Draghi Cessioni, liberalizzazioni e lavoro

Le condizioni per l'intervento sui titoli italiani

Se non è un programma di governo, poco ci manca. Ci manca per l'esattezza giusto l'intenzione di pubblicare quel testo, nel quale Jean-Claude Trichet e Mario Draghi hanno di fatto indicato all'Italia la strada da prendere. La lettera dell'attuale presidente della Banca centrale europea e di colui che gli succederà dal primo novembre è stata scritta e recapitata fra giovedì e venerdì. L'accordo fra le parti era di mantenerla riservata, ma più ne emergono i dettagli, più è chiaro che c'è un limite al segreto che si può stendere su un programma di governo.


Perché nel messaggio che i due banchieri centrali europei hanno recapitato a Silvio Berlusconi non c'è solo l'accenno a una direzione di marcia. Era chiaro da giorni che la Bce era in grado di dettare il passo all'Italia, se il governo voleva l'aiuto di Francoforte con interventi sui titoli di Stato. Ma il livello di dettaglio della lettera deve aver stupito anche chi l'ha ricevuta: ci sono le misure da prendere, c'è il calendario secondo cui andrebbero applicate e non mancano neanche gli strumenti legislativi che la Bce chiede che il governi adotti: i più celeri e i più efficaci. Del resto la stessa dichiarazione franco-tedesca di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel di ieri sera chiede all'Italia di varare in parlamento le misure già annunciate «entro settembre».


Sulle liberalizzazioni in tutta la struttura dell'economia italiana, si scopre così che l'Eurotower suggerisce a Berlusconi di procedere per decreto, in modo da accelerare. Si tratta di un punto sensibile, perché molti a Francoforte trovano che proprio sull'apertura del mercato l'impegno del premier e del ministro dell'Economia Giulio Tremonti resti debole, generico e imperniato su tempi troppo lunghi. Altrettanta urgenza emerge nella lettera di Draghi e Trichet sul tema delle privatizzazioni: si parla di cessioni anche per le società pubbliche locali e si chiede di avanzare il più rapidamente possibile. Con ogni probabilità non è furia ideologica, quella di Draghi e Trichet: è una constatazione di opportunità.

Un anno e mezzo fa la Grecia, già sotto attacco, evitò di mettere mano alle cessioni delle partecipazioni dello Stato per non affrontare l'opposizione dei sindacati e delle clientele politiche. Così Atene perse tempo prezioso e, quando di recente si è arresa all'obbligo di privatizzare, le attività da mettere sul mercato valevano ormai la metà di ciò che il governo avrebbe potuto incassare un anno prima. Anche per l'Italia privatizzare da subito o farlo dal 2013 non è uguale, manda a dire la lettera della Bce a Berlusconi. Perché il 2013 è un anno importante: da venerdì scorso è per allora che il governo, convinto dall'Eurotower, punta al pareggio di bilancio. Si tratta di uno sforzo paragonabile a quello compiuto per l'ingresso nell'euro nel '96-97. Ed è chiaro che la Bce vuole che il governo lo distribuisca su più anni, senza lasciare gran parte dell'impegno ai nove mesi successivi alle elezioni politiche, se la legislatura arriverà al suo termine naturale.


C'è poi un punto in più, nella lettera «segreta» recapitata da Trichet a Berlusconi. È forse il più delicato perché riguarda il mercato del lavoro, un settore storicamente rimasto fuori dalle competenze europee. Ma stavolta Trichet ci entra e lo fa nei dettagli: meno rigidità nelle norme sui licenziamenti dei contratti a tempo indeterminato, interventi sul pubblico impiego, superamento del modello attuale imperniato sull'estrema flessibilità dei giovani e precari e sulla totale protezione degli altri, una contrattazione aziendale che incentivi la produttività.


È un programma di governo, quello di Trichet, che non ha nulla di improvvisato. È una sintesi delle analisi sull'Italia che moltissimi, non solo a Francoforte, condividono da tempo. Ma ha un potente strumento di persuasione: se l'Italia disattende il merito della lettera, può scordarsi l'intervento della Bce per sostenere i titoli di debito del Tesoro. Se ne applica i «suggerimenti», può invece sperarci. Non è una garanzia, ma è tutto ciò che resta sul piatto quando ci si è trascinati fino a questo punto.


Federico Fubini
08 agosto 2011 08:44
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doddi ha scritto:Questa dovrebbe essere l'agenda della UE al nostro governo ... in tutta sincerità, leggendola, mi sembra un'approvazione in toto del programma del PLD ed un commissariamento, prendendo a prestito le parole di Barack Bersani manichearrotolate, dell'opposizione e di molte parti sociali cui viene dato un'aut aut a prendere il pacchetto regalo senza discuterci sù troppo.
Ho evidenziato i punti salienti. Mi pare che quest'imprimatur europeo faciliti di molto i piani previsti scaricando, se così si può dire, i malumori altrove per ciò che sarà e non può non essere. Non parrebbe vero, tutto in un anno. Nessun "consiglio" a mutare il percorso ma solo a spingere sull'accelleratore.
Sarebe il colmo veder fare queste cose all'attuale opposizione parlamentare magari sotto la guida del Monti di turno.


http://www.corriere.it/economia/11_agos ... fa51.shtml


il retroscena

Ecco la lettera di Trichet e Draghi Cessioni, liberalizzazioni e lavoro

Le condizioni per l'intervento sui titoli italiani

Se non è un programma di governo, poco ci manca. Ci manca per l'esattezza giusto l'intenzione di pubblicare quel testo, nel quale Jean-Claude Trichet e Mario Draghi hanno di fatto indicato all'Italia la strada da prendere. La lettera dell'attuale presidente della Banca centrale europea e di colui che gli succederà dal primo novembre è stata scritta e recapitata fra giovedì e venerdì. L'accordo fra le parti era di mantenerla riservata, ma più ne emergono i dettagli, più è chiaro che c'è un limite al segreto che si può stendere su un programma di governo.


Perché nel messaggio che i due banchieri centrali europei hanno recapitato a Silvio Berlusconi non c'è solo l'accenno a una direzione di marcia. Era chiaro da giorni che la Bce era in grado di dettare il passo all'Italia, se il governo voleva l'aiuto di Francoforte con interventi sui titoli di Stato. Ma il livello di dettaglio della lettera deve aver stupito anche chi l'ha ricevuta: ci sono le misure da prendere, c'è il calendario secondo cui andrebbero applicate e non mancano neanche gli strumenti legislativi che la Bce chiede che il governi adotti: i più celeri e i più efficaci. Del resto la stessa dichiarazione franco-tedesca di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel di ieri sera chiede all'Italia di varare in parlamento le misure già annunciate «entro settembre».


Sulle liberalizzazioni in tutta la struttura dell'economia italiana, si scopre così che l'Eurotower suggerisce a Berlusconi di procedere per decreto, in modo da accelerare. Si tratta di un punto sensibile, perché molti a Francoforte trovano che proprio sull'apertura del mercato l'impegno del premier e del ministro dell'Economia Giulio Tremonti resti debole, generico e imperniato su tempi troppo lunghi. Altrettanta urgenza emerge nella lettera di Draghi e Trichet sul tema delle privatizzazioni: si parla di cessioni anche per le società pubbliche locali e si chiede di avanzare il più rapidamente possibile. Con ogni probabilità non è furia ideologica, quella di Draghi e Trichet: è una constatazione di opportunità.

Un anno e mezzo fa la Grecia, già sotto attacco, evitò di mettere mano alle cessioni delle partecipazioni dello Stato per non affrontare l'opposizione dei sindacati e delle clientele politiche. Così Atene perse tempo prezioso e, quando di recente si è arresa all'obbligo di privatizzare, le attività da mettere sul mercato valevano ormai la metà di ciò che il governo avrebbe potuto incassare un anno prima. Anche per l'Italia privatizzare da subito o farlo dal 2013 non è uguale, manda a dire la lettera della Bce a Berlusconi. Perché il 2013 è un anno importante: da venerdì scorso è per allora che il governo, convinto dall'Eurotower, punta al pareggio di bilancio. Si tratta di uno sforzo paragonabile a quello compiuto per l'ingresso nell'euro nel '96-97. Ed è chiaro che la Bce vuole che il governo lo distribuisca su più anni, senza lasciare gran parte dell'impegno ai nove mesi successivi alle elezioni politiche, se la legislatura arriverà al suo termine naturale.


C'è poi un punto in più, nella lettera «segreta» recapitata da Trichet a Berlusconi. È forse il più delicato perché riguarda il mercato del lavoro, un settore storicamente rimasto fuori dalle competenze europee. Ma stavolta Trichet ci entra e lo fa nei dettagli: meno rigidità nelle norme sui licenziamenti dei contratti a tempo indeterminato, interventi sul pubblico impiego, superamento del modello attuale imperniato sull'estrema flessibilità dei giovani e precari e sulla totale protezione degli altri, una contrattazione aziendale che incentivi la produttività.


È un programma di governo, quello di Trichet, che non ha nulla di improvvisato. È una sintesi delle analisi sull'Italia che moltissimi, non solo a Francoforte, condividono da tempo. Ma ha un potente strumento di persuasione: se l'Italia disattende il merito della lettera, può scordarsi l'intervento della Bce per sostenere i titoli di debito del Tesoro. Se ne applica i «suggerimenti», può invece sperarci. Non è una garanzia, ma è tutto ciò che resta sul piatto quando ci si è trascinati fino a questo punto.


Federico Fubini
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Io trovo che sia oltremodo umilante che il nostro Paese si faccia dettare i tempi e il programma di governo del fare da parte della UE

Forza Trichet ....ancora un po e sarai unanimamente riconosciuto come il degno delfino del capo....altro che Tremonti, Alfano o chi per essi 8-)
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http://www.corriere.it/economia/11_agos ... 13be.shtml

La Procura di Trani: «Così le agenzie di rating hanno manipolato il mercato con giudizi falsi, tendenziosi e imprudenti»
Già sentiti Prodi, Draghi e Tremonti


MILANO - «Giudizi falsi, infondati o comunque imprudenti» sul sistema economico-finanziario e bancario italiano: così le agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's avrebbero manipolato il mercato, secondo l'accusa ipotizzata dalla procura di Trani. È quanto si legge nell' «Ordine di esibizione di atti e documenti» eseguito il 3 agosto scorso presso la Consob, dove la Guardia di finanza di Bari ha prelevato la documentazione relativa al procedimento di «registrazione» delle due agenzie. Secondo quanto si è appreso finora, sono sei gli indagati nell'ambito dell'inchiesta: tre analisti «con funzioni apicali» di S&P, uno di Moody's e i responsabili legali per l'Italia delle due agenzie.
CHI SONO - Nell'ordine di esibizione di atti, gli analisti di Standard e Poor's indagati vengono individuati in Eilen Zhang, Frank Gill e Moritz Kraemer (quest'ultimo responsabile per il debito europeo), ai quali si aggiunge un non identificato dirigente senior analyst di Moody's e un numero imprecisato di «persone da identificare». Per quanto riguarda Moody's, gli indagati sono accusati del reato di «manipolazione del mercato» per avere «elaborato e diffuso» il 6 maggio 2010, «a mercato aperto, verso le ore 11.15, notizie false (anche in parte) sulla tenuta del sistema economico e bancario italiano». Nel report sarebbero stati espressi «giudizi da ritenersi falsi, infondati o comunque imprudenti secondo quanto asserito da altre agenzie di rating oltre che dalle supreme autorità nazionali». Secondo la procura, «in conseguenza della diffusione dei giudizi di Moody's si determinava un'alterazione (da quantificare) di strumenti finanziari». I tre analisti di S&P sono invece accusati, oltre che di «manipolazione del mercato» anche di «abuso di informazioni privilegiate» per aver «elaborato e diffuso», nei mesi di «maggio, giugno e luglio 2011 - anche a mercati aperti - notizie non corrette (dunque false anche in parte), comunque esagerate e tendenziose sulla tenuta del sistema economico-finanziario e bancario italiano».

IL REPORT - In particolare, il 20 maggio 2011 «divulgavano in un report l'avvenuto «taglio dell'outlook del debito sovrano dell'Italia da stabile a negativo», con «giudizi/previsioni da ritenere falsi, parzialmente infondati e comunque imprudenti, tendenziosi e scorretti (anche nelle forme di comunicazione) secondo quanto asserito da altre Agenzie di rating (Moody's e Fitch), oltre che dalle supreme Autorità nazionali (Ministero Economia) che smentiva - alla stregua di dati macroeconomici ufficiali - il giudizio di S&P che (con)causava sensibili perdite di titoli azionari, obbligazionari e dei titoli di Stato nazionali». Inoltre, «il giorno venerdì 1 luglio 2011 poco dopo le 13.00 (prima della chiusura dei mercati) elaboravano e divulgavano in un'ulteriore nota giudizi negativi sulla manovra finanziaria presentata in Consiglio dei ministri dal ministro dell'Economia quando il testo della stessa non era ancora ufficiale e definitivo, così determinando ulteriori turbolenze sul mercato dei titoli e sulle aste dei titoli di Stato». La procura di Trani basa la propria competenza sul fatto di essere stato il primo (ed unico) ufficio del pm ad iscrivere la notizia di reato. Nell'ambito dell'inchiesta sono già state sentite numerose persone - tra cui l'ex premier Prodi, il governatore di Bankitalia Draghi e il ministro dell'Economia Tremonti - e acquisita copiosa documentazione: per ultimo, appunto, le carte relative al procedimento di «registrazione» delle Agenzie presso la Consob per verificare la sussistenza «dei requisiti e delle condizioni» per l'esercizio di attività di rating nei confronti di «entità italiane». (fonte: Ansa)


09 agosto 2011 21:19
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