Processo lungo, il governo ha fretta

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Processo lungo, il governo ha fretta
E in Senato pone la fiducia sul ddl
L'annuncio del ministro per i Rapporti col Parlamento Elio Vito scatena le opposizioni. Il voto domani alle 10. Anna Finocchiaro invoca in Senato il neoministro della Giustizia Nitto Palma e denuncia una "maggioranza di irresponsabili". Idv: "Stravolto il testo solo per affossare il processo Mills". L'Anm: "Significa non arrivare mai a sentenza"

Processo lungo, il governo ha fretta E in Senato pone la fiducia sul ddl
ROMA - Il governo ha posto al Senato la questione di fiducia sul ddl del cosidetto "processo lungo". Si tratta del procedimento che consente di allungare a dismisura i testi a difesa. Lo ha annunciato in Aula il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito. la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha stabilito che la fiducia al ddl si voterà domani mattina intorno alle 10, con la prima chiama dei senatori. Alle 9 cominceranno le dichiarazioni di voto.

Non si fa attendere il commento dell'Associazione nazionale magistrati. "Processo lungo significa non arrivare mai a sentenza - scrive in una nota il presidente Luca Palamara - questo provvedimento è dettato dall'esigenza di risolvere situazioni particolari e non porta ad alcun miglioramento dell'efficienza del processo".

Le opposizioni reagiscono. Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, chiede al neoministro della Giustizia Nitto Palma di presentarsi in Aula per spiegare il perché di una simile accelerazione. "Assolutamente ingiustificata - afferma l'esponente dei democratici - non si spiega se non con la necessità di salvare il presidente del Consiglio da uno dei suoi tanti processi. È una cosa inaccettabile. E tutto questo avviene nel silenzio più totale e nel totale asservimento della Lega ai bisogni del presidente del Consiglio". Finocchiaro denuncia soprattutto l'infelice tempistica del provvedimento parlando di "maggioranza di irresponsabili", "in una situazione del Paese gravissima, testimoniata anche oggi dalle notizie sulla Borsa in cui servirebbe un clima politico positivo e costruttivo".

"Vergogna", afferma il presidente dei democratici Rosy Bindi, puntando il dito contro "un'altra fiducia per approvare l'ennesima norma ad personam" da parte di "un governo sfiduciato dagli italiani, bocciato dalle parti sociali e dai mercati, incapace di affrontare le vere emergenze dell'Italia". "E mentre i giornali del premier - prosegue Bindi - si scatenano contro la casta, si umilia il Parlamento, si aggirano la Costituzione e i richiami del presidente della Repubblica a un corretto rapporto tra le istituzioni"

E' un governo "distaccato paurosamente dai problemi veri del Paese", attacca il leader Udc Pier Ferdinando Casini. "Noi chiediamo al governo di occuparsi non dei processi lunghi o brevi, ma di impegnarsi per dare ossigeno vero all'economia italiana con un provvedimento per la crescita". Francesco Rutelli, leader di Alleanza per l'Italia, nel suo intervento al Senato ricorda l'atteggiamento delle opposizioni sulla manovra economica, sul dl di rifinanziamento delle missioni all'estero, improntato al "senso di responsabilità, al senso delle istituzioni, al sentimento di coesione nazionale". La risposta del governo, denuncia Rutelli, è la fiducia "sull'ennesima leggina ad personam". E di fronte a questo, si chiede il leader di Api, "nessuno dalla maggioranza si alza per dire 'torniamo alle priorità', parliamo della crisi, dello spread tornato a livelli altissimi, delle riforme necessarie al Paese?".

Per l'Italia dei Valori, la senatrice Patrizia Bugnano entra nel merito denunciando come in Commissione sia stato "stravolto il condivisibile testo licenziato dalla Camera". "L'emendamento Mugnai - spiega - stravolge la ratio dell'art. 238-bis del Codice di procedura penale rendendo di fatto illimitata la durata del processo. La norma così modificata, per giunta, si potrà applicare ai processi che, pure iniziati, non si siano ancora conclusi in primo grado. La Corte Costituzionale, nel 2009, ha evidenziato come la tutela delle parti sia già garantita dall'attuale sistema procedurale. Allora, non sarà che l'interesse che si persegue con il ddl sul processo lungo è quello di fornire a un unico imputato lo strumento per affossare il suo processo e sferrare alla giustizia l'ennesimo colpo, forse mortale? Per caso quest'unico cittadino si chiama Silvio Berlusconi e il processo in questione è, magari, quello Mills?".

Antonio Di Pietro chiama in causa direttamente Palma che "nel suo primo giorno da ministro si è reso complice di azioni a tutela della criminalità e non della giustizia". "Queste norme - sottolinea il leader Idv - permettono a Berlusconi di aggiustare i suoi processi e impediscono alla giustizia italiana di funzionare". E richiama l'attenzione anche sul fatto che attraverso il ddl viene colpita la norma varata all'indomani della strage di Capaci con la quale veniva fatta salva l'acquisizione delle sentenze definitive, "di modo che, anche nei processi di mafia, si potrà riaprire all'infinito la lista dei testimoni. Di fronte a tale scelleratezza non resta che la mobilitazione di massa, costi quel che costi".


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Processo lungo....? :surprice: :zip:

uso vasco per dare ma mia opinione http://www.youtube.com/watch?v=b5zfzw4IUNs
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NinoMed ha scritto:Processo lungo....? :surprice: :zip:

uso vasco per dare ma mia opinione http://www.youtube.com/watch?v=b5zfzw4IUNs
Non demordono certamente.
Nelle ultime settimane si sono inventati
- la norma anti Telecom o meglio anti Santoro
- la salva Fininvest
e ora, dopo il processo breve, quello lungo.
Se andiamo avanti cosi, tra il tripudio generale dei Silvio boys,
si inventeranno anche il processo concavo e all’occorrenza anche convesso.

In tal senso la nomina di Nitto Palma è una garanzia.
Sarebbe stato più apprezzabile, in termini di coerenza,
rinominare Previti o in alternativa Ghedini
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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NinoMed
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Regmi ha scritto:
NinoMed ha scritto:Processo lungo....? :surprice: :zip:

uso vasco per dare ma mia opinione http://www.youtube.com/watch?v=b5zfzw4IUNs
Non demordono certamente.
Nelle ultime settimane si sono inventati
- la norma anti Telecom o meglio anti Santoro
- la salva Fininvest
e ora, dopo il processo breve, quello lungo.
Se andiamo avanti cosi, tra il tripudio generale dei Silvio boys,
si inventeranno anche il processo concavo e all’occorrenza anche convesso.

In tal senso la nomina di Nitto Palma è una garanzia.
Sarebbe stato più apprezzabile, in termini di coerenza,
rinominare Previti o in alternativa Ghedini
questa norma è il controsenso di ciò che hanno affermato fino ad ora.
ci si lamenta per i tempi bibblici dei processi italiani, e orasolo perchè serve a qualcuno, li fanno diventare interminabili, tutti i processi rischiano la prescizione.

per quanto riguarda il nuovo ministro nel 3d apposito ho commentato le sue parole di oggi.
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doddi
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Ma cosa si aspetta a riformare la giustizia, reintrodurre la norma dell'immunità parlamentare e l'eliminazione dei listini così finoscono queste tarantelle ed i conseguenti al lupo al lupo?
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:Ma cosa si aspetta a riformare la giustizia, reintrodurre la norma dell'immunità parlamentare e l'eliminazione dei listini così finoscono queste tarantelle ed i conseguenti al lupo al lupo?
non lo so, spero e voglio la riforma della giustizia (non della Magistratura) sull'immunità parlamentare non condivido ;)

ma ti invito a leggere cosa dice sta cosa del processo lungo :surprice: è inquietante.
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GIUSTIZIA
Processo lungo, via libera del Senato il governo ottiene la 48esima fiduciaPassa il ddl che permette di allungare i testi a difesa, giudicato da molti come una norma per affossare il caso Mills. Pd, Udc e Idv danno battaglia in aula. Li Gotti: "Dovrete scappare per evitare i meritati calci nel sedere del popolo italiano". Il provvedimento torna alla Camera. Anm: "In pericolo la sicurezza di tutti"

ROMA - Senza sorprese. Il Senato vota la fiducia (per la 48esima volta) sul ddl del "processo lungo 1". Con 160 voti a favore, 139 voti contrari e nessun astenuto, palazzo Madama concede il via libera ad un provvedimento che l'opposizione definisce l'ennesima legge ad personam per il presidente del consiglio. Norme che, sempre secondo l'opposizione, i suoi legali potranno utilizzare nel processo Mills e in quello Ruby. Il provvedimento adesso torna alla Camera.

L'articolo unico di 9 commi, contiene alcune novità.
Si conferma la possibilità per la difesa di presentare lunghe liste di testimoni e di non considerare più come prova definitiva in un processo la sentenza passata in giudicato in un altro procedimento, anche se, in quest'ultimo caso, le modifiche del governo precisano che da questa norma sono esclusi, ad esempio, i reati di mafia e terrorismo.

Altra modifica introdotta dal governo corregge la possibilità per un imputato di interrogare nel corso del dibattimento un testimone che rende dichiarazioni a suo carico. Qui si specifica che l'imputato potrà sì farlo, ma "a mezzo del suo difensore". Resta la norma per cui le norme del ddl si possono applicare ai processi in corso e in cui non vi sia stata ancora la sentenza di primo grado.
Confermata la parte in cui si stabilisce che quando deve essere 'irrogata la pena dell'ergastolo non si fa luogo alla diminuzione
della penà prevista nell'articolo 442 del codice di procedura penale. Il condannato al carcere a vita, quindi, non avrà più la possibilità, avvalendosi del giudizio abbreviato, come avviene oggi, di avere la sostituzione dell'ergastolo con la condanna a 30 anni.

Novità vengono introdotte anche con i commi 8 e 9. Il primo prevede una stretta sui benefici: ad esempio per i condannati all'ergastolo per i reati di strage e per sequestro di persona con la morte del sequestrato, questi potranno usufruire dei benefici dopo aver scontato almeno 26 anni di carcere. Infine, si precisa che la legge entra in vigore "il giorno dopo la sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale".

Dura la reazione dell'opposzione. "Siete espressione di un potere arrogante che protegge il capo assoluto. Volgendo le spalle al popolo italiano dovrete scappare cercando di evitare i meritati e sacrosanti calci nel sedere" dice Luigi Li Gotti dell'Idv. Mentre i senatori dipietristi hanno anche esibito alcuni cartelli con scritto 'Ladri di giustizia'. "Oggi Berlusconi non è in aula. Non c'era nemmeno quando venne approvata la manovra economica a palazzo madama. Alla sua assenza si rispose che il premier era scivolato su una saponetta in bagno. Mi chiedo se stamattina si sia strozzato con il dentrifricio" attacca il presidente dei senatori pd, Anna Finocchiaro.

Forti le critiche anche dall'Associazione nazionale magistrati. "Processo lungo significa non arrivare mai a sentenza - scrive in una nota il presidente Luca Palamara - questo provvedimento è dettato dall'esigenza di risolvere situazioni particolari e non porta ad alcun miglioramento dell'efficienza del processo".
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è incostituzionale...
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NinoMed ha scritto:
doddi ha scritto:Ma cosa si aspetta a riformare la giustizia, reintrodurre la norma dell'immunità parlamentare e l'eliminazione dei listini così finoscono queste tarantelle ed i conseguenti al lupo al lupo?
non lo so, spero e voglio la riforma della giustizia (non della Magistratura) sull'immunità parlamentare non condivido ;)

ma ti invito a leggere cosa dice sta cosa del processo lungo :surprice: è inquietante.
Secondo me la giustizia da questi politici qua non andrebbe toccata,perchè più mettono mano più la danneggiano.
Ddl mastella,ddl intercettazioni,processo breve,lungo,medio,corto,eliminazione del 41 bis,sono tutti provvedimenti che mirano a mandare allo sfascio il sistema giudiziario.
Se si vuole davvero essere d'aiuto alla magistratura,e non invece ostacorlarla,basterebbe accogliere le proposte fatte sia dall'idv che da Piercamillo Davigo e Gratteri.
Ma siccome a questi criminali,non interessa affatto migliorare la giustizia perchè se la giustizia migliora loro stanno in carcere e non in parlamento,gli conviene fare provvedimenti porcata come quello di cui si sta discutendo in parlamento.
Ultima modifica di reggino il 29/07/2011, 12:05, modificato 2 volte in totale.
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Senato verso il voto sul processo lungo
L’ultimo regalo ad personam per B.
Alle undici si voterà la 48esima fiducia posta dal governo del Cavaliere. Ma nella fretta i berluscones sbagliano riscrivere l'emendamento commettendo errori di diritto. Per questo, una volta arrivato alla Camera, il documento dovrà essere riscritto dalla maggioranza
Pongono la (48esima) fiducia a sorpresa, temendo di non riuscire a portarsi a casa prima della chiusura del Senato, l’ultima legge a favore del Cavaliere, il processo lungo. Ma nella fretta spasmodica di mettersi in tasca il risultato, sbagliano clamorosamente a riscrivere l’emendamento cuore dell’articolato (Mugnai) commettendo marchiani errori di diritto che costringeranno poi la maggioranza, una volta alla Camera, a rimetterci le mani. E, a ricominciare tutto daccapo.

Una figuraccia enorme, che vanifica ogni sforzo degli uomini di Berlusconi di costruire un articolato tale da permettere agli avvocati del Cavaliere di allungare a dismisura le liste dei testimoni per raggiungere serenamente la prescrizione di tutti i suoi principali processi. Quindi stamattina alle 11 voteranno un’inutile fiducia, posta anche per timore di non riuscire davvero a controllare le mosse della Lega, e poi se ne andranno tutti in vacanza. Con un pugno di mosche in mano.

È stato il senatore dell’Idv, l’avvocato Luigi Li Gotti, a mettere in aula la maggioranza spalle al muro, raccontando ai pochissimi presenti rimasti ad ascoltare un dibattito totalmente inutile dopo la presentazione della fiducia da parte del governo (in aula erano in 13) in quale errore fosse incorsa la compagine degli avvocati berlusconiani di stanza a Palazzo Madama; in pratica, confondendo i numeri di alcuni articoli del codice di procedura penale, quelli legati al reato di strage e quelli sul sequestro di persona con le successive aggravanti, i berluscones in commissione Giustizia hanno escluso dai benefici penitenziari coloro che hanno commesso una strage “se è morto il sequestrato”.

Insomma, un papocchio giuridico, una svista che si tramuta in un mostro giuridico e inficia tutta la legge. Il relatore del processo lungo, Roberto Centaro del Pdl, ha provato fino all’ultimo a convincere le opposizioni a far finta di nulla, consentendogli di mettere mano all’errore, ma il no è stato netto, anche perché il regolamento non lo consente e i funzionari di Palazzo Madama si sono opposti con vigore. Morale; una fiducia sprecata e un buco nell’acqua per il Cavaliere che non potrà vedersi approvata la sua legge entro ottobre, come avrebbe voluto, in modo da mandare a gambe per aria i processi Mills, Mediaset e Mediatrade.

Ma quello di ieri, se possibile, è stata l’ennesima prova di una maggioranza totalmente allo sbando, minata al suo interno e gravata da un’unica, vera urgenza oltre a quella di omaggiare ancora Berlusconi con una legge ad personam; andare in vacanza il prima possibile. Con Renato Schifani, presidente del Senato, vero regista di una grottesca commedia degli equivoci che ha fatto andare su tutte le furie il Pd e ha lasciato perplessa anche la Lega. In un primo momento, infatti, si è offerto di fare da garante del dibattito, evitando di contingentare i tempi, ma minacciando comunque di farlo se le opposizioni avessero tentato manovre ostruzionistiche. Poi, in sua assenza, il governo è arrivato a porre la fiducia, consentendo a Rosi Mauro, la pasionaria leghista che presiedeva l’aula, di chiudere di botto il dibattito che solo più tardi si è riavviato, ma con “solo delle anime morte, non più di una quindicina di senatori – racconta Pancho Pardi dell’Idv – che non avevano alcuna voglia di stare lì”.

È stato in questa atmosfera surreale, da “ottundimento dei sensi” (sono sempre parole di Pardi, ndr) che Felice Casson, ha sparato alzo zero contro la maggioranza: “Vorrei dare un consiglio agli avvocati di Berlusconi – ha detto l’ex pm di Venezia – anche se non ne avrebbero bisogno; di portarsi nei processi a Milano tutte le escort della città, quindi centinaia e centinaia di persone: possono star sicuri che con la nuova norma di legge il giudice non potrà assolutamente dirgli di no. Sia in Internet sia sulle pagine gialle se ne possono trovare centinaia e centinaia”.

Anche dell’Amn, che aveva parlato di normativa capace di “avere effetti devastanti, fino a rischiare la paralisi di tutti i procedimenti pendenti” ma a Montecitorio, a settembre, la strada del processo lungo si annuncia tutta in salita; Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia della Camera ha già detto che per lei è un provvedimento “inaccettabile”.

da Il Fatto Quotidiano del 29 luglio 2011
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Processo lungo, Senato approva la fiducia
Duro scambio di accuse durante le dichiarazioni di voto tra opposizione e maggioranza. Li Gotti dell'Idv: "Il fango vi schiaccerà, dal popolo avrete i meritati calci nel sedere". Gasparri: "Se cercate il regime guardatevi allo specchio"
Il governo incassa al Senato la fiducia sul processo lungo con 160 sì, 139 no. Hanno votato contro Pd, Idv, Udc, Mpa, Api e Fli. A favore, Pdl, Lega e Coesione Nazionale. Il ddl adesso passa all’esame della Camera per l’approvazione definitiva.

Il testo modifica alcuni articoli del codice di procedura penale (articoli 190, 238 bis, 438, 442 e 495) in materia di giudizio abbreviato e di delitti punibili con la pena dell’ergastolo. La norma al centro della polemica politica è quella che ha fatto ribattezzare alle opposizioni il ddl “processo lungo”: prevede la possibilità per la difesa di presentare lunghe liste di testimoni e di non considerare più come prova definitiva in un processo la sentenza passata in giudicato di un altro procedimento. Anche se, quest’ultima norma, non vale ad esempio per i processi di mafia e terrorismo. Per i condannati all’ergastolo per reati di strage e per sequestro di persona, qualora vi sia stata la morte del sequestrato, la legge prevede una stretta dei benefici di cui i condannati potranno usufruire solo dopo aver scontato 26 anni di carcere.

Rimane poi la misura presente già nel testo approvato alla Camera che dà il nome alla legge sull’inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell’ergastolo: in pratica per chi è condannato al carcere a vita non ci sarà più la possibilità, avvalendosi del giudizio abbreviato, di avere la sostituzione dell’ergastolo con la condanna a 30 anni di carcere. Le norme contenute nella legge si applicano ai processi in corso, tranne quelli già chiusi in primo grado. La legge dovrà essere approvata alla Camera per il via libera definitivo. Ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

In aula stamani il nuovo ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, ha fatto il suo esordio in occasione del voto. Il ministro, che è anche senatore, ha partecipato ai lavori seduto ai banchi del Governo. Numerosissimi i parlamentari che vanno a complimentarsi con lui stringendogli la mano per la nomina.

Durante le dichiarazioni di voto al Senato l’intervento più duro è arrivato da Luigi Li Gotti dell’Italia dei Valori. ”Il corpo della politica è invasa dalle metastasi per colpa vostra, siete causa dell’antipolitica. Affondate nella sfiducia del popolo italiano, sarete ricordati come la pagina più buia della Repubblica. Ora fiduciatevi, non cadrete in piedi, ma con le spalle al popolo cercando di evitare i meritati e sacrosanti calci nel sedere”, ha detto il senatore dell’Idv, trasformando il suo discorso in una requisitoria. “Siete espressione di un potere arrogante che protegge il capo assoluto. Avete sbagliato – afferma – sempre senza commettere errori, cioè senza incorrere nell’errore di fare qualcosa di giusto. Una condizione unica. Voi siete i berlusconiani, cioè l’espressione della malattia di un Paese”. Anna Finocchiaro del Partito Democratico si è rivolta ai banchi della maggioranza e ha ammonito il Pdl: “Quando sfilerete sotto quel banco per dire il vostro sì, sentirete sul collo il piede del padrone, dentro di voi qualcosa ribollirà”.

Dai banchi della maggioranza ha risposto Maurizio Gasparri. “Non accettiamo lezioni di moralità da chi non ha titolo per impartirne. Se un regime c’è lo si vada a cercare a Sesto San Giovanni dove di padre in figlio i sindaci alimentano un sistema di illegalità che riguarda la vostra storia”, ha detto il presidente dei senatori del Pdl, riferendosi alla vicenda che ha coinvolto Filippo Penati. “Se cercate il regime guardatevi allo specchio e lo troverete nel vostro passato e nel vostro presente”.


ilfatto
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army ha scritto:è incostituzionale...

io direi piuttosto che è troppo costituzionale invece ...troppo aderente alla costituzione strictu sensu ahimè....


Articolo 111


La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge.

Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata.

Nel processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un reato sia, nel più breve tempo possibile, informata riservatamente della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; disponga del tempo e delle condizioni necessari per preparare la sua difesa; abbia la facoltà, davanti al giudice, di interrogare o di far interrogare le persone che rendono dichiarazioni a suo carico, di ottenere la convocazione e l'interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dell'accusa e l'acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore; sia assistita da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nel processo....omissis



Mi ometto anche io va ...che è meglio :salut
"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".

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Il problema è che qualunque legge sulla giustizia venga fatta da questo governo, giusta o sbagliata che sia, viene identificata come fatta a favore di Berlusconi…
Io trovo giustissimo che la difesa abbia modo di difendersi visto che viene accusata. Se servono 40 testimoni per dimostrare che una persona è innocente ben vengano, l'importante dovrebbe essere arrivare alla verità.

ps. Gentilmente quando incollate gli articoli incollate anche il link da dove viene preso :wink
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io2 ha scritto:Il problema è che qualunque legge sulla giustizia venga fatta da questo governo, giusta o sbagliata che sia, viene identificata come fatta a favore di Berlusconi…
Io trovo giustissimo che la difesa abbia modo di difendersi visto che viene accusata. Se servono 40 testimoni per dimostrare che una persona è innocente ben vengano, l'importante dovrebbe essere arrivare alla verità.

ps. Gentilmente quando incollate gli articoli incollate anche il link da dove viene preso :wink
La legge stabilisce che è un giudice terzo a dover decidere quali sono i testimoni idonei allo scopo, sinnò porto a testimoniare la settima generazione e i processi non finiscono più :D

e poi aggiungici il paradosso di non considerare più come prova definitiva in un processo la sentenza passata in giudicato in un altro procedimento :o.o:
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ma...io nn riesco più a parlare di queste questioni.
Mi sono proprio stamcato ormai di parlare di Berlusconi e del suo governo.
Veramente stanco. Speriamo che ad agosto vadano tutti in vacanza in modo da non avere ogni giorno una cazzata.
mubald

E' il suo capolavoro.Il processo "breve lungo".Si portano tutti i testimoni che si vuole per farlo diventare "lungo" ma passato un certo tempo decade e diventa "breve".
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io2 se entra in vigore questo schifo di riforma (dubito perche è incostituzionale)...qualsiasi avvocato presenterà liste di testimoni infinite facendo prescrivere qualsiasi processo
per non parlare delle sentenze di altri procedimenti che non varranno piu come prova definitiva...cose assurde, neanche nello zambia fanno norme cosi
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army ha scritto:io2 se entra in vigore questo schifo di riforma (dubito perche è incostituzionale)...qualsiasi avvocato presenterà liste di testimoni infinite facendo prescrivere qualsiasi processo
per non parlare delle sentenze di altri procedimenti che non varranno piu come prova definitiva...cose assurde, neanche nello zambia fanno norme cosi
Qualsiasi avvocato... che abbia un cliente facoltoso in grado di "finanziare" la propria difesa.
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NinoMed ha scritto:
doddi ha scritto:Ma cosa si aspetta a riformare la giustizia, reintrodurre la norma dell'immunità parlamentare e l'eliminazione dei listini così finoscono queste tarantelle ed i conseguenti al lupo al lupo?
non lo so, spero e voglio la riforma della giustizia (non della Magistratura) sull'immunità parlamentare non condivido ;)

ma ti invito a leggere cosa dice sta cosa del processo lungo :surprice: è inquietante.
Che poi, se vogliamo, l’immunità per i parlamentari, che non deve essere scambiata per impunità, c’è ed è molto più ampia di quanto previsto nei Paesi civili ai quali abbiamo sempre fatto riferimento.
Se non ricordo male la riforma del 93, varata sull’onda degli scandali di tangentopoli, escluse solamente il caso in cui un parlamentare si fosse trovato nella situazione di avere a suo carico una sentenza passata in giudicato e si abrogò, prima di poter sottoporlo a processo penale, la necessità dell’autorizzazione a procedere della Camera d’appartenenza.

Di fatto anche prima di quella riforma, invocata dalla stragrande maggioranza di cittadini (tanti dei quali oggi hanno rivisto la propria posizione e non si capisce il perché) indignati da quanto era emerso in quel buio periodo, potevano essere indagati in quanto l’autorizzazione si rendeva necessaria solo nei casi di persecuzione dietro la quale ci si nascondeva per negarla, tranne rari casi per delitti di sangue e terrorismo, sempre e cmq.
Sintetizzando si è corretto un evidente caso di abuso della “casta” che ha tutto l’interesse a ripristinarla.
Quello che ritengo sorprendente è che, mentre da un lato, e giustamente aggiungo, la si attacca per i più svariati motivi, allo stesso tempo s’invoca la situazione preesistente. L’impunità
Mah!... Noi Italiani siamo proprio strani.
:salut
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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