MINISTERI AL NORD

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NinoMed
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LA POLEMICA
Ministeri, tensione tra Colle e Lega
"Fuori dalla Costituzione". "Andiamo avanti"
Durissimo il presidente della Repubblica: "Apertura senza nemmeno un decreto in Gazzetta Ufficiale. Impensabile una capitale diffusa, c'è Roma".
Il leader leghista: "La Carta non dice che non si possono spostare. Milano è la capitale...". Alemanno: "Senatur irresponsabile". Berlusconi in Cdm: "Tenere conto delle parole del Quirinale"

ROMA - Sui ministeri al Nord è scontro aperto tra Quirinale e Lega. Al punto che oggi Giorgio Napolitano ha inviato al governo contestando l'apertura delle sedi distaccate dei dicasteri, che il Carroccio esibisce come un fiore all'occhiello.

"Una apertura che confligge con la Carta costituzionale - dice il presidente - e il Quirinale che è garante dell'Unità" deve intervenire. Oltretutto Napolitano sottolinea che l'inaugurazione è stata fatta "senza nemmeno che vi fosse un decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale", dunque senza che esista una legge operante. E aggiunge: "Non è pensabile una capitale diffusa, c'è Roma".


"La pur condivisibile intenzione di avvicinare l'amministrazione pubblica ai cittadini non può spingersi al punto di immaginare una 'capitale diffusa' o 'reticolare' disseminata sul territorio nazionale, in completa obliterazione della menzionata natura di capitale della città di Roma, sede del governo della repubblica" scrive Napolitano. Che si rivolge a Berlusconi: "Ho ritenuto doveroso prospettarle queste riflessioni di carattere istituzionale al fine di evitare equivoci e atti specifici che chiamano in causa la mia responsabilità quale rappresentante dell'unità nazionale e garante di princìpi e precetti sanciti dalla Costituzione".

Bossi, prima frena ("i rapporti con Napolitano non si romperanno per questo") poi accelera: "Napolitano non si preoccupi, le sedi restano lì. La Costituzione non parla di dove devono stare. Noi vogliamo spostare i ministeri come fanno negli altri paesi". Una risposta che spazza via tutte le mediazioni che Berlusconi aveva avviato - anche attraverso Letta - per trovare una soluzione al conflitto aperto con il Colle. Mentre Silvio Berlusconi, in apertura del Consiglio dei ministri, rivolge un invito "pressante" affinché i ministri tengano "in debito conto" le osservazioni di Napolitano.

Il leader leghista non si ferma, ed entra direttamente in campo sul caso giudiziario aperto intorno a Tremonti, dando anche un appoggio al ministro dell'Economia nel contrasto che lo vede protagonista con la presidenza del Consiglio: "Tremonti? La storia della casa è solo una buccia di banana, dice. Il ministro non rischia".

Le reazioni. "La risposta di Umberto Bossi al presidente Napolitano è un comportamento irresponsabile" dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "Vogliamo presentare una mozione di sfiducia formale nei confronti dell'intero esecutivo, ma per farlo occorrono almeno sessantatre firme, dunque facciamo appello alle altre forze politiche e ai deputati che ancora hanno una dignità affinchè si uniscano alla nostra battaglia a salvaguardia della democrazia e delle istituzioni" dice Antonio Di Pietro. Anche il governatore del Lazio, Renata Polverini si schiera con Napolitano: "Ha ragione, i ministeri sono governo".

"Non si possono aprire sedi del governo a piacimento dei singoli ministri, non si può esporre in una sede istituzionale la foto di un leader politico accanto al tricolore. Le istituzioni sono di tutti i cittadini, non di chi temporaneamente occupa responsabilità di governo" sottolinea l'ex segretario del Pd, Walter Veltroni. Secondo Gianfranco Fini "Bossi sta giocando una partita tutta diversa da quella di Berlusconi". La Lega, però, insiste. Con Bossi che ironizza: "Vado a casa, vado a Milano, che è la Capitale...". Mentre l'europarlamentare leghista Matteo Salvini, ad Affaritaliani.It, taglia corto: "Napolitano difende il vecchio".

Nel frattempo il governo completa i ranghi. Dopo la nomina dei ministri Palma e Bernini, oggi è stata la volta del deputato di Noi Sud, Elio Belcastro che si è visto assegnare il sottosegretariato all'Ambiente.

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reggino
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questi ministeri saranno un dispendio di soldi,non indifferenente(luce,acqua,gas,dipendenti...),e poi parlano di sacrifici...
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CALABRESE
Forumino Malato
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Sentivo dire in una trasmissione che il nord è produttivo e quindi ha bisogno dei ministeri.Non capisco il nesso tra produttività e i ministeri al nord,capire i leghisti non è facile onestamente.Siccome al meridione c'è tanta disoccupazione,si potrebbe portare un paio anche a Salerno o Reggio,ma qui diventerebbe uno spreco,loro vedono sprechi solo nel meridione.L'Italia è come un malato terminale e questi soggetti la stanno portando alla morte.
"Preferisco che ci si abbracci quando si fa gol, evitando certe cose."
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